#Fuori Legge
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diari0deglierrori · 2 years ago
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primepaginequotidiani · 3 days ago
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PRIMA PAGINA Identita di Oggi mercoledì, 08 gennaio 2025
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rideretremando · 4 months ago
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"STATO PENALE DI POLIZIA
Ieri sera la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia.
🔴 Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere;
🔴 le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni;
🔴 idem per chi protesta contro le grandi opere;
🔴 Anche la "propaganda" delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata "terrorismo della parola";
🔴carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;
🔴 Fino a 15 anni per resistenza attiva
🔴 Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato "anti-Ghandi")
🔴 Facoltà per forze dell'ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.
🔴 Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno
🔴 Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l'uso del cellulare, vincolando l'acquisto della SIM al possesso del permesso.
Tutto ciò col silenzio complice delle "opposizioni parlamentari", le quali al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi "fascistissime", peggiorative rispetto allo stesso codice Rocco.
Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l'"opposizione" ne aveva in aula soltanto 91!!!
Non solo: prima della votazione finale del Ddl, PD e 5 stelle hanno presentato alcuni ordini del giorno (recepiti dal governo) che impegnavano quest' ultimo ad incrementare la spesa per assumere nuovi agenti di polizia e di guardie penitenziarie: l'ennesima riprova di come, al di la di qualche sfumatura, nella sostanza siano tutti uniti nella direzione di un inasprimento dei dispositivi repressivi, funzionale alla guerra e all'economia di guerra, cioè di fatto all'introduzione di una vera e propria legge marziale!
Ora la parola passa al senato, il quale sicuramente approverà in tempi brevi questa ignobile ed infame legge.
Sosteniamo la Rete Liberi di Lottare- fermiamo insieme il Ddl 1660."
Nadia Urbinati
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falcemartello · 2 months ago
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alle follie ideologiche del “green deal” sperando in chissà quale rivoluzione industriale e finendo miseramente oggi col pietire incentivi per la sopravvivenza, è ridotta a un deserto tecnologico autoinflitto da cui sarà praticamente impossibile venirne fuori.
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Tuttavia, l’automotive non è l’unica eccellenza europea distrutta dalle follie finto-green; l’Ue sta perdendo competitività persino in settori impiantistici strategici in cui, fino a qualche anno fa, dettava legge in tutto il mondo.
Uno di questi è quello delle centrali termoelettriche a carbone che, contrariamente all’idea ottocentesca che la stragrande maggioranza della gente ha al riguardo, oggi sono tra le centrali più sicure e ambientalmente compatibili che vi siano al mondo.
Ciò in quanto i sistemi di ambientalizzazione a loro corredo - abbattimento delle ceneri leggere (cicloni, elettrofiltri, economizzatori, ecc.), desolforazione (DeSOx), denitrurazione (DeNOx), ecc. - garantiscono la rispondenza alle più restrittive normative Ue in materia di emissioni di PM10, NOx, SOx e ogni altra emissione nociva.
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Tuttavia, a causa della fobia ingiustificata per le parole “carbone” ed “emissioni di CO2” indotta da vent’anni di lavaggio del cervello da parte del mainstream, abbiamo finito per autoinfliggerci anche lo spegnimento delle centrali a carbone italiane che, ricordiamolo, sono invece il fiore all’occhiello della nostra impiantistica.
Centrali che peraltro furono tutte profondamente revisionate negli anni 2000-2010 proprio per rispondere alle sempre più stringenti normative Ue e per le quali furono spese decine di miliardi di € buttati letteralmente in fumo: Torre Valdaliga Nord, Fiumesanto, Sulcis, Monfalcone, Brindisi Sud, La Spezia, Fusina, solo per citare le principali.
Del resto, se si analizza il costo livellato dell’energia (LCOE) per fonte di generazione, quello da carbone è solo apparentemente il doppio delle centrali eoliche e fotovoltaiche (140 contro 70 €/MWh) in quanto per queste ultime non vengono computati i costi nascosti dovuti all’intermittenza della produzione (dev’esserci generazione da fonte fossile a completo servizio delle rinnovabili quando mancano sole e vento che,
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quindi, ha costi di gestione altissimi a causa dei bassi volumi di produzione) e allo stoccaggio. Basta infatti considerare i necessari sistemi di accumulo ed ecco che l'LCOE schizza immediatamente a 120-140 €/MWh, tanto quanto il carbone (pag. 43) --->
RER_Short-Report-2024.pdf
E l’impiantistica italiana?
