#Geografi Generalis
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corallorosso · 4 years ago
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Le geografie stravolte di Gaza di Vittorio Arrigoni Si racconta di un anziano signore che uscito di casa per procurarsi del cibo durante una delle rare tregue mattutine, non sia stato più in grado di trovare la via del ritorno. I bombardamenti hanno modificato radicalmente la geografia di Gaza, alterandone insieme il tessuto sociale. Centinaia di famiglie che per anni hanno vissuto una accanto all’altra, costrette a evacuare verso punti cardinali differenti lungo tutta la Striscia, non hanno più alcun contatto fra loro. Per raggiungere il quartiere Tal el Hawa, a sud est di Gaza city, bisogna attraversare a piedi una superficie lunare. Lasciandosi dietro crateri e collinnette di macerie, i carri armati israeliani si sono ritirati questa mattina dopo 48 ore di assedio. A far da cornice alla desolazione, l’insalubre inconfondibile odore della morte. Arrancando fra ciò che resta di interi palazzi e case e le carcasse bruciate di automobili e ambulanze, mi sono messo alla ricerca della casa di Ahmed. Proprio a causa di questo mutamento di interi quartieri messi a ferro e fuoco dai soldati, non è stata impresa facile; ricordavo che Ahmed abitava al termine di una strada sterrata, impossibile da riconoscere ora che mi trovavo a incescipicare su di un fondo terroso di detriti masticati e risputati fuori dai cingoli dei tanks israeliani. Qualora alla fine di questa massiccia offensiva genocida si effettuasse una fotografia satellitare di Gaza city, credo sarebbe arduo convincere qualcuno che si tratta della stessa città fotografata venti giorni prima. Ahmed l’ho riabbracciato è per entrambi è stato come rivedersi dopo tanti anni, al termine di un lungo viaggio, di ritorno da un paese lontano. Purtroppo invece il nostro viaggio al termine della notte non prevede ancora albe che non siano detonate dall’odio di chi ha mobilitato generali e truppe per il nostro sterminio. Il mio amico mi ha mostrato dove è rimasto piazzato il carro armato israeliano per due giorni, proprio dinnanzi a casa sua. Per tutto questo lasso di tempo la sua famiglia ha vissuto costretta in un sottoscala, con il livido terrore che un colpo di obice seppellisse per sempre le loro esistenze. Solo ieri notte, contraddicendo agli ordine dell’apprensivo padre, Ahmed strisciando sul pavimento si è avventurato dinnanzi ad una finestra per dare uno sguardo all’inferno circostante. Ha visto il carro armato muoversi a 30 metri da lui ed andare a sbattere contro la saracinesca di un supermercato, aprire una breccia e di seguito smontare dal mezzo corazzato alcuni sodati. Li ha visti recarsi festosi a “fare la spesa”. «Hanno riempito il blindato a tal punto che facevano fatica e rientrarci dentro». Dopodiché mi ha descritto le risa, i canti di scherno, che per tutta la notte hanno intercalato le esplosioni. «Alì, Mohammed, this is a message to your Allah Akbar!». La resistenza che per alcuni giorni era riuscita stoicamente a limitare l’avanza dei mortiferi mezzi blindati israeliani, si è come eclissata nelle ultime ore. Lo scontro è impari, i kalashnikov fanno il solletico alle corazze dei tanks, al contrario i colpi di obice riescono a perforare le case da una parte all’altra. Il quartiere residenziale di Abraj Towers, popolato per lo più dalle famiglie dei professori che insegnano alle università di Al Aqsa, notoriamente vicino a Fatah, non ospitano «terroristi di Hamas». Come ne sono a conoscenza io, è ovvio che ne sono informati anche a Tel Aviv, ma per loro non conta, il quartiere è stato ridotto un cumulo di decadenti macerie. A fianco dei palazzi colpiti, l’ospedale Al Quds, dato alle fiamme nella giornata di ieri. I miei compagni, volontari dell’Ism, hanno assistito il personale medico nell’evacuare i 300 feriti ricoverati nell’altro ospedale di Gaza city, il principale, lo Shifa. Ci hanno impiegato diverse ore, specie perché per il trasposto di alcuni pazienti gravissimi sarebbe stato necessario avvalersi di ambulanze specializzate, che i palestinesi non hanno a disposizione. Con il dottor Dagfinn Bjorklind dell’ong novergese Norwac abbiamo atteso gli ultimi evacuati e posto alcune domande agli infermieri scampati all’incendio dell’Al Quds. Resoconti agghiaccianti, confermati anche dai miei compagni testimoni oculari. A duecento metri dall’ospedale stavano riversi in strada circa una trentina di corpi, molte donne e bambini, alcuni dei quali ancora in grado