#top prodotti 2017
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livegood01 · 1 year ago
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💥Informazioni sull'azienda:-
La nostra azienda agricola biologica nasce a Vasanello (Vt), nel cuore della Tuscia, dall'esperienza maturata in tre generazioni di agricoltori. Qui abbiamo 20 ettari dedicati principalmente alla nocciola Tonda Gentile Romana e, ormai da qualche anno, abbiamo deciso di ampliare la varietà coltivando anche nocciole tipo Giffona. Tutti gli impollinatori utilizzati sono di qualità Nocchione.
Per avere un prodotto il più possibile sano e rispettoso della natura, siamo costantemente alla ricerca di sistemi innovativi per il trattamento della frutta a guscio. La nostra azienda dispone dei più moderni macchinari per la coltivazione e la raccolta, con tempi di lavorazione e stoccaggio brevi che garantiscono la migliore qualità del prodotto finale.
Il nostro laboratorio di produzione nasce nel 2017, offrendo nocciole biologiche coltivate, raccolte e confezionate localmente. La nostra gamma di prodotti comprende nocciole in guscio sia naturali che tostate e sgusciate. Il formato delle confezioni varia da 250g a 5kg.
💥Clicca qui per maggiori informazioni:- https://paranobio.com/
💥Posizione:- Via Enrico Celestini, 5501030 Vasanello VT, Italy
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Innovare il lavoro nel 2023: ma come?
Quali sono le aree di competenza richieste ai professionisti che vogliano innovare il lavoro nel 2023? Siamo nel nuovo anno ed anche il mondo del lavoro c'è bisogno di qualcosa di nuovo. Ne parliamo nella storia di oggi con Filippo Poletti. Innovare il lavoro nel 2023 tra hard skill e molto altro Nell’era della collaborazione tra uomo e macchina ai professionisti serve una nuova cassetta degli attrezzi che veda protagoniste le abilità “dure” (o “hard skill”) e le competenze soffici, altrimenti dette “di vita”. Ne parla il giornalista e influencer di LinkedIn Filippo Poletti nel libro “MBA Power: innovare alla ricerca del proprio purpose”: all’interno 101 storie di professionisti che tra il 2020 e il 2022, in piena pandemia, si sono rigenerati a Milano, tornando sui banchi di scuola. Intervista a Filippo Poletti Quindi, come si può innovare il lavoro in questo nuovo anno? L'abbiamo chiesto direttamente a Filippo Poletti con il quale abbiamo potuto fare una chiacchierata a tutto tondo su quello che è il mondo del lavoro: Chi è Filippo Poletti? Top voice di LinkedIn Italia, milanese, classe 1970 con executive MBA alla POLIMI Graduate School of Management, dal 2017 Curo sullo stesso LinkedIn una rubrica quotidiana dedicata ai cambiamenti del mondo delle professioni. Quali sono le aree di competenza per innovare il lavoro nel 2023? Strategia dell’innovazione, crescita esponenziale, trasformazione digitale, marketing omnicanale, gestione del cambiamento e leadership condivisa. Senza trascurare la macroeconomia, l’economia industriale, la finanza d’impresa e la gestione operativa. Queste sono le dieci aree di competenza richieste ai professionisti che vogliano innovare il lavoro nel 2023. Qual è la sfida che gli innovatori devono affrontare nel 2023? Gli innovatori sono chiamati a individuare la direzione da intraprendere. Devono sapere come creare valore per la sua azienda, il mercato e il resto della società. Per questo è necessario che acquisiscano una mentalità aperta alla progettazione e alla realizzazione di nuovi servizi e prodotti che mettano al centro l’esperienza degli utenti La capacità d'innovare come nasce? La capacità di innovare deve affondare le sue radici sulla conoscenza approfondita del mercato monetario e delle merci, delle economie di scala oltre che di gamma, così come sulla gestione delle attività aziendali e gli strumenti finanziari finalizzati allo sviluppo del business Read the full article
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tarditardi · 3 years ago
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2/12 Luca Guerrieri, Deitz, Meri from Meet Music fanno ballare Fabric Room - Milano
Giovedì 2 dicembre, Luca Guerrieri, artista, producer e dj che è anche mente, anima e cuore di Meet Music (un evento decisamente particolare che mette insieme nuovi talenti ed artisti e professionisti già attivi nel mondo musicale, una manifestazione da sempre a ingresso libero che prende vita a Follonica - Groseto, solitamente a giugno) porta con sé due artisti legati alla manifestazione per far ballare ed emozionare Fabric Room.
L'evento, decisamente interessante, coinvolge decine e decine di dj italiani ed internazionali e prende vita all'M8 Studio di Concorrezzo (Milano). Con l'artista e produttore toscano ci sono quindi anche Deitz, vincitore del MINI Meets Music Contest nel 2021 legato alla musica elettronica e Meri, cantautrice italo inglese sospesa tra canzone d'autore, sonorità acustiche e non solo. L'esibizione di Guerrieri è prevista per le 18, Deitz sale sul palco alle 17, mentre prima alle 16, è la volta di Meri.
Chi è Luca Guerrieri
SOCIAL, BIO, PHOTO HI RES LUCA GUERRIERI http://lorenzotiezzi.it/luca-guerrieri-dj/
In attività fin dal lontano 1995, il dj producer Luca Guerrieri vive a Follonica (GR) e lavora nel suo Double Vision Studio. Il suo sound è davvero difficile da definire, visto che attraversa tutti o quasi i diversi generi di musica elettronica.
