#valorizzazione commerciale
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Casale Monferrato Accende il Natale 2024: Privati e Comune Insieme per Illuminarla
La città di Casale Monferrato rinnova la collaborazione con i privati per decorare le vie cittadine con spettacolari luci natalizie, valorizzando il tessuto commerciale locale.
La città di Casale Monferrato rinnova la collaborazione con i privati per decorare le vie cittadine con spettacolari luci natalizie, valorizzando il tessuto commerciale locale. Anche per le festività natalizie del 2024, Casale Monferrato si prepara a vestire la città di magia e luci, grazie a una rinnovata collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e i privati. La positiva esperienza dello…
#addobbi natalizi#amministrazione comunale Casale Monferrato#attrazioni natalizie#capitale del Monferrato#Casale Monferrato#centro storico Casale Monferrato#collaborazione pubblico-privato#Commercio Locale#Comune di Casale Monferrato#comunità locale#decorazioni natalizie#economia locale#Emanuele Capra#eventi cittadini#eventi in Piemonte#eventi natalizi#festività natalizie#Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria#illuminazioni pubbliche#iniziative natalizie.#installazioni luminose#luci natalizie#Magia del Natale#Natale 2024#partecipazione dei privati#spettacoli di luci#tessuto commerciale#turismo in Monferrato#turismo natalizio#valorizzazione commerciale
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Emilia Romagna: nascono i nuovi hub urbani e di prossimità, dalla Regione il primo bando da 1 milione di euro per Comuni e Unioni
Emilia Romagna: nascono i nuovi hub urbani e di prossimità, dalla Regione il primo bando da 1 milione di euro per Comuni e Unioni. Nascono i nuovi hub urbani e di prossimità per dare nuova linfa al commercio nei centri storici delle città e nelle aree limitrofe. La Giunta regionale, su proposta dell'assessorato a Turismo e Commercio, ha approvato le modalità per il loro riconoscimento a livello regionale e un bando con 1 milione di euro di risorse per contribuire alla realizzazione degli studi di fattibilità. Sono i primi effetti della nuova legge regionale per lo Sviluppo dell'economia urbana e qualificazione ed innovazione della rete commerciale e dei servizi (n. 12/2023), approvata nel settembre 2023 per attivare, attraverso progetti innovativi, il rilancio socio-economico delle aree urbane e far crescere competitività e attrattività anche turistiche. Due le tipologie previste dalla legge regionale sulle quali il bando si propone di intervenire. La prima, l'hub urbano, è un'area nel cuore delle città e dei paesi - di norma i centri storici – che ha servizi ben consolidati ma problemi legati all'innovazione e alla rivitalizzazione, oltre a esigenze di sviluppo, di valorizzazione e promozione. La seconda, l'hub di prossimità, è un'area urbana che, pur presentando una vocazione di sviluppo commerciale e turistico, ha bisogno di una integrazione di servizi fondamentali. Il riconoscimento degli hub urbani e di prossimità L'istituzione e attivazione degli hub urbani e di prossimità è tra le misure più innovative della nuova legge sul commercio. Dall'approvazione è stato avviato un percorso di confronto con le associazioni di categoria regionali, a partire da quelle maggiormente rappresentative del commercio e dei servizi e da ultimo con il Tavolo regionale dell'imprenditoria e gli enti locali, che ha portato alla redazione dei requisiti necessari a indentificare gli hub urbani e di prossimità, le modalità per la loro costituzione e il loro riconoscimento a livello regionale. Elemento fondamentale per entrambe le tipologie è una regia condivisa tra gli attori interessati (pubblici e privati) che sono impegnati nella promozione delle aree stesse per favorire l'attrattività e la competitività del territorio. La richiesta di riconoscimento dell'hub deve essere presentata dal Comune interessato (o Unione di Comuni), entro e non oltre il 31 marzo di ciascun anno, sentite le Associazioni imprenditoriali del commercio e dei servizi, maggiormente rappresentative a livello provinciale, e allegando tutte le caratteristiche fisiche dell'area, ma anche gli accordi per la sua governance e un programma di interventi. In seguito alla valutazione di ammissibilità, i nuovi hub inseriti in uno specifico elenco che verrà pubblicato sul sito della Regione. Per il mantenimento del riconoscimento i Comuni, con cadenza triennale, dovranno presentare al Settore regionale competente una relazione sui risultati conseguiti e le prospettive future. Il bando per la progettazione degli studi per realizzare i nuovi centri commerciali Il provvedimento è destinato ai Comuni del territorio regionale che intendano attivare un hub urbano e/o un hub di prossimità secondo i requisiti previsti. Viene finanziata in particolare la realizzazione di uno studio di fattibilità per l'attivazione di uno o più hub urbani o hub di prossimità riconosciuti dalla Regione e inseriti nello specifico elenco regionale. Sono ammissibili spese sostenute dai soggetti beneficiari a decorrere dal 1^ gennaio 2024 al 31 gennaio 2025 o diverso termine individuato a seguito della concessione di un'eventuale proroga per consulenza e assistenza tecnica, progettazione, personale. Le modalità Il contributo è concesso nella misura massima del 50% della spesa per i Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti e del 70% ai Comuni con popolazione fino 50mila abitanti e comunque fino ad un importo massimo di 25mila euro. Potrà essere incrementato di un ulteriore 20% per ogni ulteriore hub oggetto di proposta e comunque fino ad un contributo complessivo di 40mila euro. Le domande dovranno essere presentate tramite pec entro il 30 settembre 2024.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Ca' Mestre, nuovo nome e nuova vita per lo storico shopping center
Si è svolto giovedì 6 giugno 2024 l'evento di presentazione del nuovo nome e look dello storico centro commerciale mestrino oggi chiamato Ca' Mestre. Posizionato nel cuore di Mestre, in Piazza XXVII Ottobre, dopo aver annunciato il suo nuovo nome, ha svelato tutte le novità che lo riguardano durante l'evento che si è svolto il 6 giugno alla presenza di ospiti, autorità, giornalisti, influencer e pubblico. Nela foto, Sabrina Iencinella, founder Emmeventi con Giacomo Torriani, Amministratore Unico Stilo Retail.
Dopo oltre 50 anni di vita e quasi due anni di lavori di riqualificazione architettonica e commerciale, per un investimento totale di 5 milioni di euro, infatti, il 6 giugno "Ca' Mestre" ha iniziato a scrivere una nuova storia, dai contenuti "internazionali" ma con sempre un'attenzione al suo territorio e alla città. Iniziati a febbraio 2022, i lavori sono parte di un elaborato e accurato progetto di riqualificazione fortemente voluto dalla proprietà Commerz Real Investment e supportato dalla nuova società di gestione Stilo Retail, parte del Gruppo Percassi, gruppo specializzato in progetti di sviluppo retail, tra i quali Oriocenter Selected Stores, il Mall più grande d'Italia con oltre 300 negozi e brand esclusivi. Le operazioni di restyling hanno coinvolto tutto il Centro, sia all' interno sia all'esterno, dalla riqualificazione degli spazi, ad una nuova suddivisione commerciale fino un'immagine moderna e attuale.
Restyling esterno e interno
Sono stati realizzati nuovi servizi igienici e la nursery al quarto piano; le scale mobili sono state completamente rinnovate insieme a tutti gli spazi centrali e alle colonne del centro, per un perfezionamento estetico che migliora ulteriormente la funzionalità degli ambienti. È stato scelto il colore bianco che rende tutto più luminoso ed elegante. Sono stati installati a ogni piano, nel cavedio delle scale mobili, 22 monitor ed è stato realizzato un impianto coreografico di illuminazione, capace di creare effetti scenografici in tutto lo spazio del cavedio, alto ben 25 metri. All'esterno sono stati installati 2 maxi ledwall (uno 3x9m e uno 4x14m) di ultima generazione che danno un ulteriore tocco moderno e tecnologico all'ambiente. Sono state sostituite le 4 insegne, che da qualche giorno riportano il nuovo nome del centro, Ca' Mestre.
