#smalti di Limoges
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Il cofano di Guala Bicchieri "ritrova smalto": aperta la sottoscrizione per ricomporre lo scrigno-capolavoro del cardinale
Il cofano di Guala Bicchieri "ritrova smalto": aperta la sottoscrizione per ricomporre lo scrigno-capolavoro del cardinale
Elena Percivaldi Il cardinale vercellese Guala Bicchieri (1160-1227) fu una personalità di primissimo piano nella storia italiana ed europea del Duecento. Legato pontificio di Innocenzo III, fu tra le “menti” che nel 1215 elaborarono la redazione della “Magna Charta”, il celeberrimo documento poi accettato dal re Giovanni “Senzaterra” per “accontentare” i baroni ribelli in un momento molto…
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#Arte Gotica#arte medievale#cofano di Guala Bicchieri#Guala Bicchieri#In evidenza#mostre#Palazzo Madama#smalti di Limoges#Torino#Vercelli
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I meravigliosi smalti di Limoges
I meravigliosi smalti di Limoges
Nella seconda metà del XII secolo Limoges, piccolo centro nel Ducato di Aquitania, si affermò come la capitale di botteghe orafe specializzate nella realizzazione di raffinati oggetti sacri e profani decorati con smalto champlevé che ebbero una grandissima diffusione in tutto il mondo occidentale. Lo smalto di Limoges era solitamente applicato su una base di rame, ma spesso anche…
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Famosa soprattutto per la sua pregiata porcellana, Limoges è un comune francese di circa 140mila abitanti con numerose attrazioni e luoghi di interesse. La città è il capoluogo della regione del Limosino e ha una storia che risale a più di 2000 anni fa. Limoges conserva due anime: una più antica, che si sviluppa intorno alla Cattedrale e racconta di secoli di storia; e l’altra più giovane e moderna, che emana cultura e gioia di vivere. Scopriamo cosa non bisogna assolutamente perdere in questa deliziosa città della Francia sud-occidentale. Cenni storici su Limoges Limoges è situata nel cuore della regione Nuova Aquitania e prende il nome dai lemovici, una tribù che vi si stabilì all’epoca della conquista romana. All’inizio del VI secolo quella che si chiamava Augustoritum divenne quindi Limoges. I primi insediamenti nella zona risalgono però al Neolitico. Durante il periodo medioevale, la città era divisa in due: la parte vecchia (Cité), protetta dal potere religioso, e il Chateau, il centro politico e commerciale. Limoges conobbe un periodo di grande prosperità sotto Merovingi e Carolingi. Nel 1370 fu presa e quasi distrutta da Edoardo d’Inghilterra e nel 1607 fu annessa alla corona di Francia. Successivamente, fu fortemente influenzata dalla Controriforma del XVII secolo. Con la Rivoluzione Francese, la divisione iniziale cadde e le due roccaforti vennero unite in quella che è l’attuale Limoges. Nel XIX secolo, la città ebbe una rapida espansione industriale. Oggi la città conserva molte testimonianze del suo passato e, per questo motivo, è uno dei centri più interessanti da visitare. Oltre a essere la città natale del pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir, Limoges è anche la “patria” di Asterix, capo della tribù dei Galli e famoso personaggio dei fumetti creato da René Goscinny e Albert Uderzo. Limoges: cosa vedere Monumento simbolo di Limoges è la Cattedrale di Santo Stefano (Cathédrale Saint-Étienne, in francese), un’imponente costruzione in stile gotico che si trova proprio nel cuore del borgo medievale. La sua edificazione risale al 1273, quando, alla navata della precedente cattedrale romanica, fu aggiunto il coro. I lavori furono interrotti nel 1327 per mancanza di fondi, per poi essere ripresi più volte nel corso degli anni. Per completare la costruzione della Cattedrale come la vediamo oggi, si è dovuto attendere il 1888. Esternamente, la chiesa è dominata da un’alta torre romanica, mentre il resto dell’edificio è in stile gotico. Ma è all’interno che la Cattedrale si mostra in tutto il suo splendore, con linee architettoniche rinascimentali e decori di grande pregio, tra cui dipinti del XVIII secolo e la tomba del vescovo Jean de Langeac. Accanto alla Cattedrale, ci sono i Giardini del Vescovo (les Jardins de l’Evêché), degli splendidi giardini terrazzati con una vista sul fiume Vienne. Nel 1980 è stato realizzato un giardino botanico con piante, fiori, ninfee, cascate