#natura e colori
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"Il segreto delle cose semplici": Don Paolo Ponta in mostra a Novi Ligure
Un viaggio tra le nature morte del sacerdote-pittore presso l’Oratorio di Santa Maria Maddalena
Un viaggio tra le nature morte del sacerdote-pittore presso l’Oratorio di Santa Maria Maddalena La suggestiva sala adiacente all’Oratorio di Santa Maria Maddalena e del Santissimo Crocefisso di Novi Ligure ospiterà, dal 30 novembre al 21 dicembre 2024, la mostra “Il segreto delle cose semplici”, una selezione di opere del sacerdote e pittore Don Paolo Ponta, a cura di Roberto Bergaglio, esperto…
#Aldo Coscia#Alessandria today#Amore per la natura#arte e cultura locale#arte e fede#Arte e Natura#arte e semplicità#arte e territorio#Arte Italiana#arte religiosa#arte sacra#artisti locali#bellezza quotidiana#Centro Studi In Novitate#Confraternita della Maddalena#cultura in Piemonte#Don Paolo Ponta#esposizioni artistiche#eventi culturali 2024#Eventi Gratuiti#Google News#Il segreto delle cose semplici#ISSN 2785-7344#italianewsmedia.com#Mostra di Pittura#mostra Novi Ligure#mostre in Piemonte#natura e colori#nature morte#Novi Ligure arte
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Ieri, immersa in questa meraviglia
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Cavalli al pascolo.
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La natura e un suo colore... lilla
La natura è piena di colori e di sfumature che ti avvolgono e ti trasportano in qualsiasi mondo si voglia andare, se ci sentiamo un po’ giù. Il lilla è il colore del risveglio dell’anima e delle sue sfumature interiori e se chiudiamo gli occhi e lasciamo che ci avvolga con le sue tonalità avvertiamo le sue vibrazioni che circondano e ci abbracciano facendoci sentire bene. Passeggiare in un…
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Cinema e Ambiente: Arriva "Tobia e i Colori del Mondo", il Film d'Animazione che Sensibilizza i Giovani sulla Tutela della Natura
“Tobia e i Colori del Mondo” è il nuovo attesissimo film d’animazione che uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 23 maggio prossimo. Questo lungometraggio animato ha come obiettivo principale quello di veicolare un messaggio di fondamentale importanza ai giovani spettatori: la necessità di tutelare l’ambiente e la natura, valori inscindibilmente legati a quelli della famiglia e…
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Pantone del giorno 12/01 - Ginger Bread
Se non ne avete ancora abbastanza dello spirito natalizio e vi sentite ancora in vena di dolci succulenti, ecco il Ginger Bread di Pantone che vi renderà più dolce il ritorno alla quotidianità. Colore ufficiale del pan di zenzero, è una tonalità di marrone calda e intensa che ci ricorda anche il cioccolato al latte. Insomma, una delizia per i nostri occhi, soprattutto perché sta bene su tutto…
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Natura. Dettagli riduzione del rumore e colori sono stati lavorati con un filtro di camera raw ( I.A )
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Bozzetti di scena e costumi
Alexander Schouvaloff
Introduzione di Serge Lifar
Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1987, rilegato, 270 pagine, 56 tavole a colori fuori testo, 25x30cm,
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
«Il barone Thyssen-Bornemisza ha raccolto una collezione di disegni - in gran parte bozzetti di scena e costumi - che illustrano il teatro della prima metà del XX secolo e soprattutto il balletto, nel suo periodo più interessante e innovativo. Alexander Schouvaloff ha compilato un poderoso catalogo per la descrizione di queste opere. Nella sua introduzione descrive la particolare natura della bozzettistica teatrale, riassume la situazione del teatro in Europa e in Russia alla fine del XIX secolo per inquadrare i disegni in un più preciso contesto storico ed esamina brevemente la figura di ciascun artista».
