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#vie nuove
soupy-harry · 2 years
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Clint Eastwood next to his hotel in Rome, photo for View Nuove magazine, June 1966 [X]
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tina-aumont · 10 months
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Tina Aumont and Marc Porel pictured during a night out circa late March 1974.
Photo from Italian magazine Vie Nuove, 2nd April 1974.
Ebay.
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collasgarba · 9 months
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Dopo la sconfitta elettorale, gli organi di stampa comunisti continuarono a ricercare un diverso volto dell’America da presentare ai lettori
Nel 1949, sul Calendario del Popolo, apparvero le immagini di una gara tenuta negli Stati Uniti, in cui alcune modelle in bikini dovevano mangiare senza usare le mani la maggiore quantità possibile di spaghetti: tra le fotografie, quelle commentate dalle didascalie più sprezzanti mostravano «la forza di aspirazione e il gioco mascellare della delicatissima vincitrice», o riprendevano le discinte…
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adrianomaini · 9 months
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Dopo la sconfitta elettorale, gli organi di stampa comunisti continuarono a ricercare un diverso volto dell’America da presentare ai lettori
Nel 1949, sul Calendario del Popolo, apparvero le immagini di una gara tenuta negli Stati Uniti, in cui alcune modelle in bikini dovevano mangiare senza usare le mani la maggiore quantità possibile di spaghetti: tra le fotografie, quelle commentate dalle didascalie più sprezzanti mostravano «la forza di aspirazione e il gioco mascellare della delicatissima vincitrice», o riprendevano le discinte…
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bagnabraghe · 9 months
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Dopo la sconfitta elettorale, gli organi di stampa comunisti continuarono a ricercare un diverso volto dell’America da presentare ai lettori
Nel 1949, sul Calendario del Popolo, apparvero le immagini di una gara tenuta negli Stati Uniti, in cui alcune modelle in bikini dovevano mangiare senza usare le mani la maggiore quantità possibile di spaghetti: tra le fotografie, quelle commentate dalle didascalie più sprezzanti mostravano «la forza di aspirazione e il gioco mascellare della delicatissima vincitrice», o riprendevano le discinte…
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ambrenoir · 27 days
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Sapevi che l'accumulo di oggetti in casa e il disordine sono legati a diversi tipi di paure?
Come la paura del cambiamento, la paura di essere dimenticati o di dimenticare, la paura della mancanza, e simboleggiano anche confusione, mancanza di concentrazione, caos, instabilità e possono significare incertezza riguardo ai tuoi obiettivi, alla tua identità o a ciò che desideri dalla vita. Inoltre, il luogo in cui si accumulano disordine e oggetti in casa riflette quale area della tua vita è problematica. Per esempio, si dice che l'armadio o la cabina armadio riflettano come ti senti emotivamente e che, una volta organizzati, i tuoi conflitti interni si calmeranno. Oppure, una coperta sbiadita potrebbe significare che la tua vita sentimentale ha perso il suo splendore.
Hai mai conservato per lungo tempo oggetti rotti o danneggiati pensando di ripararli un giorno? Questi simboleggiano promesse e sogni infranti, e se si tratta di elettrodomestici, mobili elettronici o stoviglie e li conservi, ad esempio, in cucina o in bagno, potrebbero indicare problemi di salute o ricchezza.
Se il disordine è nella tua stanza, potrebbe significare che tendi a lasciare le cose incompiute e che hai difficoltà a trovare un partner o a mantenere un lavoro stabile. Le camere dei bambini sono solitamente disordinate perché non hanno ancora attraversato il processo di capire cosa vogliono dalla vita, ma studi dimostrano che i bambini che tengono le loro stanze ordinate tendono ad andare meglio a scuola.
