#Diluvione Oct 2024
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bluepurpleviolatte · 1 month ago
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Diluvione Oct 2024:
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''Geograficamente parlando, nella provincia di Bologna e nei dintorni della regione Emilia-Romagna, i principali fiumi e corsi d'acqua tendono a scorrere dal sud o sud-ovest verso il nord o nord-est. Questo è dovuto alla conformazione geografica della regione, con l'Appennino Tosco-Emiliano a sud, da cui nascono molti dei fiumi, e la Pianura Padana a nord.
Alcuni esempi di fiumi che seguono questa direzione includono:
Reno: Nasce nell'Appennino e scorre verso nord attraversando Bologna, per poi dirigersi a nord-est verso il Mare Adriatico.
Sillaro: Scorre anch'esso dal sud verso il nord-est, attraversando parte della provincia di Bologna.
Savena: Altro fiume appenninico che segue una traiettoria simile, da sud a nord.
La conformazione montuosa dell'Appennino fa sì che i fiumi scendano dai rilievi verso la pianura, confluendo poi nei vari canali e fiumiciattoli che attraversano la regione.''
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''E' un fenomeno sempre più comune e preoccupante, in cui le piogge intense e prolungate, associate a un sistema idraulico inefficiente, causano gravi inondazioni e frane. E' cruciale monitorare il meteo non solo nel centro urbano di Bologna, ma anche nelle zone collinari circostanti, dove i fiumi e i torrenti possono rappresentare un rischio maggiore in caso di piogge intense.
Alcuni dei principali luoghi e corsi d'acqua da monitorare con attenzione includono:
Pianoro: Pianoro è una zona collinare a sud di Bologna e spesso soggetta a frane e alluvioni. Essendo vicino al torrente Savena, è importante tenere d'occhio le previsioni meteo in quest'area.
Fiume Idice: Le zone intorno al fiume Idice sono a rischio in caso di forti piogge. Alcune località da monitorare vicino all'Idice includono San Lazzaro di Savena e Ozzano dell'Emilia, aree vicine a corsi d'acqua vulnerabili a esondazioni.
Sasso Marconi: Situato a sud-ovest di Bologna, vicino al fiume Reno, Sasso Marconi è un'altra zona collinare da tenere d'occhio. Anche qui, il rischio di frane è elevato, e le piogge possono provocare il cedimento delle sponde del fiume.
Monghidoro e Loiano: Questi paesi situati nell'Appennino bolognese sono importanti da monitorare, poiché qui nascono numerosi piccoli torrenti che possono scorrere rapidamente verso valle durante le piogge intense, provocando frane e inondazioni.
Valsamoggia: A ovest di Bologna, questa zona attraversata dal torrente Samoggia è soggetta a fenomeni di esondazione, quindi è consigliabile osservare anche il meteo qui.
Casalecchio di Reno: A ridosso del fiume Reno, Casalecchio è un'altra area urbana che potrebbe essere colpita da piene fluviali, soprattutto in caso di forti piogge a monte.
Monitorando queste aree collinari, che sono i punti di origine dei corsi d'acqua che attraversano Bologna e i comuni limitrofi, potremo avere un'idea più precisa del rischio idrogeologico e prevenire eventuali alluvioni o frane. Anche l'osservazione delle previsioni meteo per le zone dell'Appennino bolognese è cruciale per poter agire tempestivamente in caso di emergenza.''
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''Per capire quali zone urbane sono più suscettibili agli allagamenti, come quella vicino a Porta Saragozza, è fondamentale conoscere il sistema idraulico urbano di Bologna piuttosto che concentrarsi solo sui fiumi visibili. Molte delle inondazioni urbane non sono causate da fiumi principali, ma da un complesso sistema di canali sotterranei, fognature e corsi d'acqua secondari che scorrono sotto la città e che, durante le forti piogge, possono straripare o creare fenomeni come le "geyser".
Alcuni punti importanti da considerare:
Canali sotterranei: Bologna ha una vasta rete di canali storici, molti dei quali oggi sono nascosti sotto le strade, ma ancora attivi. Il Canale di Reno e il Canale delle Moline, insieme ad altri piccoli canali, gestiscono grandi quantità di acqua, e quando questi sistemi si intasano o sono sovraccaricati, l’acqua può fuoriuscire in aree urbane.
Fognature urbane: Un sistema fognario malfunzionante o insufficiente è spesso una delle principali cause degli allagamenti in aree urbane. Quando il sistema non riesce a smaltire grandi quantità di pioggia, l’acqua può risalire attraverso i tombini, creando pozze d’acqua e vere e proprie "geyser".
Aree depresse e basse: Alcune zone della città si trovano in aree leggermente depresse o più basse rispetto al livello del resto della città. In queste aree, l'acqua tende ad accumularsi più facilmente, specialmente se la capacità di drenaggio è limitata.
Punti critici già noti: Le zone che hanno subito allagamenti in passato, come Via Saffi o Porta Saragozza, sono probabilmente già mappate come aree a rischio dagli enti locali. Conoscere quali aree storicamente soffrono di questi problemi può aiutare a prevedere i futuri allagamenti.
Per capire meglio quali zone urbane sono più suscettibili agli allagamenti, è utile:
Consultare le mappe del sistema idraulico urbano di Bologna, disponibili attraverso enti locali come il Comune o le autorità di gestione delle acque. Questo può fornire un quadro completo dei canali sotterranei, dei torrenti incanalati e del sistema fognario.
Monitorare le aree a rischio mappate dalle autorità locali per eventi idrogeologici e alluvioni. Questi dati sono spesso pubblicati in tempo reale per avvisare i cittadini durante le piogge intense.
Collaborare con esperti di ingegneria idraulica o urbanistica per comprendere le dinamiche delle acque sotterranee e le criticità infrastrutturali.
Le piogge intense e i sistemi idraulici malfunzionanti stanno creando un rischio crescente in molte città, e Bologna, con la sua complessa rete di canali sotterranei, è particolarmente vulnerabile. Conoscere meglio la struttura urbana nascosta e le sue fragilità è fondamentale per prevenire i disagi futuri.''
(text: ChatGPT; pic: Corriere della Sera 21 Oct 2024)
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