Ad esempio, nel 2019, su Claps Records, la label che gestisce con Marco Roncetti, è uscito il suo primo album, "It Never Ends". Tra le 15 tracce ci sono anche alcuni brani downbeat. Nella primavera 2020 è invece uscito "Homemade", un album prodotto "in quarantena", mentre in autunno è stata la volta di "Nightmares", un viaggio musicale elettronico attraverso pandemia e impossibilità di vivere insieme l'energia della musica. Il 21 maggio 2021 è stata invece la volta di "Timeless", un album che è anche un avvertimento sul futuro del pianeta. Tra le diverse tracce, ecco "Risvegli", accompagnata da un sorprendente video che ha come protagonista Fabio Troiano, uno dei più affermati attori italiani, seguito da quello di "Una Luca che Scalda", con l'attrice e doppiatrice Giulia Santilli. E sempre a maggio 2021, ecco "Feelings", album della cantautrice italo inglese Meri che Luca Guerrieri ha prodotto.
Nel 2017 Guerrieri ha fondato Meet Music, una convention totalmente gratuita che si tiene a Follonica durante l'ultima settimana di giugno. L'obiettivo è quello di aiutare chi si approccia alla musica a capire meglio la professione del dj, mettendo a disposizione l'esperienza di molti professionisti. Nel 2020 e nel 2021, Meet Music Live Online ha comunque messo insieme professionisti e giovani talenti, grazie anche a MINI Meets Music Contest. Inoltre ha partecipato come docente per due anni allo Jagermeister / Jagermusic Lab italiano.
Tra i brani prodotti da Luca Guerrieri vanno citate almeno "Tears" (suonata anche nel main stage del Tomorrowland) e "Harmony", battezzata da Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1. Negli anni Luca Guerrieri ha remixato brani di decine di artisti internazionali tra cui Bob Sinclar, Marshall Jefferson, Sidekick, Dirty Vegas, Watermat, Roland Clark (…). Ha poi dato notevoli frutti la lunga collaborazione di Luca Guerrieri con Federico Scavo. Tra le tante tracce di successo ci sono "Strump (Blow It)", "Bug", "Que Pasa", "Balada". Insieme a Shorty (Radio Deejay, m2o), Luca ha invece coprodotto "Canta Canta", "Vazilando" ed "El Sonido", mentre con Tommy Vee "Bang Bang" e "Press Play".
In Italia si è esibito in molti dei locali di riferimento, mentre nel mondo ha fatto ballare top club come Privilege (Ibiza), Sankeys (Ibiza), Cielo (Dubai), Carrusel Club (Sofia).
Il flyer dell'evento Fabric Room su Instagram https://www.instagram.com/p/CW1LTttMdg9/
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mammainmakeup-blog · 7 years ago
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TOP PRODOTTI 2017 ft. Fiorellina84
Buongiorno ragazze, se volete conoscere i Top prodotti 2017 dovete solo continuare a leggere questo post!!!!
Io e Cinzia dopo avervi tenuto compagnia per tutto l’anno con i preferiti di ogni mese, abbiamo pensato di tirare le somme e mostrarvi i nostri top prodotti 2017.
La selezione è stata molto difficile considerato che siamo delle Beauty addicted e acquistiamo tantissimi prodotti.
Comincio…
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retegenova · 5 years ago
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  L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO
Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
  Roma, 19 Giugno 2019 – Con un indotto stimato di 800 milioni di Euro, che, oltre agli ingressi, comprende hotel, ristorazione, merchandising e altri servizi complementari, il settore dei Parchi Tematici sta assumendo un ruolo sempre più centrale nel sistema dell’offerta turistica italiana.
  A dimostrarlo è il primo incontro ufficiale tra il Ministro delle Politiche Agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio e i Rappresentanti dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, in occasione della presentazione del libro “L’industria dei Parchi Divertimento: un patrimonio di valore per il territorio” che si è svolta questa mattina nella sala Cavour del MIPAAFT.
  Nel corso della conferenza stampa, moderata dalla giornalista, autrice e conduttrice RAI Margherita Basso, Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani, ha delineato il profilo e il peso specifico di un comparto in costante sviluppo, che conta ad oggi più di 230 strutture tra parchi tematici, acquatici e faunistici.
Per Costa Edutainment è intervenuto Giorgio Bertolina, AD del gruppo leader in Italia nel settore edutainment che conta oggi 11 strutture sul territorio nazionale, con particolare riferimento a Liguria, Romagna e Toscana, 3 milioni di visitatori all’anno, un fatturato di 60 milioni di Euro e 450 dipendenti.
  Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di Euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di 18.4 milioni di ingressi venduti, con un tasso di incremento che sfiora il 10%. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20.000 posti di lavoro stabili, che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto.
Sul fronte dell’hôtellerie si calcola un totale di circa 1 milione di posti letto venduti nel corso dell’anno, considerando sia le strutture convenzionate sia gli eventuali resort interni ai parchi. In linea con l’andamento del settore nei principali Paesi Europei, anche in Italia si afferma la tendenza dei visitatori ad allungare il tempo medio di permanenza, abbinando la visita al soggiorno in hotel.
  Tutti questi dati dimostrano il ruolo strategico dei parchi a tema nello sviluppo territoriale e nazionale, rendendo quanto mai necessaria una più stretta collaborazione con le Istituzioni competenti.
Da oltre mezzo secolo i parchi si contraddistinguono sul mercato nazionale per l’impiego di ingenti capitali volti all’innovazione e all’aggiornamento di servizi e prodotti, elementi vitali nel campo del divertimento e dell’intrattenimento.
  “L’industria dei parchi di divertimento rappresenta un valore indiscusso per il turismo nazionale e internazionale. Dobbiamo puntare sempre più sulla diversificazione e sulla destagionalizzazione dell’offerta se vogliamo essere un Paese capace di attrarre diverse tipologie di visitatori, anche alla luce del report oggi presentato e che conferma come il visitatore dei parchi non sia un turista mordi e fuggi ma alto spendente, con importanti ricadute su tutto il territorio in termini di mercato e occupazione” –, è quanto ha dichiarato il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Sen. Gian Marco Centinaio. “Stiamo lavorando sull’enoturismo, sul turismo sostenibile, rurale, bisogna lavorare anche sul turismo dei ‘parchi di divertimento’ che da sempre si contraddistingue per l’impiego di importanti capitali, servizi e prodotti innovativi”.