A ogni piano il suo mondo – la strategia commerciale
La strategia commerciale ha portato alla differenziazione dei diversi piani: sono stati realizzati dei veri e propri mondi con focus sul food, beauty, fashion & lifestyle, sport, beni per la persona, libri e ristorazione. Layout e distribuzione interna sono così diventati più efficaci, garantendo al cliente una customer experience sempre più innovativa. Salendo i vari piani attraverso la scala mobile centrale, oggi è possibile entrare direttamente in uno dei mondi e dei vari brand che ne fanno parte. Si è quindi recuperato il concetto di department store, prendendo ispirazione da Harrods, Galeries LaFayette e La Rinascente.
"Il progetto ha mosso i suoi primi passi a inizio 2022" - racconta il Geometra Torriani, amministratore unico di Stilo Retail intervenuto sul palco durante lo speech moderato dalla giornalista Francesca Lovatelli Caetani, Ufficio Stampa Emmeventi - "La proprietà Commerz ci ha affidato la riqualificazione del centro e insieme a un gruppo di lavoro composto da Arcus Real Estate (commercializzazione), Studio di Architettura De8 (progettazione), CBRE (supporto alla gestione), abbiamo iniziato a delineare una strategia di rilancio che aveva come obiettivo quello di migliorare l'offerta commerciale, passando anche da una valorizzazione dell'immobile dal punto di vista architettonico e strutturale per arrivare a offrire a tutti i mestrini, con il nuovo concetto di department store, una shopping experience unica nel cuore della città di Mestre".
Il nuovo look e il nuovo claim sono stati quindi svelati durante l'evento aperto al pubblico, durato una giornata intera, con un continuo susseguirsi di esibizioni musicali, performance, eventi e attività ricreative, che hanno coinvolto i visitatori del centro in una grande festa fino a sera. Eventi e installazioni sono stati curati dalla società Emmeventi di Milano e Giovanni Rossi Studio + partner Advercity di Modena. Tantissimi gli ospiti presenti, una prestigiosa mailing list curata dalla pr Paola Mazzuccato. Per presentare le novità e lo studio che sta alla base del progetto di rinnovamento e rilancio del centro, sono intervenuti Timo Lutz – gestore del fondo immobiliare Hausinvest della società tedesca Commerz Real, proprietaria del centro –, Giacomo Torriani amministratore unico della società Stilo Retail e Giovanni Rossi, dell'omonimo studio di marketing e comunicazione di Modena, che insieme al partner Advercity, ha ideato il nuovo nome e la nuova campagna di comunicazione.
"Per il riposizionamento del centro, ci è stato chiesto di sostituire il naming con un nuovo design di logo. Abbiamo quindi proposto un termine di facile memorizzazione, parte del lessico locale e della tradizione del territorio: così nasce "Ca' Mestre – Unique Shopping."– ha dichiarato Giovanni Rossi – "Questo nome presenta degli elementi distintivi ben precisi, ovvero l'elemento grafico che caratterizza il nuovo logo ha tratto ispirazione dalla pianta dell'edificio e il pay off 'Unique Shopping' intende invece comunicare la nuova esperienza di shopping offerta dal centro, un'esperienza di qualità e prestigio."
"Siamo molto contenti di presentare alla nostra città, e non solo, questo grande nuovo progetto. Ca' Mestre è, infatti, il risultato di un lungo lavoro di restyling, non solo dell'edificio, ma anche di quello che vogliamo rappresentare: il cuore pulsante di Mestre sia per lo shopping che per le iniziative che ospiteremo." – ha affermato il Direttore, Francesco Giusto.
Il centro ospiterà anche la più Grande Mostra di Modelli costruiti con i Mattoncini LEGO® fino al 23 febbraio 2025. Eccezionalmente, dal 6 al 12 giugno, i visitatori avranno la possibilità di visitarla con il 50% di sconto sul prezzo intero del biglietto. Ca' Mestre intende stare al passo con i tempi e con le richieste dei clienti: il piano di rilancio, che ha lo scopo di rendere il centro un luogo per i cittadini, lo shopping e la socialità, continuerà per i prossimi 2 anni con nuovi brand che completeranno l'offerta merceologica e ulteriori interventi sia all'interno sia all'esterno del building.
***
About Commerz Real
Commerz Real è l'asset manager per gli investimenti immobiliari del gruppo tedesco Commerzbank e vanta oltre 50 anni di esperienza sul mercato internazionale. Oltre 800 dipendenti gestiscono un patrimonio di circa 34 miliardi di euro presso la sede centrale di Wiesbaden e in altre 17 sedi e filiali in Germania e all'estero. L'azienda coniuga un ampio know-how nella gestione degli asset con una vasta esperienza nella strutturazione per offrire la propria gamma di servizi per fondi incentrati su beni materiali e soluzioni di finanziamento su misura. I suoi fondi comprendono il fondo immobiliare aperto Hausinvest, il fondo infrastrutturale Klimavest, prodotti di investimento istituzionali, nonché partecipazioni imprenditoriali con il marchio CFB Invest, con investimenti concentrati nei settori immobiliare e delle energie rinnovabili. Nel suo ruolo di società di leasing del Gruppo Commerzbank, Commerz Real offre soluzioni di leasing di beni strumentali su misura.
Ca' Mestre
Si trova nel centro storico di Mestre a 5 minuti dalla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre; nella sua storia lunga oltre 50 anni, il centro ha costruito un legame forte con il territorio e la comunità locale. GLA: 12.000mq Negozi: COIN, Cisalfa, Feltrinelli, Feltrinelli Bistrot, PAM, OVS, Demenego, Burato, Equivalenza, Italian Concept parrucchiere ed estetica, Lava&Cuce, Monogram.
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Ca' Mestre, per lo storico shopping center nuova vita e nuovo nome
Si è svolto giovedì 6 giugno 2024 l'evento di presentazione del nuovo nome e look dello storico centro commerciale mestrino oggi chiamato Ca' Mestre. Posizionato nel cuore di Mestre, in Piazza XXVII Ottobre, dopo aver annunciato il suo nuovo nome, ha svelato tutte le novità che lo riguardano durante l'evento che si è svolto il 6 giugno alla presenza di ospiti, autorità, giornalisti, influencer e pubblico. Nela foto, Sabrina Iencinella, founder Emmeventi con Giacomo Torriani, Amministratore Unico Stilo Retail.
Dopo oltre 50 anni di vita e quasi due anni di lavori di riqualificazione architettonica e commerciale, per un investimento totale di 5 milioni di euro, infatti, il 6 giugno "Ca' Mestre" ha iniziato a scrivere una nuova storia, dai contenuti "internazionali" ma con sempre un'attenzione al suo territorio e alla città. Iniziati a febbraio 2022, i lavori sono parte di un elaborato e accurato progetto di riqualificazione fortemente voluto dalla proprietà Commerz Real Investment e supportato dalla nuova società di gestione Stilo Retail, parte del Gruppo Percassi, gruppo specializzato in progetti di sviluppo retail, tra i quali Oriocenter Selected Stores, il Mall più grande d'Italia con oltre 300 negozi e brand esclusivi. Le operazioni di restyling hanno coinvolto tutto il Centro, sia all' interno sia all'esterno, dalla riqualificazione degli spazi, ad una nuova suddivisione commerciale fino un'immagine moderna e attuale.
