#mostra Novi Ligure
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pier-carlo-universe · 3 days ago
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"Il segreto delle cose semplici": Don Paolo Ponta in mostra a Novi Ligure
Un viaggio tra le nature morte del sacerdote-pittore presso l’Oratorio di Santa Maria Maddalena
Un viaggio tra le nature morte del sacerdote-pittore presso l’Oratorio di Santa Maria Maddalena La suggestiva sala adiacente all’Oratorio di Santa Maria Maddalena e del Santissimo Crocefisso di Novi Ligure ospiterà, dal 30 novembre al 21 dicembre 2024, la mostra “Il segreto delle cose semplici”, una selezione di opere del sacerdote e pittore Don Paolo Ponta, a cura di Roberto Bergaglio, esperto…
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chez-mimich · 2 months ago
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LILIANA MORO, ANDANTE CON MOTO (parte II)
(segue) Anche “La passeggiata” del 1988 sembra un’opera molto macchinosa: una distesa di pattini a rotelle che, sprovvisti di legacci, divengono di fatto inutilizzabili. La controsignificanza dell’opera però, oltre a non essere una novità, risulta anche un po’ stantia. Posizionata nel centro di Novi Ligure, durante la notte veniva modificata da nottambuli passanti, ma resta sempre un po’ pochino per costruirci intorno profonde teorie. Molto più interessante la serie di copertine della rivista “Internazionale” (un anno di numeri dal 2008 al 2009) accostate sistematicamente all’oroscopo dell’artista (capricorno) pubblicate dalla rivista stessa. Una riflessione sulla arbitrarietà, ma anche una riflessione sulla aleatorietà del caso in rapporto a grandi eventi mondiali. Un pavimento coperto da vetri rotti, che sotto i passi del visitatori si sbriciolano ulteriormente, modificano l’aspetto sia visivo che sonoro dell’ambiente. Probabilmente durante il suo primo allestimento presso la galleria Emi Fontana di Milano, l’installazione ebbe molta più risonanza ed anche un maggior significato; oggi sembra invecchiata male e quindi diventata banale. Altrettanto non indimenticabile o quanto meno, molto datata, mi sembra essere “Spazio libero” del 1989, installazione site specific per Soncino alle porte di Cremona. Si tratta di una grande scritta di colore giallo fissata ad un supporto d’acciaio. Sullo stesso filone di una iconicità un po’ forzata e ricercata, ecco “Avvinghiatissimi”, un letto in legno a cui sono fissati, tramite cinghie rosse, dei grandi fogli di “gomma-schiuma” e due casse acustiche che propongono “Regreso de amor”, un tango argentino di Astor Piazzolla. Messaggio semplice e diretto quello di “In onda”, ambiente buio illuminato dalla sagoma al neon di un pesce azzurro. Ancora una volta siamo invitati all’ascolto dei fondali marini della riserva del WWF di Miramare a Trieste dove sono stati registrati i suoni del fondale stesso. Anche in questo caso siamo in presenza di una ricerca sociologica e psicologica più che ad un gesto artistico. “Spazi” è invece una installazione del 2019 per la Biennale di Venezia; si tratta di una serie di piccoli modelli di ambienti espositivi, realizzati con materiali delicati e comuni, come carta, cellophane, cartoncino, balsa che mostrano volutamente le loro imperfezioni. L’intento è quello di proporre modellini che ricreino un luogo espositivo, rimodulando sempre lo stesso spazio e la sua coniugazione con diversi materiali. Naturalmente sono poi stati concretamente realizzati. Tornando alle installazioni visive, nel grande soppalco del PAC sono esposte le magnifiche immagini di “Voci”, grandi immagini tratte dalla stampa e che riproducono persone intente a parlare al megafono facendosi così portatori di voce di un gruppo o di una comunità che, al di là del messaggio trasmesso, hanno in comune questo tentativo di trasformare le singole voci, nelle voci di un gruppo, in contesti quali la strada, le piazze delle manifestazioni di massa. Dall’installazione è stato tratto anche un prezioso volume con il medesimo titolo. Sempre al piano superiore ecco l’installazione che dà il titolo all’intera mostra, ovvero “Andante con moto” (2023). “L’ultimo nastro di Kapp” è un’opera teatrale di Samuel Beckett e proprio da quest’opera sono tratti i testi che escono, unitamente a rumori e suoni, dalle casse acustiche posizionate al centro della sala unitamente ad una buccia di banana e alla gigantesca riproduzione in cemento di una banana (frutto presente nel dramma teatrale di Beckett), omaggio al grande drammaturgo attraverso una scena scarna come scarni sono i suoi testi, ma molto suggestiva e direi anche emozionante. Una mostra con forti chiaro-scuri con opere che forse non trasmettono più quel magnetismo che potevano avere in altri anni e in altri decenni e tematiche che sembrano ormai scomparse dai radar del pubblico anche più smaliziato.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Sequestrati tre asini, due pony e un cavallo dalle guardie zoofile OIPA di Alessandria. I proprietari indagati per maltrattamento.