e laghetti. Da vedere anche la Cripta di St. Martial, risalente al X secolo, che rappresenta quello che resta di un’antica abbazia dedicata al primo vescovo della città. A questa cripta è anche legata una leggenda: pare che Enrico II d’Inghilterra nel XII secolo avesse trafugato i resti di St. Martial. Questo furto provocò una serie di gravi sconvolgimenti in tutto il territorio, che terminarono solo quando le reliquie ritornarono al loro posto. Il culto del santo è anche legato ai Canti Gregoriani della scuola di St. Martial. Merita sicuramente una visita anche la Chiesa di Saint Michel des Lions, nel quartiere di Le Château, un edificio in stile gotico che prende il nome dai due leoni di pietra situati all’ingresso. Passeggiando tra le strade della città di Limoges si possono osservare numerosi edifici tardogotici e rinascimentali. Nel centro storico si trova anche la Cappella di Saint Aurélien, risalente al XV secolo. Qui sono conservate le reliquie di Sant’Aureliano, patrono dei macellai. Una delle caratteristiche della città sono i mercati, noti con il nome di les Halles. Tra questi, la Maison de la Boucherie, che in epoca medievale era il principale fornitore di tutti i macellai della città. All’epoca a Limoges c’era una vera e propria arte dell’intaglio della carne. Tra le altre attrazioni della città, da vedere anche la Gare des Bénédictins, la stazione ferroviaria in stile Art Déco con le sue vetrate colorate, o il giardino di Orsay, la più antica zona verde della città, dove ci sono anche i resti di un anfiteatro gallo-romano. L’arte della porcellana di Limoges Limoges è nota per essere la “città della porcellana”, in virtù di una tradizione manifatturiera di porcellane di pregio nata nel Settecento grazie ai giacimenti di caolini disponibili nella regione. In epoca medievale, invece, la città era il maggior centro europeo di produzione degli smalti, applicati non solo alla porcellana ma anche al rame e al vetro. La produzione di smalti su rame dorato, fiorita dalla metà del secolo XII al XIV, era inizialmente monastica, poi passò ai laici, assumendo un carattere più industriale. Ancora oggi, Limoges è il principale centro di fabbricazione della porcellana in Francia. Le principali fabbriche dell’Haute-Vienne sono Bernardaud, Haviland & Co. e Raynaud. Da non perdere, quindi, il Museo nazionale della porcellana Adrien-Dubouché che ospita una collezione di 12mila pezzi di maioliche e porcellane provenienti da tutto il mondo, alcune risalenti al VII secolo a.C. Nel Museo è presente anche la più grande esposizione di porcellane di Limoges. Nel Museo dell’Evêché, ospitato nel Palazzo Vescovile, si possono invece ammirare ricche collezioni di smalti del Medioevo e del Rinascimento, antichità egizie e gallo-romane e pitture dal XIV secolo al XX secolo. Merita una visita anche il Four des Casseaux, uno degli ultimi forni per porcellana ancora intatti della città, e l’Acheter Mosaique, dove è possibile ammirare degli splendidi mosaici creati a mano. Da visitare anche il cimitero Louyat, creato nel 1806 con le sue caratteristiche tombe decorate con placche funerarie in porcellana. Cosa fare a Limoges Oltre a visitare musei, monumenti e attrazioni turistiche, Limoges è anche la città ideale per lo shopping. Le strade tra Le Château e la vielle Cité sono pedonali, quindi si può passeggiare tranquillamente tra botteghe e negozi eleganti. Naturalmente, vi sono numerosi negozi dove poter acquistare le pregiate porcellane di Limoges. Nel centro storico si trovano anche molti ristoranti caratteristici, concentrati soprattutto nella zona di Avenue Garibaldi, Boulevard Louis Blanc e ovviamente Rue de la Boucherie. Limoges accontenta anche gli amanti della vita notturna, grazie a numerosi pub e locali situati sull’area pedonale e lungo il fiume Vienne. La città offre manifestazioni ed eventi in tutti i periodi dell’anno: l’ultima settimana di maggio, ad esempio, si tiene la Fiera tradizionale di Saint Loup, a giugno, invece, si svolge la Festa dei ponti lungo il fiume Vienne. Altre manifestazioni che si svolgono durante l’anno sono il Festival del Francophonies, un festival di teatro in lingua francese che si tiene tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre e il Danse Emoi, un’importante rassegna di danza contemporanea che si tiene ogni due anni. Da non perdere neanche il Festival Pop sur la Ville, un festival per giovani