Oggi le commesse che consentono alle nostre aziende del settore di prosperare provengono tutte, inutile dirlo, dall'Asia (la stragrande maggioranza), dall'Australia (che ha grossi giacimenti di carbone) e dal Sud America.
Gran bel risultato, vero?
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anchesetuttinoino · 3 months ago
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La sharia è diventata una legge riconosciuta in diversi Comuni italiani
A Fuori dal coro, una donna bengalese ha raccontato che, dopo anni di maltrattamenti subiti, il marito connazionale ha sciolto le nozze unilateralmente con il rito islamico.
L'atto è stato poi annotato all'anagrafe di Ancona.
Francesca Totolo
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Allarmante
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angelap3 · 6 months ago
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"Magnifico "scritto"
"Donne stiamo attente, ci stanno levando tutto! Se ci levano anche la vecchiaia siamo fritte. Voglio restauraurare una parola fuori moda, fuori legge: vecchiaia.
La vecchiaia è un'età anche interessante, la vecchiaia è un'età molto anarchica e romantica. Perché ogni giorno può essere l'ultimo, perché sei in fuga dalla morte e ogni giorno in più dici: tié, ti ho fregato. È un età molto fervida, è un'adolescenza senza domani. E sarebbe un'età interessante se non fosse che poi si muore.
Cioè, io la retorica sulla bellezza della vecchiaia la lascio al mercato che ci adula a noi vecchi per venderci i suoi schifosi prodotti. Mi secca essere vecchia, perché è la porta della morte ed è, e resta, una maledizione biblica. Però non è mai stata così brutta da quando si cerca di nasconderla, da quando non si nomina più, cioè, non è una parolaccia è il nome di una stagione, perché esistono le stagioni e c'è una grande durezza, ma anche una grande dolcezza in questo.
Terza età, anziano, mi fa sentire in fin di vita mentre vecchio ha un bel suono di battaglia, vecchio! La vecchiaia femminile è stata abrogata dal mercato e la donna è stata demonizzata: la donna accetta la farsa della giovinezza obbligatoria, la plastica è il nostro burqua.
Ci fosse il filtro di giovinezza ti credo correrei! Farei qualsiasi bassezza, vorrei avere sedici anni in tutto, specie nella mente, ma anche in corpo, nel fegato... E se non mi sono rifatta non è perché non sono vanitosa, ma è perché sono vanitossissima, di una vanità ributtante, e non voglio aggiungere l'oltraggio del bisturi a quello del tempo. Certo, ci vuole un senso dell'umorismo sempre più spiccato per portare in giro la propria faccia, però mica sei vecchio sempre. La persona libera cambia età molte volte al giorno: siate nonne a quindici anni, fidanzate a ottanta, ma non siate mai quelle che gli altri vogliono.
La donna oggi: in una mano la ramazza nell'altra il biberon nell'altra il computer nell'altra la biancheria sexy nell'altra i vecchi da curare. Ma quante mani ha una donna? E adesso bisogna pure essere fighe fino a ottant'anni. Ma perché? Non facevamo già abbastanza?"
BARBARA ALBERTI
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diceriadelluntore · 13 days ago
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Storia Di Musica #355 - King Crimson, Red, 1974
L'ultima storia dell'anno riguarda un disco che è uno dei capolavori di tutti i tempi. Riscoperto negli ultimi anni, per tutta una serie di avvenimenti che andrò a raccontarvi, chiude il cerchio del progressive di una delle band che lo fecero nascere: i King Crimson.
