#riforma sanità
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Contrasto alla Violenza contro il Personale Sanitario: Le Misure della CSE Sanità e l'Incontro con il Ministro della Salute
CSE Sanità ribadisce la necessità di soluzioni strutturali per prevenire le aggressioni nei confronti del personale sanitario.
CSE Sanità ribadisce la necessità di soluzioni strutturali per prevenire le aggressioni nei confronti del personale sanitario. Negli ultimi mesi, l’aumento delle aggressioni contro il personale sanitario in Italia ha destato preoccupazione in tutto il Paese, con episodi di violenza segnalati in città come Foggia, Pescara, Vibo Valentia, Napoli e Cagliari. La situazione ha spinto le parti…
#aggressioni ospedali#Arresto in flagranza#Asl#crisi SSN#CSE Sanità#deficit personale sanitario#disfunzioni sanitarie#Elena Izzo#FLP#Fondo Sanitario Nazionale#fuga medici all’estero#investimenti sanità.#Legge di Bilancio#mancanza di personale medico#Ministero della Salute#misure di sicurezza sanitarie#Orazio Schillaci#personale sanitario pubblico ufficiale#presidi di sicurezza sanitaria#prevenzione violenza sanità#riforma sanità#rinnovo CCNL sanità#riorganizzazione sanità pubblica#segnalazioni episodi di violenza#Sicurezza sul lavoro#sistema Sanitario Nazionale#tutela lavoratori sanità#videosorveglianza ospedali#violenza contro il personale sanitario
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Quali sono le regioni che si avvantaggerebbero della riforma?
Sono quelle che versano molte più tasse allo Stato centrale che questo poi restituisce in termini di finanziamenti. Una elaborazione della Banca d'Italia mostra quali sono le regioni che potrebbero veder tornare nelle proprie casse la quota di gettito fiscale "donata" al resto del paese, il cosiddetto "residuo fiscale".
Ad avvantaggiarsi di più sarebbero Lombardia (con 5. 090 euro per ciascun residente), Emilia Romagna (2. 811), Veneto (2. 680) Piemonte (1. 006), Toscana (852), Lazio (789) e Valle d'Aosta (231).
Complessivamente il Nord avrebbe in più, magari per istruzione e sanità, 2. 715 euro ad abitante, il Centro 514 mentre il Sud ce ne rimetterebbe 2. 451 a testa.
così tal Paolo Russo per LaStampa, via https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/autonomia-auto-secessione-ricchi-ndash-ad-avvantaggiarsi-399115.htm
Interesting. Grazie per i dati su una roba che non avverrà mai (chi sa leggere vede che tra LEP da fissare centralmente, perequazioni obbligatorie se no non si parte e concessioni a termine, è tutto un azzeccagarbuglio borbonico stile facite ammuina).
La cosa esilarante sul piano delle narrative, resta cmq. quel "il Sud ci rimetterebbe 2.451€ a testa". E' lo sdoganamento "solidarietà obbligatoria" aka furto dello statalismo socialista come se nulla fosse, con tanto di broncetto tra il saputo e l'offeso. In effetti, se la mamma regala 2.451€ a tutti i bimbi ogni anno ma a un certo punto, passati appena 75 anni smettesse di farlo, beh quelli ci rimettono di brutto.
Non è constatazione vittimista, è pena molto solidale per chi non comprenda come l'assistenzialismo crei fatalmente dipendenza e degrado, mai sviluppo, e sempre peggio.
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Un film d'Evasione
da premio Oscar
ANDIAMO A VEDERE COSA C'È DIETRO :
I "picconatori" dello Stato Italiano siedono tutti quanti sui banchi del Governo, e già edificano il MONDO A ROVESCIO teorizzato dal Generale Vannacci.
Miglior attrice Protagonista:
Il meraviglioso mondo di Giorgià, degli evasori fiscali e dei loro complici seduti in Parlamento.
Da ascoltare il Podcast
"Circo Massimo" :
Chi sta minando il Bilancio del nostro paese pur di favorire le principali categorie di evasori?
Chi ?
Chiedere la Delega Fiscale per partorire una riforma fiscale che aiuta chi, già oggi, non paga le imposte, è un atto terroristico e folle che danneggia le stesse fondamenta della nostra Repubblica e rischia di mandare in pezzi in modo irreparabile la coesione sociale del nostro amato belpaese.
