#2. perche e' quello che la gente che lo guarda vuole
Explore tagged Tumblr posts
Text
#ho visto QUELLA scena su twitter e ve lo dico io che ho guardato tutti i telefilm esistenti sulla terra#la storyline sará il triangolo simuel - mimmo perché giá dalla prima puntata stanno facendo seeding#con manuel geloso di mimmo e simone che lo fa ingelosire etc etc#quindi al di la della storyline etero data a manuel per nessun motivo#vedrete che poi finirá come tutti vorranno#1. perche e' la cosa piu logica e da continuita al discorso della stagione 1#2. perche e' quello che la gente che lo guarda vuole#e stiamo parlando di un telefilm rai#IN OGNI CASO STO TROPPO URLANDO SONO TROPPO BELLI FINALMENTE SONO TORNATI
1 note
·
View note
Note
1) Posso sfogarmi un attimo? Puoi benissimo ignorarmi, eh, so di essere overdramatic e presa male rn. Ho appena visto sui fb un post su Fabian Wagner e come ha difeso la sua scelta di rendere la 8x03 assurdamente buia dicendo in pratica "se vi lamentate siete scemi e non sapete nemmeno regolare la luminosità dei vostri schermi di merda." E ovviamente, giù di "bravo!! diglielo ai criticoni mai soddisfatti!!" e "you're braver than any US Marine!!" dai contatti a cui la puntata è piaciuta.
2) Il fatto è che io ho guardato la puntata a luminosità normale e poi l'ho riguardata alzando la luminosità pure senza bisogno che venisse a dirmelo *lui*. Perché la prima volta, non ho capito quasi un cazzo della battaglia e ho dovuto sforzare la vista fino a sentire gli occhi stanchi e doloranti. Ma pure la seconda, ho dovuto alzare tanto la luminosità per capirci qualcosa... che mi hanno fatto male gli occhi comunque. Continuavo a battere le palpebre come se avessi qualche specie di attacco. 3) E okay, io ho problemi di vista indipendentemente dal fato che Wagner sia un genio o un incompetente. E so che né lui né i miei contatti pensavano a gente con una vista meno che perfetta quando si sono messi a prendere per il culo la gente che non ha gradito il fatto che nemmeno draghi e spade infuocate siano riuscito a rischiarare un minimo Winterfell. Però... il fatto stesso che non ci abbiano pensato mi irrita da morire. Un'irritazione da "e io chi sono, la figlia della serva?" 4) Idk, a giudicare dalle scelte in fatto di luminosità e colori di fin troppo film drammatici/d'avventura/fantasy negli ultimi anni, è probabile che la gente immagini che chi ha problemi di vista sia interessato a guardare solo roba totalmente fluff e inoffensiva, quindi tanto vale creare scene quasi impossibili da vedere per qualsiasi altro tipo di media... ma per quanto mi piaccia il fluff, personalmente ogni tanto mi va di guardare anche altro e gradirei non sentirmi dimenticata o perculata! 5) ... in tutto questo, comunque, la 8x03 rimane una puntata fatta malissimo non solo a livello di trama ma anche a livello estetico, da qualsiasi pov la si guardi e anche senza farsi pare mentali come le mie. Scusa per il rant, è che avevo bisogno di sfogarmi e buttar fuori tutto e non volevo iniziare discourse inutile nella mia home e leggere dieci volte di fila "ma nooo, tesoro, non pensavamo affatto a quelli come te!!!"(le altre due le pubblico separate XD)
.... si ma a) wagner è coglione e b) la gente su fb è COMPLETAMENTE COGLIONA PEGGIO DI LUI.
in ordine:
‘criticoni mai soddisfatti’ lo possono dire quando non parliamo di un episodio dove oltre al fatto che non si vede una minchia la trama �� una presa per il culo, e se la gente si accontenta delle prese per il culo perché sono FIGHE o quello che cazzo pensano... ok, ma volere coerenza narrativa n’è essere criticoni insoddisfatti;
mo: rega, io ho undici decimi da una parte e mi mancano tipo 0,25 da un lato e l’ultima volta che sono andata dall’oculista mi è stato detto testualmente ‘che cazzo ci sei venuta a fare qui’, quindi non parlo da persona presa in causa nel senso problemi di vista che non ho. e tipo.... ho visto metà puntata sul pc e metà sulla tv. mo, per quanto ci stava una differenza pesantissima tra tv e pc, nel senso che sul pc non si vedeva letteralmente un cazzo mentre in tv almeno si capiva chi era chi che faceva le cose, comunque non si vedeva quasi niente. cioè, in tv era abbastanza più sopportabile ma tipo alla parte dove risorgevano gli zombie dove accerchiano tutti quelli sulle mura ie jaime brienne pod gendry ecc ad un certo punto ero tipo VABBE SE CREPA QUALCUNO LO SCOPRIRO’ DOPO perché seriamente non si distingueva se fosse pod o tormund o gendry. non si vedeva un cazzo metà del tempo. e lo dico da persona che non ha un problema di vista che sia uno;
se qualcuno ci ha visto qualcosa complimenti c’avrà dodici decimi o avrà piazzato la luminosità della tv a livelli inconcepibilmente alti, ma il punto è che per vederci un cazzo non dovresti passare due ore ad aggiusta la luminosità. alla peggio lo fai un minimo, non a quei livelli, quindi wagner si può inculare perché non è che fare le cose dove non si vede niente è una scelta artistica seria solo perché non alzi abbastanza la luminosità. stacce che era veramente illuminata male e fine - rega pure castle black era al buio, pure blackwater era al buio, SI VEDEVA COMUNQUE, non pigliamoci per il culo;
io avendo tutta la famiglia con occhiali e varie (sono credo l’unica che ha preso dai nonni maschi in maniera incrociata e non ha bisogno di tre paia di occhiali diversi per non so che miracolo) la prima cosa che ho pensato era CHE CAZZO CI VEDE UNO CHE DEVE METTERE GLI OCCHIALI, mo scusate ma se vedendo na roba del genere tu non pensi manco che uno con problemi di vista potrebbe trovarlo n’attimo ostico sei pure stronzo te;
se veramente hai bisogno di dare del coglione ad uno che NON HA VISTO UNA MINCHIA PERCHE’ HAI FATTO L’EPISODIO SCURO COME IL CAFFE’ AMARO CONCENTRATO vuol dire che non sai fare il tuo mestiere e manco sai fare la PR.