  “Il nostro obiettivo a breve termine – ha aggiunto Giuseppe Ira, Presidente dell’Associazione dei Parchi Permanenti Italiani – è di incrementare ulteriormente il tasso di crescita del settore, portandolo ai livelli di altri Paesi UE, come Francia e Germania, che hanno già da tempo identificato nei parchi una risorsa fondamentale per il turismo, in sinergia con l’offerta culturale, artistica e naturalistica del territorio. Nello specifico, punteremo sulla destagionalizzazione, creando nuove finestre di fruizione del prodotto in periodi come Halloween e le festività natalizie”.
  Volano di investimenti e occupazione, i Parchi Tematici rappresentano un mercato che ha ancora un grande potenziale di espressione: l’inizio di una concreta collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali ha una portata storica per il comparto e sarà propedeutica per una nuova fase di espansione. Qualificandosi come vere e proprie destinazioni tematiche, i parchi contribuiscono alla crescita dei flussi sul territorio, migliorando ulteriormente la qualità e l’appeal dell’offerta turistica del nostro Paese sia sul mercato interno sia sul mercato internazionale.
  L’Associazione Parchi Permanenti Italiani (PPI) rappresenta oltre 60 parchi divertimento di carattere tematico, acquatico e faunistico, diffusi in tutta la Penisola, e opera nell’ambito di ANESV, Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti, aderente a Federturismo Confindustria. L’Associazione supporta i suoi membri monitorando e analizzando l’evoluzione della disciplina amministrativa e fiscale, con particolare riferimento al diritto del lavoro, alle norme in merito alla conservazione delle specie animali e alla sicurezza degli impianti. L’attività è orientata alla valorizzazione del ruolo economico e sociale dei parchi, incentivando la collaborazione con le istituzioni locali, regionali e nazionali, onde consentire un più agevole e rapido sviluppo del settore. www.parchipermanenti.it.  
    Ufficio stampa
COSTA EDUTAINMENT SPA
www.costaedutainment.it
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L’industria dei parchi divertimento: un patrimonio di valore per il territorio   L’INDUSTRIA DEI PARCHI DIVERTIMENTO: UN PATRIMONIO DI VALORE PER IL TERRITORIO Analisi, previsioni ed effetti degli sviluppi futuri del settore dei Parchi Tematici in Italia in collaborazione con le amministrazioni pubbliche locali, regionali e nazionali.
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bangtanitalianchannel · 6 years ago
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[ARTICOLO] Come i BTS, i Wanna One, i Big Bang e altri gruppi K-pop stanno influenzando la moda
“Da quando il video “Gangnam Style” di Psy diventò virale nel 2012, la musica pop coreana ha visto una lenta crescita - fino ad ora. Rapidamente si sta trasformando in un fenomeno globale. Dal cibo alla bellezza alla moda, l’onda coreana* continua a crescere - con l’accumularsi di fan dediti alle loro star musicali e milioni di follower sui social media. Molte marche - da nomi atletici come Nike, Adidas, Puma e Reebok, a quelle di lusso come Gucci e Fendi - stanno prendendo atto dell’influenza diffusa del K-pop. “I giovani consumatori sono esposti ad una grande varietà di celebrità e intrattenimento rispetto al passato e il K-pop gioca a loro favore” ha detto Beth Goldstein, analista della moda nel campo di calzature e accessori per The NPD Group Inc. “È diverso ma comprensibile. Per una marca di moda, una collaborazione con artisti K-pop è un modo unico per arrivare davanti alla demografia desiderata su una scala più globale”. “È parte dello zeitgeist (N/B: la cultura di un determinata epoca, qui si riferisce al periodo corrente). I loro video sono opere d’arte” ha detto Marc Beckman, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria DMA United. “La musica è di alta qualità e ciò si estende alla merce. Il K-pop è un’espressione della cultura giovanile e continuerà a crescere oltre la musica”. La boy band coreana BTS è tra le celebrità attuali più famose nel mondo della musica e nonostante l’album rilasciato quest’anno non sia in lingua inglese, il gruppo sta avendo molto successo negli Stati Uniti. I BTS, che comprendono V, Suga, Jungkook, RM, Jin, J-Hope e Jimin, stanno oltrepassando confini tra le culture sin dalla loro formazione nel 2013. Il loro album “Tear”, per esempio, è il primo di sempre rilasciato da un artista coreano ad arrivare in cima alla classifica Billboard 200, al suo debutto a maggio. Un singolo dall’album, “Fake Love”, è la prima canzone di un gruppo K-pop ad entrare nella Top 10 della Billboard Hot 100. Con quasi 12 milioni di follower su Instagram, i BTS hanno una fanbase leale, chiamata BTS Army - e alcuni insider paragonano la moda del momento alla Beatlemania**. Nel 2017, la band è stata la più twittata tra gli account delle celebrità e si è anche portata a casa il premio Top Social Artist ai Billboard Music Awards quell’anno. Ha vinto quell’onore (anche) alla premiazione di quest’anno. La Puma si è unita ai BTS nel 2015 in Corea del Sud. Ora la marca atletica sta portando l’accordo al prossimo livello con prodotti in collaborazione (con loro), che includono Puma Turin*** così come abbigliamento sportivo. “Abbiamo osservato che molte delle nostre clienti entrano in sintonia con i BTS e siamo soddisfatti del modo in cui hanno risposto ai prodotti e alla pubblicità risultati dalla collaborazione” ha detto Adam Petrick, direttore globale della marca e del marketing. La collezione Puma x BTS sarà disponibile a livello mondiale questo mese. La band può anche essere vista nelle campagne pubblicitarie della compagnia quest’anno per la Puma Suede e le tute T-7. “In questo momento, hanno la presenza più forte nel mercato coreano e sono fantastici ambasciatori locali lì per noi, ma abbiamo intenzione di collaborare più seriamente con loro” ha detto Petrick. “La loro popolarità su e giù dal palco sta crescendo a livello mondiale ed è entusiasmante accompagnarli nel viaggio”.” *(N/B: meglio conosciuta come Hallyu, fenomeno di diffusione della cultura pop coreana, riguardante la musica ed altri campi) **(N/B: fenomeno riguardante la popolarità dei Beatles e la sua diffusione, in particolare il suo fanbase, uno tra i primi più grandi della storia) * (N/B: collezione di quest’anno nata dalla collaborazione tra Puma e BTS)
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Clara) | ©Footwear
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paranobio6 · 3 years ago
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Questa è la nostra storia. Il futuro scriviamolo insieme.
