#sergio di blasi
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Lea Padovani by Truus, Bob & Jan too! Via Flickr: Italian postcard by Nannina, Milano. Lea Padovani (1923-1991) was an Italian stage and film actress. She appeared in 60 films between 1945 and 1990. She starred in the French crime film Le Dossier noir/Black Dossier (André Cayatte, 1955) which was entered into the 1955 Cannes Film Festival. Lea Padovani was born in Montalto di Castro, in 1923. Against her father's advice, Lea enrolled at L'Accademia d'Arte Drammatica, the National Academy of Dramatic Art in Rome, which she left in 1944. She made her debut as a soubrette in Garinei and Giovannini's revue 'Cantachiaro'. The following year, she was part of Erminio Macario's company in 'Febbre azzurra'. She demonstrated excellent acting skills and enjoyed great success. Her meeting with Macario led to work in the film industry. She made her film debut with the female leading role in the comedy L'innocente Casimiro/The Innocent Casimiro (Carlo Campogalliani, 1946) starring Erminio Macario. In 1946 she began her long and successful career as a theatre actress with Armand Salacrou's 'Un uomo come gli altri' and with Jean Cocteau's 'I parenti terribili' in Luchino Visconti's Milanese revival. In 1953, she was alongside Ruggero Ruggeri on a tour to London and Paris with 'Enrico IV' and 'Tutto per bene'. In 1954 she was awarded a special Nastro d'Argento (Silver Ribbon award) for her theatrical performances. From 1947 Lea Padovani appeared in international films, such as Una lettera al Alba/Letter at Dawn (Giorgio Bianchi, 1948) and the British social drama Give Us This Day (Edward Dmytryk, 1949) with Sam Wanamaker. Orson Welles originally cast Lea as Desdemona in his 1952 film production of Othello back in 1948. After Welles began the filming in Venice, producer Montatori Scalera informed Welles that he wanted to make Verdi's opera, not the Shakespearean play, so the money ran out and the film was shelved. By the time the film was made years later, Lea had been replaced by Suzanne Cloutier. She starred in the French crime film Le Dossier noir/Black Dossier (André Cayatte, 1955) which was entered into the 1955 Cannes Film Festival. A big hit was the comedy Pane, amore e...../Scandal in Sorrento (Dino Risi, 1955) in which she co-starred with Sophia Loren and Vittorio De Sica. In the 1950s, Padovani also took part in several TV dramas, including Piccole done (Anton Giulio Majano, 1955), Il romanzo di un giovane povero (Silverio Blasi, 1957) and Ottocento (Anton Giulio Majano, 1959-1960). During the 1960s, the stage and television became more important than her film career. In 1990, she made her last film, La putain du roi/The King's Whore (Axel Corti, 1990) with Timothy Dalton and Valeria Golino. Shortly before her death, the actress told writer Renzo Allegri about her encounters with Padre Pio in the late 1950s, asking for help for one of her lovers, who was terminally ill with cancer. She died in 1991 of a heart attack. In 2006, director Oliver Parker directed the film Fade to Black, based on the novel Fade to Black by Davide Ferrario, inspired by a fictional story involving the actress, played in the film by Paz Vega, and the director Orson Welles, played by Danny Huston. In 2012, a theatre named after Lea Padovani was inaugurated in Montalto di Castro by Mayor Sergio Caci and Culture Councillor Eleonora Sacconi. Sources: Wikipedia (Italian and English) and IMDb. And, please check out our blog European Film Star Postcards.
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Parliamo ancora di napoletano? Due libri e un’iniziativa
Rieccoci con ’O napulitano e ’o nnapulitano, ovvero L’homo neapolitanus e la sua lingua, una rubrica che abbiamo tenuto su queste (Cinque)colonne alcuni anni fa e che interrompemmo per mancanza di novità. Ora le novità ci sono. E sono due: un’iniziativa della Regione Campania e un libretto di Sergio Zazzera. Cominciamo dal secondo: Sergio Zazzera, La parlata napolitana. Istruzioni per l’uso, Giannini editore, pp. 62, € 6,00. Si tratta di un piccolo vademecum sull’uso corretto e sulle conoscenze (anche bibliografiche) necessarie a chi voglia accostarsi in modo corretto al nostro idioma. L’autore, “magistrato in pensione, giornalista con l’hobby delle ‘cose di Napoli e dintorni’” (si legge in quarta di copertina), già autore di un vocabolario di napoletano e di altri testi sul nostro dialetto, è socio del Coordinamento dei Comunicatori della Cultura (detto 3C) e dirige il periodico (oggi online, ma nato cartaceo nel 1950) “Il Rievocatore”. Il napoletano a portata di libretto Il libretto – dicevamo - si presenta come un vademecum informativo-divulgativo-bibliografico sul napoletano. Diviso in nove agili capitoletti, affronta a volo d’uccello ma con meticolosa precisione varie tematiche, sulle quali dà un orientamento (anche bibliografico) al lettore sprovvisto di fondamenti scientifici che sia desideroso di accostarsi al napoletano come si parla realmente (“parlata” è infatti il termine che usa l’Autore fin nel titolo). I primi due capitoli rievocano, a livello personale e generale, le modalità d’uso del napoletano nelle famiglie di una volta e i “lessici famigliari” che ne derivavano. Il terzo capitolo passa in rassegna gli interventi legislativi sui dialetti e parlate locali e sul napoletano in particolare, a partire dall’art. 19 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo (diritto alla libertà di espressione), passando per l’equivoco in cui sono caduti in tanti a proposito della pretesa decisione dell’UNESCO di dichiarare il napoletano “lingua” (sullo scioglimento dell’enigma è intervenuto il prof. Nicola De Blasi, che Zazzera puntualmente cita), fino alla legge regionale 14/2019 che istituisce il Comitato Scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano (l’altra novità, di cui parleremo fra poco). Lingua, grammatica e letteratura Seguono capitoli più “linguistici”, sulle etimologie (anche le false etimologie), sulle grammatiche, sulla letteratura, sulle improprietà nella scrittura. E passiamo alla seconda novità di cui sopra. L’iniziativa di cui parlavamo all’inizio, e su cui informa pure il libretto di Zazzera, è la Legge Regionale 8 luglio 2019 n. 14, che ha istituito il Comitato Scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano. Il Comitato si è costituito ed ha prodotto già dei risultati tangibili. I membri sono: Nicola De Blasi, professore di Storia della lingua italiana presso l’Università Federico II, Francesco Montuori, anch’egli della Federico II, Rita Librandi, dell’Università “L’Orientale”, Carolina Stromboli, dell’Università di Salerno, e gli studiosi e scrittori Armando De Rosa (purtroppo venuto a mancare recentemente), Umberto Franzese e Maurizio De Giovanni. I primi quattro hanno curato una pubblicazione, distribuita gratuitamente, che si presenta come strumento di divulgazione di notizie e informazioni corrette e scientificamente fondate sul napoletano, contro le tante false informazioni e gli scorretti usi del napoletano che imperversano sui muri della città (manifesti pubblicitari in primis) e sul blog, con scritti dall’ortografia improbabile e proposte di insegnamento non supportate da conoscenze corrette. Il libro s’intitola Per il patrimonio linguistico napoletano. Notizie storiche, a cura del Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano, ed è redatto da Nicola De Blasi, Rita Librandi, Francesco Montuori e Carolina Stromboli, con introduzione di Maurizio De Giovanni. Dialetti e origini È opportuno riportare integralmente qui almeno alcune parole della quarta di copertina, che chiariscono l’intento degli autori e anche alcuni aspetti della questione del napoletano che di solito vengono fraintesi o ignorati dai più: “I dialetti sono soltanto una versione ‘deformata’ della lingua italiana? Qual è la loro origine? Come si è svolta la loro storia? In passato erano insegnati a scuola? A queste e ad altre domande risponde questo libro ideato dal Comitato scientifico per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano. Una prima forma di salvaguardia può infatti realizzarsi attraverso una corretta divulgazione, anche in alternativa a notizie imprecise o a luoghi comuni che sono da tempo in circolazione in rete e in altri media. In queste pagine si chiarisce, tra l’altro, che in Campania si parlano numerosi dialetti, alcuni dei quali piuttosto diversi dal napoletano e che quest’ultimo, diversamente da quanto si legge in rete, non è mai stato riconosciuto dall’UNESCO né come lingua, né come bene dell’umanità”. Un’operazione nuova Si tratta insomma di un’operazione nuova e da tempo auspicata da molti scrittori in napoletano e cultori del nostro idioma, spesso magnificato in termini entusiastici da persone che in buona fede credono di esprimere il loro amore per la propria cultura ma che non sono attrezzati con conoscenze corrette, per cui cadono in errori tali da nuocere alla comprensione stessa e alla valorizzazione della lingua che intendono promuovere. Basti solo un esempio: molti scrivono il napoletano “come si parla”, sostituendo alle vocali semimute degli apostrofi o semplicemente nulla (es. pat’t’ o patt invece di pateto), in questo modo rendendo più difficoltosa la lettura. Invece bisognerà pure riflettere che nessuna lingua si parla come si scrive, neanche l’italiano (ad esempio il suono gli si scrive in spagnolo ll, e il nostro digramma gn si legge in tedesco ghn. Quest’ultima osservazione, peraltro, si legge nel libretto di Sergio Zazzera di cui abbiamo parlato sopra. E così le due novità che abbiamo detto all’inizio si saldano, dando luogo a una speranza, quella di poter diffondere notizie certe sul nostro dialetto (che, non dimentichiamolo, è anche una lingua letteraria di tutto rispetto) ed esprimere in modo davvero efficace il nostro amore per esso. Read the full article
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Epigrammi montani
Epigrammi montani -elegia in haiku per Sergio Menichetti Fotografia Di Alessandro Blasi from Rieti, Italy – Terminillo, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=44673533 in un sussurro si flettono gli eriofori – l’eco del vento ※ tra gli asfodeli – quanto amore donato in un silenzio ※ al tuo disperderti fioriscono i bei monti – mille preghiere * ridendo…
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Lo accusano di essere incandidabile, lui risponde rendendo pubblica la fedina penale
Lo accusano di essere incandidabile, lui risponde rendendo pubblica la fedina penale. Si fa rovente la campagna elettorale a #Pisciotta :O
Si fa rovente la campagna elettorale a Pisciotta
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#ettore liguori#nanni marsicano#pisciotta#pisciotta elezioni amministrative#pisciotta notizie#sergio di blasi#Vittorio Marsicano
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Nel Salento la cena sembra una favola
Un viaggio nel tempo all'interno di un borgo nella Grecìa Salentina