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Sequestrati tre asini, due pony e un cavallo dalle guardie zoofile OIPA di Alessandria. I proprietari indagati per maltrattamento. Sequestrati dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) tre asini, due pony e un cavallo in un maneggio di Novi Ligure, in provincia di Alessandria. I proprietari sono indagati per maltrattamento ai sensi dell’articolo 544 ter del Codice penale. L’intervento dell’Oipa è stato richiesto dal Comando locale dei Carabinieri. Si tratta di un maneggio con 32 equini, tra cavalli, asini e pony di tre diversi proprietari. Alcuni di questi animali erano ricoverati in piccoli box senza lettiera, chiusi e bui, con il pavimento ricoperto da uno strato di circa 10 centimetri di deiezioni. Su indicazione dell’Asl di Alessandria, è stato disposto il sequestro solo degli animali più malati. Gli equini sequestrati ora sono stati trasferiti in un altro maneggio dove stanno ricevendo le prime cure. Erano costretti a vivere in pessime condizioni igienico-sanitarie e, come anche attestato dalla una veterinaria che li ha visitati, avevano numerose ferite agli arti infettate da mosche e bigattini. Un asino presentava anche una gravissima ulcera corneale. Un pony e una capretta erano addirittura ricoperti di feci dei piccioni che hanno nidificato nel sottotetto. «Al momento del nostro sopralluogo, i box erano privi di lettiera e sul terreno vi erano solo le deiezioni degli animali», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Alessandria e provincia, Cristina Destro. «I secchi dell’acqua erano vuoti e gli abbeveratoi troppo alti per essere utilizzati. Come ha certificato la veterinaria intervenuta per la perizia, le lesioni alle zampe - ulcere e piaghe - erano addirittura ferite croniche dovute ai continui traumi cui la cute è sottoposta ogni volta che l’animale si sdraia su una superficie dura e priva di lettiera. Queste lesioni, nel periodo estivo, se non curate vengono infestate da mosche che determinano gravi infezioni purulente». Anche questa vicenda mostra come sia importante l’azione guardie zoofile che, chiamate dalle forze dell’ordine o su segnalazioni dei cittadini, possono procedere a verifiche e sequestri nel caso di maltrattamento e, più in generale, reati riguardanti gli animali. L’Oipa invita a comunicare casi di degrado e maltrattamento alle sue guardie zoofile che, nel pieno rispetto della privacy, possono intervenire per tutelare gli animali. Per maggiori informazioni e per segnalare situazioni sospette o di maltrattamento ad Alessandria e provincia, scrivere a [email protected] o compilare il modulo online su https://www.guardiezoofile.info/alessandria Per le segnalazioni in tutta Italia: https://www.guardiezoofile.info/nucleiattivi... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 2 years ago
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Giulio Cesare - Rolling Stones
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L’esordio discografico del poeta e visual artist Giulio Marchetti
Un pop elettronico dal sapore retro che, nel videoclip, ha come protagonista Anastasia Kuzmina di Ballando con le stelle
“Rolling Stones” è un brano con tutte le velleità del primo singolo, già a partire dal titolo rock e graffiante, ma ancor prima dal nome del nuovo progetto musicale che cita un personaggio storico imponente come Giulio Cesare. «È un’affermazione di identità e di intenti, in un certo senso» Giulio Cesare.
Dopo aver incontrato, da poeta, Riccardo Sinigallia (sua la nota del libro Specchi ciechi) ed aver collaborato, come visual artist, anche con Achille Lauro (Sanremo ed Eurovision 2022), nasce il primo tiratissimo singolo “Rolling Stones”, prodotto da Leo Pari, uno dei massimi esponenti della scena indie in Italia.
Per quanto concerne l’aspetto sonoro, si tratta di un pop elettronico dalle vibes retro, un sapore anni ‘80, con un testo ricercato e personale che deriva, quasi per osmosi, dall’esperienza poetica ultradecennale di Giulio Cesare, autore di sette raccolte pubblicate.