Restyling esterno e interno
Sono stati realizzati nuovi servizi igienici e la nursery al quarto piano; le scale mobili sono state completamente rinnovate insieme a tutti gli spazi centrali e alle colonne del centro, per un perfezionamento estetico che migliora ulteriormente la funzionalità degli ambienti. È stato scelto il colore bianco che rende tutto più luminoso ed elegante. Sono stati installati a ogni piano, nel cavedio delle scale mobili, 22 monitor ed è stato realizzato un impianto coreografico di illuminazione, capace di creare effetti scenografici in tutto lo spazio del cavedio, alto ben 25 metri. All'esterno sono stati installati 2 maxi ledwall (uno 3x9m e uno 4x14m) di ultima generazione che danno un ulteriore tocco moderno e tecnologico all'ambiente. Sono state sostituite le 4 insegne, che da qualche giorno riportano il nuovo nome del centro, Ca' Mestre.
A ogni piano il suo mondo – la strategia commerciale
La strategia commerciale ha portato alla differenziazione dei diversi piani: sono stati realizzati dei veri e propri mondi con focus sul food, beauty, fashion & lifestyle, sport, beni per la persona, libri e ristorazione. Layout e distribuzione interna sono così diventati più efficaci, garantendo al cliente una customer experience sempre più innovativa. Salendo i vari piani attraverso la scala mobile centrale, oggi è possibile entrare direttamente in uno dei mondi e dei vari brand che ne fanno parte. Si è quindi recuperato il concetto di department store, prendendo ispirazione da Harrods, Galeries LaFayette e La Rinascente.
"Il progetto ha mosso i suoi primi passi a inizio 2022" - racconta il Geometra Torriani, amministratore unico di Stilo Retail intervenuto sul palco durante lo speech moderato dalla giornalista Francesca Lovatelli Caetani, Ufficio Stampa Emmeventi - "La proprietà Commerz ci ha affidato la riqualificazione del centro e insieme a un gruppo di lavoro composto da Arcus Real Estate (commercializzazione), Studio di Architettura De8 (progettazione), CBRE (supporto alla gestione), abbiamo iniziato a delineare una strategia di rilancio che aveva come obiettivo quello di migliorare l'offerta commerciale, passando anche da una valorizzazione dell'immobile dal punto di vista architettonico e strutturale per arrivare a offrire a tutti i mestrini, con il nuovo concetto di department store, una shopping experience unica nel cuore della città di Mestre".
Il nuovo look e il nuovo claim sono stati quindi svelati durante l'evento aperto al pubblico, durato una giornata intera, con un continuo susseguirsi di esibizioni musicali, performance, eventi e attività ricreative, che hanno coinvolto i visitatori del centro in una grande festa fino a sera. Eventi e installazioni sono stati curati dalla società Emmeventi di Milano e Giovanni Rossi Studio + partner Advercity di Modena. Tantissimi gli ospiti presenti, una prestigiosa mailing list curata dalla pr Paola Mazzuccato. Per presentare le novità e lo studio che sta alla base del progetto di rinnovamento e rilancio del centro, sono intervenuti Timo Lutz – gestore del fondo immobiliare Hausinvest della società tedesca Commerz Real, proprietaria del centro –, Giacomo Torriani amministratore unico della società Stilo Retail e Giovanni Rossi, dell'omonimo studio di marketing e comunicazione di Modena, che insieme al partner Advercity, ha ideato il nuovo nome e la nuova campagna di comunicazione.
"Per il riposizionamento del centro, ci è stato chiesto di sostituire il naming con un nuovo design di logo. Abbiamo quindi proposto un termine di facile memorizzazione, parte del lessico locale e della tradizione del territorio: così nasce "Ca' Mestre – Unique Shopping."– ha dichiarato Giovanni Rossi – "Questo nome presenta degli elementi distintivi ben precisi, ovvero l'elemento grafico che caratterizza il nuovo logo ha tratto ispirazione dalla pianta dell'edificio e il pay off 'Unique Shopping' intende invece comunicare la nuova esperienza di shopping offerta dal centro, un'esperienza di qualità e prestigio."
"Siamo molto contenti di presentare alla nostra città, e non solo, questo grande nuovo progetto. Ca' Mestre è, infatti, il risultato di un lungo lavoro di restyling, non solo dell'edificio, ma anche di quello che vogliamo rappresentare: il cuore pulsante di Mestre sia per lo shopping che per le iniziative che ospiteremo." – ha affermato il Direttore, Francesco Giusto.
Il centro ospiterà anche la più Grande Mostra di Modelli costruiti con i Mattoncini LEGO® fino al 23 febbraio 2025. Eccezionalmente, dal 6 al 12 giugno, i visitatori avranno la possibilità di visitarla con il 50% di sconto sul prezzo intero del biglietto. Ca' Mestre intende stare al passo con i tempi e con le richieste dei clienti: il piano di rilancio, che ha lo scopo di rendere il centro un luogo per i cittadini, lo shopping e la socialità, continuerà per i prossimi 2 anni con nuovi brand che completeranno l'offerta merceologica e ulteriori interventi sia all'interno sia all'esterno del building.
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About Commerz Real
Commerz Real è l'asset manager per gli investimenti immobiliari del gruppo tedesco Commerzbank e vanta oltre 50 anni di esperienza sul mercato internazionale. Oltre 800 dipendenti gestiscono un patrimonio di circa 34 miliardi di euro presso la sede centrale di Wiesbaden e in altre 17 sedi e filiali in Germania e all'estero. L'azienda coniuga un ampio know-how nella gestione degli asset con una vasta esperienza nella strutturazione per offrire la propria gamma di servizi per fondi incentrati su beni materiali e soluzioni di finanziamento su misura. I suoi fondi comprendono il fondo immobiliare aperto Hausinvest, il fondo infrastrutturale Klimavest, prodotti di investimento istituzionali, nonché partecipazioni imprenditoriali con il marchio CFB Invest, con investimenti concentrati nei settori immobiliare e delle energie rinnovabili. Nel suo ruolo di società di leasing del Gruppo Commerzbank, Commerz Real offre soluzioni di leasing di beni strumentali su misura.
Ca' Mestre
Si trova nel centro storico di Mestre a 5 minuti dalla stazione ferroviaria di Venezia-Mestre; nella sua storia lunga oltre 50 anni, il centro ha costruito un legame forte con il territorio e la comunità locale. GLA: 12.000mq Negozi: COIN, Cisalfa, Feltrinelli, Feltrinelli Bistrot, PAM, OVS, Demenego, Burato, Equivalenza, Italian Concept parrucchiere ed estetica, Lava&Cuce, Monogram.
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Il Know-How nelle Startup: Definizione, Tutela e Valorizzazione
Il know-how rappresenta un asset fondamentale per le startup, in quanto costituisce l'insieme di conoscenze, competenze e informazioni riservate che permettono all'azienda di operare in modo efficace e competitivo. A differenza dei brevetti, che proteggono invenzioni specifiche e devono essere resi pubblici, il know-how rimane segreto, fornendo un vantaggio competitivo unico e duraturo.
Per esempio, una startup tecnologica potrebbe sviluppare un algoritmo proprietario per l'analisi dei dati che consente di ottenere risultati più accurati e rapidi rispetto ai concorrenti. Questo algoritmo, se tenuto segreto, rappresenta un know-how prezioso. Un altro esempio è quello delle tecniche di produzione avanzate in una startup manifatturiera, che consentono di ridurre i costi e aumentare l'efficienza. Queste tecniche, se mantenute segrete, possono fornire un vantaggio competitivo significativo.