Per l'evento "A cena con la duchessa" il 7 e 8 giugno il castello de Gualtieris a Castrignano de' Greci si risveglia come nelle favole: è questo il tema della rievocazione storica e ricostruzione gastronomica, ideata e messa in scena da Sara Latagliata, chef manager di Nobili Pasticci. Grandi e piccini si ritrovano catapultati nelle magiche atmosfere del Rinascimento e per una notte diventano nobili salentini del '500. Si cena gourmet con piatti d'ispirazione rinascimentale e la storia del castello è raccontata dagli attori di Improvvisart. Per esprimere la dimensione fiabesca e raccontare i momenti salienti della serata i fotografi Sergio de Riccardis e Pablo Peron hanno immortalato i partner della serata, trasformati per l'occasione in personaggi delle favole nel giardino botanico La Cutura: Biancaneve (Barbara Politi) addormentata e circondata dai prodotti di eccellenza della gastronomia pugliese; il bianconiglio con l'orologio (Pierpaolo Lala), che sollecita tutti a recarsi al castello; il pifferaio magico (Cosimo Protopapa) seguito dagli attori Improvvisart che animeranno la serata; la Regina cattiva (Lela Tommasi), che chiede allo specchio quanti nobili pretendenti incontrerà durante la cena. E poi Alice e il Cappellaio Matto (Chiara Eleonora Coppola e Gianpiero Pisanello) a tavola pronti a degustare i piatti; la Sirenetta Umana (Viola Margiotta) con in mano la forchetta di cui si racconta la storia durante il banchetto; il Mago Merlino (Andrea Starace) con tutti gli elementi per una perfetta mise en place; Hansel e Gretel che lasciano a terra le mini duchesse di pasta di zucchero omaggio per gli ospiti e Pinocchio e il mangiafuoco (Francesco Quinto) che presentano lo spettacolo per i bambini. Infine la Bella (Federica Stella Blasi) nella libreria dell'Istituto Calsaziano di Campi Salentina con il manuale di cucina rinascimentale di Bartolomeo Scappi, cuoco segreto di Papa Pio V a cui la chef si ispira per la cena, i 7 nani con i cestini contenenti i prodotti della cena e Maga Magò, ovvero Sara Latagliata, intenta a compiere magie in cucina
Info: Nobili Pasticci, tel. 320 7619280, www.nobilipasticci.it
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(via Girodivite: Casa della Memoria Felicia e Peppino Impastato)
Dal 5 maggio fino al 9, la Casa della Memoria Felicia e Peppino Impastato organizza un evento per ricordare il giovane attivista, ideatore di Radio Aut, a 41 anni dal suo assassinio per mano della mafia. Sarà un momento particolare per soffermarsi a pensare e analizzare quaranta anni della nostra storia, dove la comunicazione e la lotta alla mafia si stanno tingendo di demologia e di eccessiva sufficienza, come se il fenomeno rientrasse ormai negli annali storici, che neanche le scuole hanno mai inserito nei loro programmi didattici, o nella produzione letteraria e cinematografica d’essai.
Si proverà a risvegliare l’attenzione della gente, contrastando questo pericoloso torpore che rischia seriamente di offrire alle nuove generazioni un’immagine distorta e fuori dalla realtà che, indagini della magistratura, inchieste sul malaffare, tangenti, comuni sciolti per mafia e vessazioni, soprusi, angherie subite da liberi cittadini, non più così liberi, subiscono quotidianamente anche in questi tempi.
Determinante sarà il messaggio che l’intera manifestazione si prefissa di lanciare alle nuove generazioni. La necessità di non dimenticare e di rendere partecipi le generazioni nate dopo quel tragico 1978 che, ci sembra doveroso ricordarlo, segnò anche l’omicidio di Aldo Moro. E’ fondamentale trasmettere negli anni futuri cosa sia stato il nostro passato. Un passato strettamente collegato al presente. Condizionante per ciò che sarà il nostro futuro.
Peppino
Riportiamo di seguito il ricco programma della manifestazione e invitiamo i lettori a partecipare anche economicamente al sostegno di questa vitale iniziativa:
PROGRAMMA 9 MAGGIO 2019
Con le idee ed il coraggio di Peppino noi continuiamo
DOMENICA 5 MAGGIO:
POMERIGGIO
Ore 17.00 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Apertura delle iniziative
“Diritto all’informazione e libertà di stampa”
Presentazione del libro “Un morto ogni tanto” di Paolo Borrometi.
Saluto della Direttrice Biblioteca comunale di Cinisi Maria Antonietta Mangiapane. Saranno presenti: Paolo Borrometi (Giornalista e scrittore), Umberto Santino (Centro Impastato), Sandro Ruotolo (Giornalista), Beppe Giulietti (Presidente della FNSI).
Modera l’incontro Luisa Impastato (Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato).
SERA
Ore 21.30 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Rappresentazione teatrale “Il visionario” di Antonio Fanelli (collaborazione ai testi di Valentina Pierro e Patrizia Zodiago).
LUNEDI’ 6 MAGGIO:
POMERIGGIO
Ore 16.30 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Incontro “Mafia, ambiente e difesa dei territori”. Associazioni e movimenti. Saranno presenti: Vincenzo Forino (Associazione A Sud Campania – stop biocidio), No MUOS Niscemi, NO TRIV Licata, Ass.ne Officina Rigenerazione Cinisi, Ass.ne Peppino Impastato.
Modera l’incontro Andrea Turco(MeridioNews).
SERA
Ore 21.30 Rappresentazione teatrale “Vedi che una volta uno così è morto” di Sergio Beercock, con la partecipazione degli attori del laboratorio organizzato da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e Associazione culturale LAB90045.
MARTEDI’ 7 MAGGIO:
POMERIGGIO
Ore 16.00 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Convegno: “Mutualismo conflittuale e femminismo: esperienze a confronto”. Interventi: Contadinazioni (Partinico - Campobello di Mazara), Comitato Kollontai, Sportello Fuori Mercato – info point Senza frontiere (Bari), Rimaflow (Trezzano sul Naviglio – MI), Casa del mutuo soccorso “Fifiddu Robino” (Partinico solidale), Nicoletta Cosentino - Cuoche combattenti (Palermo), Lara Salamone Associazione Handala (Palermo), Brigate della solidarietà attiva.
SERA
Ore 21.30 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Presentazione con proiezioni della mostra e del libro “Disegni dalla frontiera” di Francesco Piobbichi.
MERCOLEDI’ 8 MAGGIO:
MATTINA
Ore 10.00 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Convegno: “1979 - Manifestazione nazionale contro la mafia a Cinisi. Quarant’anni dopo”. Introduce e coordina Umberto Santino. Partecipano: Felicia Vitale Impastato, Carlo Bommarito (Associazione Peppino Impastato), Giovanni Russo Spena (Ex Senatore e componente della Commissione antimafia), Lirio Abbate (L’Espresso).