In questo catalogo vengono descritte 56 opere, in particolare la bozzettistica teatrale, riassumendo la condizine del teatro in Europa e Russia alla fine del XIX secolo. Nel catalogo vero e proprio vengono esaminati nei dettagli i costumi e i bozzetti per i quali sono stati realizzati.
08/06/24
#bozzetti scena#costumi teatrali#teatro costumi#Bakst#leon bakst#George Barbier#Erté#Theatrical costumes#fashion books#fashionbooksmilano
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Il LUPO e la FARFALLA si racconta che si catturarono al primo sguardo. Lui forte, temerario e ipnotico. Lei leggiadra, tenera, caparbia e ladra di attimi. Con i suoi colori riuscì a dipingere la sua vita, gli regalò l'arcobaleno che teneva tra le ali. Lui le insegnò la forza e lei gli donò la legger ezza.Si dice che nessuno riuscisse a distrarli l'uno dall'altra e che, in alcuni istanti, riconobbero il modo di essere dell’uno nell’altra e viceversa. Il sole faceva brillare il manto di lui, il vento sollevava lei e le sue danze. Sempre insieme contro ogni regola della natura che voleva lui indomito cacciatore e lei gioia di ogni sguardo ammaliato. La leggenda si racconta ancora attorno ai fuochi scoppiettanti, di come lei concluse la sua breve vita addormentandosi nei suoi ricordi, e di come lui ancora si senta ululare alla luna aspettando quel vento che la riporterà da lui…
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LO SAPEVATE?
"Il cervello del gatto ha la stessa prospettiva umana. Vede gli stessi colori di noi, prova le nostre stesse emozioni.
Il gatto, a differenza del cane, se lo colpisci, ti volta le spalle, perché si sente ferito come te.
Il gatto può vedere tutte le energie che noi vediamo solo attraverso la meditazione e lo yoga.
Il gatto ti guarda dall'interno verso l'esterno! È inutile cercare di fare una faccia carina per il gatto o accarezzarlo, se sei nervoso, se non ti piace il gatto, o ti attaccherà o ti ignorerà completamente. È peggio di un bambino! Quando al gatto non piace qualcuno, è perché la persona è un cattivo personaggio.
Quando il gatto va lì e si strofina, anche se alla persona non piacciono i gatti, è perché è una brava persona! Può essere che il gatto non voglia stare vicino a te, perché sta attraversando una fase molto bassa, stai vibrando con pochissima energia, quindi il gatto scappa!
Il gatto ama gli psicotici, gli ubriachi, i bambini, i malati di mente e tutti coloro che, in qualche modo, sono sfuggiti agli standard della realtà. Le persone che si identificano solo con i cani sono persone di grande autorità.
Perché ti piaccia un gatto, devi essere molto flessibile e capire che nessuno appartiene a nessuno, ma devi capire che l'amore è l'unica cosa che tiene il gatto vicino a te.
Il gatto è tremendamente intuitivo, ha persino superato l'intuizione dell'essere umano. Furono bruciati con le streghe nell'Inquisizione, perché erano sempre vicini a chi lavorava con la forza della natura, delle erbe.
Il gatto ti guarda e vede in modo più naturale, energie, entità, tutto ciò che senti, tutto ciò che ti piace, come sei.
Il gatto ha minerali nel sangue che lo rendono un Reikista naturale. Quando giace sopra di te o in qualsiasi parte della casa, sta trasmutando le energie di quel luogo, perché lì l'energia non è buona..."
Amici per la vita❤
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Ora che sono in ferie voglio parlare di una cosa di cui volevo parlare già da settimane, ma la vita di merda che faccio non me lo aveva permesso.
Allò, settimane fa per la prima volta dato che mi ero depilata le cosce mi sono messa in casa non solo in cannottiera, ma anche in pantaloncini. Passa un giorno e mi ritrovo la mail nella foto.
Come ben sappiamo, qui a Tokyo non è che si muore di caldo, PEGGIO, quindi un giorno di questi mi vesto come in foto a dx in ufficio (che è come mi vestirei in Italia in un giorno normale) e nello stesso giorno inoltrano una mail per dire di rispettare il "business dress code" aziendale che è letteralmente "business casual", pure se non si capisce né che cazzo sia né il perché, dato che non ci sono clienti e siamo solo tra di noi, ma okay.