Requisiti per la Tutela del Know-How
Secondo la normativa europea introdotta nel 2016, il know-how deve soddisfare tre requisiti fondamentali per essere considerato un segreto commerciale e quindi tutelabile:
Segretezza: Le informazioni non devono essere generalmente note o facilmente accessibili a chi opera nel settore. La segretezza non deve essere assoluta come nel caso dei brevetti, ma deve essere sufficiente a mantenere un vantaggio competitivo. Inoltre, informazioni divulgate sotto accordi di riservatezza possono comunque essere considerate segrete.
Valore Commerciale: Il valore del know-how deriva dal fatto che è segreto. Questo valore può risiedere in capacità o competenze che, anche se non nuove, permettono di operare in modo più efficiente o vantaggioso rispetto ai concorrenti.
Misure di Protezione: Devono essere adottate misure ragionevoli per mantenere la segretezza delle informazioni, comprese misure legali come clausole di riservatezza nei contratti con dipendenti e collaboratori.
Comparazione con il Brevetto
Il know-how e i brevetti sono strumenti complementari per la protezione delle innovazioni. Il brevetto offre una protezione legale più semplice e chiara, facilitando l'attrazione di finanziatori grazie alla trasparenza e sicurezza legale. Tuttavia, una volta brevettata, l'informazione diventa pubblica, perdendo il carattere di segretezza. Al contrario, il know-how richiede un lavoro costante per mantenerne la riservatezza ma consente di valorizzare evoluzioni continue delle competenze senza la necessità di divulgazione pubblica.
La Tutela del Know-How
La protezione del know-how avviene principalmente attraverso contratti e accordi di riservatezza. Questi includono:
Contratti tra Soci: Lettere di intenti e licenze post-costituzione della startup.
Accordi di Non Concorrenza: Per prevenire l'utilizzo del know-how da parte di ex-collaboratori.
Clausole di Riservatezza: Inserite nei contratti con dipendenti e collaboratori.
Per esempio, una startup nel settore del software potrebbe richiedere a tutti i suoi sviluppatori di firmare accordi di riservatezza, impedendo loro di divulgare dettagli tecnici sui programmi sviluppati. Un'altra misura potrebbe essere l'implementazione di patti di non concorrenza, assicurando che ex-dipendenti non possano utilizzare le competenze apprese per avvantaggiare concorrenti diretti.
Valorizzazione Economica del Know-How
Il know-how può essere valorizzato economicamente attraverso varie modalità:
Contratti di Royalty: Permettono di monetizzare il know-how in base al suo utilizzo.
Garanzie Bancarie: Sebbene difficile in Italia, il know-how può essere utilizzato come garanzia per finanziamenti, soprattutto se accompagnato da un brevetto.
Ad esempio, una startup biotecnologica potrebbe stipulare un contratto di royalty con un'azienda farmaceutica per l'utilizzo di un metodo innovativo di sintesi chimica, garantendo un flusso di entrate continuo basato sull'uso di quel know-how.
Know-How e Nuove Tecnologie
Con l'avvento delle nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale e l'Internet of Things (IoT), il know-how assume nuove forme e significati. La raccolta e l'analisi di big data, per esempio, possono costituire un know-how prezioso, sebbene ci siano ancora dubbi su come proteggere legalmente tali informazioni. È essenziale che le startup adottino misure di sicurezza informatica avanzate per proteggere questi dati.
Per esempio, una startup che sviluppa software di intelligenza artificiale potrebbe possedere un know-how unico nei modelli di machine learning che utilizza. Proteggere questi modelli da accessi non autorizzati e spionaggio industriale diventa cruciale per mantenere il vantaggio competitivo.
Il Know-How nella Ricerca e Sviluppo
Nel contesto della ricerca e sviluppo (R&D), la traduzione del know-how in brevetti è spesso complessa. La legge generalmente assegna la titolarità delle scoperte agli enti di ricerca, come le università, piuttosto che ai singoli ricercatori. Questo può creare problemi quando una startup cerca di ottenere la titolarità di un brevetto sviluppato in collaborazione con un'università. È fondamentale stabilire accordi chiari e dettagliati all'inizio della collaborazione per evitare dispute future.
Per esempio, una startup che lavora con un'università per sviluppare nuove tecnologie energetiche deve chiarire fin dall'inizio i termini di proprietà intellettuale per evitare contese legali in seguito.
Misure Preventive per la Tutela del Know-How
Le startup devono implementare misure preventive per proteggere il loro know-how:
Audit Interni: Eseguire regolari audit interni per garantire che tutte le misure di protezione siano efficaci.
Formazione del Personale: Formare i dipendenti sull'importanza della riservatezza e sulle migliori pratiche per proteggere le informazioni sensibili.
Tecnologie di Protezione: Utilizzare tecnologie avanzate per la sicurezza dei dati, come la crittografia e i sistemi di monitoraggio delle reti.
Per esempio, una startup finanziaria che gestisce dati sensibili dei clienti deve investire in soluzioni di sicurezza informatica all'avanguardia per prevenire furti di dati e violazioni.
Conclusione
Il know-how rappresenta un asset strategico per le startup, contribuendo significativamente al loro vantaggio competitivo e alla loro capacità di innovazione. La sua tutela richiede un approccio proattivo e costante attraverso l'implementazione di misure di protezione legale e contrattuale. La valorizzazione del know-how non solo rafforza la posizione negoziale della startup, ma può anche tradursi in significativi vantaggi economici e competitivi. L'adozione di tecnologie avanzate e la formazione continua del personale sono essenziali per mantenere e proteggere questo prezioso asset nel tempo.
