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#Bioparco
plantey · 2 years
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bioparco di roma
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pablocanateam · 1 year
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#estate #astrobioparco #astrobioparcofelizzano #Felizzano #oasifelizzano #Monferrato #monferratowow #igersmonferrato #yallersmonferrato #ig_monferrato #wearemonferrato #LOVES_UNITED_MONFERRATO
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romarestyle · 2 years
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Festa del papà al Bioparco di Roma
Giornata Internazionale delle Foreste Il 19 marzo è anche la Festa del #Papà; per festeggiarla, il Bioparco propone da lunedì 13 a domenica 19 marzo la promozione ‘verde papà’ che prevede l’ingresso a 10 Euro (anziché 17 Euro) per tutti i papà che...
Domenica 19 marzo ‘Vita in foresta’ al Bioparco Il Bioparco di Roma aderisce alla Giornata Internazionale delle Foreste domenica 19 marzo con l’evento “Vita in foresta: adattamenti, curiosità e minacce”. Le famiglie avranno la possibilità di partecipare a laboratori interattivi alla scoperta degli ecosistemi più ricchi di biodiversità del mondo. L’iniziativa vuole sensibilizzare sull’importanza…
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sitting-on-me-bum · 7 months
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Rome, Italy
A hippopotamus eats frozen watermelon to cool off at Bioparco zoo during the heatwave
Photograph: Tiziana Fabi/AFP/Getty Images
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Ultimate guide to planning a family Italian road trip from Rome to Lake Garda
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buscandoelparaiso · 3 months
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DILORENZO SEDETELO PER FAVORE BIOPARCO
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lory78blog · 1 year
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Felice settimana a tutti 😘 (foto in bianco e nero del Bioparco Acquaviva a Caraglio CN
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mezzopieno-news · 2 years
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A TORINO IL PRIMO IMPIANTO A CUORE BATTENTE AL MONDO
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È italiana la prima protesi mitrale transcatetere impiantata al mondo senza ricorrere alla tradizionale circolazione extracorporea, ossia all’intervento a cuore aperto.
Si chiama Epygon ed è stata inventata in provincia di Ivrea nel bioparco di Colleretto Giacosa da un gruppo di bioingegneri piemontesi e grazie alla sinergia tra aziende ospedaliere, università ed industrie italiane e francesi. Il design rivoluzionario di questa protesi le ha permesso di essere impiantata con successo ‘a cuore battente’ presso il Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino dal team di medici diretto dal professor Mauro Rinaldi.
La prima paziente salvata dalla nuova protesi è una donna di 62 anni che soffriva di una grave forma di insufficienza mitralica non trattabile con cardiochirurgia tradizionale a causa di molteplici fattori di rischio. Il successo di questo intervento pionieristico apre nuove prospettive nel campo della medicina poiché rende l’impianto, il primo ed unico per pazienti che non possono essere sottoposti ad un’operazione tradizionale a cuore aperto. La nuova protesi Epygon ha un’efficacia mai raggiunta prima che riesce a minimizzare i rischi di interferire con le altre strutture del cuore e, grazie ai suoi due lembi, invece che i tradizionali tre delle protesi biologiche, permette di riprodurre il flusso fisiologico del sangue nel ventricolo sinistro, imitando la valvola originale e migliorando in questo modo anche la funzione del muscolo cardiaco.