tbqh: se ai tuoi contatti fb gli sclerassi e gli dicessi che sono stronzi non ti biasimerei XDDD cioè quell’episodio faceva veramente ribrezzo sia tecnicamente che per trama (o almeno, mi pareva anche girato bene ma SE NON SI VEDE UN CAZZO E’ TECNICAMENTE FATTO MALE) e mo ok so la prima a dire che se non ti piace NIENTE DA SECOLI (tipo la gente che guarda spn tipo AH MA LE STAGIONI 1-3 che cioè...... mollalo) allora smetti di vederlo e ciao, ma in questo caso non è essere criticoni snob, è che veramente non se vedeva un cazzo e ci faceva una figura migliore a dire che aveva toppato. XDDD
4 notes
·
View notes
Link
15 mar 2021 11:50
“IL PD? E' UN PARTITO CONSERVATORE” – L’EX LOTHAR DALEMIANO CLAUDIO VELARDI SEPPELLISCE ZINGARETTI E "LA DITTA" E SPIEGA PERCHE’ L’AGENDA DRAGHI HA MESSO IN MORA GLI EX COMUNISTI – "NEGLI ULTIMI 26 ANNI IL PD HA GOVERNATO PER 17. SI PARLA DEL BERLUSCONISMO, MA..." - "CONTE CAPO DEI 5 STELLE È LA CONFERMA CHE ZINGARETTI E BETTINI HANNO SBAGLIATO I CALCOLI. RENZI HA SBAGLIATO AD ANDARSENE DAL PD" - LA BORDATA A D’ALEMA E IL FALLIMENTO DEL DISEGNO VELTRONIANO
-
Maurizio Caverzan per La Verità
Claudio Velardi ha un passato diverso dal presente. È stato uno dei Lothar di Massimo D’Alema (gli altri erano Fabrizio Rondolino, Marco Minniti e Nicola Latorre) che sussurrava all’allora potente premier, mentre negli ultimi tempi si è avvicinato a Matteo Renzi.
Napoletano, 66 anni, fondatore ed editore del quotidiano Il Riformista, tiene il blog Buchineri.org, presiede la Fondazione Ottimisti & razionali e insegna comunicazione politica alla Luiss (Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli). Citando Fiorella Mannoia, ha appena pubblicato Come si cambia. Cronache dall’anno zero (Colonnese).
In un suo tweet di qualche giorno fa scriveva che il Pd, «che sarebbe naturaliter più vicino all’agenda Draghi», è invece attraversato da lacerazioni. Perché?
«Penso che Draghi ponga al Pd una scelta drastica: se si riconosce nel piano di lavoro del governo vuol dire che ha un carattere liberal democratico, se gli fa venire il mal di pancia significa che è preso da pulsioni di una sinistra che ha fatto il suo tempo».
La causa delle lacerazioni è la segreteria di Nicola Zingaretti?
«Sì, perché seguiva quelle pulsioni passatiste. Un processo teorizzato da Goffredo Bettini che sosteneva la necessità di far diventare il Pd e i 5 stelle la gamba di sinistra della coalizione. Mentre Renzi e Calenda avrebbero dovuto rappresentare la gamba liberal con cui allearsi».
Il decisionismo e l’operatività di Draghi hanno evidenziato l’inconsistenza del dibattito interno al Pd?
«Draghi ha rovesciato l’agenda Conte, fatta di continue esternazioni che nascondevano l’assenza di decisioni. Il governo Conte è stato il più indecisionista della storia d’Italia, non solo non ha deciso nulla di significativo durante la pandemia, ma neanche prima. Infatti, andava bene ai partiti».
Invece ora?
«L’agenda la fa Draghi e i partiti perdono equilibrio. A cominciare dal Pd, il più innervato nel sistema. Negli ultimi 26 anni ha governato per 17. Si parla del berlusconismo, ma Berlusconi ha governato una legislatura e poco più. Per il resto, il Pd c’è sempre. Per questo è un partito conservatore».
Le ultime esternazioni d’interesse pubblico di esponenti dem riguardano Barbara D’Urso, il direttore d’orchestra Beatrice Venezi e le sardine.
«L’involucro che avvolge la struttura del Pd è fatta di politicamente corretto. Serve a coprire con il belletto il fatto di essere un partito saldamente innestato nel sistema del potere che, intendiamoci, non è di per sé qualcosa di cattivo. Solo che bisogna saperlo gestire, il Pd lo sa fare».
Però la D’Urso, il vocabolario gender…
«Quando va bene si parla di disuguaglianza e di poveri, sebbene il consenso lo si trovi nelle Ztl. Altrimenti si gioca con la D’Urso e le sardine».
Sono fatti casuali o sintomo del distacco dalle emergenze reali?
«Il Pd è insediato nel sistema non nella società. Quello che sta a cuore alla società gli arriva dopo perché non ha le antenne. Si può pensare tutto il male possibile di Matteo Salvini, e personalmente non lo apprezzo, ma gli va riconosciuto che ha battuto il Paese palmo a palmo. Come pure Giorgia Meloni e persino i grillini. Hanno raccolto le domande della società e le hanno trasferite in politica. A mio avviso, commettendo l’errore di non correggerle e di non governarle, come dovrebbe fare la politica».
Il Pd è il partito dell’establishment?
«Dell’establishment diffuso, che comprende le burocrazie statali, locali, gli apparati pubblici, sindacali e delle categorie. La cosa è seria, non sia mai che il Pd sparisse. Berlusconi e il M5s hanno provato a eliminare gli apparati e le burocrazie, ma non ci sono riusciti».
Perché non parla più di lavoro?