In definitiva, comprendere e sfruttare il valore del know-how può fare la differenza tra il successo e il fallimento di una startup. Ad esempio, aziende come SpaceX e Tesla hanno capitalizzato sul loro know-how per rivoluzionare rispettivamente i settori aerospaziale e automobilistico. Proteggere e valorizzare il know-how è quindi fondamentale per qualsiasi startup che aspira a innovare e competere a livelli globali. Articolo del BLOG a cura di Lorenzo E-com Manager per #easilyecommerce
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Come gestire i rifiuti in Passeggiata a Lido di Camaiore
Camion e furgoni qui? Una pessima idea La Passeggiata di Lido di Camaiore è l’area pedonale più pregiata del comune, con una forte attrattività commerciale e turistica. Senza la Passeggiata e la sua valorizzazione, il comune di Camaiore perderebbe molta della sua attrattività turistica e commerciale. Lo dimostra il fatto che la maggior parte degli alberghi del comune si trovano a Lido di…
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Starcasinò Sport è il nuovo main sponsor dell’Acr Messina
StarCasinò Sport, brand di infotainment sportivo del gruppo Betsson, sigla un accordo di sponsorizzazione biennale con la società calcistica ACR Messina e diventa il Main Sponsor della maglia biancoscudata per le stagioni sportive 23/24 e 24/25. Un’importante collaborazione che lega StarCasinò Sport a un club storico del calcio nazionale, consentendogli inoltre di continuare il progetto di espansione capillare su più livelli del mondo sportivo italiano già avviato nel corso di questi anni. Dopo le partnership con grandi squadre di Serie A come AS Roma, SSC Napoli, Torino FC, US Sassuolo e con il Palermo FC e la Serie BKT nella lega cadetta, StarCasinò Sport esordisce dunque in Serie C Now. L’annuncio della partnership arriva infatti in concomitanza con la partita che questa sera ACR Messina e Catania disputeranno in Coppa Italia. Prima apparizione del brand sulle maglie giallorosse. Prossimo al raggiungimento dei 123 anni di storia, il club messinese ha attraversato tutto lo scorso secolo diventando un esempio di amore per lo sport. Durante questo percorso ultracentenario, non sono infatti mai mancati l’affetto e il calore dei tifosi che in ogni categoria hanno sostenuto dagli spalti i calciatori giallorossi. Un legame che vive ancora oggi e che spinge la squadra verso nuovi traguardi sportivi. “Siamo orgogliosi di aver chiuso un accordo con un club storico come l’ACR Messina, perdipiù in qualità di Main Sponsor. La città ci ha accolto con una tifoseria entusiasta e molto coinvolta, non vediamo quindi l’ora di iniziare a lavorare con il Club per regalare a questa splendida comunità esperienze indimenticabili. Questa partnership per noi rappresenta un ulteriore passo nel nostro progetto di valorizzazione e sostegno dello sport italiano su diversi livelli, oltreché un modo per essere al fianco di territori e di appassionati che condividono i nostri valori sportivi. Un risultato di squadra che vogliamo festeggiare insieme al nostro team e a tutto l’ACR Messina” ha dichiarato Stefano Tino, Managing Director di StarCasinò Sport. “Sono contento per il nuovo sponsor e allo stesso tempo orgoglioso, perché un marchio internazionale ha deciso di puntare sul Messina. Segno evidente del rinnovato entusiasmo intorno alla principale squadra di calcio cittadino. Peraltro, lo dimostra il fatto che è stato sottoscritto un accordo su base biennale. StarCasinò Sport è stato presente sulle maglie di numerosi club di serie A e da oggi lo sarà anche su quelle dell’ACR Messina. Per questo importante accordo commerciale desidero ringraziare preliminarmente Alessandro Giacomini, Managing Director di Infront Italy, Daniela Lazzaro e Saverio Provenzano che rappresentano Infront Italy in Sicilia e Calabria. Ma un ringraziamento particolare va anche a Mario Bonsignore e al suo staff che cura il marketing, per il lavoro svolto nella definizione della trattativa” ha affermato il presidente dell’ACR Messina Pietro Sciotto. “Siamo molto soddisfatti di aver contribuito alla partnership biennale tra StarCasinò Sport e ACR Messina perché il nostro obiettivo è quello di creare collaborazioni di lungo periodo, che creino valore per le società sportive e per i brand dei nostri clienti. Per creare case history di successo è necessario conoscere i territori e Infront Italy dialoga da oltre vent'anni con tutte le realtà sportive, adeguando linguaggi e iniziative a seconda delle realtà per capitalizzare al meglio gli investimenti e dare riconoscibilità ai brand", ha commentato Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy. Read the full article
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I grandi marchi: Ferrarelle
Un brand leggendario dell’Italia del Novecento, legato a doppio filo alla storia della Campania e della provincia di Caserta… La storia della Ferrarelle iniziò nel 1893 con Antonio De Ponte, proprietario di un fondo agricolo, che fondò la Società Italiana dell’acqua minerale Ferrarelle per la canalizzazione delle polle di acqua tipiche della zona e anche per il loro imbottigliamento e commercializzazione. Il debutto nazionale della Ferrarelle avvenne all’Esposizione Nazionale di Igiene del 1900, dove ebbe una grande successo come acqua da tavola dagli effetti curativi che il prontuario di allora illustrava come “acidula, alcalina, antiurica, digestiva, batteriologicamente pura e amicrobica”. Nei primi anni del XX secolo la strategia commerciale del nuovo marchio si spostò su Roma per sfruttarne il fermento demografico e turistico, ciò condusse la fama di quest’acqua anche a livello internazionale. La Ferrarelle nel 1906, diventata Società anonima per Azioni, vide l’arrivo nel Consiglio di Amministrazione dei rappresentanti del Banco di Roma e nel 1908 il fondatore dell’azienda lasciò il gruppo. La sede direzionale e logistica del marchio fu spostata a Venezia per favorire l’esportazione verso l’America del Sud, gli Stati Uniti e l’Africa del Nord. Nel 1925, la Ferrarelle fu acquisita dalla famiglia Violati che la inserisce nel gruppo San Gemini, fu poi al centro di una serie di crisi che culminarono con la guerra e la distruzione dello stabilimento a opera dei nazisti, cui segue la ricostruzione e la ripresa con il boom economico. L’azienda nel 1987 fu ceduta alla società Italaquae che fa capo a Gruppo Danone e Ifil (FIAT) e nel 2005, LGR Holding SpA, di proprietà della famiglia Pontecorvo Ricciardi, acquistò la società dal Gruppo Danone e dopo tre mesi ne cambiò il nome da Italaquae SpA a Ferrarelle SpA, proprietaria dei marchi Ferrarelle, Natía, Santagata, Boario. Oggi Ferrarelle è il quarto marchio italiano per volume di mercato delle acque minerali, opera in oltre 40 paesi, principalmente con l’esportazione dell’effervescente naturale Ferrarelle e della liscia Natía, posizionandosi nel segmento del fuori casa ed in particolare nei delicatessen, top hotel e ristoranti, grazie alla partnership con Danone per i canali di distribuzione all’estero. L’acqua Ferrarelle vanta ben due certificazioni di prodotto, una che garantisce l’effervescenza 100% naturale la certificazione e la seconda per il rispetto delle regolamentazioni fissate dalla Food & Drug Administration (USA), basandosi su alcuni dei principali Standard e Regolamenti internazionali applicati nel settore dell’acqua in bottiglia, come le linee guida OMS per l’acqua potabile, i regolamenti del Codex Alimentarius e le direttive europee sulle Acque Minerali Naturali. Dal 2016 Ferrarelle pubblica il Bilancio di Sostenibilità, criterio inscindibile dalla produzione di un acqua che procura benessere. La cura delle fonti e il rispetto delle norme di estrazione dell’acqua si è legato ad un costante impegno per la protezione del territorio in cui esse si trovano con la tutela della biodiversità e dell’equilibrio idrogeologico grazie anche a Masseria delle Sorgenti Ferrarelle, un’azienda agricola che si occupa di coltivazione biologica per la valorizzazione e riqualificazione degli 88 ettari dell’intero Parco Sorgenti Ferrarelle di Caserta. Read the full article
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Sette competenze diverse per supportare l’imprenditoria nel mondo del vino