Nella mente della Meloni c'è questa visione folle: lasciare il peso delle imposte sulle spalle di lavoratori dipendenti e pensionati, e per tutte le altre categorie trasformare le IMPOSTE in una scelta facoltativa:
Volete Voi, fare beneficienza a favore delle casse dello Stato?
È vostra la scelta. Vostra la benevolenza.
Siete liberi di versare un piccolo obolo per le finanze italiane, oppure andarvi a spendere quelle somme in supercar Lamborghini, Ferrari, in barche da diporto, o in attici superlusso da intestare a società di comodo da costituirsi appositamente.
Oppure potete devolvere quelle somme a società off-shore basate nei paradisi fiscali quali le isole Cayman!
Contattate al più presto il vostro Commercialista di fiducia per i dettagli e le modalità da seguire per mettere in atto la vostre benemerite volontà.
Per voi, "Facoltà e Volontà", a discrezione
Per i lavoratori dipendenti: OBBLIGHI !!!!
Le gouvernement de Giorgia Meloni fait exploser l'équilibre financier de l'État italien en criant :
" Mesdames et Messieurs, jouez à votre jeu, vive la liberté et le plaisir de s'évader !!! "
Povera patria
( FRANCO BATTIATO )
youtube
Altro che "FRATELLI D'ITALIA" !
In realtà, i veri patrioti siamo noi!
Noi, lavoratori dipendenti che paghiamo fino all'ultimo euro di Imposte e finanziamo tutti i servizi statali ( Scuola, Sanità, Infrastrutture, Forze dell'ordine, Università, Pubblica Amministrazione ed Enti Locali e (In) Giustizia, ), che poi utilizzano tutti quanti, senza averne titolo.
Apriamo gli occhi su quale film sta andando in onda oggi in Italia.
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#i complici degli evasori#chi evade è un ladro di Futuro per l'intero Sistema-Italia#Ciò che i Media della Destra non dicono.#evasione = furto legalizzato#I veri ladri del Nostro Futuro!#Riforma Fiscale targata Meloni : un atto scellerato#il vero Terrorismo sociale è quello di chi vuole disgregare l'Unità Nazionale con l'Autonomia Differenziata e la libertà d'evasione
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[...] La strategia della destra è di minimizzare le proprie capacità di male. La mediocrità dei propositi è tuttavia preoccupante, in primo luogo perché fa proseliti tra quell’area grigia che si autoproclama liberal-moderata e che pensa di avere la capacità di dare moderazione alla destra, domandone le pretese autoritarie. La mediocrità ci salverebbe, insomma; questa destra è normalizzabile. Non è più “quella” che aveva pianificato il male per mezzo della tecnologia e del legalismo, aperto le prigioni ai nemici politici e i campi di concentramento ai nemici etnici. Nulla di tutto questo. Oggi, la destra è blanda abbastanza, mediocre abbastanza, da poter essere governata; e i moderati di turno sarebbero in grado di farlo. In Europa, questa via alla normalizzazione l’ha aperta niente meno che Angela Merkel, la quale, forse anche per ragioni di interessi economici tra il suo paese e quelli dell’Europa dell’est da poco emancipati dal comunismo, pensò che fosse saggio e possibile normalizzare Viktor Orbán accogliendolo tra i popolari. Una piccola virata a destra non avrebbe cambiato il percorso della Ue, anche perché c’era comunque una forte componente socialdemocratica. Oggi, questa strada viene lambita da Ursula von der Layen, benché in una congiuntura che vede i socialisti indeboliti e le destre scalpitanti a ovest della Mosella e a sud delle Alpi. E tuttavia vi è chi, sia in Francia che in Italia, scommette sulla normalizzazione delle destra, affidandosi alla “mediocrità”: non è più la destra cattiva. Eppure, è proprio questa “mediocrità” – di contenuti e di stili – che ci dovrebbe allarmare. Violenze giustificate come “disordini”; politiche antiabortiste che diventano silenzi e rieducazione delle donne delegata a gruppi antiabortisti; decisioni repressive ma praticate su minoranze (i rave, i mascalzoncelli che marinano la scuola, i facinorosi che vanno in piazza); assalto alle libertà di scelta sessuale, ma presentato come campagna per la difesa della famiglia “naturale”; politiche di diseguaglianza sociale, ma rese come richiamo alla responsabilità personale per cui ciascuno è causa della propria miseria; politiche di dissanguamento della sanità e della scuola pubbliche, ma con l’argomento a favore della pluralità dell’offerta. Il tutto come premessa della “mediocrità” massima: una riforma della Costituzione che sottomette il parlamento all’esecutivo, ma presentata come il “far scegliere” il capo agli elettori. Plebiscito scambiato per voto elettorale. Una mediocrità rispetto al listone del 1924.