di produrre minimi movimenti. Non hanno potuto raggiungerli, cecchini posti sui tetti delle case sparavano a qualsiasi cosa si muovesse. Quei corpi sanguinanti per strada, erano civili in fuga dalle loro case colpite e incendiate dalle bombe. Gli snipers israeliani non hanno esitato un secondo a stenderli uno ad uno, appena inquadrati nel centro dell’occhio del loro mirino, bambini compresi. Vi confido che il mio «restiamo umani» ha vacillato spesso in questi ultimi giorni, ma resiste. Resiste come l’orgoglio, l’attaccamento alla terra natia intesa come identità e diritto alla autodeterminazione della popolazione di Gaza, dai professori universitari alla gente incontrata per strada, i medici e gli infermieri, i reporter, i pescatori, gli agricoltori, uomini e donne e adolescenti, quelli che hanno perso tutto e quelli che non avevano già più nulla da perdere, fino all’ultimo fiato in gola mi esprimono l’inshallah di una vittoria vicina, il sincero convincimento che le loro radici raggiungono profondità tali da non permetterne la recisione a nessun bulldozer nemico. Mentre scrivo uno schermo televisivo vicino riporta immagini all’interno dell’ospedale Al Shifa, uomini in lacrime si battono le mani sul viso come per arginare lo sfociare di lacrime di disperazione. A Shija’ya, est di Gaza city, un colpo sparato da un carro armato ha mietuto 7 vittime, e 25 feriti. Stavano tutti riuniti in veglia funebre per un lutto che aveva colpito la loro famiglia il giorno precedente. Ieri il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak si è scusato conil segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, per i colpi di artiglieria caduti sulla sede dell’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi a Gaza City (fra l’altro costruita con i soldi del governo italiano). “Si è trattato di un grave errore”, queste le sue parole. Non una richiesta di perdono per la famiglie dei 357 bambini palestinesi uccisi sino ad oggi. Evidentemente non si è trattato di un errore. Da un paramedico della croce rossa ho ascoltato il resoconto del loro arrivo sulla scena del massacro di Zaitun. Un bambino, visibilmente denutrito stava accucciato dinnanzi al corpo della madre in avanzato stato di decomposizione. Per quattro giorni si era preso cura di quel corpo come se fosse ancora vivo; l’aveva asciugato dal sangue sulla fronte e strisciando fra le macerie della loro casa si era procurato acqua, pane e dei pomodori, e li aveva messi di fianco al viso della madre morta. Pensava stesse semplicemente dormendo. I soccorsi della Croce rossa sono riusciti a raggiungere il luogo del massacro solo parecchi giorni dopo, perché impediti dai cecchini israeliani. Credo che basterebbe solo questo di episodio per far sì che domani, durante la manifestazione di Roma e la marcia di Assisi siano ben visibili cartelli e striscioni che ricordano il 729. Il numero che tutti dovremmo tenere impresso per riconoscere e boicottare i prodotti Made in Israel. Abbiamo l’opportunità di cambiare le cose senza appaltare il nostro desiderio di rimanere umani. Restiamo umani Articolo che Vittorio scrisse per il manifesto il 18 gennaio 2009 da Gaza
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ramshariraut · 3 years ago
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German Fire Insurance  Marktübersicht, Top-Hersteller der Branche, Größe, Wachstumsrate 2021 - 2028 | Statistische Marktforschung
<strong>Marktübersicht</strong> Der Bericht führt eine eingehende Untersuchung der auf dem Markt tätigen Fahrer und Beschränkungen durch. Der Bericht bewertet auch die auf dem Muttermarkt beobachteten Trends zusammen mit den makroökonomischen Indikatoren, den vorherrschenden Faktoren und der Marktattraktivität nach verschiedenen Segmenten. Der Bericht schätzt auch die Auswirkungen verschiedener industrieller Seiten auf die Fire Insurance  Marktbereiche und Regionen. Die Studie unterteilt den Fire Insurance -Markt auch auf der Grundlage von Endbenutzer, Produkttyp, Anwendung und Demografie für den Prognosezeitraum 2021–2028. Anschauliche Analysen kritischer Seiten wie resultierender Faktoren und Wettbewerbslandschaft werden mit Hilfe von aussagekräftigen Ressourcen wie Diagrammen, Tabellen, Grafiken vermittelt. Die Fire Insurance -Marktstudie ist eine Recherche und eingehende Analyse der Fire Insurance -Branche mit Fokus auf die internationale Marktsituation. Der Bericht soll einen Überblick über den globalen Fire Insurance -Markt mit detaillierter Marktaufteilung nach Produktanwendung und Geografie geben.