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Fonte: La Sentinella del Canavese; immagine di Pavel Danilyuk
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bernar-dino-galgano · 1 month
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Tra fiumi, oasi e boschi c'è il fresco d'Irpinia
Non si vive di solo mare, o montagna e per sfuggire al caldo infernale può essere suggeritile passare una giornata (ma anche più d’una) al bioparco di Montella, alla Valle della Caccia di Senerchia o al parco fluviale di Caposele In alternativa nel periodo estivo, molti scelgono di rifugiarsi nelle fresche colline o nei pittoreschi borghi italiani. Questi luoghi, spesso ricchi di storia e…
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rassegnanotizie · 1 month
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"E con grande soddisfazione comunichiamo che Kuma, un orso bruno maschio trovato in fin di vita a Gorizia nel novembre 2021 e accolto al Bioparco di Roma nel giugno 2022, è stato trasferito in Germania, presso il centro di recupero per orsi di Bad Füssing in Baviera". Lo annuncia in una nota la Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Paola Palanza, etologa, aggiungendo che "Kuma è cresciuto benissimo, è molto vivace, e nel centro tedesco vive in semi libertà, in un'area boschiva molto ampia, ma soprattutto potrà avere interazioni con altri individui, quindi una vita sociale. Kuma è un orso nato in natura e siamo contenti che possa, almeno in parte, ritornarvi. Con la garanzia di continuare ad essere seguito e monitorato sugli aspetti veterinari. Per la delicata operazione del trasferimento - conclude Palanza - rivolgo un ringraziamento all'Ente Nazionale Protezione Animali che ha contribuito al costo del viaggio da Roma al Centro di recupero". La storia del plantigrado è articolata, ma ha un lieto fine: a novembre 2021 fu trovato a Gorizia, in una zona vicino al bosco, sulla cima di un albero, dove, terrorizzato, si era arrampicato. Forse la mamma lo aveva abbandonato, forse era deceduta. Catturato dai Vigili del Fuoco, le sue condizioni di salute erano apparse molto critiche e, le visite veterinarie evidenziarono una patologia renale congenita, aggravata da una infezione in corso. Sarebbe stato dunque impossibile reintrodurlo in natura. È stato poi trasferito all'Università di Udine dove è stato curato dal veterinario Stefano Pesaro. Con il passare dei mesi è stato necessario trovare un luogo idoneo dove ospitarlo ed è stato identificato il Bioparco di Roma, dove l'orso è stato accolto a giugno 2022. "Quando è arrivato da noi, il giovane orso era sottopeso e impaurito, racconta Yitzhak Yadid, responsabile zoologico del Bioparco. Gradualmente timidezza e diffidenza hanno lasciato il posto all'atteggiamento opposto: è diventato curioso, gioca e cerca la compagnia dei keeper, che lo hanno chiamato Kuma, orso in giapponese. Ma ora che è quasi un adulto necessitava di un'area ancora più grande e, dopo attente valutazioni, abbiamo deciso di trasferirlo in una struttura con spazi più ampi, come quella tedesca, dove ha a disposizione un recinto di un ettaro solo per lui. Uno degli affezionati guardiani che lo hanno seguito in questi due anni - conclude Yadid - lo ha accompagnato nel viaggio verso il centro di recupero in Baviera".
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Bioparco di Roma, debutta la tigrotta Kala a rischio estinzione
La cucciola di tigre di Sumatra ha mosso i primi passi insieme ai genitorisource
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romarestyle · 2 years
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Speciale caccia al tesoro al Bioparco di Roma
Al Bioparco di Roma anche il giorno della Befana sarà all’insegna dell’ambiente. Dalle 10.00 alle 12.00 sarà organizzata una speciale caccia al tesoro a squadre dal titolo: ‘chi tutela l’ambiente trova un tesoro!’.