Da: La “mediocrità del male” di questa destra estrema - Nadia Urbinati, Via
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Natale 23, opposizione assente
Proposta di legge sull'obbligatorieta' del presepe nelle scuole, no mes, pandoro Ferragni, Superlega, 400mila€ al golf club di Asiago, riforma costituzionale sul premeriato, no taglio delle tasse, nessuna abolizione della legge Fornero, no superbonus alle imprese, no opzione donna, nessuna politica a favore della natalità, taglio dei sussidi ai poveri, no salario minimo per i lavoratori, nessuna misura contro gli evasori fiscali, leggi ad fovrem per la sanità privata, smantellamento sanità pubblica, lobby per parenti e amici in posto di sottogoverno, etc...
Un paese in narcolessia, che vivacchia in una sorta di Vaudeville senza tempo, tra luci e lustrini.
Il risveglio, se mai giungerà, arriverà comunque troppo tardi e con conseguenze talmente profonde sul piano antropologico, che sarà durissima per le nuove generazioni, immaginare prima e, ricostruire dopo, le fondamenta della società democratica.
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la meloni dice no al rdc, la meloni dice no al salario minimo, la meloni dice no al riconoscimento dei figli di coppia omosessuale, la meloni resta in silenzio davanti a stragi di migranti in mare aperto profughi di guerra, la meloni (e compagnia) propongono una riforma fiscale che è super costosa (e agevola soprattutto le imprese) e che andrà a gravare con tagli su altri settori (ancora istruzione e sanità), le persone indignate scrivono “ e ora? non possiamo fare nulla?” no, non possiamo fare nulla, se volevate fare qualcosa andavate a votare o votavate con cognizione di causa, in bocca al lupo a tutti (noi)
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IMPRESENTABILE E' inutile girarci attorno. L'approvazione dell'autonomia differenziata segna il trionfo del progetto secessionista che la Lega persegue da più di trent'anni, e che consiste nella "liberazione" delle aree più ricche del paese dal "peso" di quelle meno ricche. Solo in apparenza questo progetto è in contraddizione con quello nazional-sovranista di Fdi e di Giorgia Meloni. In realtà le due istanze, nazional-statalista e federal-secessionista, convivono da sempre nella destra triciipite messa al mondo da Berlusconi nel '94 - esattamente trent'anni fa, neanche a farlo apposta -, si sostengono a vicenda sulla base di un interesse economico comune e trovano infatti pieno coronamento nella doppietta che affianca all'autonomia differenziata il premierato monarchico. Doppietta che a sua volta porta a compimento il progetto originario della destra tricipite suddetta: fare fuori - fare a pezzi, letteralmente - l'ordinamento della Repubblica delineato dalla Costituzione antifascista. Non è ancora detto, ma è molto probabile in assenza di una mobilitazione straordinaria della società civile, che questo progetto vada in porto. E va accolta positivamente la promessa del Pd e di Si-Verdi di indire un referendum abrogativo dell'autonomia differenziata, da affiancare al prevedibile referendum contro la riforma costituzionale sul premierato. Però, anche su questo è inutile girarci intorno, anche questo sfascio dell'autonomia differenziata lo dobbiamo in gran parte all'inisipienza colpevole del Pd. Non solo perché tutto comincia con la dissennata riforma del Titolo V della Costituzione, voluta da un governo di centrosinistra per rincorrere la Lega sul suo terreno. Né solo perché sull'autonomia differenziata si sono allineati Bonaccini e altri governatori Pdini, o per fare a loro volta gli interessi delle aree ricche del paese o per consolidare i propri califfati locali. Ma perché nel corso degli ultimi trent'anni il Pd nel suo insieme si è accodato alla narrativa leghista del Sud assistito e piagnone, sotterrando qualunque istanza meridionalista o, che è lo stesso, qualunque lettura critica del capitalismo nazionale e delle sue iniquità e disuguaglianze. Con i risultati che oggi si vedono. Da ultimo e non per ultimo: risparmiatemi commenti ispirati a una fantomatica visione "di sinistra" dell'autonomia differenziata. Uno Stato arlecchino, con competenze differenziate su materie come la sanità, al scuola, i trasporti (ma guarda caso non l'energia, perché se ci fosse una gestione regionale delle fonti energetiche questa sì che andrebbe a vantaggio del Sud), e senza meccanismi perequativi non è uno stato federalista, è semplicemente uno stato sfasciato e diviso per 21. Uno stato di staterelli uno contro l'altro armati, com'era l'Italia preunitaria, e soprattutto uno stato con al suo interno livelli disegualissimi di cittadinanza. In una parola, uno stato impresentabile. Ida Dominijanni, Facebook