❍ Tipi di accumulo • Accumulazione recente: Questo tipo di accumulo indica che stai cercando di fare troppe cose contemporaneamente, non ti concentri su ciò che dovresti fare e hai perso la direzione. • Accumulazione vecchia: Riguarda oggetti che non hai usato da molto tempo e che sono impilati in soffitta, in garage, negli armadi... Vecchi documenti di lavoro e file sul computer che non usi più, riviste di oltre 6 mesi fa o vestiti che non hai indossato da più di un anno. Questo riflette il fatto che vivi nel passato, lasciando che le tue vecchie idee ed emozioni prendano il sopravvento sul presente, impedendo l'ingresso di nuove opportunità e persone nella tua vita.
❍ 10 cose che puoi fare oggi per controllare il disordine: • Liberati prima degli oggetti più grandi: la cyclette che non usi più o il grande orso di peluche che hai da quando eri a scuola. • Restituisci le cose che ti hanno prestato, come CD, libri, vestiti, attrezzi. • Raccogli ciò che è per terra e mettilo in un cesto o una borsa fino a quando non potrai riporlo nel posto giusto. • Metti riviste, cataloghi e giornali in una borsa o un cesto. • Togli dall'armadio 10 capi che non hai usato nell'ultimo anno e donali. • Pulisci le finestre, è un modo figurativo e letterale per far entrare luce nella tua vita. • Svuota i cestini della spazzatura di bagni, cucina, ufficio; rappresentano ciò di cui non abbiamo più bisogno o che non vogliamo nella nostra vita. • Tira fuori dai cassetti del tuo armadio i calzini spaiati, puoi usarli per pulire i mobili. • Libera la scrivania, archivia i documenti che non usi più, rivedi e organizza la posta ricevuta. • Getta via penne e pennarelli che non funzionano più.
❍ Il significato del disordine nella nostra casa Gli esseri umani inviano messaggi e segnali attraverso la disposizione dei loro oggetti personali, anche nei cassetti. L'accumulo di oggetti è un modo per emettere segnali; troppi oggetti emettono il segnale di saturazione, idee, progetti e piani totalmente confusi, molto poco strutturati e definiti. Il disordine altera il tao o il percorso per raggiungere i nostri obiettivi. Blocca le vie d'accesso alle opportunità e ci fa perdere tempo, che potrebbe essere prezioso per strutturare in modo ordinato e disciplinato il nostro piano di vita. A seconda del luogo in cui si accumula il disordine, si emette un messaggio specifico: • Disordine o oggetti accumulati all'ingresso di casa indicano paura di relazionarsi con altre persone. • Disordine o oggetti accumulati nell'armadio indicano mancanza di controllo nell'analisi e nella gestione delle emozioni. • Disordine o oggetti accumulati in cucina simboleggiano risentimento o fragilità sentimentale. • Disordine sulla scrivania o nell'area di lavoro riflette frustrazione, paura e bisogno di controllare le situazioni. • Disordine dietro le porte indica paura di non essere accettati dagli altri, la sensazione di sentirsi costantemente osservati. • Disordine sotto i mobili significa dare troppa importanza alle apparenze. • Disordine o oggetti accumulati in garage riflettono paura e mancanza di capacità di aggiornarsi. • Disordine e oggetti accumulati in tutta la casa simboleggiano rabbia, pigrizia e apatia verso tutti gli aspetti della vita. • Disordine o oggetti accumulati nei corridoi indicano conflitti nella comunicazione, paura di dire e manifestare ciò che si desidera nella vita. • Disordine o oggetti accumulati in camera riflettono la paura del rifiuto sociale. • Disordine in sala da pranzo indica paura di non fare passi fermi e solidi, con un senso di dominanza da parte della famiglia.
Louise L. Hay dice sul disordine:
Fai spazio al nuovo, sì, fai spazio al nuovo. Svuota il frigorifero, butta via tutti quei resti avvolti nella stagnola. Pulisci gli armadi, liberati di tutto ciò che non hai usato negli ultimi sei mesi. E se non l'hai usato per un anno, è sicuramente troppo nella tua casa, quindi vendilo, scambialo, regalalo o brucialo.