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La nostra azienda agricola biologica si trova da tre generazioni a Vasanello (Vt), nel cuore della Tuscia. Disponiamo di 20 ettari principalmente dedicati alla coltivazione della nocciola Tonda Gentile Romana, e da qualche anno abbiamo deciso di ampliare la varietà coltivando anche nocciole di tipo Giffona. Tutti gli impollinatori utilizzati sono di qualità Nocchione.
Per avere un prodotto il più possibile salutare e rispettoso della natura, siamo costantemente alla ricerca di sistemi innovativi per il trattamento dei noccioli.
La nostra azienda possiede i più moderni macchinari per coltivazione e raccolta, con brevi tempi di lavorazione e stoccaggio che garantiscono la migliore qualità del prodotto finale.
Dal 2017 è nato il nostro laboratorio di produzione che offre nocciole biologiche coltivate, raccolte e confezionate localmente. La nostra gamma prodotti comprende nocciole in guscio e sgusciate sia naturali che tostate. Il formato delle confezioni varia da 250g a 5kg.
Our Top Keywords :- 
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Nocciole biologiche sgusciate
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imwhatiplay · 3 years ago
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Sia
(1975, Adelaide, Australia)
Sia Kate Isobelle Furler, nota semplicemente come Sia è una cantautrice e compositrice australiana. Inizia la sua carriera in una band acid jazz di Adelaide. Quando si trasferisce a Londra si unisce al duo britannico Zero 7, proseguendo però anche la carriera da solista.
Top 10 Spotify
Nel 2017 Sia realizza Everyday Is Christmas, il suo primo album natalizio. Il disco contiene brani originali scritti e prodotti da Sia.
 Everyday Is Christmas - 2017
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pneusnews · 6 years ago
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A The Tire Cologne, MAK ha portato molte novità, sia sul fronte ruote che, soprattutto, su quello TPMS. Ne abbiamo parlato con Guglielmo Bertolinelli, Amministratore Delegato dell’azienda.
Come è andata la fiera?
I primi due giorni, che anche ad Essen erano per lo più popolati dai visitatori internazionali, sono andati molto bene. Non abbiamo davvero avuto un attimo di tregua. Anche gli ultimi, in cui sono stati presenti i gommisti tedeschi, non sono andati male, anche se sicuramente poteva essere scelta una data per la fiera senza un ponte festivo.
Tra le novità di prodotto, ce n’è una in particolare che merita attenzione?
Sicuramente la Turismo-FF. FF sta per Flowforming e indica che il canale è forgiato. Grazie a questa tecnologia, la ruota pesa il 22% in meno rispetto ad una fusa e questo garantisce un maggior comfort, un consumo ridotto di carburante e un miglior handling, nonché una miglior frenata e accelerazione. Con questo prodotto abbiamo un’applicazione dedicata a Porsche, in particolare alle nuove Panamera e Cayenne, per cui non avevamo un prodotto. In dimensione 20 e 21 pollici andranno a rappresentare la ruota perfetta per l’equipaggiamento invernale delle auto di Stoccarda.
Il mercato in Italia come sta andando?
Per MAK il mercato sta andando molto, molto bene. In Italia abbiamo registrato un picco primaverile atipico, in cui c’è stata una concentrazione quasi autunnale del lavoro. Marzo è andato peggio rispetto a marzo 2017, a causa della partenza ritardata della stagione, ma aprile e maggio hanno ampiamente compensato il calo del mese precedente. Siamo molto soddisfatti.
Che segnali sta dando il mercato?
Il mercato ci dice che si sta verificando un importante innalzamento del mix. Oggi si vendono misure molto più grandi di alcuni anni fa, mentre il basso di gamma registra una frenata notevole, dovuta principalmente al fenomeno all season, che sta letteralmente esplodendo.
Voglio leggere positivamente questa tendenza: MAK e gli altri principali produttori di ruote guardano alla fascia medio alta del mercato. Il 4 stagioni toglie congestione sul punto vendita nel periodo di picco e quindi possiamo trarne un vantaggio. Il gommista, infatti, nel momento del cambio stagionale non ha un secondo libero e questo lo costringe ad offrire solamente il minimo indispensabile, ovvero il cambio gomme. Quando ha tempo di pensare, invece, propone anche la ruota.
In fiera avere messo sotto i riflettori l’offerta TPMS MAK. Come sta andando questo segmento?
I TPMS stanno andando molto bene. L’anno scorso abbiamo venduto 80.000 pezzi e quest’anno, nei primi 4 mesi, siamo in crescita del 120%. E si tratta di un mercato che deve ancora esplodere, legato solamente al secondo treno, perché il ricambio non è ancora partito.