cantanti pop emergenti, che si svolge tra ottobre e novembre. E poi ancora il festival letterario Lire a Limoges, che si tiene ogni anno ad aprile. Limoges può essere visitata tutto l’anno, poiché gode di un clima temperato oceanico che consente di avere inverni non troppo rigidi, con nevicate scarse, e autunni piuttosto caldi, con punte anche di 27 gradi. Anche i dintorni di Limoges sono molto affascinanti, grazie a un paesaggio costituito da monti, colline, laghi e fiumi. Da visitare le cascate di Gimel e il paese medioevale di Rochechouart, nei cui pressi si trova un cratere formato dalla caduta di un meteorite, avvenuta 200 milioni di anni fa. Da provare anche un’escursione al parco del Castello Nexon, creato a metà del 1800 dal conte di Choulot, un famoso paesaggista. Oppure fare un giro nel comune di Compreignac, al lago di Saint-Pardoux, con una circonferenza di circa 24 chilometri. A soli 4 chilometri da Limoges, nel comune di Solignac, si possono visitare i Giardini Sonori La Borie, 14 ettari di giardini nel cuore di una tenuta storica del 17° secolo. La particolarità di questi giardini è che sono costituiti da diversi spazi che formano un violino: il labirinto, lo stagno e il suo strumento di ceramica di 100 metri quadrati, la via dell’acqua, il teatro della vegetazione, l’oratorio e il suo vaso musicale, il legno della musica, l’orto-frutteto, la colombaia dove orchestriamo, piante e prati con effetto luminoso. Il giardino è affascinante perché combina suoni naturali e suoni derivanti proprio dai particolari strumenti in ceramica e porcellana. Come arrivare a Limoges Non ci sono voli diretti dall’Italia a Limoges ma è possibile arrivare all’aeroporto Internazionale di Limoges-Bellegarde con voli interni da Parigi, sia da Orly-Ouest che da Roissy Charles-de-Gaulle. In alternativa, si può prendere un treno a Parigi e arrivare alla stazione di Limoges Bénédictins in due ore e mezza circa. Chi preferisce noleggiare un’auto può prendere a Parigi l’Autoroute A20. Altrimenti, sono diverse le compagnie di autobus che collegano la capitale a Limoges. https://ift.tt/395iUON Limoges: alla scoperta dellà città francese Famosa soprattutto per la sua pregiata porcellana, Limoges è un comune francese di circa 140mila abitanti con numerose attrazioni e luoghi di interesse. La città è il capoluogo della regione del Limosino e ha una storia che risale a più di 2000 anni fa. Limoges conserva due anime: una più antica, che si sviluppa intorno alla Cattedrale e racconta di secoli di storia; e l’altra più giovane e moderna, che emana cultura e gioia di vivere. Scopriamo cosa non bisogna assolutamente perdere in questa deliziosa città della Francia sud-occidentale. Cenni storici su Limoges Limoges è situata nel cuore della regione Nuova Aquitania e prende il nome dai lemovici, una tribù che vi si stabilì all’epoca della conquista romana. All’inizio del VI secolo quella che si chiamava Augustoritum divenne quindi Limoges. I primi insediamenti nella zona risalgono però al Neolitico. Durante il periodo medioevale, la città era divisa in due: la parte vecchia (Cité), protetta dal potere religioso, e il Chateau, il centro politico e commerciale. Limoges conobbe un periodo di grande prosperità sotto Merovingi e Carolingi. Nel 1370 fu presa e quasi distrutta da Edoardo d’Inghilterra e nel 1607 fu annessa alla corona di Francia. Successivamente, fu fortemente influenzata dalla Controriforma del XVII secolo. Con la Rivoluzione Francese, la divisione iniziale cadde e le due roccaforti vennero unite in quella che è l’attuale Limoges. Nel XIX secolo, la città ebbe una rapida espansione industriale. Oggi la città conserva molte testimonianze del suo passato e, per questo motivo, è uno dei centri più interessanti da visitare. Oltre a essere la città natale del pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir, Limoges è anche la “patria” di Asterix, capo della tribù dei Galli e famoso personaggio dei fumetti creato da René Goscinny e Albert Uderzo. Limoges: cosa vedere Monumento simbolo di Limoges è la Cattedrale di Santo Stefano (Cathédrale Saint-Étienne, in francese), un’imponente costruzione in stile gotico che si trova proprio nel cuore del borgo medievale. La sua edificazione risale al 1273, quando, alla navata della precedente cattedrale romanica, fu aggiunto il coro. I lavori furono interrotti nel 1327 per mancanza di fondi, per poi essere ripresi