Al Bioparco di Roma anche il giorno della Befana sarà all’insegna dell’ambiente. Dalle 10.00 alle 12.00 sarà organizzata una speciale caccia al tesoro a squadre dal titolo: ‘chi tutela l’ambiente trova un tesoro!’. Un gioco per tutta la famiglia costituito da quiz, giochi e sfide espressive. Alla partenza i partecipanti riceveranno un kit, sceglieranno il nome della squadra e si cimenteranno in…
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stranotizie · 7 months
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La presidente Palanza: "La sua nascita molto importante, la tigre di Sumatra è una specie gravemente minacciata" Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – archivio Bioparco Kala, la cucciola di tigre di Sumatra nata al Bioparco di Roma, è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata a questi meravigliosi felini; dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato ad esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista. Kala - il suo nome deriva dall’unione dei nomi dei genitori - ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione da sola e con entrambi i genitori. Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere, e condividere tramite i canali social del Bioparco, le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature. La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester (Inghilterra) e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia.“La nascita al Bioparco di Kala è molto importante per molteplici ragioni" spiega la presidente della Fondazione Bioparco di Roma, professoressa Paola Palanza. "La riproduzione -continua - è un segnale di benessere degli animali e ne arricchisce l’esperienza sociale. Da etologa ho inoltre osservato un bel comportamento di cura e di incoraggiamento all’esplorazione da parte materna e di interazione di gioco, anche con il padre". Palanza ricorda che la tigre di Sumatra "è una specie gravemente minacciata di estinzione, ne sopravvivono circa 500 individui". "Il Bioparco di Roma - ricorda ancora Palanza - partecipa attivamente ai programmi internazionali di tutela della specie, sia attraverso progetti di conservazione in natura (in-situ) sia contribuendo al mantenimento della sottospecie in cattività". Palanza evidenzia inoltre che "i giardini zoologici moderni, accreditati presso le associazioni europee e mondiale di zoo e acquari (Eaza e Waza, rispettivamente), rivestono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, come parte integrante del network per la sopravvivenza delle specie della Iucn (Unione mondiale per la conservazione della Natura). Il lavoro che gli zoo svolgono con gli animali a loro affidati, le ricerche eco-etologiche, il monitoraggio genetico e sanitario ex-situ hanno contribuito a salvare decine di specie dall’estinzione nonché al monitoraggio degli animali minacciati"."Purtroppo - aggiunge infine l'etologa - la velocità e la vastità del degrado ambientale dovuto all’inquinamento e allo sfruttamento indiscriminato degli habitat rappresentano una minaccia costante per le specie animali e vegetali. Sono necessarie azioni di contrasto efficaci e innovative, unite alle azioni di sensibilizzazione del pubblico, a cui il Bioparco di Roma contribuisce con dedizione e passione grazie al personale impiegato, gli organi direttivi e di controllo e con il sostegno di Roma Capitale e dell’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti". {} #_intcss0{display: none;} #U1123988015777F { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11239880157GxH { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11239880157hCB { font-weight: bold; font-style: normal; } #U11239880157yJC { font-weight: bold; font-style: normal; } Fonte
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agrpress-blog · 7 months
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Dal 17 febbraio al 21 aprile (anteprima stampa il 16 febbraio alle ore 12.00 e inaugurazione alle ore 18.00) il Museo Carlo Bilotti di Roma, in Via Fiorello La Guardia, 6 e Viale dell’Aranciera, 4 nel cuore di Villa Borghese, ospita, a cura di Gabriele Simongini, la mostra, progettata dall’artista per il Museo, “Manuel Felisi 1:1” dedicata al mondo animale (ingresso gratuito; orari: dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 16.