«È stato proprio conversando con Leo Pari, un giorno in studio di registrazione, che uscì una definizione “quasi dance” per questo singolo. Si voleva cioè intendere che “Rolling Stones” fosse anche un pezzo ballabile. A quel punto non restava che ingaggiare la migliore ballerina su piazza. La protagonista del videoclip, infatti, arriva direttamente dalla prima serata di Rai 1; è Anastasia Kuzmina di Ballando con le stelle, storico programma del sabato sera» Giulio Cesare.
Etichetta: Matilde Dischi - MAIONESE project Radio date: 7 aprile 2023
Giulio Marchetti è nato a Roma nel 1982. Ha esordito in poesia con “Il sogno della vita” (Novi Ligure, 2008), finalista al “Premio Carver” e segnalato con menzione speciale della giuria al Premio “Laurentum”. Nel 2010 ha pubblicato, con prefazione di Paolo Ruffilli, “Energia del vuoto” (puntoacapo), seguita nel 2012 da “La notte oscura” (ibidem). Con “Cieli immensi”, tratta da quella raccolta, ha vinto il Premio “Laurentum” 2011, sezione sms.   “La notte oscura” ha ottenuto il 3° posto al Premio Nazionale di Arti Letterarie “Città di Torino” e al Premio Internazionale “Tulliola” ed è stato finalista al Premio “Città di Sassari”. Nel 2014 ha riunito le precedenti pubblicazioni e la sezione inedita Disastri nella raccolta Apologia del sublime (puntoacapo), segnalata al Premio “Città di Sassari”. Nel 2015 ha pubblicato “Ghiaccio nero” (Ladolfi), premiato con menzione speciale di merito e medaglia d’onore al Premio Internazionale di poesia “Don Luigi Di Liegro”. Con la poesia “A metà”, è stato inoltre selezionato per “Il fiore della poesia italiana” (tomo II – i contemporanei), un grande progetto antologico che raccoglie il meglio della poesia italiana (puntoacapo, 2016). Nel 2020 ha pubblicato “Specchi ciechi” (puntoacapo), 1° posto al Premio “Città di Sassari” ed al Premio “Nabokov”, 3° posto al Premio “Tra Secchia e Panaro” e segnalato ai premi “Di Liegro”, “Lorenzo Montano” e Arti Letterarie “Città di Torino”. Nel 2023 è prevista inoltre la pubblicazione della settima raccolta di poesie, “Varco cielo” (puntoacapo). Tra i suoi prefatori, figurano: Maria Grazia Calandrone e Dante Maffia. Della sua poesia si è occupato, altresì, il Prof. Gabriele La Porta, storico conduttore e direttore Rai.
Per quanto concerne l’arte visuale, la sua variegata produzione rivela un’ispirazione comune che, sospesa tra ironia e critica, denuncia le contraddizioni e i paradossi del nostro tempo. Ha fondato il “Gruppo Mira”, selezionato per la mostra “Paesaggi inimmaginabili. Cartoline dal nostro pianeta” promossa da BienNolo e ArtCityLab. Il 23 dicembre 2020 è uscita su la Repubblica la sua opera “Dramazon”, di cui l’autore ha avuto modo di parlare all’interno di un’intervista rilasciata alla redazione del noto quotidiano, proprio nello stesso giorno. Le sue opere sono state pubblicate dalle maggiori riviste di settore tra cui Artribune ed Exibart. Tra le collaborazioni artistiche, si segnala la partnership con il cantante e performer Achille Lauro (Sanremo ed Eurovision 2022). Nell’autunno 2022 lancia la sua prima mostra nel Metaverso TIME e partecipa alla mostra collettiva Retina (galleria InQuadro), in occasione della RAW Art Night promossa dalla Rome Art Week. Il felice incontro con il critico Gianluca Marziani, curatore in Italia di Banksy (tra i maggiori artisti viventi), mette in cantiere ulteriori autorevoli iniziative, tra cui Logos Infinito (progetto di arte diffusa sulla parola – nuovo spazio d’arte contemporanea Recanati) e la mostra personale “Giulio Marchetti. Arcipelago esistenziale”, a cui peraltro collabora anche Davide Gavioli, già Social Media Manager per Arte Fiera.