Mo, premettendo che quando ho lavorato a Napoli, ci andavo in PANTALONCINI (ovviamente non quelli di jeans, ma un tipo più carini e "formali" insomma), qua invece così non va bene perché la maglia ha una stampa + i pantacollant sono considerati il demonio.
Tutti sono sempre a lodare i giapponesi perché sono un popolo omogeneo, che dà la prevalenza al gruppo piuttosto che all'individuo, ma non sono omogenei e uniti perché ci sono nati, sono omogenei perché sei LETTERALMENTE FORZATO (nelle maniere più passivo-aggressive possibili) a omologarti. E questo vale con i vestiti, vale con il peso (perché se pensate che sono tutti secchi di natura, beh col cazzo) e con mille altre cose.
Ora è vero che questa prevalenza dell'interesse di gruppo in alcune cose funziona ed è il motivo per cui noi della cultura euroamericana li ammiriamo, ma voi sareste disposti a rinunciare alla vostra libertà pure sulle piccole cose pur di accontentare l'interesse generale?
Per continuare con l'esempio dei vestiti, loro si vestono così:
A maniche lunghe (anche con 50°C), con diversi strani addosso spesso inutili (perché sono ossessionati dai tumori alla pelle); le donne o tutte fate dei fiori con i tacchi tutte pronte (e io col cazzo che le imito) o come fossero state cacciate via di casa (e io col cazzo pt.2). Ma tutti hanno un comun denominatore: colori scuri o neutri (nero, grigio, bianco) o pastello, senza chissà quale fantasia o stampa particolare.
Se non segui l'omologazione, spicchi, ti si vede o ti senti in qualche modo osservato. E questo è già lo standard ad essere euroamericano in mezzo ad asiatici, figuriamoci se ti vesti seguendo le tue regole e non le loro.
Uno poi dirà "vabbè sono cose da poco, ci si abitua" e lo capisco, ma non funziona così. Anzi, sono le piccole cose che, accumulandosi, diventano le più pesanti da sopportare.
Oppure i weaboo del cazzo direbbero che "bisogna rispettare la loro cultura e rispettare le loro regole" (cit.), ma loro quella degli altri quando letteralmente non fa male e non cambia un cazzo a nessuno perché non la rispettano?
Questo non è un paese libero, non puoi MAI fare come vuoi, ci sono sempre regole da rispettare, ma fossero regole con un senso uno capirebbe, invece sono regole inutili che letteralmente mìnano la libertà di espressione individuale a livelli base. Invece qua niente o fai la pecora in mezzo al gregge oppure pecora ti ci fanno diventare, perché altrimenti sei, di nuovo, il gaijin di merda che vuole fare di testa sua.
E sapete cosa fanno i gaijin quando hanno le palle piene di ste stronzate? Fanno i gaijin di merda e le regole senza senso le mandano a fanculo.
#quando sono gli stranieri i primi a fare quei commenti del caxxo giuro che li prenderei a pugni sulle gengive#Giappone#moda#moda giapponese#vestirti#omologazione#società giapponese#società in giappone#my life in tokyo
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"Ottobre": Un viaggio poetico nell'autunno dell'anima di Rita Frasca Odorizzi. Recensione di Alessandria today
Un intenso racconto emotivo della stagione autunnale che riflette sulle passioni e sulla vita attraverso immagini naturali e profonde sensazioni interiori.