«Essendo legato agli apparati non sa che il lavoro è cambiato. Chi si occupa dei rider oggi in Italia? Il Pd è legato a un’idea di lavoro superata che non guarda ai giovani, ma ai protetti, ai garantiti, ai più anziani».
Non parla nemmeno di scuola.
«Se proteggi le corporazioni degli insegnanti, compresi quelli che non vogliono lavorare, non puoi far passare il principio meritocratico. I sindacati vorrebbero estendere a tutti i premi di produttività, questa è la logica... Se sei legato a queste forze non riesci a dare la scossa».
Nominando commissario per l’emergenza il generale Francesco Paolo Figliuolo al posto di Domenico Arcuri Draghi ha messo in mora anche Massimo D’Alema?
«D’Alema è più intelligente della media della classe dirigente del Pd. Il suo limite è che si è fermato alle analisi di trent’anni fa. A volte riesce a rientrare in gioco attraverso qualche persona vicina. Ma le operazioni di potere devono rispondere a un disegno e il suo disegno è sbagliato. Ha detto che l’uomo più impopolare, un uomo del 2%, non poteva eliminare l’uomo più popolare d’Italia. Abbiamo visto com’è andata».
D’Alema, Bettini, Conte: un’intera filiera di potere è finita ai margini?
«Attenzione, Conte appartiene a un’altra filiera. Gli ex comunisti guardano una fotografia seppiata dell’Italia, per questo le loro strategie falliscono. Se un uomo del 2% rovescia l’Italia come un guanto vuol dire che ha il polso della società. Poi non è amato e non sarà votato… ma anche D’Alema non è che abbia i voti».
Conte apparterrà a un’altra filiera, ma si è giovato dei consigli di D’Alema e dell’appoggio di Bettini.
«Conte appartiene a un’altra filiera: non ha l’ideologia ex comunista. Tanto che ha potuto fare il populista duro nel Conte 1 e poi il populista gentile nel Conte 2. Ha le antenne nella società più degli ex comunisti. Anche se ora, fuori da Palazzo Chigi è molto indebolito».
Si rafforzerà candidandosi a Siena?
«Campa cavallo. Draghi ha un’autostrada fino a ottobre, quando ci saranno le amministrative. Certo, deve portare a casa dei risultati, ma i partiti oltre a entrare nei pastoni dei tg non faranno. Se scendi in strada, la gente ti dice: chissenefrega di Salvini e Zingaretti, fate lavorare Draghi».
In un altro suo tweet scrive che «la scelta di domenica riguarda unicamente la piena, totale e incondizionata adesione del Pd all’agenda Draghi». Lei ce l’ha?
«Sì perché sono una persona normale. A un certo punto arriva l’italiano più stimato nel mondo, uno che dà del tu ai capi di Stato e che ha salvato l’euro, certo che gli do fiducia: che problema c’è? Magari tra due mesi mi avrà deluso e cambierò idea».
Draghi ha cambiato i ruoli apicali di gestione della pandemia: ha sbagliato a confermare il ministro Roberto Speranza e la politica delle chiusure?
«La sfida di Draghi si concentra sui vaccini, è una sfida organizzativa, non sanitaria. Ha cambiato i vertici della Polizia, della Protezione civile e il Commissario straordinario: significa che l’impegno è innanzitutto logistico. Sulla parte sanitaria e le chiusure mantiene una continuità che alla fine è secondaria.
Gli italiani sanno che per abbassare i contagi bisogna stare un po’ chiusi. Certo, ci vogliono i ristori per le categorie in sofferenza. Ma Draghi guarda oltre, ai provvedimenti per la ripartenza, allo sviluppo quando le vaccinazioni avranno completato il loro corso. Non serve riaprire per qualche settimana e poi essere costretti a richiudere».
Su Letta è molto fiducioso?
«È un liberal democratico, niente a che vedere con gli ex comunisti. Credo che il suo ritorno sia un bene per il Pd e per tutto il sistema».
Quanto resisteranno gli ex renziani?
«Temo che dentro il Pd si stia stringendo un patto che tende a strangolarli in una logica vendicativa. Se accetteranno questa logica, sbaglieranno. Dovrebbero riuscire a resistere provando a incidere con le loro idee. Se usciranno accelereranno la loro fine».
Anche confluendo in Italia viva?
«Se vanno lì non trovano voti. Renzi dovrà aspettare a lungo prima di risalire. Il caravanserraglio del Pd è importante perché, nonostante tutte le crisi, parliamo sempre di consensi su cifre notevoli. Per questo, forse, è stata sbagliata anche la scelta di Renzi di andarsene».
Con Letta segretario la saldatura con il M5s non sarà più ineluttabile?
«Credo di sì. Conte e Letta saranno competitor e si dovranno distinguere. Conte capo dei 5 stelle è la conferma che Zingaretti e Bettini hanno sbagliato i calcoli ed è uno dei motivi principali delle dimissioni di Zingaretti».
Di cosa è sintomo il fatto che 5 degli ultimi 6 segretari (Walter Veltroni, Pierluigi Bersani, Guglielmo Epifani, Matteo Renzi e Maurizio Martina) sono usciti dal Pd o hanno lasciato la politica?
«È accaduto perché il disegno veltroniano del partito a vocazione maggioritaria è fallito. Il bipolarismo è naufragato e alcuni ex segretari hanno creato nuove formazioni, dando vita a una disseminazione pulviscolare della sinistra che è il derivato del clima di rissa permanente che c’è nel Pd».
Degli ex segretari resiste solo Franceschini perché punta al Quirinale?
«Non credo. Franceschini è un dirigente post dc molto laico che gestisce il potere con intelligenza e duttilità».
Franceschini, Letta, Mattarella: si consolida l’asse della vecchia sinistra Dc?
«Che nel Pd le culture Dc siano sopravvissute meglio delle culture ex comuniste è un dato di fatto».
Ha ragione Alberto Asor Rosa quando dice che la connotazione «di sinistra» nelle forze politiche attuali è assente perché hanno smarrito il «rapporto con le classi popolari»?