Di quella band che nel 1969 sconvolse il mondo della musica con In The Court Of The Crimson King è rimasto solo il genio di Robert Fripp, che in 5 anni cambia 7 formazioni diverse. E il disco di oggi nasce dopo l'ennesimo cambio di formazione. Concluso un tour americano di tre mesi nel 1974, Fripp, Bill Bruford (batteria) e John Kenneth Wetton (basso, voce e chitarra) decidono a maggioranza di allontanare il violinista David Cross. Rimangono un trio, e iniziano a pensare ad un nuovo disco. In Gran Bretagna Fripp ha un incontro che gli sconvolge la vita: legge gli scritti di John G. Bennett, allievo diretto di Gurdjieff. Bennett, che era un matematico, voleva nei suoi lavori integrare il proprio sapere scientifico con le conoscenze acquisite in materia di filosofie orientali e misticismo con la frequentazione del grande maestro greco-armeno. Fripp ne rimase folgorato, e nei decenni successivi organizzerà nei campi studio di Bennett corsi di chitarra divenuti leggendari: non prendere la chitarra per settimane intere, fare meditazione prima di ogni sessione, persino accordature tutte particolari per suonare lo strumento. Ma l'incontro con Bennett provocò anche altro: Fripp dichiara finita l'esperienza King Crimson, Bruford e Wetton hanno totale carta bianca per l'ultimo lavoro.
Quello che poteva essere l'inizio di una tragicomica esperienza, si rivela invece un trampolino creativo potentissimo: ne nasce fuori un disco dove il progressive e il jazz rock, cardini di quel suono così unico, sono la base di partenza per una musica più muscolare, scarna, drammatica. Bruford e Wetton chiamano musicisti sessionisti per le registrazioni, alcuni grandi amici dei nostri ed ex componenti: Ian McDonald, con il suo sax, uno dei fondatori della band, Mel Collins, anche lui ex Crimson, e Mark Charig che tra il 1970 ed il 1971 suona negli storici album Lizard e Islands, in quest'ultimo è suo un fenomenale assolo di cornetta nella title track. Le registrazioni di Red, colore della passione, della morte, della rinascita, iniziano nel luglio del 1974, e ne vengono fuori 40 minuti di musica straordinaria. Red è l'inizio già spiazzante: la band è in formazione power trio, il brano gira intorno ad un potente riff, tra i migliori di Fripp, fino a quando verso metà brano entra in scena un violoncello (strumento che apparirà anche in altri brani). Chi sia l'esecutore è ancora oggi un mistero, perchè non è segnato nei crediti sull'album e persino nei registri degli Olympic Studios di Londra dove iniziarono le registrazioni. Una recente teoria vuole che fosse nientemeno che Julian Lloyd Webber, fratello del famosissimo Andrew Re dei Musical, ma è una balla. Fatto sta che a 50 anni rimane ancora il mistero! Il disco continua con Fallen Angel, dove compare una rara chitarra acustica, è un brano sugli Hells Angels, dove un uomo chiede al fratello di unirsi alla terrificante banda per poi vederlo pugnalato tragicamente per le strade di New York. One More Red Nightmare è il lato horror del disco: l'incubo di uno schianto aereo, con il riff a salire vertiginosamente e gli interventi al sax di McDonald, un brano drammatico e potentissimo. Providence è una live session improvvisata al Palace Theatre di Providence, Rhode Island, il 30 giugno 1974, dove suona e comprare nei crediti anche David Cross. Ma sono gli ultimi, monumentali 12 minuti di Starless la pietra miliare di questo capolavoro: originariamente pensata per il precedente album, che si intitola Starless And Black Bible, è divisa in una parte cantata dove ritorna il caro Mellotron, un tema di chitarra elettrica e il sax di Mel Collins; nella seconda parte inizia il ritmo di un basso iconico (per gli appassionati puristi, in tempo 13/8 e dall'armonia diminuita) dove la chitarra di Fripp arriva nel cielo più oscuro, senza stelle appunto, un abisso celeste e non terreno.
All'epoca, quando uscì, il 5 Ottobre, si sapeva già da un'intervista al New Musical Express che il gruppo non esisteva più. Persino la copertina, così intima e minimalista rispetto alla magia delle loro precedenti, non attirò l'attenzione dovuta. Il disco ebbe pochissimo successo. Ma negli anni a seguire, visti anche i futuri e numerosi ritorni di Fripp a sigla King Crimson, il disco ha finito per ammaliare intere generazioni di musicisti: figura non solo come ultimo apice del prog, che verrà di lì a poco colpito a morte dal punk, ma è considerato il capostipite di tutte le varianti che da fine anni '80 riproposero i suoni articolati, la maestria strumentale, l'atmosfera tenebrosa e cinematografica. È un disco mondo, probabilmente anche più mistico e profondo di quello pensato dai musicisti, che ancora sfida a cercarci dentro a 5 decenni di distanza, nelle sue profondità recondite e terribili. Come si fa con ogni cosa che non ci lascia indifferenti. Tanto che un giovane produttore, Butch Vig, lo fece ascoltare ad un giovane musicista, che disse: "è il miglior album nella storia del rock". Quel musicista era Kurt Cobain.