Un intenso racconto emotivo della stagione autunnale che riflette sulle passioni e sulla vita attraverso immagini naturali e profonde sensazioni interiori. Nella poesia “Ottobre”, Rita Frasca Odorizzi ci regala una riflessione profonda e intensa sulla stagione autunnale, trasformandola in una metafora dell’anima. Le parole scelte dall’autrice ci trasportano in un mondo in cui l’autunno diventa…
#Viaggio interiore#autunno dell&039;anima#autunno e vita#braciere di passioni#cambiamento interiore#Ciclo delle stagioni#colori autunnali#descrizione dell’autunno#emozioni autunnali#ESPRESSIONE POETICA#evocazione poetica#Flusso della Vita#foglie autunnali#immagini poetiche#metafora dell&039;autunno#natura e introspezione.#Passaggio del Tempo#poesia autunnale#poesia contemporanea#poesia e natura#poesia italiana#poesia malinconica#poesia Ottobre#poesia riflessiva#poesia sul tempo#poesie sulla vita#poesie sull’anima#poesie sulle stagioni#poetesse italiane#riflessione sull&039;autunno
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Já vivenciei tantos momentos e sentimentos que por suportar demais automáticamente eles transbordavam...passei pelo medo e não agi..Passei vontade de gritar e silenciei...Passei por aquela vontade imensa querer abraçar o mundo e me fiz menor...Passei por muito, diminui minhas expectativas, abafei minha ansiedade e segui....Extrai do sol inspiração...E fiz uma pintura nas dores passadas, e passou...Eu investi na vontade de recomeçar, rabisquei com toque de amor, peguei nessa aquarela novos caminhos, cores, sonhos e desejos...E olhando para a natureza, vendo o céu, as estrelas e o mar, pude ver o quanto ainda posso preencher essa pintura chamada vida...
He vivido tantos momentos y sentimientos que por soportar demasiado automáticamente se desbordaron... Pasé por miedo y no actué... Sentí ganas de gritar y me quedé en silencio... Pasé por ese deseo inmenso. querer abrazar el mundo y me hice más pequeño... Pasé por mucho, bajó mis expectativas, sofoqué mi ansiedad y seguí... Me inspiré en el sol... Y hice una pintura del pasado. dolor, y pasó... invertí en las ganas de empezar de nuevo, garabateé con un toque de amor, tomé esta acuarela nuevos caminos, colores, sueños y deseos... Y mirando la naturaleza, viendo el cielo, el las estrellas y el mar, pude ver cuanto aún puedo llenar este cuadro llamado vida...
Ho vissuto così tanti momenti e sentimenti che, poiché ho sopportato troppo, sono traboccati automaticamente... ho attraversato la paura e non ho agito... avevo voglia di urlare e sono rimasto in silenzio... ho attraversato quell'immenso desiderio di voler abbracciare il mondo e mi sono fatto più piccolo... ne ho passate tante, ha abbassato le mie aspettative, ho soffocato l'ansia e ho continuato... ho tratto ispirazione dal sole... e ho fatto un quadro del passato dolore, ed è passato...ho investito nella voglia di ricominciare, ho scarabocchiato con un tocco d'amore, ho preso con questo acquerello nuovi sentieri, colori, sogni e desideri... E guardando la natura, vedendo il cielo, il stelle e il mare, ho potuto vedere quanto posso ancora riempire questo dipinto chiamato vita...
J'ai vécu tellement de moments et de sentiments que, parce que j'en ai trop enduré, ils ont automatiquement débordé... J'ai vécu la peur et je n'ai pas agi... J'avais envie de crier et je suis resté silencieux... J'ai vécu cet immense désir vouloir embrasser le monde et je me suis fait plus petit... J'ai traversé beaucoup de choses, cela a réduit mes attentes, j'ai étouffé mon anxiété et j'ai continué... Je me suis inspiré du soleil... Et j'ai fait une peinture du passé la douleur, et c'est passé... J'ai investi dans l'envie de recommencer, j'ai griffonné avec une touche d'amour, j'ai emprunté dans cette aquarelle de nouveaux chemins, des couleurs, des rêves et des envies... Et regarder la nature, voir le ciel, le les étoiles et la mer, j'ai pu voir à quel point je peux encore remplir ce tableau appelé la vie...