<strong> <a href=https://www.statistifymarketresearch.com/reports/fire-insurance-market/sample-request-63914>Request For View Sample Fire Insurance  Market Report </a></strong>
<strong>Methodik</strong> Beim primären Forschungsansatz werden sowohl die Angebots- als auch die Nachfrageseite befragt, um die genauesten Informationen für den Bericht zu erhalten. Zu den Hauptquellen auf der Angebotsseite gehören Produkte, Meinungsführer, Forschungseinrichtungen, Distributoren, Händler und Händler usw. Auf der Nachfrageseite gehören Branchenexperten wie Unternehmensleiter, Marketingleiter, Technologie- und Innovationsexperten, Supply Chain Executive, End -Benutzer und verschiedene miteinander verbundene Führungskräfte aus verschiedenen bekannten Organisationen, die auf dem Weltmarkt tätig sind. Der Sekundärforschungsansatz beinhaltet die Nutzung verschiedener Sekundärquellen wie Pressemitteilungen, Geschäftsberichte, Regierungsbehörden, Unternehmensabteilungen, Handelswirtschaften usw. Dieser Ansatz wird verwendet, um Informationen für technische, marktorientierte und kaufmännische Unternehmen zu identifizieren und zu sammeln Aspekte des Marktes. Alle in dieser Forschungsstudie enthaltenen potenziellen Faktoren, die die Märkte beeinflussen, werden bewertet, ausgearbeitet und durch Voruntersuchungen untersucht und analysiert, um quantitative und qualitative Daten zu erhalten.
<strong>Berichtszusammenfassung</strong> Regelmäßige Berichte sind heute die wichtigste Art von Dokumenten in der Organisation, in denen verschiedene Elemente im Zusammenhang mit der Organisation gründlich studiert und überprüft werden und verschiedene Geschäftsprotokolle angewendet werden, um viele nützliche Vorschläge und Lösungen zur Weiterentwicklung und Verbesserung des Unternehmens zu entwickeln . Der von uns erstellte Bericht dient als Medium zum Verständnis wichtiger Geschäftsumstände auf industrieller Ebene. Es wird mit vielen visuellen und grafischen Werkzeugen erstellt, die die verborgensten Einblicke in die Fakten und Zahlen bieten. Das Hauptziel eines von uns erstellten Berichts besteht darin, Wachstumschancen zu identifizieren, um dem Unternehmen zu helfen, einen Marktführer vor den Wettbewerbern auf dem Markt aufzubauen.
<strong>Marktsegmentierung</strong> Die Recherche wird Ihnen helfen, die wichtigsten Fire Insurance  Marktmerkmale kennenzulernen, wie Produktionsbereiche, Produktspezifikationen und Anwendungen, Herstellung, Preisgestaltung, Preis, Bruttomarge, Produkt-/Geschäftsportfolio, Marktposition, finanzielle Leistung, geografischer Anteil, Einkommen, SWOT Analyse und Schlüsseldarstellungen. Die Recherche wird mit der richtigen Marktsegmentierung viel einfacher und anschaulicher. Die Studie liefert eine detaillierte Segmentierung des globalen Fire Insurance -Marktes basierend auf Umsatz, Umsatz, Wachstumsrate und Marktanteil jedes Segments. Die untersuchten Hauptsegmente sind Programm, Endbenutzer und Region. Die in der Studie gezeigten Datentabellen und zugehörigen Diagramme machen die Übersicht leicht verständlich. Die Analyse diskutiert marktbeeinflussende Punkte, die Entwicklungsprozesse und -methoden, Wachstumsnetzwerke und das Produktmodell umfassen.