Un grande abbraccio a quelli che leggono sempre, a quelli che spero si appassionino, ai curiosi ogni tanto. Buon anno e alle prossime storie musicali!
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donnenocategorizzate · 20 hours ago
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sesso virtuale
è da tanto che volevo parlare di questo, ma mi sono sempre un pò trattenuta per non mettere in gioco altre persone ( anche se mai farei nomi) ma maggiormente perchè mi metto davvero a nudo.
credo che in questo contesto social sia capitato a tutti ti intraprendere una conoscenza virtuale, e man mano che ci si conosce si ha voglia di conoscersi sempre di più.
E tra un cosa, ti piace o meno, la sera, nel letto presi da mille fantasia succede di immedesimarsi un pochino di più , la voglia sale e ti ritrovi a masturbarti e raggiugere dei piaceri davvero intensi.
Mi è capitato poche volte, io sono molto più fisica che mentale non mi è dispiaciuto , ma la mattina mi sveglio con una voglia matta di sesso reale, mi rimane un vuoto dentro notevole .
Perciò posso dedurre che non fa per me penso che solo un tipo sia riuscito a farmi godere tantissimo toccando nel mio cervello dei punti davvero hot ma non è da tutti.
In pochi leggeranno questo post, perchè lo lascerò privo di immagine e la maggior parte legge solo se vede tette e culi fuori ahahaha.
Per chi invece dovesse soffermarsi, come al solito chiedo pareri, mi piace tanto leggere come la pensano gli altri.
Grazie,,, aspetto anche in privato
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ilpianistasultetto · 4 months ago
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GIORGIA NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
C'era una volta una regina cattiva che non voleva nel suo paese nemmeno mezzo straniero. Il suo ciambellano era ancora piu' cattivo, per lui potevano affondare tutti in mare che non avrebbe mosso un dito per salvarli. I sudditi erano contenti di tutto quel pugno di ferro ma nel reame c'erano anche i lupi famelici che cercavano pecore nere, quelle che, lavorando, li arricchivano di piu'. La regina non sapeva come accontentare quei lupi dopo aver detto per anni che avrebbe rincorso gli stranieri per tutto il globo terracqueo. Provo' a chiedere aiuto al Bianconiglio ma la soluzione la tiro' fuori dal suo cilindro il Cappellaio Matto: "Inventiamo le quote legali per chi viene per lavorare. Tu, regina, farai finta che nel reame non ci sono stranieri e i lupi faranno finta di richiedere gli stranieri nei loro paesi d' origine". Poggiato sul trono reale, il MarsiLollo se la rideva sotto i baffi, anche se aveva capito niente del sotterfugio inventato: "Ma come si fa..come si fa..Ma i lupi come le richiedono le pecore nere? Non si conoscono e non si sono mai parlati in vita loro, anche perche' le pecore nere non conoscono la lingua dei lupi famelici." Lepre Piantedosi, che conosceva bene le paranoie della popolazione, disse di essere preoccupato che si potesse scoprire l'inganno. "E se qualcuno chiede di controllare il visto d'ingresso nel reame sul passaporto o la data sul biglietto d'aereo o nave? La falsa tartaruga, una che sapeva il fatto suo, propose di allertare giornali e media amici finche' non facessero troppe domande, anzi, dovevano impegnarsi a convincere tutti gli abitanti del reame che era tutto vero, come avevano fatto ai tempi della nipote di Mubarak. Il piano era pronto. L'ingresso nel reame di 500mila stranieri richiesti dai lupi famelici poteva diventare legge. E vissero tutti felici e contenti.. @ilpianistasultetto
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crazy-so-na-sega · 3 months ago
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea
LA CGUE: IO SONO CHI DICO IO (thread) Da ormai anni viene insegnato agli studenti delle facoltà di Giurisprudenza che le sentenze della Corte di Giustizia hanno valore di legge riguardo all'interpretazione delle norme dei Trattati europei e che superano qualsiasi legge anche costituzionale dei singoli Stati, diventando così direttamente applicabili come fonte di diritto primaria.