POMERIGGIO
Ore 16.00 - Salone Comunale di Cinisi (Municipio)
Convegno: “Decreto sicurezza e immigrazione”. Intervengono: Mimmo Lucano (Fondatore Modello Riace), Tonino Perna (Fondatore del CRIC Centro Regionale di Intervento e Cooperazione), Fulvio Vassallo Paleologo (ADIF Associazione Diritti e Frontiere), Alfonso Di Stefano (Rete antirazzista catanese), Umberto Santino (Centro Impastato), Alessandra Sciurba (Ong Mediterranea Saving Humans), Marco Militello (Collettivo studentesco Palermo).
Coordina l’incontro Pino Dicevi ( Segretario Associazione Peppino Impastato).
SERA
Ore 21.30 Palco sul corso di Cinisi
Premio Musica e Cultura a Maurizio Capone e a Mimmo Lucano. Partecipano Luciano De Blasi e i Sui Generis (menzione al Premio Musica contro le mafie edizione 2018) e Chiara Effe (finalista al Premio Musica contro le mafie edizione 2017).
Presentazione del libro "Change your step. 100 artisti. Le parole del cambiamento". Con Gennaro De Rosa. Musica contro le mafie.
Premio Concorso fotografico Guido Orlando - Premio Peppino Impastato con Tano D’amico, Franco Seggio e Pino Manzella.
Premio letterario a cura di Mama Dunia Edizioni – Casa memoria.
Interverrà Corrado Fortuna.
GIOVEDI’ 9 MAGGIO:
MATTINA
Ore 10.00 Presidio al Casolare con interventi delle associazioni promotrici. Momento musicale con Antonio Monforte.
Ore 12.00 Presso il Campo sportivo di Cinisi le scuole incontrano le associazioni.
POMERIGGIO
Ore 16.30 Corteo partenza da Terrasini - sede di Radio Aut.
Durante il corteo: Coro Inestra – Compagnia di canto sociale, Coro Unica Vuci – coro popolare.
Interventi da Casa Memoria: Luisa Impastato (Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato), Carlo Bommarito (Associazione Peppino Impastato), Maurizio Landini (Segretario Generale CGIL), Umberto Santino (Centro Impastato).
SERA
Ore 20:00 Palco sul Corso di Cinisi
"Concerto – Reading in omaggio a Peppino Impastato" con gli interventi di: Antonio Di Martino, Corrado Fortuna, La Rappresentante di lista, Chris Obhei, Roy Paci, Christian Picciotto, Igor Scalisi Palminteri, Angelo Sicurella.
Mostre:
Mostra Prima manifestazione nazionale contro la mafia. Cinisi 1979 con foto di Paolo Chirco, Pino Manzella e Franco Zecchin presso il Salone Comunale di Cinisi.
Mostra Disegni dalla frontiera con disegni di Francesco Piobbichi, presso il Salone Comunale di Cinisi.
Mostra RI-SCATTI UMANI con foto selezionate tra i partecipanti del concorso Guido Orlando, presso il bene confiscato ex Casa Badalamenti a Cinisi. A cura dell’associazione Asadin.
Mostra Guerre e conflitti nel Mondo e migrazioni a cura di Pino Dicevi. Cinisi
Mostra La resistenza dei poveri con foto di Tano D’Amico, dal 6 al 17 Maggio presso la Biblioteca comunale di Terrasini (PA). A cura dell’ass.ne Asadin e dell’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Con il gratuito patrocinio del Comune di Terrasini.
Mostra Il nove maggio degli studenti con foto di Pino Manzella ai ragazzi della scuola di Cinisi. Presso il Margaret Cafè. A cura dell’associazione Asadin.
Installazione di manifesti fotografici I colori del Quarantesimo con foto di Giulio Azzarello e Massimo Russo Tramontana. A Terrasini, a cura dell’associazione Asadin. Con il gratuito patrocinio del Comune di Terrasini.
Mostra fotografica dedicata a Peppino Impastato, presso il No Mafia Memorial a Palermo.
TORNEO DI CALCIO dal 9 al 12 Maggio
Vi chiediamo un sostegno aderendo alla nostra campagna di raccolta fondi per costruire da protagonisti le iniziative del 9 Maggio 2019, potete farlo tramite facebook cliccando qui, chi non ha facebook potrà farlo qui (specificando "Raccolta fondi 9 Maggio 2019")
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Google sa già molto di noi. Ogni anno, vicino a Natale, ci ricorda chi siamo proponendoci la classifica delle cose che chiediamo al più popolare motore di ricerca. Ogni anno, il ritratto che emerge è un riassuntone nazional-popolare di quello che ci ha più incuriosito durante l’anno. Nazional popolare perché, statisticamente, i nostri interrogativi squisitamente pop. Ci chiediamo ogni anno un po’ le stesse cose, guardiamo tanta tv e ci piace il gossip. Se ci guardiamo attraverso i big data di Google scopriamo che non usiamo la rete per rispondere alle grandi domande dei nostri tempi. Non cerchiamo chiavi di lettura o proviamo a tenerci aggiornati sui massimi sistemi. Usiamo il web per intrattenimento. Il che forse è anche giusto. Ma proviamo a entrare nel merito.
Le parole più cercate. Per esempio: il 2018 è stato un anno di sport, anche se non sul campo, gli italiani hanno vissuto al massimo l’appuntamento con i Mondiali di calcio, che aprono la classifica. Poi tra le parole più ricercate troviamo Sergio Marchionne, il manager della Fca scomparso alcuni mesi ma anche Cristiano Ronaldo, il più forte calciatore del mondo approdato a settembre alla Juventus, Fabrizio Frizzi, il conduttore Rai che si è spento a marzo, e il Grande Fratello la trasmissione televisiva che incredibilmente nonostante il format vestusto continua a generare curiosità. Tra gli eventi invece solo in quarta posizione la tragedia del ponte Morandi. Più popolari Sanremo, le elezioni di marzo e i Mondiali.
Cosa abbiamo imparato nel 2018 grazie a Google. Nel 2018, a dar retta a queste classifiche, abbiamo imparato a fare il back up del computer (o dello smartphone), a cucinare i pancake e a catturare uno screenshot con lo smartphone. Sappiamo anche come si produce lo slime e una tesina. Lo slime però viene prima della tesina. Nelle altre posizioni troviamo sostanzialmente cibo: maionese, caramello, salsa di pomodoro.