Proprio a Colonia avete lanciato il MATE.
MATE è il nuovo marchio di MAK per i sensori. È prodotto da Autel, azienda che da decenni si occupa di diagnostica, in Cina. Si tratta di un prodotto davvero innovativo. Noi lo chiamiamo 1 Sensor perché effettivamente è l’unico sensore sul mercato che supporta l’intercambiabilità del case tra la valvola in metallo e quella in gomma. Inoltre, può lavorare sia con la frequenza europea che con quella americana. Dispone di un nuovo case alleggerito, che pesa il 30% in meno della concorrenza, cosa che lo rende ideale per la bilanciatura, ed è anche più piccolo, rendendo migliore l’accoppiamento con la ruota.
Come verra commercializzato MATE e ci saranno cambiamenti per gli altri prodotti che distribuite?
MATE è un marchio di proprietà di MAK. Il sensore, grazie ad un accordo con Autel, saarà distribuito in tutta Europa solamente con questo marchio, mentre Autel lo venderà con il suo marchio in Asia e America. Porteremo avanti anche la vendita del precedente sensore Autel, di cui eravamo già distributori, e naturalmente anche dei prodotti Orange. Un’altra novità è la distribuzione dei TPMS di HUF, marchio premium tedesco che copre l’altissima gamma come Lamborghini, Porsche, Aston Martin.
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MAK: il mercato e le novità di ruote e TPMS – intervista a Guglielmo Bertolinelli A The Tire Cologne, MAK ha portato molte novità, sia sul fronte ruote che, soprattutto, su quello TPMS.
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daraprispumanti · 3 years ago
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#SlowWine 2022 , la guida dei #vini di #Slowfood , alla #daraprì assegnati :
CHIOCCIOLA
(simbolo assegnato alle cantine per il modo in cui intrepretano valori – organolettici, territoriali e ambientali – in sintonia con la filosofia di Slow Food. I vini di una Chiocciola rispondono anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove sono stati prodotti).
TOP WINE – VINO SLOW: M. Cl. Brut RN 2017
(Top Wine che, oltre ad avere una qualità organolettica eccellente, riesce a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente. L’attribuzione di questo simbolo implica l’assenza di diserbo chimico nei vigneti. Il Vino Slow risponde anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove è stato prodotto)
#SlowWine2022
#spumante da #vitigniautoctoni
#bombinobianco #metodoclassico di #puglia
#sparklingwine #bollicinedauveitaliane
#enjoydarapri
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saggiosguardo · 6 years ago
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Blackmagic eGPU alla prova, i grossi limiti sono noti: macOS e AMD
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Insieme ai MacBook Pro 2018 Apple ha aggiunto al proprio catalogo la vendita in esclusiva della Blackmagic eGPU con AMD Radeon Pro 580. Si tratta di un case Thunderbolt 3 / PCIe che contiene una versione custom della stessa scheda grafica che si trova negli ormai vecchi iMac 27" 2017 top di gamma (recensione). Dico vecchi pur essendo gli ultimi perché montano un hardware che sarebbe davvero il caso di rinfrescare con l'inserimento delle nuove CPU Coffee Lake, cosa che potrebbe avvenire da un momento all'altro. La eGPU di Blackmagic ha un prezzo di 695€ e include anche una serie di comode connessioni. È vero che ha il limite di non poter cambiare in futuro la GPU e che questa è di vecchia generazione (non è una Vega, insomma), ma il taglio di banda della T3 non consente di sfruttare più di tanto i modelli superiori di AMD. Personalmente ho preferito acquistare il ben più flessibile AKiTiO Node Pro (recensione) per testare anche altre schede, tra cui le NVIDIA/CUDA, ma tutto sommato il prodotto Blackmagic non sembra male.
A parte i limiti strutturali della poca banda T3 utilizzabile per il bus PCIe 3.0, e quindi per la scheda grafica, i problemi veri che ho riscontrato nella mia analisi sulle eGPU riguardano il supporto software fornito da macOS. In sintesi le app che consentono uno sfruttamento semplice e diretto della eGPU per i calcoli, sia usando lo schermo interno del MacBook Pro che uno esterno, sono davvero pochi (e uno di questi è Blackmagic DaVinci Resolve). Sicuramente l'arrivo di un tool come set-eGPU.sh aiuta a tamponare, ma il supporto nativo senza interventi manuali è ancora molto limitato. Addirittura Final Cut Pro ignora la scheda grafica esterna e alcuni programmi e giochi richiedono uno schermo esterno collegato direttamente ad una uscita della eGPU per sfruttarla, anche se questo significa avere poca banda per il rendering e dimenticarsi il 4K a 60Hz. Lo scenario è ancora molto incerto e per quanto l'immaginario sia promettente i campi di applicazione reale e pratica di questa soluzione sono minimi.
Non sarebbe stato male se si fosse sfruttata la presentazione di questo nuovo prodotto per migliorare l'integrazione software, ma un test eseguito da eGPU sembra confermare tutti i limiti che c'erano ad aprile, quando ho testato una soluzione simile creata con componenti standard grazie all'AKiTiO Node Pro. Difficile parlare di "convenienza" quando i prezzi sono così alti ma se ci fosse un supporto pieno all'uso della eGPU, la proposta di Blackmagic non sarebbe affatto male, anche per la presenza di 4 USB, Thunderbolt 3 passante, HDMI 2.0 e la possibilità di ricarica a 85W del MacBook Pro 15". Queste cose solitamente richiedono un dock che può essere anche molto costoso, come l'ottimo StarTech che ha certamente qualcosa in più ed un prezzo street di 200€ inferiore ma non include una scheda grafica. La speranza che migliori qualcosa lato software c'è ma va anche detto che già sfruttiamo una piccola parte del bus PCIe 3.0 per i limiti della T3 e che dunque il futuro non prevede chissà quali miglioramenti. Non credo che questi prodotti così concepiti saranno mai interessanti per soluzioni ad altre prestazioni, ma vedo un possibile mercato di qui a pochi anni, quando i chip T3 saranno più a buon mercato e magari presenti anche nei MacBook 12", le schede grafiche con potenza equiparabile alla RX580 si potranno miniaturizzare e saranno più economiche. A quel punto uno scatolotto ben più piccolo di questo potrebbe offrire tutta la potenza grafica che manca ad un ultra portatile, porte aggiuntive ed un prezzo di circa 300€. Quella sì che potrebbe essere una cosa utile... mentre come prodotto per i professionisti con alte esigenze le mie personali riserve sono elevatissime.