Il giudice nazionale deve quindi disapplicare qualsiasi norma sia in contrasto con la decisione della Corte. Ciò pone tali sentenze al di fuori del normale ambito di efficacia: come sanno benissimo gli studiosi di diritto infatti le sentenze hanno valore di legge solo fra le parti processuali e sono opponibili erga omnes solo riguardo la questione concreta risolta dalla sentenza.
Per tutti gli altri essa ha valore di mero precedente non vincolante, anche se fosse un caso simile a quello precedentemente deciso. Solo negli ordinamenti di "common law", di tipo anglosassone, il precedente è legge e vincola al suo rispetto anche ogni successivo caso simile. Ma chi ha deciso che le sentenze della CGUE sono legge per tutti gli Stati e sono fonte primaria al pari delle direttive europee? La CGUE.
Scorrendo le norme del TFUE che regolano il funzionamento della Corte infatti di questo valore di fonte primaria non ve n'è traccia. Solo l'art. 267 afferma laconicamente che essa "è competente a pronunciarsi, in via pregiudiziale: a) sull'interpretazione dei trattati". Tale norma specifica che ciò accade su richiesta di un giudice nazionale, al fine di risolvere una controversia nella quale la questione è dirimente.
Da nessuna parte si indica tale pronuncia come una fonte di diritto. È un potere equiparabile alla funzione nomofilattica della nostra Corte di Cassazione, il che non impedisce, come sanno i giuristi, che una sentenza posteriore, anche di un giudice di merito, decida, motivando rigorosamente, in maniera difforme. E allora chi ha dato alla CGUE questo straordinario potere? Nessuno, se lo è preso da sola. La stessa Corte e la dottrina fanno riferimento ad alcune sentenze (Da Costa, Cilfit, International chemical Corporation, fra le altre) per affermare che essa avrebbe il compito di dare un'interpretazione autentica ai Trattati e alle norme europee, interpretazione vincolante per giudici, ma anche per gli organi dei singoli Stati.
Di questo potere non vi è traccia nei Trattati. La nostra Corte di Cassazione è persino andata oltre definendo le sentenze della CGUE, in base ad alcune sentenze della Corte Costituzionale, come vere e proprie fonti del diritto, sopraordinate persino alle norme costituzionali, stravolgendo così il sistema italiano basato sulla "civil law".
Questa è l'anomalia alla base dell'attuale contrasto fra potere esecutivo e potere giudiziario e non può essere risolto con una legge nazionale. Va presentato il problema a livello UE se si vuole fermare questa forma di giuristocrazia strisciante, che toglie alla politica dei singoli Stati ogni spazio di manovra.
-Luigi Pecchioli
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ogni riferimento a - dibattiti e soluzioni - è puramente casuale.
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rpallavicini · 1 month ago
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Da lapidare…
Secondo la legge coranica, la Sharia, le donne che hanno rapporti sessuali al di fuori del matrimonio dovrebbero essere lapidate a morte. Ciò include le vittime di stupro. Detto in altre parole: La Sharia impone di lapidare a morte le vittime di stupro La Sharia deve essere vietata in tutto l’universo. È barbarie allo stato puro!
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scritti-di-aliantis · 1 month ago
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Non mi scappi! Sei la mia unica partita di caccia. Che dura una vita intera. Odio la violenza. Ma tu sei la mia magnifica preda: da stanare, catturare e divorare. Sono felice solo quando ti bacio. E non desidero null'altro, per me.
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Si vabbè: per chiunque al di fuori di noi due, auspico di cuore la fine dei conflitti, più giustizia sociale. Poi, la cancellazione per legge dei pregiudizi: razziali e omofobi. Ma per me sei tu, tutto quello che desidero dalla vita.
Aliantis
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primepaginequotidiani · 1 month ago
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PRIMA PAGINA Il Centro di Oggi sabato, 07 dicembre 2024
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fiorescente · 3 months ago
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Esame dopodomani, io sto una pezza anche fisicamente, mi bruciano gli occhi da morire e vorrei urlare ma proprio come se fossimo in shining e vedessi le gemelline
Comunque un paio di cose: ancora non mi sono prenotata e il limite è oggi; mi mancano un 30 pagine, ma voglio anche rivedere tutte le sentenze dalle videolezioni (sì amici della postale ho ancora delle videolezioni registrate nel 2022 e allora?) e niente devo preparare lo zainetto e sperare di non morire prima o forse sì?