«Apprezzo Asor Rosa come studioso, ma politicamente non ha mai ragione. Le classi popolari non esistono. Esistono i poveri, i disagiati, gli sfruttati, ma ognuno è un singolo soggetto che ha a che fare con il proprio bisogno. Se si pensa di classificarlo in uno schema si ha una visione ottocentesca. Se fosse così semplice, basterebbe trovarle le classi popolari, per organizzarle. Ma nessuno le trova».
Ha da poco pubblicato Come si cambia. Cronache dall’anno zero, una riflessione sull’anno della pandemia che ha modificato il nostro vivere. Com’è cambiato Claudio Velardi?
«Rifletto molto di più su me stesso e do meno importanza agli aspetti pubblici dell’esistenza. Anche questa è una forma di emancipazione dalla sinistra, la quale tende a pensare che le cose della politica siano più importanti di quelle che riguardano la quotidianità delle persone. Mi curo di più di ciò che conta, la mia salute, la mia famiglia. Di politica mi occupo per diletto, ma sempre di meno».
0 notes
Text
Lega, l'Italia rialza la testa! Si riparte dalla città eterna, Piazza del Popolo gremita!
(di Emanuela Ricci) Più di 50000 mila i partecipanti alla manifestazione organizzata dalla Lega. La gente è arrivata in piazza del popolo a Roma a folti gruppi per posizionarsi in maniera ordinata nella piazza tra bandiere della Lega e striscioni con il sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Gli altoparlanti diffondono musica natalizia, ma anche 'Un mondo migliore' di Vasco Rossi. Da Gorizia a Cerveteri, dai Quattro Mori sardi ai leoni veneziani, i sostenitori della Lega sono arrivati da tutta Italia. Sul palco lo slogan della manifestazione, 'Sei mesi di buonsenso al governo', 'Prima gli italiani' e l'hashtag 'Dalle parole ai fatti'. Sotto il palco un grande tricolore con scritto 'Matteo Salvini Lega Grazie'. Arrivato in Piazza del Popolo con la mano sul petto all'altezza del cuore, la folla accoglie Matteo Salvini con grido da stadio 'c'e' solo un capitano'. Poi l’apertura di Matteo Salvini: “Permettetemi in questo che doveva essere un giorno di festa, ringraziando coloro che sono qua, e le tante persone che ci stanno seguendo da casa, ma una festa non può essere una festa se alcuni ragazzi, usciti per divertirsi, sono rimasti vittima di una tragedia. Quindi quella di oggi è giorno di affetto, abbraccio, e di preghiera in cui ci stringiamo alle famiglie marchigiane, ma anche siciliane, sarde, vittime di stupidità". Poi Salvini anticipa che alla 15.30 sarà ad Ancona per stringersi al dolore dei famigliari delle vittime. La manifestazione ha seguito la scaletta in programma con l'intervento del ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, dei ministri Marco Bussetti, Gianmarco Centinaio, Lorenzo Fontana, Erika Stefani, e il sottosegretario Giancarlo Giorgietti. Anche la Camera dei Deputati ha sospeso la seduta dell’Aula per la votazione sulla manovra economica per permettere ai deputati della Lega di partecipare alla manifestazione di piazza del Popolo. La seduta poì è ripresa alle ore 13.00. “Questo è il governo del buon senso”, dice dal palco il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, puntando sulla legittima difesa, sulle donne vittime di violenza, sui furbetti del cartellino e sulla digitalizzazioni. “È buon senso stare con l’aggredito e non con assessore, stare con le donne vittime di violenza?”, ha detto la Bongiorno tra gli applausi della folla. Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilanciato invece il tema del crocifisso che “nelle classi” deve essere “presente durante le festività di Natale. Essere tolleranti non significa rinunciare ai propri valori nascondendoli”., ha detto dal palco di piazza del Popolo. Un concetto rilanciato anche dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “La prima cosa da fare non è occuparsi dell’immigrazione, ma fare in modo che gli italiani facciano più figli. Abbiamo la nostra tradizione e vogliamo che venga trasmessa: per questo vogliamo che i nostri simboli, i nostri crocifissi siano esposti. Noi non ci vergogniamo della nostra tradizione”. Bolkestein e made in Italy sono invece i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, intervenendo dal palco della Lega: “Lavoriamo per la qualità dei nostri prodotti, che sono i migliori del mondo e i più copiati del mondo”, ha dichiarato. “Questa è una promessa: dare una risposta per la Bolkenstein, prima gli italiani vuol dire svegliarsi tutte le mattine e avere una priorità: voi”, ha poi annunciato Centinaio. “Non può esistere un governo che ha la fiducia dei mercati, ma non del popolo“, ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul palco di Piazza del Popolo. “Noi portiamo avanti la rivoluzionedel buon senso che arriva dalla nostra esperienza di gente normale: quando questo buon senso va al governo si Lega alla parola ‘responsabilità‘. Noi sappiamo cosa stiamo facendo, nel rispetto dei nostri valori. Quando andiamo a letto la sera stanchi morti sappiamo di aver fatto quello che andava fatto. Responsabilità – ha concluso – anche nei confronti dell’Europa: con rispetto vogliamo essere protagonisti del cambiamento, per un Europa più democratica e rispettosa delle sue tradizioni”. I punti essenziali toccati dal leader della Lega Matteo Salvini "La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche questa è una piazza di amore e di speranza la lasciamo ad altri la violenza. Le forze dell'ordine con la Lega in Piazza sono disarmate e sorridenti. Martin Luther Kingdiceva che per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C'è bisogno di unità e di concordia". Poi ha citato le parole di De Gasperi, secondo cui un bravo politico non pensa alle prossime elezioni ma alle prossime generazioni. Infine Giovanni Paolo II, un uomo "che oggi - dice Salvini - alcuni giornalisti lo definirebbero un sovversivo, invece era un visionario". "Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai". "Dedico a Roma e agli italiani perbene le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica. Per certa gente in Italia non c'è posto. Se marceremo uniti e