Per il 7 aprile 2023, con il singolo Rolling Stones, è previsto il lancio del suo nuovo progetto musicale Giulio Cesare, il risultato della sua consapevolezza artistica  pluriennale e multidisciplinare, nonché il frutto di lunghe amicizie con cantautori e produttori speciali, tra cui Riccardo Sinigallia e Leo Pari. SOCIAL
WWW: https://www.giuliomarchettiart.it/ Instagram: @giuliomarchetti_artist
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navigamus-blog-a-vela · 4 years ago
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SAIL 2018 -  “LE VELE D’EPOCA NEL GOLFO” - LA SPEZIA 8-10 GIUGNO 2018
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4 giugno 2018 - Tutto pronto presso il borgo ligure delle Grazie, nel Golfo della Spezia, per la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma dall’8 al 10 giugno 2018. Le due regate previste, organizzate dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca, si svolgeranno tra Portovenere e il Golfo dei Poeti. Tra le barche iscritte alcuni scafi della Marina Militare e prestigiose imbarcazioni che hanno fatto la storia dello yachting. Ai vincitori verranno assegnati gli orologi Michel Herbelin - Chronos Diffusion, manifattura dell’alta orologeria francese che esordisce in qualità di sponsor nel mondo delle barche d’epoca. LA MARINA MILITARE A “LE VELE D’EPOCA NEL GOLFO”Ci saranno anche la gloriosa Artica II, prima classificata nel 1956 alla storica regata Torbay-Lisbona, e la plurivittoriosa Chaplin, donata proprio dieci anni fa dalla famiglia genovese Novi alla Marina Militare, alla prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”, in programma alle Grazie, nel Golfo della Spezia, da venerdì 8 a domenica 10 giugno. La manifestazione è organizzata dall’AIVE, l’Associazione Italiana Vele d’Epoca fondata nel 1982 (www.aive-yachts.org), in sinergia con il Circolo Velico della Spezia, il supporto dell’Associazione Vele Storiche Viareggio e la sponsorizzazione del brand Michel Herbelin - Chronos Diffusion, prestigiosa manifattura dell’alta orologeria francese (www.michel-herbelin.com/web e www.chronosdiffusion.eu). La presenza di queste due barche ricorderà idealmente il cantiere Sangermani che le ha costruite rispettivamente nel 1956 e nel 1974. Il suo titolare, il ligure Cesare Sangermani Jr., figlio del pioniere della nautica Cesare, è infatti scomparso lo scorso 17 maggio all’età di 71 anni creando un vuoto tra gli estimatori delle barche in legno. La Marina schiererà anche il 23 metri Caroly, un Baglietto del 1948, e Grifone, un classe 5.50 Metri S.I. (Stazza Internazionale) del 1963 vincitrice nel 1965 a Napoli del Campionato del Mondo di classe con a bordo il mito della vela Agostino Straulino. Tra le altre barche iscritte gli 8 Metri S.I. Bamba del 1927 e Margaret del 1925, Melisande del 1928, lo Sparkman & Stephens Ojalà II del 1973, Ilda del 1946, Dragonera e Onfale, varati sempre da Sangermani nel 1961 e 1962. UN’ESCLUSIVA VISITA GUIDATA AL RESTAURO DELLA BARCA DI RE GIORGIO VNumerose le iniziative collaterali organizzate per gli equipaggi durante la prima edizione di “Le Vele d’Epoca nel Golfo”. Le barche potranno sostare all’ormeggio alle Grazie da mercoledì 6 fino alle ore 12 di lunedì 11 giugno. Sabato 9 giugno partirà la prima regata, seguita alle 18.30 da un aperitivo tra le barche d’epoca e da un’esclusiva visita agli yachts d’epoca in restauro presso il vicino Cantiere Valdettaro. Qui sarà possibile ammirare Vera Mary, la goletta aurica lunga 22 metri varata nel 1932 presso il cantiere inglese Berthon Boat Company di Lymington su progetto di J.M. Soper. Nel 1935 Vera Mary fu acquistata da Re Giorgio V d’Inghilterra per donarla all’amico Sir Philip Hunloke, suo istruttore di vela nonché skipper dello yacht reale Britannia e Commodoro del Royal Yacht Squadron. Nel corso dei decenni successivi ha esplorato il Mediterraneo, facendo base a Sanremo e Cannes. Alle 21.30 si svolgerà “Sentinelle dell’infinito”, mostra e video sul faro dell’isola del Tino a cura del Cantiere della Memoria e “Rimirandoci nel Golfo”, proiezione delle foto di Tiziana Pieri e Roberto Celi della prima giornata di Regate. Domenica 10 giugno, prima della seconda regata, gli equipaggi visiteranno il Museo del Faro dell’Isola del Tino. In serata si svolgerà la cerimonia di premiazione, con assegnazione di due cronografi della collezione Newport Sport Chic messi in palio dallo sponsor Michel Herbelin - Chronos Diffusion. LE IMBARCAZIONI AMMESSEA “Le Vele d’Epoca nel Golfo” potranno partecipare gli yachts in legno o in metallo di costruzione anteriore al 1950 (Yachts d’Epoca) e al 1976 (Yachts Classici), nonché le loro repliche individuabili secondo quanto disposto dal “Regolamento per la stazza e le regate degli Yachts d’Epoca e Classici - C.I.M. 2018-2021”. L’ammissione di altre tipologie di imbarcazioni verrà valutata a insindacabile giudizio del comitato organizzatore. Il pubblico di appassionati avrà facoltà di presenziare alla manifestazione e di vedere gli scafi all’ormeggio.