<strong>Globaler Fire Insurance -Markt nach Produkttyp und nach Anwendungen:</strong>
By Application ( Personal, Enterprise,)
By Type ( Type I, Type II,)
<strong>Top gelistete Unternehmen:</strong> Allianz,<br> AXA,<br> Nippon Life Insurance,<br> American Intl. Group,<br> Aviva,<br> Assicurazioni Generali,<br> Cardinal Health,<br> State Farm Insurance,<br> Dai-ichi Mutual Life Insurance,<br> Munich Re Group,<br> Zurich Financial Services,<br> Prudential,<br> Asahi Mutual Life Insurance,<br> Sumitomo Life Insurance,<br> MetLife,<br> Allstate,<br> Aegon,<br> Prudential Financial,<br> New York Life Insurance,<br> Meiji Life Insurance,<br>
<strong>Gründe, diesen Bericht zu kaufen:</strong> Der Bericht enthält eine statistische Analyse einiger kritischer finanzieller Fakten. Diverse Informationen im Bericht wurden in Zahlen, Übersichten, Diagrammen und Bildern dargestellt, um den Markt unverwechselbar abzubilden. Der Bericht schätzt die Trends 2021-2028 mit Hilfe der jüngsten Trends und der SWOT-Analyse. Der Bericht enthält ein Szenario der Marktdynamik sowie die Wachstumschancen des Marktes in den kommenden Jahren.
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<strong>Die Forschung liefert Antworten auf die folgenden zentralen Fragen</strong> Was sind die größten Bedrohungen und Herausforderungen, die das Wachstum des Fire Insurance -Marktes voraussichtlich behindern werden? Auf welche großen Chancen können sich die Marktführer verlassen, um Erfolg und Profitabilität zu erzielen? Wie groß werden der Markt und die Wachstumsrate im Jahr 2028 sein? Was sind die Schlüsselfaktoren für den globalen Fire Insurance -Markt? Was sind die wichtigsten Markttrends, die das Wachstum des Fire Insurance -Marktes beeinflussen?
<strong>Regionale Analyse</strong> Der Umfragebericht dient als Indikator für die Möglichkeiten der Markterschließung in den verschiedenen Regionen der Welt. Zu diesen Regionen gehören Nordamerika, Europa, Lateinamerika, asiatisch-pazifische Nationen, Indien und China, Australien usw. In Ländern wie China, Indien und anderen asiatisch-pazifischen Ländern werden viele Entwicklungsaktivitäten durchgeführt, die nach oben bringen werden Trends im Geschäftswachstum in diesen Regionen. Der Marktforschungsbericht wurde anhand verschiedener praktischer Fallstudien aus der ganzen Welt von verschiedenen Branchenexperten und politischen Entscheidungsträgern unter die Lupe genommen. Steigende Zinsen, Zahlungsausweitung, Innovation und revolutionäre Ideen werden den Markt maßgeblich entwickeln.
<strong>Anpassung des Berichts:</strong> Der subjektive Bericht liefert maßgeschneiderte Daten zu einem vernünftigen Preis. Es hilft, qualitative und quantitative Daten mit verschiedenen Methoden zu erhalten, um einen genaueren Bericht zu erstellen. Der gelieferte Bericht ist gut beschrieben, illustriert und präzise.
<strong>Leistungen:</strong> 1. Zwei Unternehmen können nach Ihrer Wahl hinzufügen. 2. Gut illustrierter Bericht. 3. Rabattangebot. 4. Excel-Datenblatt. 5. Wir haben Dienstleistungen in verschiedenen Ländern.
<strong>Dienstleistungen:</strong> 1. Aktualisierter Jahresbericht. 2. Zusammenfassung des Marktes wird bereitgestellt. 3. Jederzeit Hilfe. 4. Bereit, Ihre Fragen zu beantworten. 5. Expertenrat.
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<strong>Über Statistify Market Research</strong> Statistify Market Research ist eines der führenden Unternehmensforschungs- und Beratungsunternehmen, das Kunden hilft, neue und aufkommende Chancen und Umsatzbereiche zu erschließen und sie so bei der operativen und strategischen Entscheidungsfindung zu unterstützen. Wir von Statistify Market Research glauben, dass der Markt ein kleiner Ort und eine Schnittstelle zwischen Anbieter und Verbraucher ist, daher liegt unser Fokus weiterhin hauptsächlich auf der Unternehmensforschung, die die gesamte Wertschöpfungskette und nicht nur die Märkte umfasst.