compatti nessuno ci potrà fermare". "Abbiamo in testa un'idea di crescita che guarda ai prossimi 50 anni. Abbiamo l'ambizione di pensare all'Italia che lasciamo ai nostri nipoti". "Ci vogliono far mangiare le schifezze che arrivano dall'altra parte del mondo, quando le nostre terre sono ricchedei prodotti migliori del pianeta". "Chiedo ai sindaci di essere uniti, di marciare compatti, se stiamo insieme nessuno ci potrà fermare, marciando compatti non dobbiamo avere timore". "Se l'Europaè quella che si ferma allo spread, alla finanza, agli zero virgola, è un'Europa destinata a fallire. Serve un'Europa che ritorni a lavorare, per la dignità dei cittadini". "Chiedo il mandato di andare a trattare con l'Uenon come ministro ma a nome di 60 milioni di italianiche vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un'Italia migliore. Se c'è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno". "Qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull'equità. In Europa "c'e' bisogno di anima e identita' che qualcuno ha perso in nome della globalizzazione. Ogni tanto ci richiamano ad essere rispettosi delle regole e dei trattati internazionali. Sotto questo sole tanto caldo ma anche tanto freddo per quanto accaduto stanotte nelle Marche, serve una nuova Ue fondata sul rispetto, il lavoro e il progresso. Come e' possibile garantire quello che c'e' scritto nei trattati sulla piena occupazione e la crescita sostenibile? Guardate alla crisi economica che anche la potentissima Germania sta cominciando a vivere, pensate ai gilet gialli. La violenza non e' e non sara' mai giustificata ma chi semina poverta' e falsa speranza raccoglie protesta" "L'Africa non si aspetta carita', ma si aspetta aiuto vero per studiare, curarsi, crescere, lavorare, ognuno nella sua terra senza sradicare popoli e culture.I veri razzisti erano, sono e saranno quelli che pensano di svuotare il continente africano e trattarlo come una riserva" "Nella vita reale non possono esserci migliaia di abusiviche fanno concorrenza agli italiani che pagano le tasse. Nella vita reale prendere autobus e metro in tranquillita' non deve essere un problema, ma un diritto". "Molti di quelli che criticano il decreto sicurezzahanno letto Topolino: piu' soldi ai sindaci, telecamere sorveglianza negli asili, pistola elettrica per aiutare poliziotti e carabinieri. Io sto con le Forze dell'Ordinesempre e comunque". "Hanno raccontato che l’immigrazione è unfenomeno epocalema con un po' di buonsenso abbiamo salvato centomila vite ed evitato gli arrivi. I veri razzisti, se in Italia ce ne sono, sono quelli che pensano di svuotare Africa e trattarlo come riserva indiana mancando di rispetto a una civilta' millenaria. L'africa non aspetta pieta', non gli aiuti dei concertoni ma aiuto vero per studiare e crescere ognuno nella sua terra, senza sradicare popoli e culture che non scappano dalla guerra ma ce la portano a san Lorenzo spargendo morte". "La donna va rispettatanon puo' esserci nessun tipo di cultura che mette in discussione la nostra civilta'. Quante chiacchiere sui fiocchi rossi, le Giornate, ce ne sono troppe e finita la Giornata chi ha avuto ha avuto. Noi la Giornata della donna l'abbiamo celebrata con una legge. Le donne non si difendono con i girotondi ma con le leggi e i fatti” “Questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sara' giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papa' Adozioni piu' veloci e meno costose sono un dovere per un governo che vuole rispettare la sua gente”. "Siamo partiti dai piccoli, imprenditori, artigiani, professionisti, partite iva, per abbassare le tasse al 15%, quei 'piccoli' dimenticati dai passati governi degli altri". "Avete eletto donne e uomini normali, che stanno preparando la prima di 5 manovre economiche che mettono prima i cittadini, non la finanza e le banche. Quello che abbiamo ottenuto in questi mesi non e' il frutto del lavoro di uno ma di tutti. Ringrazio Luigi Di Maio per il suo lavoro: questo governo vuole durare cinque anni". "L'ultima cosa di cui hanno bisogna gli italiani sono nuove tasseil governo non metterà nessuna nuova tassa". "Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perche' i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilita' di farlo. La casa e' sacra, il lavoro e' sacro". "Oggi incontrero' gli imprenditori per capire: la critica costruttivami serve, mi aiuta, non mi servono solo le adulazioni, chi fa sbaglia, quanti pontificano perche' non hanno mai fatto nulla e di professione fa il critico. Istituiremo l'albo dei critici di professione, ce ne sono molti, basta accendere la tv. Pero' ci sono anche le critiche utili” "Fosse per me in Parlamentonon dovrebbe esistere il voto segreto. Diffidate da quei politici che stanno sempre chiusi nei palazzi e di cui non sapete niente: faccio il ministro perche' mi avete chiesto di essere al vostro servizio, e io devo raccontarvi sui social quello che faccio". "Si sono inventanti un Codice degli appaltiche neanche nel Medioevo... Abbiamo riscritto il Codice degli appalti pagina per pagina: chi ha una azienda deve dedicare il proprio tempo a innovare e produrre, non a compilare moduli”. "L'educazione civica nelle scuolemagari insegnera' ai nostri figli ad alzarsi in autobus se c'e' un anziano, un disabile o una donna incinta. Non atti eroici, ma di buonsenso". "Faremo di tuttoperche' l'Italia torni ad essere la prima in Europanon siamo secondi a nessuno. La forza non mi arriva dai sondaggi: certo qualche anno fa eravamo al 4-5% e mai avrei pensato che italiani ci dessero la forza e la responsabilita' di essere il primo movimento politico di questo paese; faro' di tutto per meritarmi questa fiducia, ora per ora piazza per piazza. Faro' di tutto per aiutare i nostri imprenditori, artigiani e agricoltori che nonostante tasse e burocrazia incredibili esportano in tutto il mondo". "L'obiettivo della Lega non si ferma alla difesa dei confini nazionali. Serve portare amicizia ed unita' in un continente che rischia di essere schiacciato da altre super potenze. Non diventeremo solo consumatori". "Non