Gli armadi affollati e disordinati riflettono una mente in disordine. Mentre pulisci gli armadi, ripeti a te stesso che stai pulendo i tuoi armadi mentali. L'Universo ama i gesti simbolici...
Autore sconosciuto
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curiositasmundi · 4 months
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Non c’è in giro nessuno di votabile. Questa politica ormai non ha più senso. Strillano e litigano ma alla fine non cambia mai nulla. Chi comanda davvero del resto oggi è ben lontano da Roma, a regnare sono i mercati finanziari, i grandi fondi d’investimento. Se paeselli come l’Italia alzassero la testa ed osassero occuparsi seriamente di povertà, di giustizia sociale e di vera qualità della vita sarebbero nei guai. Gli sciacalli si siederebbero al tavolo verde del casinò finanziario globale a puntare sul loro fallimento. Paesi come l’Italia sono sotto ricatto e quindi del tutto impotenti sulle cose che contano davvero. A Roma sono lasciate giusto le beghe di condominio come si vede tutti i giorni. Una caciara sui dettagli e poi non cambia mai niente. Nessun uomo nero, nessun complotto. Idee dominanti che si fanno sistema. Capitalismo finanziario globale. Entità ormai sovranazionali come i fondi d’investimento che controllano di fatto le economie e quindi i destini nazionali oltre che lobbismo fuori controllo. Se un paese osasse ribellarsi alla logica del profitto prima di tutto e ad ogni costo, se un popolo osasse alzare la testa rifiutando lavori usuranti perfino dentro che servono giusto per sopravvivere e pagarsi qualche dipendenza per dimenticare, si scatenerebbero gli sciacalli tra gli applausi di altri presunti alleati pronti ad approfittarne. La legge del mercato che è quella della giungla. E più un paese è indebitato, più è ricattabile. Proprio come l’Italia che infatti non conta nulla a livello internazionale e nonostante decenni di campagne elettorali e di alternanza, non cambia mai nulla di sostanziale. Paesi come l’Italia devono lavorare per restare lontano dal baratro finanziario e per riuscire a pagare i debiti. Punto. Con la grottesca aggravante che l’Italia si è specializzata nel produrre beni di lusso per soddisfare l’ego bulimico dei pochi ricchi del pianeta mentre la povertà domestica dilaga. Emblematiche poi le guerre degli ultimi anni decise da chissà chi e chissà per cosa, con l’Italia che si è sempre arruolata senza fiatare ed ignorando la volontà popolare. Perché conviene ma anche per restare nel prestigioso club del pensiero unico e del lobbismo fuori controllo. Profitto prima di tutto e sopra ogni cosa. Legge della giungla. Nessun complotto, idee dominanti e egoistico conformismo di classi dirigenti sempre più schiettamente interessate solo alla propria carriera poltronistica. Per questo tu voti Caio e Sempronio che promettono miracoli, poi arrivano nei palazzi e non fanno nulla oppure si rimangiano tutto. La Meloni è solo l’ultimo caso di una lunghissima serie. Eppure nessuno parla delle cause. I cittadini che ancora abboccano ai partiti si scannano tra loro dando la colpa ai nemici e difendendo i propri beniamini, senza rendersi conto che il problema è a monte e li riguarda tutti. È un problema di democrazia che è stata fagocitata da poteri economici molto superiori agli staterelli da secolo scorso, con classi dirigenti ridotte a rappresentanti del pensiero unico che fanno giusto finta di litigare sotto elezioni per mantenere una parvenza di democrazia. La vera politica oggi la fanno i cittadini più che i politicanti. Con le loro scelte quotidiane controcorrente. Informandosi, selezionando, tentando vie nuove. La vera politica oggi la fanno le associazioni che nella realtà sociale s’impegnano a colmare i fallimenti di questa fasulla democrazia, più che i partiti. E la vera politica la fanno le aziende innovative che cercano alternative all’autodistruzione consumistica personale e del pianeta. Sta emergendo una nuova coscienza che ha capito come il pensiero unico capitalista ci sta trascinando in un pericoloso vicolo cieco. Il profitto non è il motore di una società ma il suo cappio.