Poi ancora: io uso Tumblr molto come diario, mi sfogo tanto senza pensare troppo al fatto che in effetti qualcuno mi legge, ma se tiro fuori troppi temi trigger smettete di seguirmi amic3 vvb sono tante cose brutte non parlo nemmeno con la gran parte delle persone che conosco perché non voglio appesantire troppo nessuno perché per me poi sarebbe un peso moltiplicato, preferisco parlarne quando sarà finita, almeno per questa singola cosa, anche se forse è toxic va be' vedremo però intanto non fatevi male un bacetto
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abr · 4 months ago
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Norvegia elettrica
In Norvegia le auto elettriche hanno superato quelle endotermiche, si legge. Allora leggiamo - o, come dicono oggi, fatt-cecchiamo.
Beh, intanto si parla di VENDITE o nuove immatricolazioni: 754.303 elettriche contro 753.905 a benzina, mentre nel freddo paese il motore più diffuso è ancora il diesel, ne circolano più di un milione.
Rimane comunque l'unico Paese AL MONDO ad aver raggiunto tale risultato: ad esempio in Europa tutta assieme le vendite di auto elettriche diminuiscono dal 2023 e ora rappresentano solo il 12,5 per cento delle nuove auto vendute nel continente. E il norvegese come fa? L'elettrico si adatta al freddo? Direi proprio di no.
Il punto è che la Norvegia può permettersi di offrire ai privati sgravi fiscali molto generosi sui veicoli elettrici, rendendo il loro prezzo pari alle vetture a motore endotermico. E' distorsione di mercato, aggiungi la peer pressure mediatico culturale e ci siamo: là fare i "progressisti" fa fine e non costa nulla. E le infrastrutture sono pronte (con 5,5 milioni di abitanti non ci vuole molto).
Attenzione: la Norvegia si può permettere solo lei quel livello di incentivi sfruttando la RENDITA PETROLIFERA: è uno dei primi Paesi Esportatori di greggio. Il cerchio si chiude: incentivano il green in casa altrimenti fuori mercato, coi soldi ottenuti lasciando che altri "sporchino" altrove, alla faccia dell'abbassamento delle emissioni GHG, che o è globale o non conta. Un super classico dell'ignoranza economica (andar contro mercato prima o poi torna tra le corna) e dell'ipocrisia puritana.
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raffaeleitlodeo · 5 months ago
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La cannabis light è fuori legge, è passato l’emendamento del governo.
Contro ogni buonsenso e logica.
Di fatto, considerare la #cannabis light a quella illegale non è un segnale di lotta alla droga ma un segnale di assoluta incapacità di comprendere le cose (la scienza in primis), il colpo di grazia a un settore che produce milioni e che occupa 11mila persone e una cortesia alla malavita organizzata.
Da domani 11 mila disoccupati in più, solo per far contenti 4 analfabeti che non hanno nemmeno capito di cosa si parla.
Di contro gli operatori della cannabis light dovrebbero farsi spiegare dai balneari o dai tassisti come si possano recuperare 11 mila posti di lavoro perduti.
E soprattutto chiedere alle industrie del tabacco, dell'alcool e del vino come hanno fatto, con i loro veleni, a diventare legali e ad avere ministri alle loro manifestazioni.
I danni che fece al mondo Harry Jacob Anslinger*, sono nulla in confronto a quelli che sta facendo la nostra politica per ideologia.
Non c'è un motivo, uno che sia uno, uno solo che possa giustificare questa sciocchezza siderale. E se ve lo raccontano e ci credete, siete semplicemente complici.
Bruno Pagnanelli, Facebook
*Harry Jacob Anslinger è stato un funzionario e diplomatico statunitense, ispettore del Bureau of Prohibition durante il proibizionismo degli alcolici e direttore per trent'anni, dal 1930 al 1962, del Federal Bureau of Narcotics.
[Nota di Raffaele Itlodeo, fonte: Wikipedia]
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