faro' mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio". "Vi chiedo da domani di essere come in Svizzera, in servizio permanente effettivo, al servizio non di un movimento ma di un popolo. Lo chiedo a chi era in fondo, a chi non e' riuscito a entrare in questa piazza, vi chiedo di starmi e starci vicini, di aver fiducia sul fatto che abbiamo le idee chiare per tornare a essere quello che eravamo. Vi chiedo di non perdere tempo a fare polemiche o in litigi sulla rete o in piazza. Ho la certezza che abbiamo iniziato una lunga marcia che niente e nessuno potra' fermare, i nostri figli avranno in eredita' un'Italia migliore di quella che ci e' stata lasciata dai nostri padri". "Non penso che il presepe dia fastidio a qualcuno. Stiamo dando fastidio ai poteri forti che avevano come obiettivo il depredare l'Italia. Solo uniti daremo risposte ai nostri figli. Uniti si vince”. Video Agenzia Vista Read the full article
0 notes
Photo
New Post has been published on http://www.tempi-dispari.it/2017/03/30/hypersonic-litalia-non-puo-temere-la-creativita-perche-litalia-stessa-creativita/
Hypersonic, "L'Italia non può temere la creatività, perchè l'Italia stessa è creatività"
Intervista raccolta da Carmine Rubicco
Una storia che affonda le proprie radici nel 2006. Due dischi all’attivo e una miriade di concerti in Italia e all’estero. Ottimi riscontri di critica e pubblico. Questi sono gli Hypersonic del 2017 che dalla prolifera Sicilia stanno girando il mondo a suon di melodie e testi positivi. In questa intervista a Tempi Dispari Salvo Grasso, batteria e voce maschile della band, parla del nuovo disco, della situazione metal trinacride e molto altro.
1 – Il metal oggi, quasi in ogni sua forma, è in crisi di creatività. Cosa spinge un gruppo di ragazzi piuttosto giovani come voi a cimentarsi proprio in questo genere?
Innanzitutto un saluto a tutti i lettori e grazie per lo spazio. Personalmente non credo il metal stia attraversando una crisi di creatività. Piuttosto sono del parere che quasi tutto è già stato scritto a livello stilistico, se parliamo di genere e/o sottogenere, e conseguentemente risulta per una band più arduo emergere o comunque far parlare di sè. Nonostante però questa musica appaia satura di idee sono convinto che la creatività, come nell’arte in generale, è sempre un elemento che apporta in qualche modo novità e rinnovamento, anche laddove ad un primo ascolto il tutto ci sembra già sentito.
2 – Un aspetto che certamente colpisce dei vostri lavori, l’ultimo in modo particolare, è l’immediatezza e la freschezza dei brani seppur non presentino formule innovative. Scelta consapevole o semplice modalità espressiva?
Per quanto concerne l’aspetto puramente melodico/armonico dei nostri brani, nessuna scelta a tavolino. Gli Hypersonic sono questi. La melodia e l’immediatezza delle canzoni sono un nostro personale marchio di fabbrica che nel primo disco è certamente più easy e nell’ultimo lavoro più ricercato e studiato nei dettagli. Amiamo la melodia ma anche la durezza e l’aggressività e crediamo che questi due aspetti all’apparenza contrastanti, siano per la nostra dimensione musicale la vera formula vincente.
3 – I vostri testi raccontano di positività. Il metal ha bisogno di positività o la società ne necessita?
Sai, credo che in un periodo come quello in cui stiamo vivendo tutti noi abbiamo bisogno di grande positività, speranza e conforto. Per cui ti rispondo, si certamente! Noi come società abbiamo bisogno di messaggi e modelli positivi da seguire e imitare. Il metal in parte lo fa già e siamo davvero felici per questo, inoltre il metallaro è una delle figure più positive in assoluto che io conosca.
4 – Qual è stata la maggiore difficoltà che avete riscontrato nell’essere un gruppo metal italiano?
Siamo orgogliosi di essere italiani e di essere una metal band italiana. La nostra etichetta, la Revalve Records, è italiana e per noi rappresenta una vera e propria famiglia. Con “Existentia” a livello di vendite e feedback abbiamo avuto sicuramente più appeal all’estero soprattutto in Olanda, in Svizzera, in Germania, in Scandinavia e in Giappone, avendo anche partecipato ad alcuni festival importanti in queste zone. All’estero sentono e vivono la musica in un modo totalmente opposto al nostro, ancora la gente compra i dischi, va ai concerti e supporta le band. Se proprio dovessi dirti quale difficoltà si possa riscontrare, credo sia proprio la sufficienza che si ha magari nei confronti di un gruppo italiano che possibilmente è valido, però è pur sempre italiano, parlo ovviamente in generale e non nel nostro caso specifico. Nonostante ciò andiamo avanti per la nostra strada pronti a far ricredere chiunque voglia approcciarsi alla nostra musica.
5 – Più facile in Italia o all’estero?
Mi collego alla risposta precedente e continuo. Più facile senza dubbio all’estero, ciò non vuol dire che è tutto in discesa e non si suda per ottenere risultati, ma è proprio fuori che trovi gli stimoli e i presupposti ideali per far bene. L’abbiamo vissuto ultimamente avendo partecipato al Rock Alive in Olanda e all’Elements Of Rock in Svizzera.
6 – Cosa manca alla scena italiana?
Credo proprio che alla scena metal italiana per quanto riguarda l’aspetto musicale non manchi nulla. In Italia abbiamo alcune band che sono acclamate e osannate da fans di tutto il mondo e addetti ai lavori. Abbiamo scritto pagine immortali nella storia di questo meraviglioso mondo musicale con album capolavoro e concerti memorabili. Abbiamo l’eccellenza dei musicisti e soprattutto dei cantanti, Michele Luppi, Fabio Lione, Jo Lombardo, Roberto Tiranti, Alessandro Conti, Morby, Cristina Scabbia. Quello che forse manca è un discorso legato alle strutture e ai luoghi di ritrovo che si stanno purtroppo perdendo. Per farti un esempio, oggi anche una band italiana famosa ha non poche difficoltà nel suonare in un locale o palazzetto degno di nota con un pubblico degno di nota. Dobbiamo ripartire riscoprendo le nostre radici, come dico sempre, riscoprendo il pane di casa che per quanto mi riguarda è il migliore.