I grandi perché che chiediamo a Google. Nel 2018 ci chiediamo ancora, per esempio, perché si festeggia l’8 marzo. Il vero motivo non è chiarissimo.
Domandarsi il peché della festa della donna può essere inteso come la ricerca sincera dell’episiodio che ha ispirato la ricorrenza. O invece una domanda più alta sul senso di festeggiare la donna. Questa ambiguità non è sciolta dalla classifica di Google. Però un indizio arriva con la seconda posizone: ci chiediamo perché i giocatori di calcio hanno un segno rosso in faccia. E la domanda si riferisce alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne di alcuni giorni fa. Quindi, come dire, la condizione della donna prova domande. In Italia.
Al terzo posto entra il gossip televisivo con tutta la sua potenza mediatica. Dobbiamo sapere perché Fedez e J-Ax hanno litigato. Chi vi scrive non sapeva
che i due rapper avessero litigato e quindi ha cercato su Google se fosse vero. Il che ha alimentato forse il posizionamento della domanda in classifica. Sempre chi vi scrive ha scoperto che aleggia un mistero su Ilari Blasi, la moglie di Totti e conduttrice del Grande Fratello. In moltissimi (non si sa esattamente quanti, Google non lo dice) si chiedono sa abbia o meno una parrucca. Pare che non ce l’abbia. Solo in decima posizione una domanda che davvero incuriosisce: i datteri di mare perché sono proibiti? Già perché?
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AL VIA DOMANI A TUGLIE LA III EDIZIONE DI "73058 - CODICE DI AVVIAMENTO CULTURALE", CON MASSIMO BRAY, SERGIO BLASI, ENZA PAGLIARA E DARIO MUCI
AL VIA DOMANI A TUGLIE LA III EDIZIONE DI “73058 – CODICE DI AVVIAMENTO CULTURALE”, CON MASSIMO BRAY, SERGIO BLASI, ENZA PAGLIARA E DARIO MUCI
Incontri, concerti, presentazioni di libri, passeggiate culturali, spettacoli teatrali, degustazioni e laboratori. Dal prossimo lunedì 9 agosto, nel Giardino del Museo della Civiltà Contadina, in piazza Garibaldi, a Tuglie Continue reading
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'A Hazard le dieron un buen susto': Zidane, satisfecha con el regreso de la estrella del Real Madrid a pesar del tratamiento físico
Zinedine Zidane estaba feliz de ver a Eden Hazard impresionar cuando el Real Madrid hizo un regreso ganador en La Liga, diciendo que la estrella de Bélgica incluso se alegró de haber soportado algunos desafíos fuertes. Hazard comenzó el partido en el estadio Alfredo Di Stefano el domingo cuando Madrid ganó 3-1 contra Eibar para regresar a dos puntos de los líderes de la liga Barcelona. Los problemas de lesiones han arruinado la primera temporada de Hazard en el club desde su mudanza de £ 88 millones ($ 112 millones) desde Chelsea y hubo preocupaciones de que su campaña hubiera terminado cuando se fracturó el tobillo en febrero. El descanso forzado por el coronavirus le dio al delantero más tiempo para recuperarse y se vio bien en la primera mitad contra Eibar, preparando a Sergio Ramos para el segundo gol y desempeñando un papel clave en el tercero de Marcelo. Hazard estaba en el extremo receptor de algunos desafíos fuertes y fue sustituido después de 61 minutos, pero el entrenador en jefe Zidane tenía pocas preocupaciones. "Sabíamos que a Eden le faltaría un poco de ritmo para jugar todo el juego. Al final, jugó una hora y también jugó bien", dijo Zidane. "Le dieron un buen golpe, un susto, pero eso es fútbol. Dijo que estaba bien en el descanso, que estaba contento de haber sido golpeado y que no tenía miedo. Está contento con lo que hizo y nosotros estamos contentos , además." Toni Kroos rompió el punto muerto en el cuarto minuto cuando Madrid dominó la primera mitad, pero sus estándares cayeron después del descanso y Eibar amenazó con hacer la vida difícil después de que Pedro Bigas se desviara en un disparo de Pablo De Blasis. "Es algo completamente diferente a lo que estábamos experimentando antes. Tenemos que adaptarnos", dijo Zidane. "Comenzamos bien el juego, pero fue difícil en la segunda mitad. No creo que fuera físico, porque estamos bien preparados. Fue un poco de todo". "Tomaré la primera mitad, eso fue dominante. Es una victoria importante". "Tal vez nos relajamos en el segundo. No hubo nada en particular. Tuvimos que hacer los cambios: (Dani) Carvajal se torció el tobillo, Ramos también se sintió incómodo, Hazard porque no había jugado durante mucho tiempo … No creo que fueron los cambios los que hicieron que el juego cambiara ". El artículo continúa abajo Karim Benzema se veía particularmente fuerte y se combinó bien con Hazard en la primera mitad, lo que lleva a una pregunta sobre si el delantero ha seguido una dieta particular para regresar en esa forma delgada. "No conozco su dieta, pero Karim se cuida mucho, como la mayoría de los jugadores", dijo Zidane. "Está contento de volver a jugar. Espero que siga así, lo necesitamos". "Es maravilloso verlos comunicarse y tengo que hablar sobre todo del segundo gol, que vino de un pase de Eden a Ramos".
from Noticias Wincatchers https://noticias.wincatchers.com/2020/06/15/a-hazard-le-dieron-un-buen-susto-zidane-satisfecha-con-el-regreso-de-la-estrella-del-real-madrid-a-pesar-del-tratamiento-fisico/
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Real Madrid Put Pressure On Barca With Emphatic Win Over Eibar
Real Madrid closed the gap on La Liga log to just two with an emphatic 3-1 thrashing of Eibar in the Alfredo Di Stefano stadium. Yesterday, Barcelona opened a five-point lead at the top of the table with a 4-0 demolition of Real Mallorca with Lionel Messi inspiring the victory with a goal and two assists for Jordi Alba and new signing Martin Braithwaite. Real Madrid wasted no time with Toni Kroos scoring in the sixth minute. Captain, Sergio Ramos made it 2-0 from a sweeping counter-attack after a fine pass from former Chelsea star, Eden Hazard. Fans will be delighted that the Belgian has returned from a long injury layoff and is in fine form.