più volte nel corso degli anni. Per completare la costruzione della Cattedrale come la vediamo oggi, si è dovuto attendere il 1888. Esternamente, la chiesa è dominata da un’alta torre romanica, mentre il resto dell’edificio è in stile gotico. Ma è all’interno che la Cattedrale si mostra in tutto il suo splendore, con linee architettoniche rinascimentali e decori di grande pregio, tra cui dipinti del XVIII secolo e la tomba del vescovo Jean de Langeac. Accanto alla Cattedrale, ci sono i Giardini del Vescovo (les Jardins de l’Evêché), degli splendidi giardini terrazzati con una vista sul fiume Vienne. Nel 1980 è stato realizzato un giardino botanico con piante, fiori, ninfee, cascate e laghetti. Da vedere anche la Cripta di St. Martial, risalente al X secolo, che rappresenta quello che resta di un’antica abbazia dedicata al primo vescovo della città. A questa cripta è anche legata una leggenda: pare che Enrico II d’Inghilterra nel XII secolo avesse trafugato i resti di St. Martial. Questo furto provocò una serie di gravi sconvolgimenti in tutto il territorio, che terminarono solo quando le reliquie ritornarono al loro posto. Il culto del santo è anche legato ai Canti Gregoriani della scuola di St. Martial. Merita sicuramente una visita anche la Chiesa di Saint Michel des Lions, nel quartiere di Le Château, un edificio in stile gotico che prende il nome dai due leoni di pietra situati all’ingresso. Passeggiando tra le strade della città di Limoges si possono osservare numerosi edifici tardogotici e rinascimentali. Nel centro storico si trova anche la Cappella di Saint Aurélien, risalente al XV secolo. Qui sono conservate le reliquie di Sant’Aureliano, patrono dei macellai. Una delle caratteristiche della città sono i mercati, noti con il nome di les Halles. Tra questi, la Maison de la Boucherie, che in epoca medievale era il principale fornitore di tutti i macellai della città. All’epoca a Limoges c’era una vera e propria arte dell’intaglio della carne. Tra le altre attrazioni della città, da vedere anche la Gare des Bénédictins, la stazione ferroviaria in stile Art Déco con le sue vetrate colorate, o il giardino di Orsay, la più antica zona verde della città, dove ci sono anche i resti di un anfiteatro gallo-romano. L’arte della porcellana di Limoges Limoges è nota per essere la “città della porcellana”, in virtù di una tradizione manifatturiera di porcellane di pregio nata nel Settecento grazie ai giacimenti di caolini disponibili nella regione. In epoca medievale, invece, la città era il maggior centro europeo di produzione degli smalti, applicati non solo alla porcellana ma anche al rame e al vetro. La produzione di smalti su rame dorato, fiorita dalla metà del secolo XII al XIV, era inizialmente monastica, poi passò ai laici, assumendo un carattere più industriale. Ancora oggi, Limoges è il principale centro di fabbricazione della porcellana in Francia. Le principali fabbriche dell’Haute-Vienne sono Bernardaud, Haviland & Co. e Raynaud. Da non perdere, quindi, il Museo nazionale della porcellana Adrien-Dubouché che ospita una collezione di 12mila pezzi di maioliche e porcellane provenienti da tutto il mondo, alcune risalenti al VII secolo a.C. Nel Museo è presente anche la più grande esposizione di porcellane di Limoges. Nel Museo dell’Evêché, ospitato nel Palazzo Vescovile, si possono invece ammirare ricche collezioni di smalti del Medioevo e del Rinascimento, antichità egizie e gallo-romane e pitture dal XIV secolo al XX secolo. Merita una visita anche il Four des Casseaux, uno degli ultimi forni per porcellana ancora intatti della città, e l’Acheter Mosaique, dove è possibile ammirare degli splendidi mosaici creati a mano. Da visitare anche il cimitero Louyat, creato nel 1806 con le sue caratteristiche tombe decorate con placche funerarie in porcellana. Cosa fare a Limoges Oltre a visitare musei, monumenti e attrazioni turistiche, Limoges è anche la città ideale per lo shopping. Le strade tra Le Château e la vielle Cité sono pedonali, quindi si può passeggiare tranquillamente tra botteghe e negozi eleganti. Naturalmente, vi sono numerosi negozi dove poter acquistare le pregiate porcellane di Limoges. Nel centro storico si trovano anche molti ristoranti caratteristici, concentrati soprattutto nella zona di Avenue Garibaldi, Boulevard Louis Blanc e ovviamente Rue de la Boucherie. Limoges accontenta anche gli amanti della vita