[...]
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canesenzafissadimora · 8 months
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"Perché è così difficile tagliare i ponti con una persona, Lloyd?"
"Perché diventa impossibile raggiungere quello a cui quei ponti portavano, sir"
"Un gran peccato..."
"Direi più una gran occasione, sir"
"Occasione di cosa?"
"Di trovare nuove vie, sir"
"E magari persone migliori, Lloyd?"
"Magari, sir. Magari..."
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sophie-blanceur · 7 months
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Che cosa succede se io bacio tutti i luoghi del tuo corpo che ti hanno insegnato ad odiare?
Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così, abbastanza a lungo finché il mio calore aderisce al tuo e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c’è spazio?
Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?
Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?
E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?
Che cosa succede se pianto nuovi fiori
nei luoghi ispidi dentro di te e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?
Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?
Succede che non ti permetto di dimenticare mai che non sei altro che bellezza.
Tyler Knott Gregson
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Che cosa succede se io bacio tutti i luoghi del tuo corpo che ti hanno insegnato ad odiare?
Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così,
abbastanza a lungo finchè il mio calore aderisce al tuo
e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c’è spazio?
Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?
Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?
E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato
e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere
in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?
Che cosa succede se pianto nuovi fiori
nei luoghi ispidi dentro di te
e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?
Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?
Succede che non ti permetto di dimenticare mai
che non sei altro che bellezza.
Tyler Knott Gregson
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madamelareinette · 1 month
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Online sources for free on Cristina di Belgioioso
Memoirs
Jules Cloquet. Souvenirs sur la vie privée du général Lafayette (translation in English)
Comte d'Alton-Shée. Mes mémoires (1826-1848)
Journal du Comte Rodolphe Apponyi
Charles Monselet. Statues et Statuettes contemporaines
Les salons de Paris et la societé parisienne sous Louis-Philippe Ier
Katherine O'Meara. Un salon à Paris: Madame Mohl et ses intimes
Giovanni Visconti Venosta. Ricordi di gioventù: Cose vedute o sapute 1847-1860
Letters
Franz Liszt et la Princesse de Belgiojoso: Lettres
Nouvelle Revue Des Deux Mondes 1925-09-01: Vol 29 - Nouvelle Revue Des Deux Mondes 1925-09-15: Vol 29 - Nouvelle Revue Des Deux Mondes 1925-10-01: Vol 29 - Nouvelle Revue Des Deux Mondes 1925-10-15: Vol 29 [Cristina di Belgioioso's letters to Augustin Thierry]
Silvia Tatti. La scrittura epistolare di Cristina di Belgiojoso e le lettere inedite a Jules Mohl (1835-1868) in «Franco-italica»
Léon Séché (edited by). Alfred de Musset: Documents inédits
Léon Séché (edited by). Alfred de Musset: Correspondance
Caroline Jaubert. Souvenirs. Lettres et correspondances: Berryer (1847-1848), Alfred de Musset, Pierre Lanfrey, Henri Heine
Honoré de Balzac. Correspondance
Her Writings
MEMOIRS
Ricordi nell'esilio [translation in Italian + text in the original French]
Asie Mineure et Syrie: Souvenirs de voyages (translation in English)
ESSAYS
Essai sur la formation du dogme catholique
Histoire de la maison de Savoie
Studi intorno alla storia della Lombardia
Osservazioni sullo stato attuale dell'Italia e sul suo avvenire
FICTION
Scènes de la vie turque [her three novellas] ( Emina [translation in Italian] Un contadino turco [translation in Italian] )
Biographies
Beth Archer Brombert. Cristina: Portraits of a Princess
Charles Nelson Gattey. A bird of curious plumage: The life of Princess Cristina di Belgiojoso, 1808-1871
Henry Remsen Whitehouse. A Revolutionary Princess: Cristina Belgiojoso-Trivulzio
Other
Raffaello Barbiera. Passioni del risorgimento; nuove pagine sulla Principessa Belgiojoso e il suo tempo con documenti inediti e illustrazioni
Angelo Pagliardini. Mappe interculturali della letteratura italiana nel Risorgimento
D.W. Davenport Adams. Celebrated women travellers of the nineteenth century
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tina-aumont · 10 months
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Tina Aumont and Giuliano Gemma in Corbari (Valentino Orsini, 1970).