Secoton Wine Group ha riunito sotto un’unica insegna produzione, ufficio marketing e consulenza strategica. Come detto, a tratteggiare l’identità di gruppo è l’integrazioni di sette visioni complementari e che oggi comprendono Itc Wine, che gestisce commercialmente un gruppo di cantine e produttori (Tenuta La Presa, Piandimare, Integrale e Poggio Pinaro); Civinization, agenzia di comunicazione e marketing; Brand Italia, società di importazione e distribuzione di vini italiani negli Stati Uniti; Wine Service Usa, società che fornisce supporto burocratico e logistico a chi vuole esportare vino negli Usa; Italian Wine Private Label, che si occupa dello sviluppo completo di private label; Artesana Design Wine Tools,che si occupa della creazione e personalizzazione di oggetti di promozione commerciale; e, infine, Spiriti Artigiani, distilleria il cui intento è quello di valorizzare le antiche ricette di liquori italiani. Un progetto che nel suo insieme, ha spiegato a Pambianco Wine&Food lo stesso D’Andrea: “Oggi parte con un valore di fatturato aggregato di 10 milioni di euro, ma il cui obiettivo è quello di arrivare a 30 milioni nell’arco di un quinquennio”. Una crescita, ha aggiunto l’imprenditore, che: “Prevediamo possa essere sostenuta sia dai brand di vino e liquori gestiti direttamente, che dall’aumento dell’importazione nel mercato americano, per noi fondamentale”. Il tutto iniziando a pianificare un futuro prossimo focalizzato sulla sostenibilità ambientale, “che già oggi guida le scelte del gruppo” ma, soprattutto, “sulla crescita e la valorizzazione delle risorse professionali, da qui la volontà di creare un’Academy dedicata alla formazione completa nel mondo del vino”. Read the full article
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"Insieme è possibile" di Riccardo Rescio Dalla Musica all’Export, dalla valorizzazione alla comunicazione di tutto il bello e il buono che abbiamo ……. Mercoledì 21 dicembre 2022, sul Sagrato della Chiesa dell’Immacolata nel Centro Storico di Andria, in Puglia, si è svolto il “Concerto Jazz in Centro”. Un evento Musicale con Artisti Jazz bravissimi, che ha visto Nico Stufano alla chitarra, Paolo Romano al Basso e Mimmo Campanale alla Batteria. La Musica riveste una rilevante importanza nella vita di tutti, fissa momenti rievoca ricordi, supporta le speranze, sottolinea i sogni. La Musica è Cultura e più di ogni altra espressione Artistica arriva in modo massivo al cuore di chi ha voglia di ascoltare. Il concerto fortemente voluto da Antonio Pistillo, Ambasciatore dei Saperi e Sapori di Puglia e da Claudio Sinisi Presidente Confcommercio di Andria, è stato possibile grazie al concorso fattivo del tessuto Commerciale, Produttivo e dei Servizi della Città di Andria, una ulteriore positiva conferma che quando le proposte attuative di piccoli o grandi progetti sono valide il consenso e il supporto non viene meno. Un sentito grazie anche da Italia&friends a tutti gli imprenditori, le attività commerciali e dei servizi, che con il loro sostegno hanno permesso la riuscita di questo splendido evento. Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento : CASEIFICIO OLANDA / CASEIFICIO F.LLI SIMONE / CASEIFICIO PRIMO LATTE / CASEIFICIO DELIZIE DEL LATTE / CASEIFICIO DEL ’90 / RISTORANTE CUCROMIA / I TRE CAMPANILI / LABORATORIO ANALISI / MILANO-CAMMARROTA / ALICINO PREZIOSI / ALLARM SUD / MACELLERIA GIANNELLI E TEDESCO / MICHELE VALLARELLA / FARMACIA SURIANO / TERRE DI PUGLIA / CENTRO TEATRO DANZA / SARA ASSICURAZIONI / BANCA FIDEURAM / FARMACIA SCARABINO / PANIFICIO ANTICHE ORIGINI / CUSMAI / AZ AGRICOLA MARMO / SINISI SRL /MEDIASISTEMI SRL / OLIO GUGLIELMI / OLII SANTORO / FAVULLO FRUTTA /BENTON PUGLIA / MIGLIORINO DISIGN / FRANCESCO LOPS / FRANTOIO CIRULLI / TENTAZIONI PUGLIESI / CAFFETTERIA FRIENDS / LILIANA QUARANTA / AGRITURISMO TENUNA / TANNOJA / MUSA FORMAZIONE / CAFFETTERIA BELLA VITA CAFFÈ. Italia&friends I&f Arte Cultura Attualità #tuttoilbelloeilbuonochece (presso Andria) https://www.instagram.com/p/CmeEU_QD98r/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Farnesina: Tripodi incontra i rappresentanti dei comuni toscani e liguri assegnatari del Bando “Turismo delle Radici”
Farnesina: Tripodi incontra i rappresentanti dei comuni toscani e liguri assegnatari del Bando “Turismo delle Radici”. La Sottosegretaria di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi ha incontrato a Tresana, in provincia di Massa Carrara, una delegazione di sindaci e di amministratori dei Comuni toscani e liguri assegnatari del Bando MAECI per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo. Il Progetto di sostegno ai piccoli borghi italiani, fortemente voluto dal vicepremier e Ministro Antonio Tajani, è stato sviluppato nel quadro del Programma "Turismo delle Radici", in occasione delle celebrazioni del "2024 – Anno delle radici italiane nel mondo" e finanziato grazie ai fondi erogati dal PNRR. Coinvolge più di 800 Comuni al di sotto dei 6.000 abitanti ed è volto all'elaborazione e alla messa a punto di iniziative e manifestazioni a carattere culturale che esaltino le connessioni con le comunità all'estero. L'incontro odierno, coordinato da Antonio Corsi, referente nazionale del progetto, si inserisce nell'ambito di un ciclo di incontri che vedranno impegnata la Farnesina sul territorio nazionale, in sinergia con gli amministratori delle realtà locali interessate. È stata l'occasione per un confronto sulle molteplici iniziative in corso di elaborazione o di implementazione nella cornice del Progetto "Turismo delle Radici”. «L’ambizione del progetto – ha dichiarato la Sottosegretaria Tripodi – è favorire l'occupazione e lo sviluppo economico di aree interne che sono generalmente ai margini dell'attività produttiva e commerciale del Paese. Attraverso la valorizzazione del patrimonio storico e culturale dei piccoli borghi, il progetto è un volano prezioso per il settore turistico italiano ed è rivolto in particolare ai circa 80 milioni di italiani e italo-discendenti nel mondo, i quali avranno così l'opportunità di visitare i luoghi da cui sono partiti i loro avi».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Alessio Del Vecchio, imprenditore romano, è a capo della ADV 20.10 s.r.l., società che si occupa di grande distribuzione organizzata. Fondata nel 2017, ad oggi vanta un’estensione dei servizi sull’intero panorama nazionale e contatti con diversi partner nelle varie regioni d’Italia. L’ADV 20.10 di Alessio Del Vecchio è specializzata in attività che toccano i diversi ambiti di un’azienda: distribuzione senza l’ausilio degli intermediari, dal produttore ai dettaglianti all’ingrosso; pianificazione delle attività di marketing per supermercati e centri commerciali; coordinamento delle attività di distribuzione, del magazzino e dello spostamento delle merci tra mediatori mercantili; sostegno nella pianificazione delle tecniche di franchising e merchandising. In modo particolare, però, la ADV 20.10 si occupa dei servizi inerenti alla distribuzione commerciale per imprese, enti pubblici e privati. Tuttavia, fiore all’occhiello della società di Alessio Del Vecchio sono, sicuramente, la specializzazione nei settori della distribuzione alimentare, formazione delle risorse umane e sviluppo organizzativo dell’area marketing. Inoltre, la ADV 20.10 presenta un’alta specializzazione nella gestione dei progetti e dei sistemi che caratterizzano l’organizzazione di un’impresa. Quest’eccellenza della società di Alessio Del Vecchio consente, infatti, di realizzare per le imprese richiedenti una vera e propria strategia di sviluppo sul mercato del territorio di riferimento. Inoltre, mediante la programmazione di esperienze formative, quali corsi e seminari, l’azienda ha fornito supporto anche per attività inerenti alla ricerca, formazione e preparazione delle risorse umane. Ed è proprio l’imprenditore Alessio Del Vecchio ad evidenziare i punti di forza della sua azienda, sottolineando particolarmente l’importanza dell’addestramento fornito al personale, come pure la fondamentale valorizzazione dell’attività di confronto strategico, che propone il continuo accostamento tra imprese pubbliche e private. Inoltre, la società romana ADV 20.10 si occupa di offrire un importante servizio di vendita al dettaglio, facendo ricorso a diverse tipologie di rappresentanti. Tuttavia, l’imprenditore romano Alessio Del Vecchio crede sia fondamentale implementare le procedure di gestione per la piccola e media distribuzione, non solo per la Grande Distribuzione Organizzata. A tal proposito, indica la strategia vincente per superare indenni la competizione e avere successo in questo particolare settore