FROM http://www.navigamus.info/2018/06/aperte-le-iscrizioni-le-vele-depoca-nel.html
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giancarlonicoli · 4 years ago
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2 feb 2021 10:40
“IL CASO CHE MI SCONVOLSE DI PIÙ? ERIKA E OMAR” - PARLA LUCIANO GAROFANO, EX CAPO DEI RIS DI PARMA E IN PRIMA LINEA SULLA SCENA DEL CRIMINE: “FALCONE E LA MOGLIE POTEVANO SALVARSI. DONATO BILANCIA ERA UN ISTRIONICO CHE UCCIDEVA PERCHÉ SI SENTIVA VESSATO. A COGNE L'OPINIONE PUBBLICA SEGUÌ L’EMOTIVITÀ. SU ROSA E OLINDO NOI NON TROVAMMO NIENTE. E MOLTI SUICIDI MERITEREBBERO PIÙ ATTENZIONE: DAVID ROSSI, MARIO BIONDO MA ANCHE TIZIANA CANTONE...”
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Giovanni Terzi per “Libero quotidiano”
Ci sono due frasi di Arthur Conan Doyle, lo scrittore e drammaturgo britannico creatore di Sherlock Holmes, che riecheggiano nella mia memoria quando penso a quanto siano cambiate le indagini investigative negli ultimi anni: «Nella matassa incolore della vita scorre il filo rosso del delitto, e il nostro compito sta nel dipanarlo, nell'isolarlo, nell'esporne ogni pollice». Ci fa comprendere quanto sia importante l'attenzione al particolare, al dettaglio. Se poi viene seguita da quest'altra frase, «… il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare», rimarca come spesso la soluzione dei casi sia sotto i nostri occhi, o meglio, nel luogo del crimine.
Di questo parliamo con Luciano Garofano, biologo e generale in congedo dell'arma dei Carabinieri, colui che ha comandato il famoso Ris di Parma - il Reparto Investigazioni Scientifiche dell'Arma - facendolo diventare un riferimento nazionale per le indagini sciemtifiche.
Da quando lei iniziò molte cose nelle indagini sono cambiate e si sono evolute a livello scientifico?
«Credo che siamo in un periodo in cui la scienza ha consentito una vera e propria rivoluzione dal punto di vista delle possibilità di analisi. Sono nati test che ci permettono di vedere tracce invisibili ad occhio nudo. Se ci pensate, fino a poco tempo fa non avevamo né la possibilità di analizzare il Dna, né avevamo a disposizione microscopi analitici che permettono di vedere e esaminare l'invisibile. Questo lo dico perché una volta si analizzava solo ciò che l'occhio vedeva».
Uno dei primi casi che lei ha affrontato è stato quello della strage di Capaci. Vuole raccontare questa sua esperienza?
«È stato il mio primo grande caso, anche se ricordo con emozione pure la strage di Bologna. Insieme al dottor Aldo Spinella, all'epoca responsabile del Laboratorio di biologia della polizia di Stato, e grazie all'amicizia e alle relazioni che lo stesso Falcone aveva con l'Fbi, siamo riusciti a dare un contributo decisivo al caso. Le indagini sui famosi mozziconi di sigaretta avevano contribuito ad individuare i soggetti responsabili di quella efferata strage. In seguito uno di loro divenne collaboratore di giustizia, e credo che fu anche grazie ai miei modi di interloquire con lui che poi si pentì».
Pochi ricordano che l'autista di Falcone si salvò perché non guidava. Pensa che se fossero stati seduti dietro, il giudice e la moglie si sarebbero salvati?
«Non posso dirlo, e credo che questo faccia parte di casualità e destino. La logica direbbe che visto che Costanza, l'autista che si era seduto dietro lasciando Falcone e la Morvillo davanti, si salvò, lo stesso sarebbe potuto accadere anche al contrario. Però, mi creda, con un esplosivo così elevato, cento chili, è difficile, anzi impossibile, fare ipotesi. La mafia aveva organizzato per ammazzare tutti».
Quest'anno è scomparso Donato Bilancia, il killer delle prostitute. Come si riuscì a prendere?