I have experienced so many moments and feelings that, because I endured too much, they automatically overflowed... I went through fear and didn't act... I felt like screaming and remained silent... I went through that immense desire to want to embrace the world and I made myself smaller... I went through a lot, it lowered my expectations, I stifled my anxiety and continued...I drew inspiration from the sun...And I made a painting of past pain, and it passed...I invested in the desire to start over, I scribbled with a touch of love, I took this watercolor new paths, colors, dreams and desires... And looking at nature, seeing the sky, the stars and the sea, I could see how much I can still fill this painting called life...
O kadar çok an ve duygu yaşadım ki, çok katlandığım için otomatikman taştı... Korkudan geçtim, harekete geçmedim... İçimden çığlık atmak geldi, sustum... O büyük arzuyu yaşadım. dünyayı kucaklamak istemek ve kendimi küçülttüm... Çok şey yaşadım, beklentilerimi azalttı, kaygılarımı bastırdım ve devam ettim... Güneşten ilham aldım... Ve geçmişi resmettim acı ve geçti... Yeniden başlama arzusuna yatırım yaptım, bir aşk dokunuşuyla karaladım, bu sulu boyayla yeni yollara, renklere, hayallere ve arzulara yöneldim... Ve doğaya baktım, gökyüzünü gördüm, yıldızlar ve deniz, hayat denen bu tabloyu hâlâ ne kadar doldurabildiğimi görebiliyordum...
Fonte: 1Vidapoeticando 🌺🍃
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ARCOBALENO NELLO STRETTO
Ci fu timpesta nta tuttu u strittu acqua chi paria ittata chi bagghioli nu chioviri chinu, fittu fittu chi urricava culuri e paroli. I bacchiceddi nta ribba da misi l’aceddi nta l’abbiri mucciati i lampi nto mari e da nto paisi tutti chi currianu appiniati. Paria chi chiù non scampava cu munnu avia finiri nta nenti chi l’acqua tuttu a mari puttava Inveci eccu impruvvisamenti n’accubalenu, cubbu dà nto mari autu e immensu, cumpariu pi quantu tu putivi vaddari di so culura u cielu inchiu d’infennu d’acqua fitta e raggiata improvvisamenti sinni finiu nto cielu eccu na luci ndurata e da pena nto cori, du scantu a vidiri da luci, eccu muriu, lassannuti nu mumentu santu. Comi matri chi sempri ti cura chi t’ acarizza e poi ti scugna accussì è a fini sta natura cu na manu pigghia cu l’otra dugna
C’è stata una tempesta in tutto lo Stretto, acqua che sembrava buttata con i secchi, un piovere pieno, fittissimo, che seppelliva colori e parole. Le piccole barche messe a riva, gli uccelli nascosti negli alberi, i lampi nel mare e li nel paese, tutti che correvano disperati. Sembrava che non smettesse più di piovere, che il mondo sarebbe finito in un niente, che l’acqua avrebbe portato tutto al mare. Invece improvvisamente è comparso un arcobaleno, curvo li nel mare, alto e immenso e per quanto tu potessi guardare con i suoi colori ha riempito il cielo e quell’inferno di acqua arrabbiata, improvvisamente è finito. Nel cielo ecco una luce dorata e la pena nel cuore, la paura, a vedere quella luce, ecco che è morta, lasciandoti un momento santo, benedetto. Come una madre che ti cura sempre, che ora ti accarezza e ora ti scansa, alla fine è così la Natura che con una mano prende e con l’altra dona.
There was a storm in the whole Strait, water that seemed to have been thrown with buckets, a full, heavy rain that buried colors and words. The small boats put on the shore, the birds hidden in the trees, the lightning in the sea and there in the village, everyone running desperately. It seemed that the rain would never stop, that the world would end in nothing, that the water would take everything to the sea. Instead suddenly a rainbow appeared, curved there in the sea, high and immense and as much as you could look with its colors it filled the sky and that hell of angry water, suddenly ended. In the sky there is a golden light and the pain in the heart, the fear, to see that light, it died, leaving you a holy, blessed moment. Like a mother who always takes care of you, who now caresses you and now pushes you away, in the end that is how Nature behaves, who with one hand takes and with the other gives.