A differenza delle tecnologie Apple ed AMD, NVIDIA CUDA spinge forte anche via eGPU
Il panorama cambierebbe radicalmente se Apple si decidesse ad usare le NVIDA, perché l'architettura CUDA consente di massimizzare la resa prestazionale nell'uso della eGPU per i calcoli e quasi non subisce un taglio di prestazioni dovuto alla T3. Alcuni test preliminari che avevo eseguito erano davvero promettenti ma ottenuti tramite procedure non ufficiali e non si può pensare di affidare il proprio lavoro ad accrocchi non supportati nativamente dal produttore del proprio computer, per questo ho smesso di sperimentare con le eGPU NVIDIA sui MacBook Pro... ma rimane un vero peccato.
L'articolo Blackmagic eGPU alla prova, i grossi limiti sono noti: macOS e AMD proviene da SaggiaMente.
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eGPU: supporto semplificato (per AMD) con macOS High Sierra 10.13.4 beta Continuano i miei esperimenti in ambito eGPU, che ogni giorno...
Recensione: AKiTiO Node Pro, eGPU via Thunderbolt 3 per professionisti Sono sempre stato piuttosto scettico sulle eGPU, più che altro...
from Blackmagic eGPU alla prova, i grossi limiti sono noti: macOS e AMD
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tarditardi · 3 years ago
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"Una Luce che Scalda", per Luca Guerrieri un video capace di emozionare
In questo periodo Luca Guerrieri è decisamente impegnato anche come produttore con la cantautrice Meri e come organizzatore di Meet Music, un festival che a Follonica mette insieme giovani, artisti affermati e professionisti della nusica. Ma non trascura la sua musica e i suoi video
Su YouTube da qualche tempo  è disponibile il nuovo video dell'artista toscano Luca Guerrieri. Il brano è "Una Luce che Scalda". L'artista toscano che nel maggio 2021  ha pubblicato "Timeless", un album particolare, che mette insieme elettronica, ritmo, melodia e ricerca anche visiva e multimediale. Per questo i video sono decisamente importanti. "Con questo video interpretato da Giulia Santilli, attrice teatrale e doppiatrice che davvero ha dato un contributo importante al clip, si chiude un lungo percorso iniziato già a gennaio 2021 con il vieo di "Timeless", brano che ha dato il titolo al mio album - https://youtu.be/g665YcEJ4ck. A fine febbraio 2021 era invece arrivato 'Crescendo' - https://youtu.be/lorpQ-QjYvM - un altro video decisamente importante. "In tutti e quattro  i video  è l'ambiente ad essere al centro della scena, insieme alle emozioni dei protagonisti. In quello di una 'Una Luce che Scalda' si vede e si sente la bellezza del Golfo di Follonica, ma c'è anche una storia tutta da scoprire", conclude Luca Guerrieri.
SOCIAL, BIO, PHOTO HI RES LUCA GUERRIERI http://lorenzotiezzi.it/luca-guerrieri-dj/
Chi è Luca Guerrieri
In attività fin dal lontano 1995, il dj producer Luca Guerrieri vive a Follonica (GR) e lavora nel suo Double Vision Studio. Il suo sound è davvero difficile da definire, visto che attraversa tutti o quasi i diversi generi di musica elettronica.
Ad esempio, nel 2019, su Claps Records, la label che gestisce con Marco Roncetti, è uscito il suo primo album, "It Never Ends". Tra le 15 tracce ci sono anche alcuni brani downbeat. Nella primavera 2020 è invece uscito "Homemade", un album prodotto "in quarantena", mentre in autunno è stata la volta di "Nightmares", un viaggio musicale elettronico attraverso pandemia e impossibilità di vivere insieme l'energia della musica. Il 21 maggio 2021 è stata invece la volta di "Timeless", un album che è anche un avvertimento sul futuro del pianeta. Tra le diverse tracce, ecco "Risvegli", accompagnata da un sorprendente video che ha come protagonista Fabio Troiano, uno dei più affermati attori italiani, seguito da quello di "Una Luca che Scalda", con l'attrice e doppiatrice Giulia Santilli. E sempre a maggio 2021, ecco "Feelings", album della cantautrice italo inglese Meri che Luca Guerrieri ha prodotto.
Nel 2017 Guerrieri ha fondato Meet Music, una convention totalmente gratuita che si tiene a Follonica durante l'ultima settimana di giugno. L'obiettivo è quello di aiutare chi si approccia alla musica a capire meglio la professione del dj, mettendo a disposizione l'esperienza di molti professionisti. Nel 2020 e nel 2021, Meet Music Live Online ha comunque messo insieme professionisti e giovani talenti, grazie anche a MINI Meets Music Contest. Inoltre ha partecipato come docente per due anni allo Jagermeister / Jagermusic Lab italiano.