The Los Blancos completed a first half rout with when left back, Marcelo made it 3-0. The visitor pulled one back courtesy Pedro Bigas following fine work from Pablo De Blasis. Real Madrid held on for all three points and maintain a chase for the title with 59 points after 28 matches, just two points adrift leaders Barcelona. Read the full article
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MBM updates from the match at the Alfredo di Stefano Stadium
La Liga to prosecute pitch invader at Mallorca-Barcelona match
5.36pm BST
Real Madrid (4-3-3) Courtois; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; Rodrygo, Benzema, Hazard. Substitutes: Eder Militao, Brahim Diaz, Isco, Bale, James, Javi Hernandez, Vinicius Jr., Areola, Valverde, Mendy, Diego Suarez, Asensio.
Eibar (4-2-3-1) Dmitrovic; Correa, P Oliveira, Arbilla, Rafa Soares; Cristoforo, S Alvarez; Orellana, Exposito, De Blasis; Kike. Substitutes: Yoel, Diop, Pedro Leon, Burgos, Jose Angel, Bigas, Quique Glez, Tejero, Sergio Cubero, Charles, Enrich, Inui.
3.28pm BST
Hello and welcome to live coverage of Real Madrid v Eibar from Not The Bernabeu. The colisem of the white handkerchief is being renovated, so Real will play this season’s remaining home games at the cosy Alfredo Di Stefano Stadium, where Real Madrid Castilla play. This is Real’s first game since the extended spring break, but they can’t afford to ease their way back into action. With Barcelona five points clear after defiling Mallorca 4-0 last night, it’s pretty much a must-win game.
Real will expect to beat Eibar, who are only two points and two places above the relegation zone, and it’s a good chance for the new, slimline Eden Hazard to impress the watching world. Hazard has been in spectacular form in training, it says here, and will be out to show that he, not Tim Burgess or Alan Titchmarsh, has been lockdown’s biggest winner.
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L’organo a canne “Vincenzo De Micheli” della chiesa parrocchiale di Tutino
di Fabrizio Cazzato
La nota informativa, apparsa sul blog della fondazione, sul recente restauro di un antico organo a canne di una chiesa del nostro Salento (1) mi ha dato lo stimolo per presentare un breve cenno storico sull’organo custodito nella chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie di Tutino (fraz. di Tricase).
Premesso che l’organo è uno strumento antichissimo utilizzato in Egitto già alcuni secoli prima di Cristo (funzionante con un sistema idraulico per evolversi in uno strumento ad aria) e successivamente a partire dall’VIII secolo d. C. utilizzato nella civiltà romana e nell’area mediorientale per celebrare le grandi festività pubbliche, venne via via perfezionato cominciando a raggiungere una larga diffusione soprattutto a partire dal XVII secolo tanto che ogni chiesa ambiva di averne uno per rendere le funzioni liturgiche più solenni.
Nella piccola chiesa parrocchiale di Tutino, nella cantoria a balconata posta sulla porta d’ingresso principale, dalla quale si accede da una strettissima e ripida scala ricavata nelle mura perimetrale, fa bella mostra di sé un organo a canne di antica costruzione , per molti anni lasciato in disuso e senza alcuna manutenzione di cui questi maestosi strumenti hanno bisogno.
Purtroppo la mancanza di risorse e l’impegno di ripristinare ciò che il lungo tempo trascorso aveva alterato in maniera profonda, sia le canne che la struttura meccanica dell’organo, nel 2015 si è reso necessario un radicale restauro per poter rendere l’opera nuovamente fruibile grazie all’impegno del parroco e con il contributo dell’intera comunità di Tutino.
Un lavoro svolto con grande professionalità e competenza ad opera della ditta organaria “Nicola Puccini” di Pisa il quale pur non avendo trovato all’interno alcuna firma del costruttore ha tuttavia confermato, dopo una comparazione con altri organi della zona, di attribuire l’opera al magliese organaro Vincenzo de Micheli, databile al 1868/69. Infatti una nota del verbale della Giunta Municipale di Tricase datata 21.10.1868, conservato negli archivi comunali, conferma la necessità per la chiesa parrocchiale di Tutino di avere un nuovo organo perché quello esistente ormai non funzionante. Si legge difatti: “… la Giunta Municipale del 21.10.1868, in seguito alla richiesta di contributo presentata dal Parroco della Borgata di Tutino, per la costruzione del nuovo organo della chiesa parrocchiale, essendo l’attuale ormai consunto dall’annosità, delibera di doversi assegnare al Parroco suddetto lire cento, da servire per la costruzione dell’organo”(2).
Questo importante documento ci informa dell’esistenza di un organo ben più antico, sicuramente realizzato tra i secc. XVII/XVIII, e dal quale sicuramente sono stati recuperati i pezzi in buon stato di conservazione per la costruzione del nuovo.
È suddiviso in tre campate, divise da lesene decorate con motivi ornamentali in legno intagliato e dorato di impostazione barocca, con 25 canne di facciata in stagno distribuite a cuspide e munito di due antine che chiudono il mobile in legno di noce dipinto. Essa è divisa in due parti: in quella inferiore sono alloggiati i due mantici e i canali portavento, in quella superiore invece trovano posto le meccaniche, il somiere e le canne.
La tastiera manuale costruita in osso e noce verniciato di nero consta di 55 tasti e una pedaliera di 13 note costruite tutte in legno e collegate al somiere; sul lato destro della tastiera vi sono i comandi dei registri su due file rispettivamente di due e sei tiri con pomellini in ottone.