<strong>Company Name - Statistify Market Research</strong> Office Address - 156, Sector 9 Vasundhra Aptts Rohini, New Delhi 110085 IN Telephone Numbers - (+44) 162-237-1047 (+44) 162-237-1047 Email ID - <a href="mailto:[email protected]"><strong>[email protected]</strong></a> Contact Us – <a href="https://www.statistifymarketresearch.com/contact-us/"><strong>https://www.statistifymarketresearch.com/contact-us/</strong></a>
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eventicatanzaro-blog · 8 years ago
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Nuovo evento pubblicato http://eventicatanzaro.it/event/tip-teatro-fare-pubblico-nuove-dialettiche-del-fare-e-del-vedere-a-teatro/
TIP TEATRO - Fare Pubblico nuove dialettiche del fare e del vedere a Teatro
TIP Teatro – Ri Crii 14 a cura di Scenari Visibili In collaborazione con “Primavera dei Teatri”
L’etica dello spettatore e la dialettica del fare e del vedere a teatro. Si parla di formazione del pubblico e della responsabilità del fare e del fruire, un seminario rivolto a pubblico, operatori e scuole, raccontare e raccontarsi per far sprigionare un rinnovato senso dell’andare a teatro, un focus sulle nuove generazioni per comprendere meglio il loro approccio alla fruizione ed alla traduzione di uno spettacolo teatrale, il teatro indipendente e le nuove leve, le nuove scene e le nuove scritture, indice dei tabù e degli stereotipi, eredità e scommesse, offerta di chiavi di lettura ed esempi da parte di artisti, tecnici, organizzatori e critici teatrali, impegnati nel raccordo tra l’esistenza e la sua rappresentazione, il segno delle riforme e l’utilità delle strutture stabili, sguardi dal Sud e per il Sud, nuove geografie culturali e piani di azione condivisi, raccolti in un calendario di interventi, tavoli di approfondimento, spettacoli e quant’altro, dal casting per pubblico televisivo alla rinascita dello sguardo critico e partecipante.
► PROGRAMMA
/ 28 aprile /
● 10:00-11:00: “Il teatro contemporaneo, i suoi codici, i suoi festival” incontro a cura di Settimio Pisano (Scena Verticale – Primavera dei Teatri) ● 11:00-13:00: “Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un’opera. La scena meridionale” a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)
/ pausa pranzo
● 15:30-18:00: “Stati generali del teatro calabrese” assemblea plenaria costituente del Coordinamento Teatri Calabresi ● 18:00-19:00: Laboratorio di progettazione condivisa: verso un nuovo concetto di festival. Con Settimio Pisano (Scena Verticale – Primavera dei Teatri) ● 21:00: “Come un granello di sabbia – la vera storia di Giuseppe Gulotta” (Mana Chuma Teatro, finalista In Box 2016)
/ 29 aprile /
● 10:00-11:00: “Teatri a Sud: nuova drammaturgia meridiana” incontro a cura di Paola Abenavoli (Hystrio, Cultural Life) ● 11:00-12:00: “Il teatro contemporaneo, i suoi codici, i suoi festival” incontro a cura di Vincenzo Albano (Mutaverso, Salerno) ● 12:00-13:00: “Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un’opera. Forum recensioni partecipanti” a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)
/ pausa pranzo
● 15:30-18:30: Laboratorio di progettazione condivisa: verso un nuovo concetto di festival. Con Settimio Pisano (Scena Verticale – Primavera dei Teatri) ● 21:00: “Postit” (Studio) Scenari Visibili
/ 30 aprile /
● 10:00-12:00: “Responsabilità dello spettatore, fruizione e traduzione di un’opera. Forum recensioni partecipanti 2” a cura di Alessandro Toppi (Il Pickwick, Napoli)
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FARE PUBBLICO è rivolto a studenti, operatori, artisti e pubblico. I laboratori sono gratuiti. Per la partecipazione è necessario iscriversi inviando una mail a [email protected] oppure scrivendo messaggio privato su facebook, specificando recapiti, dati anagrafici e motivazionali. Per gli spettacoli serali è consigliata la prenotazione, ingresso riservato ai soci.