Tra i brani prodotti da Luca Guerrieri vanno citate almeno "Tears" (suonata anche nel main stage del Tomorrowland) e "Harmony", battezzata da Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1. Negli anni Luca Guerrieri ha remixato brani di decine di artisti internazionali tra cui Bob Sinclar, Marshall Jefferson, Sidekick, Dirty Vegas, Watermat, Roland Clark (…). Ha poi dato notevoli frutti la lunga collaborazione di Luca Guerrieri con Federico Scavo. Tra le tante tracce di successo ci sono "Strump (Blow It)", "Bug", "Que Pasa", "Balada". Insieme a Shorty (Radio Deejay, m2o), Luca ha invece coprodotto "Canta Canta", "Vazilando" ed "El Sonido", mentre con Tommy Vee "Bang Bang" e "Press Play".
In Italia si è esibito in molti dei locali di riferimento, mentre nel mondo ha fatto ballare top club come Privilege (Ibiza), Sankeys (Ibiza), Cielo (Dubai), Carrusel Club (Sofia).
 https://youtu.be/fZAURbDvd4o
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leparoledelmondo · 6 years ago
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Multinazionali
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Secondo le Nazioni Unite, i gruppi multinazionali sono 82.000, complessivamente impiegano oltre 120 milioni di persone, fatturano 42mila miliardi di dollari e contribuiscono al 14% del prodotto lordo mondiale. Le multinazionali sono come i mammiferi e vanno da dimensioni minuscole come i topolini, a stazze gigantesche come gli elefanti. In certi casi i loro giri d’affari sono superiori a ciò che producono interi Paesi. Se compilassimo una lista delle prime cento economie del mondo, includendovi sia i Paesi, in base al loro prodotto interno lordo, sia le imprese, in base al loro fatturato, scopriremmo che 44 sono multinazionali. La prima compare al 27° posto: è Walmart, con un fatturato superiore al prodotto interno lordo dell’Austria.
Per la loro enorme capacità di produzione e di vendita, ormai nessun Paese contiene un numero di consumatori sufficiente ad assorbire i prodotti delle multinazionali. Per questo il loro mercato è il mondo intero all’interno del quale potersi muovere senza ostacoli per collocare ovunque i propri prodotti. Una sete di crescita senza limiti globalizzata con laiuto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO per dirla all’inglese). Così stiamo costruendo un mondo alla rovescia dove l’interesse generale è sottomesso al profitto di pochi. Ma non si tratta di un destino ineludibile. Tutto ciò che è imposto con la forza può essere arrestato e modificato con la resistenza. E sapendo che le più grandi alleate del potere sono ignoranza e apatia, la prima cosa da fare è scrollarci di dosso la disinformazione, che ci depista, e il senso di impotenza, che ci paralizza. Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo  ha passato in rassegna le prime 200 multinazionali, nella edizione 2017 di Top 200, pubblicata sul sito http://www.cnms.it/. Conoscendoli potremmo scoprire che non sono poi così forti come cercano di farci credere.
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giancarlonicoli · 4 years ago
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12 nov 2020 18:57
CHE BOTTA D'IMMAGINE ALLUCINANTE: ALESSANDRO PROFUMO HA LO STIPENDIO PIGNORATO - L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA PRIMA INDUSTRIA MILITARE ITALIANA SUBISCE IL PROVVEDIMENTO GIUDIZIARIO INSIEME AD ALTRI EX COLLEGHI BANCHIERI DI UNICREDIT (A LORO SEQUESTRATE ANCHE LE CASE) NELL'INCHIESTA PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA PER L'USO SPREGIUDICATO DEI DERIVATI, APPIOPPATI ALLE SOCIETÀ CHE CHIEDEVANO PRESTITI
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Paolo Biondani per https://espresso.repubblica.it/
L'amministratore delegato della prima industria militare italiana Alessandro Profumo ha lo stipendio pignorato. E i suoi ex colleghi banchieri hanno pure le case sotto sequestro.
L'inatteso provvedimento giudiziario ha colpito quattordici manager che guidavano Unicredit negli anni del boom dei derivati: prodotti finanziari ad alto rischio, che prima della crisi venivano venduti dalle più importanti banche italiane e straniere per cifre imponenti. Contratti molto complessi, paragonabili a scommesse economiche, che hanno minato i conti di migliaia di imprese private e amministrazioni pubbliche di tutta Italia. In uno dei casi più gravi, il proprietario di un'industria pugliese rovinata dai derivati ha reagito con una denuncia penale, dopo aver video-registrato di nascosto i suoi incontri cruciali con i funzionari di Unicredit.
L'indagine della Guardia di Finanza, coordinata dal pm Isabella Ginefra, ha superato il primo esame nel febbraio scorso: il giudice dell'udienza preliminare ha rinviato a giudizio i dirigenti di Unicredit in carica all'epoca dei fatti, tra cui spiccano l'ex amministratore delegato Federico Ghizzoni e il suo predecessore Alessandro Profumo, che dal 2017 guida il gruppo Leonardo (l'ex Finmeccanica), il colosso nazionale delle armi, elicotteri e tecnologie per la difesa.
Ora i banchieri si ritrovano così imputati di bancarotta fraudolenta davanti al tribunale di Bari, dove aveva sede Divania, che prima della crisi dava lavoro a più di 400 operai, vendeva i suoi divani in pelle anche all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, e non aveva mai avuto problemi di liquidità. Secondo l'accusa, i guai sono cominciati proprio con l'esecuzione dei derivati: una successione di oltre duecento contratti-fotocopia siglati dal 2000 al 2005, con rinnovi continui ad ogni scadenza per rinviare l'emersione delle perdite, che intanto diventavano sempre più gravi.