«È stato il trionfo della collaborazione tra indagini tradizionali e nuova scienza fatta di Dna e balistica. La scienza analizzava, ma parallelamente sul terreno, localmente, si cercava di stringere attorno a qualcuno che avesse caratteristiche compatibili. Se da una parte noi avevamo un residuo di Dna, questo sarebbe rimasto privo di valore senza la modalità classica di investigazione. Se ci penso abbiamo arrestato, in quaranta giorni, un killer che aveva commesso in sei mesi diciassette omicidi. Di questo devo ringraziare l'intuito investigativo dell'allora colonnello Filippo Ricciarelli e dei suoi uomini. Devo dire che siamo stati premiati perché tutta la parte tecnica si è fondata, dal punto di vista logistico, su un unico laboratorio. I reperti, infatti, approdavano a Parma, e questo ha consentito di dire che era la stessa mano che si macchiava dei tanti delitti».
Che personalità aveva Donato Bilancia?
«Era un istrionico che uccideva perché si sentiva vessato dalle persone che frequentavano assieme a lui le bische clandestine. Uccideva per vendetta e frustrazione.
Bilancia è stato per me il serial killer più atipico del mondo; era mosso da una vera e propria furia omicida e per lui uccidere divenne una sfida».
A cosa portarono le indagini tradizionali?
«Alle somiglianze tra le vittime. Queste frequentavano le bische clandestine. Inoltre alcune testimonianze come quella decisiva del trans che si finse morto».
Un delitto che fece diventare mediatica la cronaca nera fu quello di Cogne. Perché, secondo lei, molti ancora credono nella innocenza della Franzoni?
«Come in tanti casi accade, a chi non legge le risultanze processuali, di rimanere vittima di pregiudizi o suggestioni. Oggi, spesso, l'opinione pubblica segue l'emotività e non è obiettiva sui dati. Le faccio un esempio...».
Mi dica.
«Noi abbiamo seguito l'ipotesi di una terza persona quando abbiamo rilevato tracce diverse di sangue nel garage, ma poi si sono verificate essere di un animale. Quella di Cogne fu un'indagine incredibile, avevamo a Parma costruito una stanza apposta che ci facesse fare le prove di come si erano distribuite le macchie di sangue sul pigiama, sul piumone e sul muro».
E siete così arrivato alla mamma?
«Non noi, il giudice. L'esperto non dà il nome dell'assassino, ma ne fa emergere le caratteristiche utili affinché il giudice possa decidere».
Però molti altri casi nella storia del crimine sono rimasti irrisolti: perché?
«Spesso quello che non è recuperabile è l'attività sulla scena del crimine. Ciò che tu perdi e contamini alla fine non recuperi e tendenzialmente rende difficile ogni ricostruzione. Spesso c'è poca organizzazione e ritengo che sarebbe urgente e necessario una adeguata formazione».
Mi faccia un esempio.
«Spesso c'è arroganza tra chi arriva e decreta, ad esempio, un suicidio. L'esempio di Tiziana Cantone, a cui nessuno ha mai fatto una autopsia, è solo l'ultimo di una lunga lista».
Altri esempi?
«L'omicidio di Chiara Poggi. I primi interventi - i Ris vennero dopo - sono stati fatti in modo superficiale. Inoltre anche le testimonianze dovrebbero tutte essere video registrate. Un giudice, sempre, si trova a decidere senza vedere le prime sit (sommarie informazione testimoniali) che spesso potrebbero divenire decisive. In questo modo la testimonianza perde di valore».
Cos'altro manca per rendere più giusta l'investigazione?
«Avvalersi di tecniche psicologiche da attuare durante l'interrogatorio. Sarebbe importante arricchirsi di queste competenze».
Un altro delitto che mostra crepe investigative è quello di Erba.
«Noi, i Ris, non abbiamo trovato niente per quello che sono stati i nostri accertamenti (né nel camper né nell'appartamento) che potesse avere un nesso causale dell’omicidio. Altri hanno trovato una traccia che è servita per l'incriminazione di Rosa e Olindo».
Sul caso dell'omicidio di via Poma a Simonetta Cesaroni?
«Ho grande rispetto per una sentenza passata in giudicato e quindi Busco deve essere considerato innocente. Da parte mia, non sono d'accordo sulle analisi delle tracce su reggiseno e corpetto che, secondo me, dimostrano una responsabilità chiara».
E cosa dire di tanti "suicidi" imperfetti, da David Rossi a Mario Biondo?
«I suicidi sono molto insidiosi. Ci si appiattisce sull'ipotesi del suicidio perché apparentemente accontenta tutti: così è stato per molti casi e, mi creda, meriterebbero più attenzione e protocolli condivisi».