di mercato: si tratta del “Retail Sales Management”, in italiano “Gestione del commercio al dettaglio” e fa riferimento alla vendita presso il consumatore attraverso i negozi fisici e online (e – commerce). Inoltre, il Retail Sales Management comprende anche la gestione della vendita al dettaglio per le grandi catene di distribuzione. La società di Alessio Del Vecchio Roma, inoltre, gestisce la Grande Distribuzione Organizzata mediante un metodo analitico per la gestione dei servizi. Inoltre, fa del monitoring e dei report le procedure commerciali fondamentali attraverso cui soddisfare i bisogni del cliente. Al fine di svolgere al meglio l’attività, la società romana di Del Vecchio potrà decidere di stringere accordi o mostrare sostegno ad associazioni temporanee d’impresa, joint – venture e consorzi di altre società. Esse possono svolgere la loro attività sul territorio nazionale o oltre i confini, ma sempre nel comparto della Grande Distribuzione Organizzata. I servizi forniti dalla ADV 20.10 di Alessio del Vecchio si completano vicendevolmente e fanno sì che la società riesca ad intrattenere collaborazioni con altre aziende che vantano già la loro presenza nel comparto. A tal proposito, l’imprenditore romano afferma: “ADV 20.10 si propone di diventare partner strategico nel settore della GDO per tutte le aziende che già operano in questo reparto, soprattutto nei rami del marketing e della pubblicità a carattere commerciale”. Inoltre, individua nel marketing cooperativo la strategia vincente per i centri commerciali ed i supermercati, al fine di realizzare una buona azione di marketing. Inoltre, sono proprio le grandi piattaforme commerciali operanti nel campo della Grande Distribuzione Organizzata a spingere i consumatori verso le imprese produttrici, mediante l’uso di canali online e offline. Tuttavia, per contatti con l’azienda dell’imprenditore Alessio Del Vecchio e approfondire le conoscenze sulla sua attività si consiglia di visitare il sito: www.adv2010.com
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Alessio Del Vecchio, imprenditore romano, è a capo della ADV 20.10 s.r.l., società che si occupa di grande distribuzione organizzata. Fondata nel 2017, ad oggi vanta un’estensione dei servizi sull’intero panorama nazionale e contatti con diversi partner nelle varie regioni d’Italia. L’ADV 20.10 di Alessio Del Vecchio è specializzata in attività che toccano i diversi ambiti di un’azienda: distribuzione senza l’ausilio degli intermediari, dal produttore ai dettaglianti all’ingrosso; pianificazione delle attività di marketing per supermercati e centri commerciali; coordinamento delle attività di distribuzione, del magazzino e dello spostamento delle merci tra mediatori mercantili; sostegno nella pianificazione delle tecniche di franchising e merchandising. In modo particolare, però, la ADV 20.10 si occupa dei servizi inerenti alla distribuzione commerciale per imprese, enti pubblici e privati. Tuttavia, fiore all’occhiello della società di Alessio Del Vecchio sono, sicuramente, la specializzazione nei settori della distribuzione alimentare, formazione delle risorse umane e sviluppo organizzativo dell’area marketing. Inoltre, la ADV 20.10 presenta un’alta specializzazione nella gestione dei progetti e dei sistemi che caratterizzano l’organizzazione di un’impresa. Quest’eccellenza della società di Alessio Del Vecchio consente, infatti, di realizzare per le imprese richiedenti una vera e propria strategia di sviluppo sul mercato del territorio di riferimento. Inoltre, mediante la programmazione di esperienze formative, quali corsi e seminari, l’azienda ha fornito supporto anche per attività inerenti alla ricerca, formazione e preparazione delle risorse umane. Ed è proprio l’imprenditore Alessio Del Vecchio ad evidenziare i punti di forza della sua azienda, sottolineando particolarmente l’importanza dell’addestramento fornito al personale, come pure la fondamentale valorizzazione dell’attività di confronto strategico, che propone il continuo accostamento tra imprese pubbliche e private. Inoltre, la società romana ADV 20.10 si occupa di offrire un importante servizio di vendita al dettaglio, facendo ricorso a diverse tipologie di rappresentanti. Tuttavia, l’imprenditore romano Alessio Del Vecchio crede sia fondamentale implementare le procedure di gestione per la piccola e media distribuzione, non solo per la Grande Distribuzione Organizzata. A tal proposito, indica la strategia vincente per superare indenni la competizione e avere successo in questo particolare settore di mercato: si tratta del “Retail Sales Management”, in italiano “Gestione del commercio al dettaglio” e fa riferimento alla vendita presso il consumatore attraverso i negozi fisici e online (e – commerce). Inoltre, il Retail Sales Management comprende anche la gestione della vendita al dettaglio per le grandi catene di distribuzione. La società di Alessio Del Vecchio Roma, inoltre, gestisce la Grande Distribuzione Organizzata mediante un metodo analitico per la gestione dei servizi. Inoltre, fa del monitoring e dei report le procedure commerciali fondamentali attraverso cui soddisfare i bisogni del cliente. Al fine di svolgere al meglio l’attività, la società romana di Del Vecchio potrà decidere di stringere accordi o mostrare sostegno ad associazioni temporanee d’impresa, joint – venture e consorzi di altre società. Esse possono svolgere la loro attività sul territorio nazionale o oltre i confini, ma sempre nel comparto della Grande Distribuzione Organizzata. I servizi forniti dalla ADV 20.10 di Alessio del Vecchio si completano vicendevolmente e fanno sì che la società riesca ad intrattenere collaborazioni con altre aziende che vantano già la loro presenza nel comparto. A tal proposito, l’imprenditore romano afferma: “ADV 20.10 si propone di diventare partner strategico nel settore della GDO per tutte le aziende che già operano in questo reparto, soprattutto nei rami del marketing e della pubblicità a carattere commerciale”. Inoltre, individua nel marketing cooperativo la strategia vincente per i centri commerciali ed i supermercati, al fine di realizzare una buona azione di marketing. Inoltre, sono proprio le grandi piattaforme commerciali operanti nel campo della Grande Distribuzione Organizzata a spingere i consumatori verso le imprese produttrici, mediante l’uso di canali online e offline. Tuttavia, per contatti con l’azienda dell’imprenditore Alessio Del Vecchio e approfondire le conoscenze sulla sua attività si consiglia di visitare il sito: www.adv2010.com
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La vetrina di Gucci, il pacco di Amazon, il regalo di Natale
Mentre si alleggeriscono le misure anti-Covid solo per permettere i consumi natalizi, sui quotidiani serpeggia un moto di indignazione dato che le vie delle shopping e i centri commerciali si stanno riempendo (come era ovvio).
La vetrina di Gucci, il pacco di Amazon, il regalo di Natale
Tra i capofila di questa indignazione i politici del variegato teatrino dell'ipocrisia che tanto hanno spinto per le riaperture natalizie.
Fra tutti poi spicca il sempre lungimirante Cirio, presidente della Regione Piemonte, che dopo essersi stracciato le vesti per uscire dalla zona rossa (più con strepiti e urla che con politiche sanitarie e sociali efficaci: solo la responsabilità, tutto sommato, degli abitanti del Piemonte ha permesso che si alleggerisse la pressione sugli ospedali) adesso afferma a gran voce che lo struscio per le vie del centro è "inaccettabile".
Già si parla di "vigilantes", aumento dei controlli, numeri chiusi per le vie dello shopping e molte altre varie forme di militarizzazione dei consumi.
La solfa è la stessa che veniva propagandata nella fine della scorsa primavera con la squallida caccia giornalistica all'assembramento da "movida", con la colpevolizzazione dei giovani e tutto il resto. Ma sono passati sei mesi da allora, gli effetti delle riaperture estive e della troppa avventatezza nel considerare la situazione sotto controllo ci hanno condotto direttamente nella seconda ondata e il paradigma della convivenza con il virus con il suo portato di vittime ha preso il sopravvento. Ora è ipocrita pensare che a queste aperture natalizie non seguirà una recrudescenza del virus, tutti lo sanno, è un cosiddetto "rischio calcolato". Peccato che questo calcolo vede sotto il segno meno le vite dei più deboli e di chi è maggiormente esposto al rischio contagio.