L'accusa di bancarotta è legata alla scoperta che la banca avrebbe «manipolato e falsificato» i contratti, truccando le date e i contenuti di molti atti, di cui risultano scomparsi gli originali. Il titolare di Divania, inoltre, sarebbe stato «ingannato» sulla struttura stessa dei derivati, che gli venivano presentati come «strumenti di copertura contro i rischi di cambio del dollaro», mentre in realtà erano complicatissime «combinazioni di contratti di opzione», occultandone così «la natura speculativa», come scrivono i giudici: in altre parole, si trattava di pericolose scommesse finanziarie, proposte e gestite dalla stessa banca che poi incamerava commissioni e profitti a danno del cliente.
Tutti gli imputati respingono le accuse. In particolare i legali di Unicredit sostengono, anche nelle parallele cause civili in corso da anni, che il fallimento dell'azienda pugliese non sarebbe stato provocato dai derivati, ma da una contemporanea crisi di mercato. E giustificano le date non vere e i contratti mancanti come «mere incongruenze documentali», dovute a «deprecabili imprecisioni e reiterate disattenzioni» dei funzionari della banca: «errori» che non proverebbero nulla di illecito, in quanto lo stesso cliente, cioè Divania, avrebbe «tollerato tale prassi», accettando l'esecuzione dei derivati «imprecisi».
Due mesi fa, quando si è aperto il processo penale, il titolare dell'azienda danneggiata, Francesco Saverio Parisi, che si è costituito parte civile con l'avvocato Maurizio Altomare, ha chiesto il «sequestro conservativo» dei beni degli imputati, per garantirsi i futuri risarcimenti in caso di condanna dei banchieri. E la seconda sezione penale del tribunale di Bari (presidente Mascolo, giudici a latere Moretti e Mastromatteo) ha accolto l'istanza di misura cautelare di tipo patrimoniale. Nel provvedimento intestato ai 14 banchieri, di cui l'Espresso ha ottenuto copia, si legge che il tribunale «dispone il sequestro conservativo dei beni immobili di proprietà degli imputati, cosi come risultanti dalle visure catastali allegate, nonché dei beni mobili e dei conti correnti postali o bancari intestati ai medesimi, ovunque accesi, nonché di eventuali depositi titoli e strumenti finanziari», fino a raggiungere «la complessiva somma di 40 milioni di euro».
Dagli atti del catasto, aggiungono i giudici, «si evince che il valore degli immobili di proprietà degli
imputati appare insufficiente a garantire l'adempimento» del totale dei risarcimenti rivendicati dalla parte civile. Di conseguenza, il tribunale «dispone altresì il sequestro conservativo, nella misura di un quinto, degli emolumenti» derivanti da «retribuzioni o pensioni» che verranno incassati durante tutto il processo dagli stessi imputati.
Il sequestro conservativo non è un esproprio e non presuppone un giudizio di colpevolezza: impedisce solo di vendere o donare i beni, per garantire gli eventuali risarcimenti alle vittime del reato, che diventeranno effettivi solo in caso di condanna. Le carte allegate mostrano che il provvedimento colpisce, in pratica, il 50 per cento di una villa in Versilia dell'ex banchiere Ghizzoni (non l'altra metà, intestata alla moglie) e numerosi appartamenti o quote di immobili, tra Milano, Liguria e Val d'Aosta, di proprietà di Luca Fornoni e Davide Mereghetti, i manager della finanza che dirigevano la cosiddetta “factory”, la fabbrica dei derivati del gruppo Unicredit. Casa congelata anche per gli altri imputati con cariche minori. Per Profumo, invece, il blocco giudiziario riguarda solo un quinto dello stipendio (il limite massimo consentito dalla legge) e i conti bancari che verranno via via identificati dalla parte civile: il top manager, infatti, non risulta proprietario di alcun immobile. Stando alle visure catastali, l'attuale numero uno di Leonardo non ha niente di intestato, neppure una prima casa o un box per auto.
Nel decreto di rinvio a giudizio, Profumo è chiamato in causa come ex amministratore delegato di Unicredit e presidente della controllata Ubm: secondo l'accusa, era lui che «elaborava, dirigeva e coordinava le strategie di commercializzazione dei derivati alle imprese clienti della banca, tra cui Divania spa». L'accusa si fonda anche sui risultati di un'ispezione della Consob, che nel 2007 aveva multato l'intero vertice di Unicredit proprio per gli affari con i derivati, chiusi con perdite gravi a carico di un totale di 12.700 aziende italiane. L'ex banchiere Ghizzoni, invece, è fimito sotto accusa «per non aver adempiuto alla diffida, inviatagli nell'aprile 2011, a restituire le somme sottratte a Divania con i derivati». Per provare che il capo della banca sapeva del problema pugliese, l'imprenditore Parisi ha spedito quella raccomandata direttamente a lui.
Il provvedimento di sequestro conservativo ha una particolarità anche giuridica: i beni bloccati vengono destinati non alla società fallita, ma personalmente a Parisi, che era titolare del 99,5 per cento di Divania spa, per compensare «il depauperamento del proprio patrimonio» derivante dalla perdita di valore delle sue azioni dopo il dissesto aziendale collegato ai derivati.
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imwhatiplay · 3 years ago
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Walk Off the Earth
(2006, Burlington, Ontario, Canada)
I Walk Off the Earth (conosciuti anche con l'acronimo WOTE) sono un gruppo musicale indie canadese. Hanno guadagnato una fama planetaria attraverso i loro video musicali realizzati a bassissimo costo, video sia di cover che di canzoni originali. La band ha costruito la propria fortuna in maniera del tutto indipendente, senza alcun aiuto di etichette discografiche o nessun tipo di management. I video e le canzoni del gruppo sono prodotti dal frontman, nonché multistrumentista, Gianni Luminati Nicassio.
Top 10 Spotify
I Walk Off the Earth hanno realizzato diversi EP a carattere natalizio.
 A Walk Off the Earth Christmas - 2014  Holiday Beard Ballds, Vol 1 - 2017  Subscribe to the Holiday - 2018
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