7 – Vivete di musica? Se no, vi piacerebbe, è un vostro obiettivo?
Purtroppo non viviamo di musica, dico purtroppo perchè sarebbe il nostro sogno, ma è davvero dura vivere suonando metal e in generale vivere di musica che è un arte. Esercitiamo professioni differenti, chi ti parla è un graphic designer, Emanuele il chitarrista è un infermiere, Francesco il bassista a breve diventerà medico, mentre Dario (tastierista) e Alessia (cantante) hanno da poco concluso gli studi in giurisprudenza.
8 – Il ricordo più divertente legato alla band
Guarda, potrei scrivere un libro su questo argomento (ride ndr). Ci piace parecchio divertirci quando siamo in Tour o durante le stesse prove prima di un concerto. Sarebbe anche riduttivo raccontarti nel dettaglio il ricordo più divertente perchè lo sono tutti e sono parte della nostra esistenza come band, andiamo dallo scherzo mentre si dorme assieme negli hotel quando siamo fuori al fingere il malfunzionamento di qualche strumento. Non ci facciamo mancare nulla come vedi.
9 – Secondo voi perché l’italia teme la creatività?
L’Italia non può temere la creatività, perchè semplicemente l’Italia stessa è creatività. Arte, Musica, Letteratura, Scienza, la storia insegna e lascia tracce indelebili. Solo per citarne alcuni: Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Paganini, Vivaldi, Verdi, Dante Alighieri, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Guglielmo Marconi, Alessandro Volta. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno, ce l’abbiamo nel sangue e non dobbiamo mai temere di mostrare e manifestare la nostra creatività.
10 – In Sicilia ultimamente si nota la ripresa di un certo ‘fermento’. Sensazione oppure è davvero così?
E’ proprio così e ti assicuro che non è una sensazione ma una realtà solida. In Sicilia si registra da qualche anno, e soprattutto in questi ultimi tempi, la ripresa di un fermento musicale metal che mancava da tempo. Si respira un’aria fresca, di cambiamento, quasi un’inversione di rotta che non avvertivo da parecchio. Tante sono le band che davvero valgono e che ancora oggi dicono la loro nella scena, come i catanesi e amici Metatrone (di cui sono anche batterista) con l’ultimo lavoro “Eucharismetal”, i power/thrasher Ancestral che sono da poco ritornati con un lavoro micidiale, “Master Of Fate”, gli intramontabili e sempre presenti Schizo con “Rotten Spiral”, Steel Raiser e molti altri. Mi rende davvero orgoglioso sapere che nella mia terra ci sono band e artisti di questo calibro.
11 – Programmi futuri?
Siamo rientrati da qualche giorno dopo aver partecipato al festival Elements Of Rock che si tiene ogni anno in Svizzera vicino Zurigo e ripartiremo nuovamente tra una decina di giorni in direzione Sollentuna (Stoccolma) per prendere parte ad un altro festival, il Rainbow Rock, dove suoneremo da headliner nella prima giornata. Contiamo al più presto di fare qualche data al Centro/Nord Italia dato che nel nostro paese abbiamo prevalentemente suonato al Sud. Infine, cominceremo a comporre nuovo materiale per il prossimo disco dopo l’estate, quando avremo ricaricato le pile dopo questo anno di intensa promozione e concerti in giro per l’Europa.
MEMBERS Alessia Rapisarda Vocals Salvo Grasso Drums & Male Vocals Emanuele Gangemi All Guitars Francesco Caruso Bass Dario Caruso Piano and Keyboards
#Alessandro Conti#Cristina Scabbia#Fabio Lione#Hypersonic#Jo Lombardo#Michele Luppi#Morby#Roberto Tiranti
0 notes
Link
23 mag 2020 15:44
GIORNALISTI E TOGHE, “COMPARI DI MERENDE” – “LIBERO” SCODELLA LE INTERCETTAZIONI DELLE CONVERSAZIONI TRA MAGISTRATI E CRONISTI. CI SONO TUTTI: “BIANCONI È DEI SERVIZI”, “MILELLA STAI BUONA”, “CON TITO HO UN RAPPORTO” – FELTRI: “SIAMO DI FRONTE A UNA SORTA DI INQUINAMENTO CHE NON GIOVA NÉ AI MIEI COLLEGHI SCRIBI NÉ AGLI AMMINISTRATORI DELLA GIUSTIZIA”
-
1 – UN INTRECCIO CHE ROVINA QUASI TUTTO
Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
A noi le intercettazioni non sono mai piaciute perché vengono trascritte alla carlona e tradiscono spesso il pensiero degli intercettati. Ma in questo caso che attiene ai rapporti spesso stretti tra magistrati e giornalisti, ci pare doveroso informare i lettori di cosa avviene a loro insaputa: fra toghe e cronisti è normale si instauri un clima di rispettosa collaborazione, non è di questo che ci scandalizziamo. Il problema è un altro.
Quando pm e giornalisti diventano compari di merenda e intrecciano relazioni tese a incidere sulla corretta informazione, disinteressata, allora è bene che il pubblico sappia con chi ha a che fare.
È il motivo per il quale, violando principi ai quali crediamo, rendiamo noto un rapporto della Guardia di Finanza relativo a conversazioni tra uomini di giustizia e uomini della stampa, da cui si evince l' esistenza di una sorta di sodalizio che, se non è sporco, non è neanche pulito. Non è una novità che i redattori di giudiziaria pur di avere qualche dritta su vicende tribunalizie siano disposti a compiacere le fonti primarie in cambio di soffiate. Ciò avviene da sempre.