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Intanto la sanità affonda nelle promesse elettorali non mantenute🤡
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Toscana, Stella: sabato gli Stati Generali
Toscana, il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana e coordinatore regionale Marco Stella: "Sabato gli Stati Generali, parte campagna elettorale Regionali 2025" 'Verso Toscana 2025. Gli Stati Generali di Forza Italia'. È il titolo dell'iniziativa, in programma dopodomani, sabato 19 ottobre a Viareggio, che lancerà il partito nella campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali in Toscana. Tra gli ospiti attesi Antonio Tajani, segretario nazionale del partito e ministro degli Esteri, il capogruppo dei Senatori, Maurizio Gasparri, il vice segretario nazionale on. Deborah Bergamini, il responsabile nazionale Dipartimenti, on. Alessandro Cattaneo, e l'on. Chiara Tenerini. "Con l'evento di Viareggio - spiega Stella - parte ufficialmente la campagna per le Regionali di Forza Italia in Toscana. Faremo una giornata intera di studio, approfondimento, di rapporto con il mondo imprenditoriale, con le categorie economiche, ma anche col mondo del sistema sanitario. Porteremo le buone pratiche del centrodestra, parleranno i sindaci e gli assessori di Forza Italia dove siamo forza di governo nei sette capoluoghi di provincia, nei Comuni che abbiamo vinto anche nell'ultima tornata elettorale, come Santa Croce sull'Arno". I focus più importanti riguarderanno il sistema sanitario, le crisi dei distretti e le infrastrutture. Sulla sanità, il segretario regionale di Forza Italia promette di svelare proprio sabato la proposta di riforma: "Ci siamo resi conto che tre Asl creano troppa distanza, sono lontane dalle esigenze dei cittadini e dei territori specifici - osserva Stella -. Siamo contrari alla chiusura dei presidi ospedalieri, quindi il caposaldo delle tre aziende deve essere messo in discussione". "Credo sia stato fatto un ottimo lavoro – commenta il responsabile regionale Organizzazione, Matteo Mastrini -. Sono stati costituiti e saranno presentati oltre 20 dipartimenti regionali, che si occuperanno di tutte le materie di competenza della Regione Toscana. Si tratta di una squadra importante, costituita da personalità di assoluto valore: tutti i dirigenti di Forza Italia Toscana sono potenzialmente candidati a governare la nostra Regione. Nella giornata di sabato definiremo il programma per Toscana2025 negli ambiti sanitari e infrastrutturali". Coordinamento regionale Forza Italia Toscana
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Chase Russell, il candidato libertario di cui nessuno parla e che prenderà il 2% dei voti (ma almeno in America gli elettori hanno un'alternativa)
Chase Russell Oliver, nato il 16 agosto 1985 a Nashville, Tennessee, è il candidato del Partito Libertario per le elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Esponente dell'ala sinistra del partito libertario, viene descritto come un "libertario pro-armi, pro-riforma della polizia e pro-choice, Oliver è noto per il suo attivismo contro la militarizzazione della polizia e per i diritti LGBTQ+.
Posizioni politiche di Chase Oliver:
Aborto: Pro-choice, ma contrario al finanziamento pubblico degli aborti.
Cambiamento climatico: Sostiene che il mercato libero troverà soluzioni per il cambiamento climatico, quindi è contro tutte le sovvenzioni e gli incentivi "green".
Riforma della giustizia penale: Vuole abolire l'immunità qualificata per le forze dell'ordine e la pena di morte.
Economia: Sostiene il libero scambio e un bilancio federale equilibrato.
Istruzione: Propone di abolire il Dipartimento dell'Istruzione degli Stati Uniti e di aumentare le scelte educative a livello statale.