Le 345 canne, tutte originali, attualmente alimentate da un nuovo elettroventilatore sono in stagno (di facciata), piombo (quelle interne) e di legno di abete verniciato di rosso capaci di imitare, con un effetto speciale, il suono della Zampogna che lo rende unico nel circondario.
Dopo anni di oblio quest’organo è ritornato a regalarci la sua armonia nei giorni festosi e solenni e a raccontarci la sua storia; in un certo senso ha riacceso in noi un interesse nostalgico di valorizzazione di quanto, in questi ultimi decenni, avevamo accantonato e orgogliosamente possiamo dire che anche un piccolo borgo come Tutino ha potuto contribuire al grandioso e straordinario patrimonio artistico e culturale del nostro Bel Paese.
Note
(1) https://www.fondazioneterradotranto.it/2020/02/22/racale-restauro-dellorgano-a-canne-ottocentesco/
(2) ricerca d’archivio condotta dal dr. Sergio De Blasi.
Le foto sono dell’Autore.
#Fabrizio Cazzato#organi a canne#Tutino#Vincenzo De Micheli#Artigianato di Terra d'Otranto#Spigolature Salentine
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Terzo capitolo della “Trilogia du Pilu”, preceduto dai film “Qualunquemente” del 2011 e “Tutto tutto niente niente” del 2012, “Cetto c’è, senzadubbiamente” del 2019 vede come protagonista Antonio Albanese nei panni del politico corrotto Cetto La Qualunque. Alla divertente e intracata trama fanno da sfondo alcuni luoghi bellissimi della nostra Penisola. In particolare palazzi principesci, abbazie e ambienti regali. Ma dove si trovano questi posti e, soprattutto, si possono visitare? Una delle scene più importanti del film è ambientata nella splendida Abbazia di Santa Maria di Farfa, che si trova in provincia di Rieti, nel Lazio. Si tratta di un monastero della congregazione benedettina cassinese, che prende il nome dal fiume Farfa (il Farfarus di Ovidio) che scorre poco lontano e che ha dato il nome anche al borgo dove si trova l’abbazia, abitato solo da qualche decina di persone. È uno dei monumenti più importanti del Medioevo europeo. Persino Carlo Magno, poche settimane prima di essere incoronato in Campidoglio, vi soggiornò. Fu dichiarata monumento nazionale nel 1928, per la bellezza architettonica e artistica. L’abbazia è visitabile tutto l’anno, ma bisogna prenotare. Un altro sito religioso protagonista di “Cetto c’è” è il Convento di Sant’Antonio da Padova a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, candidato ai Luoghi del cuore del FAI. È un bellissimo edificio della metà del ‘600 che ospitò a varie fasi i frati francescani. Durante la Seconda guerra mondiale fu requisito dalle truppe tedesche e ospitò la celebre corazzata Goering. Oggi il convento ospita una comunità per il recupero degl alcolisti. È stato usato altre volte come set di film, tra questi ricordiamo “Padre Pio” con Sergio Castellitto. La visita è aperta a tutti. Alcuni ambienti dei palazzi Barocchi frequentati da Cetto sono riconoscibili nel Palazzo Chigi che si trova ad Ariccia, alle porte di Roma. Questo sontuoso palazzo fu trasformato in una dimora da Gian Lorenzo Bernini in persona. Oggi è un museo e location dove si svolgono mostre, concerti ed eventi, ma vengono organizzate anche visite guidate. Nelle sue sale sono stati girati molti altri film, tra cui il colossal “Il gattopardo” di Luchino Visconti del 1962 e “L’avaro” con Alberto Sordi. Tra gli ambienti più belli che si possono visitare ci sono le stanze del Cardinale, come la Camera dei gemelli, la Sala del leone, la Sala dell’archibugio, ma anche il piano nobile con l’antica farmacia, la Sala del trucco (ovvero del bigliardo), la Stanza delle belle che ospita tantissimi ritratti femminili per finire con il Museo del Barocco. Il palazzo in cui vive Cetto è in realtà il Castello di Tor Crescenza a Roma, nella zona Grottarossa, lungo la via Flaminia. Due importanti torri merlate incorniciano la facciata principale, collegata all’esterno da un ponte levatoio. È stato il set di molti altri film, ma non solo. È qui che si sono svolte le nozze di Francesco Totti e Ilary Blasi e dove l’ex calciatore ha festeggiato i suoi 40 anni. Del resto, gli interni del castello sono finemente arredati, con pavimenti di marmo, famosi dipinti in trompe l’oeil che raccontano scene di vita degli antichi proprietari. Non meno suggestivo è l’esterno del castello, con viali che conducono a giardini ricchi di fontane, le quali, grazie a una geometria lineare e perfetta, ricreano dei suggestivi giochi d’acqua. Il Castello Tor Crescenza @dimorestoricheitaliane.it https://ift.tt/2vfkDSu “Cetto c’è, senzadubbiamente”, i luoghi del film con Antonio Albanese Terzo capitolo della “Trilogia du Pilu”, preceduto dai film “Qualunquemente” del 2011 e “Tutto tutto niente niente” del 2012, “Cetto c’è, senzadubbiamente” del 2019 vede come protagonista Antonio Albanese nei panni del politico corrotto Cetto La Qualunque. Alla divertente e intracata trama fanno da sfondo alcuni luoghi bellissimi della nostra Penisola. In particolare palazzi principesci, abbazie e ambienti regali. Ma dove si trovano questi posti e, soprattutto, si possono visitare? Una delle scene più importanti del film è ambientata nella splendida Abbazia di Santa Maria di Farfa, che