È accaduto anche a me di fare l' occhiolino a qualche investigatore per ottenere notizie riservate, per cui non mi metto ora a recitare la parte dell' anima candida. Tuttavia c' è un limite oltre il quale non si può andare onde non creare una sorta di complicità indigeribile. Chi ha voglia di leggere il resoconto presente in questa prima pagina si renderà conto che siamo di fronte a una sorta di inquinamento che non giova né ai miei colleghi scribi né agli amministratori della giustizia.
Quando poi apprendiamo che un alto rappresentante del potere giudiziario, parlando a ruota libera, ammette che Matteo Salvini sul blocco navale aveva ragione, però va comunque perseguito per questioni ideologiche, ci cascano le braccia e non soltanto quelle. E la nostra fiducia, già scarsa, in chi emette sentenze in nome del popolo italiano va completamente a farsi benedire.
2 – GIORNALISTI E MAGISTRATI, COMPAGNI DI MERENDE
Telefonate e chat pubblicate da “Libero Quotidiano”
11 aprile 2019
Telefonata in cui si riassume bene la maggioranza al Csm prima di quella attuale Rosso-Bruna. Poi nomine
Milella: L' Anm è a guida MI ed Unicost, c' è un Csm dove Mi
Palamara: No c' è pure Area
Milella: vabbè, si, voglio dire al Csm domina quest' alleanza Mi-Unicost-laici di centro destra, quindi secondo me le nomine che si faranno saranno tutte nomine influenzate da questa faccenda qua no
Palamara: almeno te non mi fare che non conosci la storia della magistratura cioè è chiaro che siamo in una consiliatura che è figlia o meglio ancora che sta in una fase storia dove Area era più numerosa e Area non disdegnava nella maniera assoluta gli accordi con MI e in particolar modo con la Casellati basta che ti riprendi qualche articolo tuo dell' epoca e ci fai il copia e incolla e te lo ritrovi ok? Essendo mutata la situazione è chiaro che il consiglio è il luogo dove si formano maggioranze () Area ha molto tra le virgolette lucrato nella precedente consiliatura oggi che partita vuole svolgere? Nella vicenda Ermini non si è sporcata le mani adesso che arriva il momento decisivo quello delle nomine che posizione prenderà?
Milella: Che posizione prenderà?
Palamara: Non è che possono andare dagli elettori e dire guarda che io non ti ho portato a casa a te perché hanno ancora gente importante da sistemare che gli dicono non c' è l' hai? Come direbbe Bruti è la corrente bellezza è così e vale per tutti e vale per loro.
Milella: Si Palamara: Tu devi fare un pezzo reale adesso inizia la partita vera, perché la partita vera inizia con Roma, c' è una grande attenzione su Roma perché viene dopo l' era Pignatone dopo tante cose e Roma comunque ha un effetto domino.
Milella: Roma sarà la prima decisa.
Palamara: comunque Roma o non prima cioè Roma c' è il problema di Lo Voi se viene Lo Voi, Prestipino va a Palermo.
Milella: il mio pezzo, se riesco a farlo, domina l' accordo MI Unicost e faranno man bassa di posti e io ti metto già a Torino..
Palamara: Mettimi a Roma e stai buona Milella: se mandano te a Torino che sei sotto il livello di anzianità loro potrebbero pure fare la mossa di mandare Cantone da qualche parte in modo da non fare i cattivi capito? Poi alla fine fanno pure un piacere a questo governo che glielo levano dai coglioni.
Palamara: appunto si Esplode il caso Palamara 29 maggio 2019 Milella chiama Palamara e riferisce che ha saputo dell' articolo leggendolo alle ore 01.30 di notte e dice di aver sbagliato a non averlo chiamato prima, ma a lei non avevano detto nulla dal suo giornale. Se avesse chiamato prima "l' avremmo scritta, ma non in questo modo".
31 maggio 2019
Milella chiama Palamara e lo avvisa che la giornalista Maria Elena Vincenzi sta andando sotto casa sua e gli dice che devono parlarne bene dell' intervista 29 maggio 2019 Amadori parla con Palamara. Dice che tramite Palamara vogliono far saltare Viola. Ha notato che è lo stesso GICO di Roma a svolgere le indagini e si domanda come mai De Ficchy (procuratore di Perugia, ndr) utilizzi la stessa pg. Continua asserendo che Paolo Ielo avrebbe detto ad un consigliere del Csm che teneva in pugno De Ficchy per delle intercettazioni relative a un commercialista indagato. Amadori riferisce che ha saputo che le carte inviate a Perugia (sul conto di Palamara, ndr) erano firmate da Ielo, Sabelli e Cascini e che gli stessi tre sono stati nominati dal suo consiglio grazie anche ai voti di Unicost.
7 maggio 2019 Bianconi chiama Palamara per fissare un incontro. Nessuna trascrizione Colloqui nei giorni successivi fra Palamara Lotti e Ferri: Trascrizione "Bianconi è la cassa di risonanza del gruppo di potere attuale".
16 maggio 2019 Palamara parla con Stefano Fava (pm a Roma) "Bianconi è legato ai servizi"
29 maggio 2019 Palamara parla con Legnini sulla necessità di riequilibrare gli articoli che sono usciti con Repubblica Palamara: e tu dici che con Liana lo posso fare?
Legnini: si ma Liana conta poco la dentro Palamara: no Claudio Tito
Legnini: Claudio Tito conta .. il tema è orientare il gruppo, adesso Repubblica su un linea diversa . Io non so il Fatto Quotidiano adesso La Verità, su cosa virerà perche la loro posizione è contro Pignatone.
Palamara: esatto Legnini: quindi c' è una operazione di orientamento Palamara: e allora devo parlà pure con Repubblica..
Legnini: se vuoi parlo io , ho rapporti al massimo livello dimmi tu.riflettici.
Palamara: io con Claudio Tito ho un rapporto
Legnini: lo conosci bene e allora parla con lui deve passare la linea della vendetta nei tuoi confronti.
0 notes