Photo from Italian magazine Vie Nuove, 26th April 1970.
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smokingago · 15 days
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IL CERVELLO UMANO CHE CAPOLAVORO
Il concetto di neuroplasticità è relativamente recente e indica la capacità del cervello di cambiare in base alle esperienze che facciamo. A pensarci bene è una cosa straordinaria, incredibilmente affascinante e allo stesso tempo entusiasmante. Il cervello è mutevole e malleabile come un pezzo di argilla.
Per secoli si era pensato che la struttura cerebrale fosse fissa dalla nascita e non modificabile dall’apprendimento; si è invece scoperto che nel corso della vita non cambiamo solo modo di pensare ma la stessa architettura fisica del cervello cambia e si adatta a nuove informazioni, riorganizzandosi e creando nuove vie nervose in base a ciò che vediamo, sentiamo, tocchiamo, pensiamo, alle attività che pratichiamo e così via.
Ogni cosa a cui prestiamo attenzione crea nuove connessioni nel cervello. Dove l’attenzione va, una serie di neuroni si attiva: e quando più neuroni si attivano contemporaneamente, creano delle connessioni fra di loro, si collegano.
Non vi sembra meraviglioso?
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susieporta · 1 month
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La Ruota di Fortuna.
"L'Attesa dell'Incontro".
E' sempre emozionante quando due Anime si riconoscono e viaggiano insieme.
Compiono il loro "miracolo incarnazionale".
Si scelgono con uno sguardo e si incamminano silenziosamente fianco a fianco, cuore a cuore, l'uno accanto all'altra.
Nell'Antica visione questi incontri erano funzionali a ripercorrere lo schema delle Ferite ereditate dall'Albero genealogico. E pertanto destinate a proiettare e ripulire i traumi intergenerazionali.
Dopo tante pulizie e tanti sofferti abbandoni, l'Energia originale inizia a prendere forma all'interno del Campo.
E già nella dimensione dell'Astrale, giungono i primi incontri del Destino.
Essi sono pre-annunciati.
Poiché nulla di ciò che accadrà nel prossimo futuro, è qualcosa che la nostra Anima non abbia già predisposto.
E questo a volte stupisce l'Umano, a volte lo indispone.
L'Umano è molto legato al concetto di "libero arbitrio", ma non si accorge di essere stato schiavo per millenni di schemi e "automatismi fotocopia" che tutto sono sembrati, meno che un atto di libera scelta.
L'Anima sa. Riconosce i movimenti del Destino. Essi sono preordinati alla nascita. Ricompongono Alleanze millenarie tra popoli e dimensioni a noi obliati alla memoria.
E si rallegra nella riconciliazione di rapporti che di Vita in Vita, di Cuore in Cuore ripercorrono insieme le vie dell'Unione profonda.
E' una festa quando si incontrano. O per meglio dire "si re-incontrano".
Non esiste separazione tra le "Anime del Destino".
Due Anime destinate alla stessa Missione sono già connesse fin dalla nascita.
Ci sono in ogni passo del Campo.
Ma non era ancora pronto il "tempo perfetto" per il loro incontro, per il loro salto evolutivo quantico nella Materia.