Riforma elettorale: Sostiene il voto a scelta rank (ranked-choice voting) per migliorare le elezioni.
Affari esteri: È contrario agli aiuti militari a Israele e Ucraina e chiede la chiusura delle basi militari americane all'estero.
Diritti delle armi: Sostiene i diritti di possesso di armi e si oppone ai divieti su accessori come i bump stock.
Sanità: Critica l'Affordable Care Act e desidera ridurre il Medicare per i più giovani.
Immigrazione: Favorisce un sistema di immigrazione modello "Ellis Island" e un percorso verso la cittadinanza per gli immigrati non documentati.
Diritti LGBTQ+: Si oppone all'interferenza del governo nelle decisioni sanitarie transgender e sostiene i diritti LGBTQ+.
Privacy e libertà civili: Vuole abolire la TSA e abrogare il Patriot Act.
Sicurezza sociale: Descrive la sicurezza sociale come un "schema Ponzi" e desidera la sua eliminazione per i più giovani.
Guerra alla droga: Sostiene la legalizzazione della marijuana e la decriminalizzazione di tutte le droghe.
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CUB Sanità. Critica al Sistema Sanitario Italiano: Analisi e Prospettive di Cambiamento
Un sistema sanitario influenzato dagli interessi privati e dalla complessità delle variabili sociali
Un sistema sanitario influenzato dagli interessi privati e dalla complessità delle variabili sociali Il sistema sanitario italiano è da anni sotto pressione, influenzato da interessi economici e finanziari che spesso deviano dall’obiettivo primario di garantire salute e benessere alla popolazione. Questo articolo propone una riflessione sul desiderio di salute e sugli effetti prodotti dal…
#Alessandria salute.#Alessandria today#analisi sistema sanitario#benessere collettivo#corruzione sanitaria#critiche sanità#Cub Sanità Alessandria#disuguaglianze sanitarie#equilibrio risorse sanitarie#farmaceutica e salute#farmaci e consumi#filiere della salute#Google News#innovazione sanitaria#intasamento DEA#interessi economici sanità#italianewsmedia.com#Kennedy ministro della salute#malessere sociale#Morandini Alessandro#Pier Carlo Lava#politiche sanitarie globali#prevenzione e benessere#regolamentazione sanitaria#riforma del sistema sanitario#riforma sanitaria#salute e profitto#salute olistica#sanità in Italia#sanità pubblica e privata
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A San Marino c’è una società immobiliare ogni 100 abitanti.
A San Marino la gran parte delle imprese dichiara di non produrre reddito. Le imprese senza dipendenti sono diminuite di 267 unità (-6%) in 7 anni. Nello stesso periodo le licenze individuali e/o libero professionali sono scese di 185 unità, verosimilmente perché i titolari hanno creato una società. In tal caso, imprenditore e lavoratore subordinato sono la stessa persona. Quanto alle imprese con pochi dipendenti (da 1 a 9) sono passate da 2.031 nel 2016 a 2.289 nel 2023 (258 in più, la stessa quantità del calo delle imprese senza dipendenti). Una dinamica ricorrente in quasi tutti i settori, salvo tre casi: finanziario, sanità e assistenza sociale ed immobiliare dove le imprese senza dipendenti sono aumentate. Il focus della Confederazione si concentra quindi sulle immobiliari dove 280 imprese (73 in più rispetto al 2016) su 330 non hanno dipendenti, un numero pari all’85%. Non è tanto questa la sorpresa - riconosce la Csdl - perché le attività immobiliari sono in prevalenza contenitori, bensì il fatto che vi sia una società immobiliare ogni 100 abitanti, bambini inclusi. Peraltro, al 31 marzo scorso sono aumentate ancora, raggiungendo quota 339. Come si spiega un simile fenomeno, visto che il numero delle nuove costruzioni è scarso? L’unica spiegazione, secondo il sindacato, è che «sempre più soggetti trasferiscano le proprietà personali o della propria impresa dentro società distinte per pagare meno tasse o per rendere inattaccabili i beni in caso di debiti». La riforma del mercato del lavoro puntava a frenare le società senza dipendenti e a tale scopo venne introdotta la figura dell’amministratore operativo, per pagare imposte e contributi almeno sul reddito personale. Però, ricordano ancora dal sindacato, con provvedimenti successivi sono state esentate da questa norma varie attività, tra cui le società immobiliari con determinate caratteristiche. Per avvalorare la propria ipotesi, la Csdl riporta che nel 2022, l’anno in cui le imprese hanno avuto utili medi molto rilevanti, 174 società immobiliari (il 57%) hanno dichiarato redditi zero, mentre 63 (il 21%) incassi di 11.400 euro e solo 70 società superiori a 30mila euro. Read the full article