Tra tutti i casi che lei ha seguito, ce n'è uno che le è rimasto impresso? Perché?
«Anche se cerchi di distaccarti dagli aspetti emotivi, spesso non ci riesci. Così l'omicidio di Novi Ligure compiuto da Erika e Omar mi sconvolse; forse anche perché avevo io figli della stessa età dei protagonisti. Mai compreso e mai dato spiegazione a come una sorella sia riuscita a compiere un delitto così efferato nei confronti del fratellino dodicenne».
Insomma, c'è più scienza ma meno certezza di prendere l'assassino. Come mai? Ci manca il saggio "commissario Nardone"?
«Credo che abbiamo tutti gli strumenti per arrivare alle soluzioni dei casi senza pregiudizi e credendo al valore di ogni ruolo. Forse a volte manca l'umiltà».
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colospaola · 6 years ago
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Ieri Tortona era un po’ grigia di pioggia, ma colorata dai gazebo dei prodotti locali, profumati, invitanti, gustosi.
Molta gente per la bella Via Emilia, nonostante una pioggerellina più novembrina che primaverile, una bella impressione, riposante, interessante, chic.
E in quest’atmosfera sono andata a Palazzo Guidobono presso piazza Arzano per la mostra Fausto Coppi. La grandezza del mito, con foto inedite del fotografo Walter Breveglieri, tratte dal libro da cui l’esposizione prende il titolo, che sarà aperta fino al 16 giugno.
Un palazzo che già di suo merita una visita, una bella, elegante scala che porta al piano superiore.
La mostra è una galleria degli scatti di Breveglieri per condurre gli spettatori a rivivere i momenti più belli e significativi della vita del Campionissimo dai primi successi del 1946, al dolore per la perdita del fratello Serse, le gloriose vittorie, le amare sconfitte, e i momenti di vita tra amici e famiglia.
Una carrellata davvero fantastica, piena di vita, di sorrisi, di fatica, di espressioni davvero vive.
Una mostra dove si trova un giovanissimo Enzo  Biagi, Gino Bartali, Marina, la Dama Bianca, Faustino, una vita vissuta intensamente.
Walter Breveglieri nacque a Crevalcore, in provincia di Bologna, nel 1921 e nel 1946 divenne fotografo ufficiale de Il Resto del Carlino, per poi fondare l’agenzia Fotowall, alla quale collaboreranno Alceo Trouché, Eros Biavati, Maurizio Parenti e Aldo Salmi.
Sempre in quegli anni fu il corrispondente fotografico per l’Emilia-Romagna dell’Associated Press & United Press, nonché un fidato collaboratore dei più noti giornali nazionali.
La vita professionale di Breveglieri s’intrecciò con quella di molti giornalisti come Enzo Biagi, Giorgio Vecchietti, Lamberto Sechi e Massimo Rendina, per descrivere con straordinaria efficacia la cronaca quotidiana, unendo la capacità tecnica e la sensibilità umana.
Il grande fotografo documentò molte edizioni del Giro d’Italia e del Tour de France, che seguiva con la moto, collaborando con giornalisti come Orio Vergani e Sergio Zavoli.
Dal 1965 partecipò come cineoperatore, al rotocalco televisivo TV7 diretto da Giorgio Vecchietti, aveva la collaborazione, come caporedattore, di Claudio Savonuzzi, poi nel 1970 venne assunto alla Rai e, come conseguenza, chiuse l’agenzia di cui però mantenne l’archivio.
Tra i soggetti della sua lunga attività ci furono processi storici, come quello a Walter Reder, condannato per la strage nazista di Marzabotto, quello al dottor Carlo Nigrisoli, accusato di aver avvelenato la moglie nel 1963, oltre ad avvenimenti sportivi, alluvioni, elezioni, la vita quotidiana in zone povere del paese senza dimenticare le tante personalità di passaggio a Bologna per motivi professionali o per il loro impegno civile.
Walter Breveglieri, che con 200.000 negativi ha raccontato per cinquant’anni la cronaca quotidiana, gli umori, le passioni e i fatti salienti della cronaca locale e nazionale, morì a Bologna il 20 novembre 2000.
L’evento fa parte delle manifestazioni previste in occasione del centenario della nascita del Campionissimo, che avviene nel borgo di Castellania Coppi il 15 settembre 1919, seguendo un progetto della Regione Piemonte realizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con enti e associazioni dei luoghi dove Coppi visse, Castellania, Tortona e Novi Ligure.
La mostra è visitabile giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19 ed è a ingresso gratuito.