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00). Il Museo Carlo Bilotti, per l’artista, è la sede ideale per ospitare il suo progetto incentrato sulla raffigurazione su grandi tavole di legno di un bestiario posto in dialogo con il vicino Bioparco, il giardino zoologico più antico d’Italia (Piazzale del Giardino Zoologico, 1, aperto tutti i giorni). La collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma inoltre consente di osservare dal vivo alcuni degli animali ritratti dall’artista e protetti al suo interno per rendere possibile un ulteriore approfondimento sulla natura delle specie. In esposizione 80 opere, come suggerisce il titolo “1:1”, a grandezza naturale, realizzate con la tecnica di pittura ibrida - cifra stilistica di Felisi (Milano, 1976) - che da sempre pratica un’arte di commistione tra tecniche e linguaggi, modi della tradizione e innovazione tecnologica, trovando nella versatilità la chiave della sua ricerca. “Felisi/Noè - scrive il curatore Gabriele Simongini - porta nella grande Arca della pittura l’immagine/memoria di animali la cui esistenza è spesso minacciata dalla nostra folle e pervasiva aggressione ambientale. Sospesi fra apparizione e scomparsa, non di rado trasformati in presenze fantasmatiche, gli animali ci fissano quasi increduli, stagliandosi in scala reale su sfondi che sembrano evocare anche la raffinatezza dell’Art Déco e comunque un tempo che già appartiene alla dimensione del ricordo.” Infatti, se nelle opere dell’artista l’iconografia centrale sono le forme arboree e floreali, simboli di vita che inneggiano alla forza della natura, nella mostra 1:1 Felisi si cimenta per la prima volta nella rappresentazione del regno animale, che vede insieme a opere bidimensionali, alcuni lavori sottratti alla staticità attraverso animazione digitale ottenuta con interventi di digital art. “Sulle ampie superfici di legno - afferma l’artista - i rulli e le garze, le resine e le campiture irregolari che caratterizzano la mia pittura hanno trovato il terreno fertile per creare un mondo fantastico dove immergere i miei animali.“ La mostra è nata nell’anima dell’artista nel corso del primo lockdown, nella primavera del 2020. In un periodo drammatico come quello del Covid e di stasi forzata, alcune foto di animali, scattate da Felisi durante un viaggio in Senegal, “hanno suggerito una riflessione sui pericoli che le specie animali stanno correndo a causa del degrado del loro habitat naturale. Attraverso la mediazione dell’arte, Felisi crea così l’idea di un giardino incantato che possa mettere al riparo gli animali da qualsiasi insidia. Il richiamo evidente è quello con l’Arca biblica. Ogni Arca è fatta di legno e quella creata da Felisi non fa eccezione, motivo per cui per le opere in mostra utilizza grandi tavole di legno. Non mancano i richiami al Contemporaneo. In particolare al ‘Bestiario’ realizzato da Andrea Pazienza, una raccolta di disegni, schizzi, illustrazioni del noto fumettista dedicati al mondo animale e alle creazioni per bambini ideate da Bruno Munari, in cui le forme degli animali giocano un ruolo chiave”. Nel corso del vernissage, venerdì 16 febbraio alle ore 18.00 si svolgerà un incontro, moderato dal curatore Gabriele Simongini, organizzato da National Geographic Italia, tra Manuel Felisi e il pluripremiato fotografo naturalista Bruno D’Amicis. Il confronto tra i due porterà Felisi alla realizzazione di un’opera inedita sulla base di una foto di D’Amicis raffigurante un grande orso marsicano, con l’idea di sensibilizzare il pubblico alla conservazione di questa specie a rischio anche attraverso lo specifico linguaggio dell’artista.
Attualmente a Roma, presso l’Aeroporto di Fiumicino al Terminal 1, in sintonia con la mostra allestita al Museo Bilotti, sono in esposizione due opere di grande dimensione di Manuel Felisi dal titolo Vertigine posizionate una di fronte all’altra: una serie di griglie composte da piccole tele vanno a scomporre e a ricomporre fotografie di alberi, ritratti senza foglie e protesi verso il cielo in due momenti diversi nell’arco della giornata, la mattina e la sera. Le opere testimoniano l’intento dell’artista di portare l’attenzione - in un luogo di continuo passaggio - sul mondo della natura e sulla preservazione dell’ambiente. L’esposizione, accompagnata da un ampio catalogo pubblicato da Gangemi Editore, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata dalla Galleria Russo con il sostegno del Gruppo Banca del Fucino, in collaborazione con la Fondazione Bioparco di Roma e in media partnership con National Geographic Italia.
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noisynutcrusade · 9 months
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Rome zoo welcomes birth of rare Sumatran tiger
Tiger cub is not yet visible to the public. Rome's Bioparco zoo has announced the birth of a female Sumatran tiger, a critically endangered species native to the tropical forests of the Indonesian island. The tiger cub, born to mother Tila and father Kasih, is described by the Bioparco as being in good health and “very lively” but is not visible to the public yet. The Bioparco says the birth of…
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lory78blog · 1 year
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Bioparco Acquaviva a Caraglio CN
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