Esse dovevano ripulire il loro antico Campo dalle catene dell'Incarnazione. Purificarsi. Integrare la loro sofisticata strumentazione interiore. Riportare ordine nella dimensione Emotiva e Affettiva.
E concedersi quel tempo di profonda solitudine interiore necessaria per il "cambio d'Abito".
Le loro Strade a breve si incroceranno .
E già sale la commozione per questo momento così magico.
E' atteso per tante Anime.
Perché le Nuove "re-Unioni" sono portatrici di progresso e scienza, di innovazione e trasformazione dei Sistemi.
Sono Anime che riabiliteranno il concetto violentato dell'Amore. Lo riporteranno al centro del Sistema familiare, sociale e politico.
Sono Anime della "progettualità". Sono a disposizione del Collettivo. Sono messaggeri di Pace. Governano con giustizia e integrità.
Le vedremo a breve ricongiungersi.
E saranno l'espressione più viva e concreta della tanto attesa "Coppia Sacra".
Porteranno abbondanza nei loro gesti e nelle loro parole. Saranno ispirati e connessi allo Spirito. Saranno Vita.
Si capiranno telepaticamente. Si sosterranno. Si prenderanno per mano e onoreranno il loro sacro compito di Reggenza.
Alcuni movimenti di "spoliazione" nell'Umano stanno per concludersi definitivamente. C'è fermento nell'Aria per questo tanto atteso "nuovo ciclo di riunificazione delle Anime stellari".
Non è come lo si immagina.
Non è distopica fantascienza. Non vedremo mostri alieni camminare tra gli Umani.
Vedremo Campi energetici. Se li vedremo.
E se non avremo l'onore della Visione, li sentiremo col Cuore.
Tra di noi. In mezzo a noi. Dentro di noi.
Buon Vento di Cambiamento a tutti voi e buona trasformazione Emotiva ed Affettiva. Settembre si avvicina. Facciamoci trovare pronti.
Mirtilla Esmeralda
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crazy-so-na-sega · 10 months
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Ah, il tempo che passa alle mie spalle, sulle mie scarpe nuove, sulla pelle, il giovane tempo che non ho incontrato, il tempo abbandonato a mia insaputa, quello smarrito lungo vie contrarie, il tempo solitario d’ogni notte, il tempo che mi viaggia e non ritorna, tutto il tempo del tempo che c’è stato, il tempo immaginato che perdòno, quello di un’altra estate che scompare, il tempo innamorato che è lontano, il tempo che si volta e non si ferma, il tempo muto che si fa guardare, il tempo intero che non puoi pensare, quello che prende solo per lasciare.
-Francesco Scarabicchi
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pettirosso1959 · 4 months
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INCENDI DELLE AUTO ELETTRICHE: LE AUTORITÀ STANNO SOTTOVALUTANDO IL RISCHIO COME AI TEMPI DELL’INCENDIO DEL CINEMA STATUTO DI TORINO DEL 1983?