E' limitante però fermare la riflessione a queste considerazioni, che possono condurre a varie reazioni riduttive e semplificatorie. Una su tutte è quella che colpevolizza la gente che ha approfittato del via libera per farsi una passeggiata in centro o affollare i templi del consumo. Il corredo di esternazioni che si accompagnano a questa reazione è anch'esso piuttosto consunto seppure naturalmente muove da una giusta critica, quella al consumismo, alla mercificazione delle relazioni sociali e al ruolo che rivestono dentro il sistema di sviluppo in cui viviamo le feste comandate. Ma è l'obbiettivo di queste critiche ad essere controproducente. Contribuire alla canea mediatica contro chi si sta dando alle spese natalizie ci fa perdere di vista il vero punto, cioè la stretta connessione, attraverso proprio la mercificazione, tra consumo di massa e riproduzione sociale sotto l'attuale regime capitalista.
In quanti abbiamo notato negli anni il progressivo trasmigrare degli anziani dai circoli ricreativi (sempre meno) e dai parchi cittadini (mentre sparivano panchine e fontane in giro per le città con la scusa del decoro) ai bar dei grandi centri commerciali? In quanti abbiamo visto che di fronte a una sempre maggiore penuria di eventi sociali e culturali a carattere pubblico questi si siano moltiplicati tra le mura di note catene multinazionali? Quanto le grandi concentrazioni del consumo hanno frammentato i rapporti di vicinato?
Tutti questi esempi banali e autoevidenti sottolineano dei meccanismi più complessivi che hanno a che fare con la privatizzazione degli spazi, la sussunzione della "socialità" e dell'affettività alla valorizzazione capitalistica, con l'emergere del lavoro di "consumo" come una vera e propria attività ordinata, organizzata e incorporata.
Il nodo del lavoro di "consumo" è tutt'altro che privo di ambivalenze a partire dall'alienazione che genera. La relazione tra questo e la riproduzione sociale è anch'essa evidente ma non scontata negli effetti e nelle conseguenze. Per esempio: è giusto e ha senso fare delle campagne contro le catene della GDO dal lato del consumatore, ma per i soggetti che sono più coinvolti nella riproduzione sociale (soprattutto le donne) fare la spesa in un grande centro commerciale piuttosto che in piccoli negozi o botteghe vuol dire un risparmio di tempo non indifferente che si può spendere nello svolgere altre mansioni o nel ritagliarsi uno dei pochi momenti di relax. Questo risparmio nel tempo di lavoro di "consumo" nell'esperienza individuale diventa tanto più necessario tanto più si è soggetti a sfruttamento ed altre forme di dominio. In un modo simile si può guardare alle campagne che lanciano il boicottaggio di Amazon e altri siti di e-commerce: sono campagne sacrosante, ma devono sfuggire dalla logica della colpevolizzazione di chi utilizza questi mezzi perché risparmia o perché spreca meno del proprio tempo.
Per ragionare su questi piani è anche necessario uscire dalle logiche delle efficienze primarie: considerazioni del tipo "Non è che si stanno comprando il pane, ma lo smartphone" oppure "per una volta si può rinunciare ai regali di Natale" naturalmente sono di buon senso, ma non colgono un aspetto fondamentale. Occorre considerare anche queste attività in maniera più complessiva come nodi della riproduzione sociale sotto il regime capitalista. Come ci si veste, cosa si regala, come si consuma in poche parole fanno parte del modo in cui ci si costruisce una legittimità sociale, si contribuisce a costruirsi delle possibilità di ascesa sociale e purtroppo anche si socializza attraverso la mediazione della merce.
Ovviamente tutti questi aspetti della riproduzione sotto il capitalismo fanno i conti con enormi contraddizioni. La pandemia ne ha evidenziate molte: la distanza tra il valore d'uso e il valore di scambio della merce, il nodo dell'assenza di reddito di fronte all'insistenza della retorica della realizzazione nel consumo, la resistenza delle relazioni umane a farsi unicamente funzionali alla valorizzazione, la contraddizione tra il consumo infinito di qualsiasi materia con un potenziale di messa a profitto ed i limiti ecologici.
In queste contraddizioni tocca immergersi per provare a costruire degli itinerari di lotta contro la mercificazione che vadano oltre alla sostituzione di scarpe alla moda e spumante con monopattini elettrici e borracce ecocompatibili.
In questo senso bisogna evitare che la giusta avversione verso il consumismo (tanto più in questo momento) si trasformi nel rafforzamento delle retoriche antipopolari del potere che senza mezzi termini ci dice che è fondamentale continuare a consumare, ma non continuare a vivere. I responsabili delle nostre condizioni di vita, dei ricatti a cui siamo sottoposti sono chiari ed evidenti, cerchiamo di non renderci strumenti del loro teatrino, ma di costruire le possibilità per cui queste contraddizioni maturino e diventino orizzonte di una prospettiva di massa per farla finita con questo ingiusto e necrogeno sistema di sviluppo.
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La Sughereta, il nuovo ristorante dell'Hotel Antonella apre i battenti a Pomezia (Roma)
L'SHG Hotel Antonella, situato nel cuore dell'area commerciale di Pomezia, ha aperto al pubblico le porte della Sughereta, il ristorante dell'Hotel, un'oasi di pace a due passi dalla Pontina, nel cuore dei Castelli Romani. Luogo ideale per aperitivi aziendali ed eventi privati; circondato da 6000 mq di alberi da sughero centenari, illuminato da una luce soffusa ed impreziosito dal violino e dal violoncello di Giovanna Famulari e Vanessa Cremaschi.
L'hotel ha 133 camere no smoke, ristorante e lounge bar. palestra, Centro congressi, servizio di baby-sitting in camera. Angolo caffè/tè nell'area comune, Aria condizionata. Wi-Fi gratis e parcheggio gratis. Navetta gratuita per le aree limitrofe e da e per l'aeroporto. Un punto di forza è la sua posizione strategica, ideale sia per l'ottima raggiungibilità, sia per la vicinanza alla Capitale che alle note spiagge. A pochi chilometri dall'albergo, si trovano le spiagge di Torvajanica (5 km), Anzio (29 km) e Nettuno (30 km).
In occasione dell'inaugurazione per il restyling del ristorante, in compagnia di autorità e dei vertici di aziende del territorio, l'Hotel ha ospitato l'esibizione della performer internazionale Valeria Bonalume: danzatrice professionista più volte campionessa italiana di pole dance, protagonista di svariati format televisivi tra i quali: Chiambretti Night, Ballando con le Stelle e Italian's Got Talent.
La cena di gala è stata una proposta culinaria mirata alla valorizzazione dei prodotti locali, dalle materie prime a chilometro zero con un' attenta selezione della scelta dei vini, tutti di provenienza locale.
Un'occasione per presentare il rinnovato centro congressi e le novità commerciali del 2020, obiettivo del team SHG, quello di offrire ai suoi clienti, congressuali e leisure, nuove opportunità ed un servizio sempre più su misura e volto a valorizzare un'area industriale in grande trasformazione, circondata da luoghi carichi di storia e tradizione.
Via Pontina Km 28, Pomezia, Tel. +39 06.911481 RM www.shghotelantonella.com A poca distanza dall'albergo ci sono: Cinecitta World, Castel Romano Outlet e il parco divertimenti Zoomarine.
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