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La passeggiata Anita Garibaldi a Genova Nervi è uno dei luoghi più suggestivi della città.
Immersa nella natura, offre un panorama mozzafiato sul mare e sulle colline circostanti.
La passeggiata prende il nome dalla celebre moglie di Giuseppe Garibaldi che qui soggiornò nel 1849.
Un percorso panoramico di circa due chilometri che parte dal Porticciolo di Nervi e arriva fino alla spiaggia di Capolungo.
Il sentiero è immerso nella vegetazione mediterranea e offre uno spettacolo unico sulla costa ligure, con i suoi colori, profumi intensi e una storia da raccontare...
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Mi piace andare a concerti di artisti che non conosco, in posti piccoli dove non c'è calca. Da qualche anno qui ne organizzano all'aperto, in alto, in mezzo ai boschi. Ho sempre un po' di riguardo, nella mia testa, per gli abitanti delle foreste: perché disturbarli, penso, perché non lasciarli nella pace del vento ma coinvolgerli nelle nostre strane abitudini? Diodato. Mai ascoltato. Spesso non sopportato. Andiamo, ho sentito Renato Zero dire che è in gamba. C'è da camminare un'oretta sotto la pioggia, poi lassù il sereno a ore 16:00: perfetto. Birra, panino, gente tranquilla in attesa, piccolo palco coperto dai gazebo...erano in dubbio, con il tempo non si sa mai. Ai concerti mi piace incontrare gente senza essermi messa d'accordo, andare, sapere che non sei solo mai. Ieri ho visto sorrisi di cui in fabbrica non avevo mai potuto godere. Donne rinate stese sull'erba, appoggiate ai compagni, abbandonate ad occhi chiusi su melodie leggere. Cantano gli uomini, ballano, altri ascoltano soltanto. Chitarra elettrica, chitarra classica, basso, batteria, tastiera e Godano al violino. Sono bravi, alcuni pezzi sono molto belli, altri no. M'interrogo su quando un pezzo diventi canzone, come si fa, cosa succede, tecnica cuore mestiere, pazienza, lavoro artigianale, sapienza, talento. Alcuni pezzi non lo sono diventati "canzone"; rimasti parole lanciate al vento con un po' di musica attorno, ecco, queste non le sopporto, ma vengono suonate e cantate comunque. Diodato ha un bisogno immenso di sentirsi parte di un tutto, di noi, scende dal palco, cammina in mezzo alla gente, fa due parole. Apprezza la natura, parla di Taranto martoriata, del male che facciamo alla terra del cuore che duole nell'assistere al massacro e della necessità d'agire per salvare, salvare, salvarci. Parla d'incontro. La sua voce arriva, chiara, netta, si sente bene ogni singola nota, faccio i complimenti ai tecnici, non succede spesso, dico. Ridono di getto. Sinceramente. Dietro una risata mille pensieri, parole taciute. Esperienza. E'chiaro, ormai, che ho un rapporto particolare con i concerti, forse lo sesso che ho nella vita, ci sono e non ci sono. Sono coinvolta ma solo parzialmente, osservo, ascolto, un piccolo drone curioso e silenzioso; a vote mi perdo ma deve esserci tanta musica a poco canto. Quelle volte vedo forme, colori, storie aliene, figure bellissime. Vedo cose che poi dimentico di annotare. Ieri no. Alla fine mi dispiaceva per lui che doveva scendere dal palco, andarsene, perché funziona così. Mestiere ingrato ho pensato. Come quando ero piccola e guardando il festival dicevo, fra me e me...ma come, un cantate che fa? "Solo" una canzone e poi via? Nel camerino? Mi faceva pietà. Ieri la stessa cosa. Sentivo che voleva restare. Voleva amare. Voleva volare. Si voleva mischiare. Chissà, forse ho solo sentito quella parte di me che non lo sa fare. Fosse così, fosse davvero che ho sentito il mio lato oscuro per un attimo, che Diodato sia, imperfetto, incompleto, immaturo. Che Diodato sia. Amen.
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