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Giarratano, 'contrari a formare specializzandi rianimatori, medici d'urgenza e chirurghi in ospedali periferici fuori rete formativa' "Anestesisti, rianimatori, medici d'urgenza e chirurghi sono ormai merce rara. Tuttavia, formare questi specializzandi anche in ospedali fuori rete formativa per colmare carenze di organico dovute ad anni di programmazione sbagliata ci lascia molto perplessi. La formazione sul campo e negli ospedali non è in discussione. Anzi, è fondamentale, ma occorre una riforma piena del sistema di formazione post-laurea Medicina che garantisca qualità della stessa, competenze e attività maturate sul campo". Così all'Adnkronos Salute il presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) Antonino Giarratano, commenta l'approvazione da parte del Senato del 'Decreto Pnrr' che tanto preoccupa i medici specializzandi in cerca di una vera formazione post-laurea. Per Giarratano "occorre evitare che lo specializzando sia considerato una risorsa destinata a coprire buchi di organico del Servizio sanitario regionale in strutture periferiche prive di molte specialità, dove - sottolinea - per restare alla disciplina di Anestesia e rianimazione, farebbe un'attività diversa e comunque priva di quelle specialità necessarie alla sua formazione, non maturando competenze essenziali per chi poi dovrà da tali nuovi specialisti essere assistito e curato".Inoltre, "con questo provvedimento - evidenzia il presidente di Siaarti - è stata tolta ai docenti la loro funzione di certificare le acquisizioni di competenze. Chi lo farà, soprattutto se in alcune reti gli specializzandi non le matureranno? Insistiamo, troviamo soluzioni complessive che garantiscano tutte le esigenze, del sistema sanitario e della formazione. O la fuga dalle iscrizioni in alcune specialità diventerà una emorragia". {} #_intcss0{display: none;} Fonte
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Sindacati in piazza, Landini: "Il governo ascolti il Paese reale"
I sindacati, sotto lo slogan “Adesso basta!” hanno dato vita a Roma alla manifestazione nazionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, per il diritto alla cura e alla sanità pubblica, per una “giusta” riforma fiscale e la tutela dei salari. Cgil e Uil sono tornate in piazza con la partecipazione dei segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. “Da questa piazza…
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Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale”
Giovanni Gentile, Sangiuliano: “Giusto rendere merito alla sua azione culturale” “Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo ‘Genesi e struttura della società italiana’ individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: ‘Scendere per strada’ è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente”. Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” che aprirà al pubblico domani, martedì 16 aprile 2024, a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica (via Poli, 54). All’anteprima erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa; il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani; il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni; il Sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti; il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone; il presidente della Commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali del Senato, Franco Zaffini; il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri; i deputati Alessandro Amorese e Ilaria Cavo; gli eredi della famiglia tra cui i due nipoti, il Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiC, Andrea De Pasquale; il Direttore generale della Direzione Creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello; il Direttore dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Giuseppe Parlato; i Presidenti di Cinecittà e Anica, Chiara Sbarigia e Francesco Rutelli, il produttore cinematografico e televisivo, Pietro Valsecchi. LA MOSTRA Settantacinque opere esposte tra originali e riproduzioni provenienti da diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Roma Sapienza, l’Archivio Giovanni Gentile, l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, l’Istituto Comprensivo Regina Margherita e il Museo delle Civiltà. Un percorso articolato in tre sale per rendere conto della complessa e molteplice azione di politica culturale intrapresa nel corso della sua esistenza. All’Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura, a Roma, a Palazzo Poli, dal 16 aprile al 7 luglio 2024, la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” vuole così ricordare uno dei maggiori e tra i più controversi intellettuali del Novecento italiano nella ricorrenza degli ottant’anni dalla sua morte. Dopo una parte introduttiva dedicata