Se ora in tutti i luoghi pubblici vediamo porte anti incendio, luci di uscite di emergenza, estintori e quant'altro, lo si deve al sacrificio di quelle 64 vittime al cinema Statuto di Torino. Era il 13 febbraio 1983. C'era il telegiornale in edizione straordinaria continua. Il cinema in zona centrale si era incendiato, c'era qualche vittima dicevano. Poi diventarono cinque, dieci, venti, sembravano non finire piú. Alla fine erano 64: tutte nella galleria. In platea riuscirono a fuggire tutti, ma il fumo denso acre e velenoso invase subito la galleria. Qualcuno cercó di uscire dalle uscite di sicurezza di vecchio tipo, ma erano chiuse con un listello, per evitare che qualcuno entrasse clandestinamente senza pagare. Altri cercarono scampo nei bagni, ma tutto era oramai una trappola. Il fumo carico di cianuro (prodotto di combustione di tende, gommepiume e rivestimenti dei sedili non lascio' scampo. Li trovarono anneriti come sagome di Pompei. Qualche coppia era rimasta abbracciata, cercando l'ultimo conforto dalla persona amata. Torino restó in un gelido silenzio. Mai una tragedia simile l'aveva colpita, e a poco serví la solidarietà della città che si strinse attorno alle famiglie delle vittime. Il tram per andare a scuola passava proprio davanti al Duomo, e il giorno dei funerali li davanti c'era una lunga colonna di carri con i feretri. Vederli tutti assieme faceva impressione: ti rendevi conto di quante erano 64 vite spezzate. Eravamo tutti studenti di quella scuola, decidemmo di scendere per rendere omaggio alle vittime e portare la nostra presenza alle famiglie. Ma i pianti dentro il Duomo e le grida di dolore erano strazianti. Tutto sembrava così irreale, quasi come in un incubo dal quale speri di svegliarti. Dopo i funerali le indagini, i perché , le mancanze e le omissioni. Ma era una cosa all'italiana e le avvisaglie c'erano state un'anno prima a Todi, dove nel rogo di un museo morirono 35 persone. Anche li c'erano carenze sui sistemi di sicurezza (uscite di sicurezza, limiti di presenza massima ignorati, materiali non ignifughi ecc). La tragedia del Cinema Statuto fu la goccia che fece traboccare il vaso. Da subito vennero varate le nuove norme di sicurezza che imponevano porte anti incendio certificate (REI 60-90 ecc), materiali ignifughi e non tossici, maniglie anti panico, indicazioni delle vie di fuga, uscite di sicurezza illuminate e divieto di sosta sanzionato immediatamente di fronte alle medesime, e poi controlli preventivi dei Vigili del Fuoco, certificati di idoneità e quant'altro. Tutto ció che vediamo in musei, cinema, teatri, scuole ecc è conseguenza di quella tragedia che scosse fortemente l'Italia intera. Da fanalino di coda della sicurezza, con quel disastro si passó all'avanguardia rispetto ad altri paesi. Ci furono altri eventi a rischio, ma le misure di sicurezza fortunatamente hanno sempre funzionato. Se il resto d'Italia ha beneficiato delle misure prese per evitare il ripetersi di tragedie simili, quelle famiglie hanno comunque pagato un prezzo carissimo e ne portano il doloroso peso tutt'ora.
Per questo temo che sulle auto elettriche le autorità stiano sottovalutando il rischio: sappiamo bene che gli incendi originari dalle batterie agli ioni di litio vengono domati con estrema difficoltà che spesso ai vigili del fuoco non rimane altro che proteggere gli ambienti vicini!! Con l'Incendio di Todi un'anno prima del Cinema Statuto, i 35 morti non sono bastati a scuotere le autorità. Perché rivoluzionare le norme di sicurezza comportava molti problemi: con l'entrata in vigore delle norme post-Statuto, molti cinema e teatri d'Italia hanno chiuso per sempre perché sarebbe stato troppo costoso adeguarsi. Anche i cinema parrocchiali, giá messi in ginocchio dalle televisioni private di Fininvest (poi Mediaset) sono scomparsi totalmente. Dall'altra parte, peró, i cinema di prima categoria (prime visioni) sono stati tutti rinnovati completamente e sono anche diventati più confortevoli (ancor prima che uscissero i multisala). Conoscendo quindi l'inerzia delle autorità di fronte ai potenziali rischi di una tecnologia di nuova applicazione, temo davvero che la questione "incendi auto elettriche" venga ignorata fin quando non si arriverá alla tragedia.
Bisogna quindi agire prima, perché il dopo è sempre troppo tardi e a nulla servono le parole di circostanza e le manifestazioni di cordoglio delle istituzioni. Non servono perché non assolvono dai sensi di colpa chi doveva fare qualcosa per tempo e non lo ha fatto.
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