si trova in provincia di Rieti, nel Lazio. Si tratta di un monastero della congregazione benedettina cassinese, che prende il nome dal fiume Farfa (il Farfarus di Ovidio) che scorre poco lontano e che ha dato il nome anche al borgo dove si trova l’abbazia, abitato solo da qualche decina di persone. È uno dei monumenti più importanti del Medioevo europeo. Persino Carlo Magno, poche settimane prima di essere incoronato in Campidoglio, vi soggiornò. Fu dichiarata monumento nazionale nel 1928, per la bellezza architettonica e artistica. L’abbazia è visitabile tutto l’anno, ma bisogna prenotare. Un altro sito religioso protagonista di “Cetto c’è” è il Convento di Sant’Antonio da Padova a Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, candidato ai Luoghi del cuore del FAI. È un bellissimo edificio della metà del ‘600 che ospitò a varie fasi i frati francescani. Durante la Seconda guerra mondiale fu requisito dalle truppe tedesche e ospitò la celebre corazzata Goering. Oggi il convento ospita una comunità per il recupero degl alcolisti. È stato usato altre volte come set di film, tra questi ricordiamo “Padre Pio” con Sergio Castellitto. La visita è aperta a tutti. Alcuni ambienti dei palazzi Barocchi frequentati da Cetto sono riconoscibili nel Palazzo Chigi che si trova ad Ariccia, alle porte di Roma. Questo sontuoso palazzo fu trasformato in una dimora da Gian Lorenzo Bernini in persona. Oggi è un museo e location dove si svolgono mostre, concerti ed eventi, ma vengono organizzate anche visite guidate. Nelle sue sale sono stati girati molti altri film, tra cui il colossal “Il gattopardo” di Luchino Visconti del 1962 e “L’avaro” con Alberto Sordi. Tra gli ambienti più belli che si possono visitare ci sono le stanze del Cardinale, come la Camera dei gemelli, la Sala del leone, la Sala dell’archibugio, ma anche il piano nobile con l’antica farmacia, la Sala del trucco (ovvero del bigliardo), la Stanza delle belle che ospita tantissimi ritratti femminili per finire con il Museo del Barocco. Il palazzo in cui vive Cetto è in realtà il Castello di Tor Crescenza a Roma, nella zona Grottarossa, lungo la via Flaminia. Due importanti torri merlate incorniciano la facciata principale, collegata all’esterno da un ponte levatoio. È stato il set di molti altri film, ma non solo. È qui che si sono svolte le nozze di Francesco Totti e Ilary Blasi e dove l’ex calciatore ha festeggiato i suoi 40 anni. Del resto, gli interni del castello sono finemente arredati, con pavimenti di marmo, famosi dipinti in trompe l’oeil che raccontano scene di vita degli antichi proprietari. Non meno suggestivo è l’esterno del castello, con viali che conducono a giardini ricchi di fontane, le quali, grazie a una geometria lineare e perfetta, ricreano dei suggestivi giochi d’acqua. Il Castello Tor Crescenza @dimorestoricheitaliane.it Palazzi principesci, abbazie e ambienti regali che fanno da sfondo al film della trilogia.
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PELANGI4D – Prediksi Alaves Vs Eibar 08 Februari 2020 Pukul 03.00 WIB. Prediksi Alaves Vs Eibar yang akan berlangsung di Estadio de Mendizorroza.Alaves akan menjamu Eibar dalam laga jornada ke-23 La Liga 2019/20, Sabtu (08/02/2020) pukul 03.00 WIB.Prediksi Alaves Vs EibarAlaves dan Eibar sama-sama mengoleksi 2 kemenangan dalam 5 pertemuan terakhir kedua tim, sedangkan 1 laga lainnya berakhir imbang.Alaves tidak pernah meraih kemenangan dalam 4 laga kandang terakhirnya melawan Eibar (M0 S2 K2).Bermain dihadapan pendukung sendiri tentu membuat Alaves akan sedikit lebih diunggulkan atas Eibar.Namun, Alaves tetap harus waspada mengingat mereka memiliki catatan yang kurang baik saat bermain dihadapan pendukung sendiri melawan Eibar.Prediksi Susunan Pemain Alaves Vs EibarAlaves: Fernando Pacheco; Martin Aguirregabiria, Víctor Laguardia, Rodrigo Ely, Rubén Duarte, Manu García, Víctor Camarasa, Luis Rioja, Aleix Vidal, Joselu, Lucaz Perez. Manager: Asier Garitano.Info pemain Alaves: Tomas Pina (cedera).Eibar: Marko Dmitrovic; Álvaro Tejero, Paulo Oliveira, Esteban Burgos, José Ángel, Edu Expósito, Pape Diop, Takashi Inui, Pedro León, Pablo de Blasis, Charles. Manager: José Luis Mendilibar.Info pemain Eibar: Sergio Álvarez (cedera), Garcia Kike (cedera), Gonzalo Escalante (meragukan), Ivan Ramis (meragukan), Roberto Correa (meragukan).Head To Head Alaves Vs Eibar24.11.2019 Eibar 0-2 Alaves (La Liga) 09.03.2019 Alaves 1-1 Eibar (La Liga) 04.11.2018 Eibar 2-1 Alaves (La Liga) 15.04.2018 Eibar 0-1 Alaves (La Liga) 2511.2017 Alaves 1-2 Eibar (La Liga)5 Pertandingan Terakhir Alaves03.02.2020 Sevilla 1-1 Alaves (La Liga) 26.01.2020 Alaves 1-2 Villarreal (La Liga) 18.01.2020 Levante 0-1 Alaves (La Liga) 05.01.2020 Alaves 1-1 Real Betis (La Liga) 21.12.2019 Barcelona 4-1 Alaves (La Liga)5 Pertandingan Terakhir Eibar02.02.2020 Eibar 1-1 Real Betis (La Liga) 26.01.2020 Celta Vigo 0-0 Eibar (La Liga) 24.01.2020 Badajoz 3-1 Eibar (Copa del Rey) 19.01.2020 Eibar 2-0 Atletico Madrid (La Liga) 12.01.2020 Cacereno 1-2 Eibar (Copa del Rey)Prediksi Skor: Alaves 2-1 Eibar Handicap : Alaves 0:1/4 Eibar Over/Under : 2 Saran Betting : Alaves -1/4 | Over 2
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