alla biografia e ad alcuni momenti cruciali della sua vita accademica e politica, l’esposizione ripercorre le diverse istituzioni che egli promosse e diresse negli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Nella prima sala è dato risalto all’Enciclopedia Italiana, al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e all’Istituto Italiano di Studi Germanici. Questi ultimi due, nella concezione gentiliana della cultura, dovevano contribuire ad allargare gli orizzonti del sapere al di fuori dei confini nazionali per sprovincializzare la cultura italiana. La seconda sala è incentrata su altre due istituzioni culturali che ebbero un legame forte con Gentile: la Scuola Normale Superiore di Pisa, che lo ospitò prima come studente e poi come direttore, e l’Accademia Nazionale dei Lincei. Sempre in questo ambiente, ampio spazio è dato alla complessa Riforma Gentile pensata ed emanata con una serie di Regi Decreti nel 1923, che diede vita a una scuola selettiva e gerarchica nutrita di tradizioni storiche e studi umanistici. Vi sono anche approfondimenti sull’Istituto Nazionale fascista di cultura e sulla morte del filosofo il 15 aprile del 1944 per mano di un gruppo di partigiani fiorentini. Al termine del percorso, la terza sala ospita un video immersivo, con immagini dell’epoca, che ha lo scopo di fare entrare il visitatore ancor di più nella biografia intellettuale e politica di Gentile. “La difficoltà nella progettazione di questa mostra - dichiara il Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Andrea De Pasquale - ha riguardato principalmente la scelta del tema, poiché Gentile fu uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento, ma aderì anche convintamente al fascismo portando la sua scelta fino alle estreme conseguenze. Si è scelto pertanto di presentare laicamente a un vasto pubblico la vita e l’opera di Gentile dando risalto al suo ruolo di organizzazione della cultura. Egli fu infatti l’anima di molte istituzioni che ancora oggi operano nel panorama culturale italiano e il percorso espositivo mira proprio ad evidenziare questa sua influenza sulla vita culturale non solo dell’Italia fascista, ma anche di quella repubblicana”. “Al di là del contesto dittatoriale in cui si svilupparono tutte le iniziative di Gentile - afferma il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato - resta un progetto, realizzato, di modernizzazione attraverso un nuovo rapporto tra Stato e cultura che ha influito notevolmente nella società italiana. Nel secondo dopoguerra, in un contesto del tutto diverso a livello politico, rimane vivo il concetto di intellettuale impegnato nella cultura e nella politica e soprattutto resta l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura in tutte le sue forme e discipline”. “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” Istituto Centrale per la Grafica Palazzo Poli Via Poli, 54 - 00187 Roma PROGETTAZIONE E COORDINAMENTO ORGANIZZATIVO Andrea De Pasquale Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali COMITATO SCIENTIFICO Coordinatore: Giuseppe Parlato Componenti: Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Barbara Bracco, Massimo Bray, Massimo Cacciari, Alessandro Campi, Hervé A. Cavallera, Gianni Dessì, Emma Giammattei, Miguel Angel Gotor, Giacomo Marramao, Guido Melis, Mauro Moretti, Marcello Pera, Francesco Perfetti, Roberto Pertici, Adriano Valerio Rossi, Gennaro Sasso, Paolo Simoncelli, Alessandra Tarquini GIUNTA ESECUTIVA Simonetta Bartolini, Giovanni Belardelli, Alessandro Campi, Gianni Dessì, Giuseppe Parlato, Maura Picciau Si ringraziano: Archivio Centrale dello Stato, Archivio Storico Istituto Luce, Centro Nazionale di Studi Manzoniani, Fondazione Roma Sapienza (Archivio Giovanni Gentile), Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice - Roma, Istituto Comprensivo Regina Margherita - Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente, Istituto Italiano di Studi Germanici, Museo delle Civiltà - Roma, Scuola Normale Superiore di Pisa Apertura al pubblico: 16 aprile - 7 luglio 2024 ingresso gratuito orari: 10:00 - 19:00 martedì - domenica, lunedì chiuso ultimo accesso ore 18:30 ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Rivolta dell'Africa contro la dittatura Oms
Per fortuna esiste l’Africa la quale non vuole farsi coinvolgere in un nuovo tipo di colonialismo, più subdolo di quelli precedenti: gli scienziati africani accusano l’Oms di “reintrodurre l’imperialismo occidentale dalla porta di servizio” e si oppongono al trattato sulla pandemia e alla riforma dell’Organizzazione mondiale della sanità che, come detto infinite volte, è in mano a finanziatori…
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