notturna, grazie a numerosi pub e locali situati sull’area pedonale e lungo il fiume Vienne. La città offre manifestazioni ed eventi in tutti i periodi dell’anno: l’ultima settimana di maggio, ad esempio, si tiene la Fiera tradizionale di Saint Loup, a giugno, invece, si svolge la Festa dei ponti lungo il fiume Vienne. Altre manifestazioni che si svolgono durante l’anno sono il Festival del Francophonies, un festival di teatro in lingua francese che si tiene tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre e il Danse Emoi, un’importante rassegna di danza contemporanea che si tiene ogni due anni. Da non perdere neanche il Festival Pop sur la Ville, un festival per giovani cantanti pop emergenti, che si svolge tra ottobre e novembre. E poi ancora il festival letterario Lire a Limoges, che si tiene ogni anno ad aprile. Limoges può essere visitata tutto l’anno, poiché gode di un clima temperato oceanico che consente di avere inverni non troppo rigidi, con nevicate scarse, e autunni piuttosto caldi, con punte anche di 27 gradi. Anche i dintorni di Limoges sono molto affascinanti, grazie a un paesaggio costituito da monti, colline, laghi e fiumi. Da visitare le cascate di Gimel e il paese medioevale di Rochechouart, nei cui pressi si trova un cratere formato dalla caduta di un meteorite, avvenuta 200 milioni di anni fa. Da provare anche un’escursione al parco del Castello Nexon, creato a metà del 1800 dal conte di Choulot, un famoso paesaggista. Oppure fare un giro nel comune di Compreignac, al lago di Saint-Pardoux, con una circonferenza di circa 24 chilometri. A soli 4 chilometri da Limoges, nel comune di Solignac, si possono visitare i Giardini Sonori La Borie, 14 ettari di giardini nel cuore di una tenuta storica del 17° secolo. La particolarità di questi giardini è che sono costituiti da diversi spazi che formano un violino: il labirinto, lo stagno e il suo strumento di ceramica di 100 metri quadrati, la via dell’acqua, il teatro della vegetazione, l’oratorio e il suo vaso musicale, il legno della musica, l’orto-frutteto, la colombaia dove orchestriamo, piante e prati con effetto luminoso. Il giardino è affascinante perché combina suoni naturali e suoni derivanti proprio dai particolari strumenti in ceramica e porcellana. Come arrivare a Limoges Non ci sono voli diretti dall’Italia a Limoges ma è possibile arrivare all’aeroporto Internazionale di Limoges-Bellegarde con voli interni da Parigi, sia da Orly-Ouest che da Roissy Charles-de-Gaulle. In alternativa, si può prendere un treno a Parigi e arrivare alla stazione di Limoges Bénédictins in due ore e mezza circa. Chi preferisce noleggiare un’auto può prendere a Parigi l’Autoroute A20. Altrimenti, sono diverse le compagnie di autobus che collegano la capitale a Limoges. Limoges è una deliziosa cittadina francese ricca di attrazioni artistico-culturali famosa in tutto il mondo anche per le sue celebri ceramiche.
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Museo Nazionale della ceramica Duca di Martina Nel 1919 la tenuta fu acquistata dallo Stato che destinò i due piani di villa Floridiana ad ospitare le collezioni del Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina. Il nucleo maggiore della collezione è costituito dalla donazione fatta nel 1911, alla città di Napoli, da Placido de Sangro, duca di Martina: successivamente il museo è stato arricchito dal lascito di Maria Spinelli, vedova del conte dei Marsi, nipote del di Sangro (1928) e dalla donazione dell' ultimo duca di Martina, Riccardo di Sangro (1978). Le collezioni furono esposte cercando di conservare l' allestimento della dimora del proprietario. Il piacevole aspetto di casa-museo è rimasto inalterato nel tempo. Le porcellane esposte provengono dalle più importanti manifatture italiane ed europee. La raccolta di arte orientale, di recente sistemata nei seminterrati, formata in prevalenza da porcellane del '700 e '800, è fra le più significative in Italia. Il museo conserva avori del '400, maioliche, vetri, smalti di Limoges, oggetti di cuoio e di tartaruga e numerosi bozzetti di pittori attivi a Napoli fra '600 e '700, fra cui Francesco Solimena, Luca Giordano e Paolo de Matteis. #napoli #comunedinapoli #campania #partenope #turisti #viaggiatori #natgeo #unesco #madebyme #photobyme (presso Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana)
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