~ Settimio Pisano: Responsabile organizzativo di Scena Verticale e del festival Primavera dei Teatri (Premio Speciale UBU 2009, Premio G.Bartolucci 2001). ~ Alessandro Toppi: Critico teatrale, direttore responsabile del magazine online ilpickwick.it ~ Vincenzo Albano: Ideatore e direttore artistico del festival Mutaverso Teatro (Salerno) ~ Paola Abenavoli: Giornalista e critico teatrale, collabora con il Sole 24 Ore, con il trimestrale di teatro Hystrio, suo il blog culturalife.it
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paoloxl · 8 years ago
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Quando la pazienza nella cura del metodo antagonista semina i territori di pratiche di insubordinazione, i fiori del conflitto possono gemmare anche d'inverno. Gli scontri e le barricate che ieri per ore hanno attraversato la zona universitaria bolognese sono infatti il prodotto di una microfisica delle lotte dentro e contro l'università-azienda disegnata dalla riforma Gelmini che per mesi e anni, con tenacia e determinazione, hanno inscritto il proprio segno di contrapposizione alla normalizzazione dell'università. La lotta autunnale sulla mensa, la politicizzazione della produzione del sapere con le contestazioni ai baroni di guerra, l'agire sulla dimensione del welfare giovanile, sono altrettanti nodi di una rete antagonista che ieri ha saputo difendersi e contrattaccare. Quando erompe lo scontro, dai frammenti raccolti sul terreno è possibile cogliere alcune verità più generali. Le giornate di lotta che hanno caratterizzato la zona universitaria bolognese in questo inizio 2017 consentono infatti di leggere in controluce alcuni elementi. In primo luogo, quello che la celere ieri ha attaccato, entrando nella biblioteca di via Zamboni 36, è una chiara istanza di potere agita all'interno dell'università neoliberale. Quando le trame della governance non riescono a ingabbiare una soggettività autonoma collettiva che agita come corpo sociale una decisione, per le istituzioni non rimane che l'intervento militare. Forza contro forza. Lo sgombero e la chiusura della biblioteca del 36 volevano mettere paura ed estirpare un focolaio di alterità e conflitto. Ma se nella testa di qualche questurino (e sicuramente anche di qualche pacato accademico) si voleva fare, in piccolo, una Diaz in salsa bolognese, l'immediata resistenza degli studenti ha cambiato le carte in tavola. Mentre la polizia sequestrava di fatto libri e computer (altro che garantire il diritto allo studio!), le sedie che volavano dentro la biblioteca iniziavano a definire il profilo di una autodifesa collettiva. Un secondo punto. La battaglia di ieri nasce su un nodo simbolico e maledettamente concreto. L'università aveva infatti installato dei tornelli all'ingresso della biblioteca di via Zamboni. Un caso certo particolare, ma inquadrabile all'interno della complessiva tendenza a moltiplicare i confini fuori dai perimetri nazionali così come all'interno di ogni spazio metropolitano. Per le pratiche di territorializzazione antagonista l'abbattimento di questo confine interno è stato elemento di coagulo di una soggettività di rottura che ci parla di visioni del mondo sempre più contrapposte tra governati e governanti e di una contesa che si estende sino alla definizione delle geografie del quotidiano. Terzo punto. Proprio nei giorni in cui le parole lasciate nella lettera di Michele echeggiano nelle nostre teste, ecco materializzarsi ancora una volta l'odio che chi ci comanda dimostra per la nostra generazione. Laddove si apre uno spazio di libertà e autonomia, questo deve essere schiacciato. Ma l'odio dall'alto, torna anche indietro. L'assedio alla biblioteca occupata militarmente dalla polizia, i vari attacchi portati alla celere da parte degli studenti dopo l'irruzione al 36, le barricate che avanzano, indicano infatti uno spazio del possibile senza il quale tutti e tutte soffocheremmo. L'energia politica che è esplosa contro il violento attacco della questura bolognese alle lotte studentesche conferma ancora una volta come sempre più tutte le città siano oggi parte di un unico sistema-mondo. Chi comanda vuole costruire ovunque uno spazio per la circolazione di merci e capitali senza nessun attrito, costruendo i propri confini e le proprie barriere. A chi sta in basso il compito della quotidiana resistenza, della sedimentazione di contropotere, della rottura dei confini, del far circolare pratiche di liberazione. Il segnale di ingovernabilità tracciato oggi sulle strade della zona universitaria bolognese è un monito e al contempo una promessa. Mentre per ora le istituzioni tacciano, l'unico ad abbaiare è Matteo Salvini, che dopo esser stato ripetutamente cacciato da Bologna lo scorso anno ormai può solo affidarsi a Twitter. Contro di lui e contro il PD, contro chi ogni giorno prova a schiacciarci, che le giornate di conflitto che stanno caratterizzando l'Emilia in queste settimane non siano altro che un nuovo inizio... Riprendendo uno slogan che echeggiava ieri dalle banlieue parigine a via Zamboni: Tout le monde déteste la police!
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