Fausto Coppi. La grandezza del mito Ieri Tortona era un po’ grigia di pioggia, ma colorata dai gazebo dei prodotti locali, profumati, invitanti, gustosi.
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purpleavenuecupcake · 7 years ago
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Una flotta di 50 barche d’epoca in arrivo a Viareggio per il XIII raduno delle vele storiche
Tutto pronto per la tredicesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio, in programma dal 12 al 15 ottobre. Oltre 50 imbarcazioni d’epoca stanno navigando verso la città toscana per celebrare la conclusione della stagione velica 2017. Tra queste la goletta ottocentesca Pandora e Orion del 1910, Orianda e Vistona, entrambe del 1937, Gometra del 1925. Presente una flotta di scafi della Classe 5.50 Metri Stazza Internazionale, le barche scuola con i cadetti della Marina Militare e quelle costruite dal cantiere Sangermani, che si contenderanno il Trofeo a loro dedicato. In banchina anche le auto d’epoca. Tre le regate in programma. A VIAREGGIO I PIÙ GRANDI PROGETTISTI NAVALI DEL SECOLO Una grande festa dello yachting e della marineria tradizionale alla quale sarà difficile mancare (per iscriversi online collegarsi a https://velestoricheviareggio.org/iscrizione-imbarcazioni/). La tredicesima edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio, organizzata presso la città toscana dal 12 al 15 ottobre dall’omonima associazione in collaborazione con il Club Nautico Versilia e il patrocinio di AIVE (Associazione Italiana Vele d’Epoca), si preannuncia ricca di novità. Per tre giorni la perla della Versilia diventerà capitale dello yachting internazionale. Qui si concentreranno oltre 50 tra le più belle barche a vela d’epoca naviganti in Mediterraneo progettate dai più noti yacht designer del XIX secolo, da William Fife a Camper & Nicholsons, da Sparkman & Stephens a Alfred Mylne, Dick Carter, Britton Chance Jr, Laurent Giles, Christian Jensen, van De Stadt, Eugene Cornu, Cesare Sangermani e Carlo Sciarrelli. Un’occasione unica per ammirarle tutte in banchina grazie alla formula ‘Benvenuti a bordo’, che in alcuni casi consentirà anche di salire a bordo per scoprirne da vicino le caratteristiche. Da venerdì a domenica la flotta uscirà in mare per le previste regate. Domenica pomeriggio, presso il Club Nautico Versilia, si svolgerà la cerimonia di premiazione. Main sponsor dell’evento sarà la storica azienda fiorentina di pelletteria Il Bisonte. IL PROGRAMMA DEL XIII RADUNO VELE STORICHE VIAREGGIO Giovedì 12/10/2017 Arrivo imbarcazioni a Viareggio presso le banchine del Club Nautico Versilia e Perini Navi. Iscrizioni. 19.00: Aperitivo di benvenuto presso il Club Nautico Versilia Venerdì 13/10/2017 09.30 : Apertura manifestazione nei locali del Club Nautico Versilia e briefing di regata 12.00 : Prima regata (La Classe dei 5.50 Metri S.I. regaterà su un campo separato) 17.00 : Visita guidata ai restauri del Cantiere Del Carlo con merenda a base di prosciutto e bruschette offerta dal Rotary Viareggio Sabato 14/10/2017 11.00 : Seconda regata (La Classe dei 5.50 Metri S.I. regaterà su un campo separato) 17.00 : Presentazione dei libri “Nodi – Intrichi comprensibili” di Andrea Maggiori e Monica Martella e di “I 5.5 Metri di Stazza Internazionale” dello yacht designer Andrea Rossi. 20.00 : Cena armatori e equipaggi presso il Cantiere Del Carlo di Viareggio (fronte banchina raduno) Domenica 15/10/2017 10.00 : Terza regata (La Classe dei 5.50 Metri S.I. regaterà su un campo separato) 16.30 : Cerimonia di premiazione presso i locali del Club Nautico Versilia, con assegnazione del Trofeo Challenge Sangermani, Trofeo Challenge Ammiraglio Florindo Cerri e del Trofeo di Eleganza Il Bisonte. LA CARICA DELLE OTTANTENNI: I COMPLEANNI DELLE BARCHE PRESENTI In occasione del XIII Raduno Vele Storiche Viareggio saranno tre le imbarcazioni che compiranno 80 anni dal momento del varo, avvenuto nel 1937: Vistona, lo storico cutter aurico lungo 16 metri della famiglia Borea d’Olmo, varato in Inghilterra sul quale si sono formate intere generazioni di velisti, Endeavour, un ‘Classe Turismo’ costruito in Finlandia oggi condotto in regata da una famiglia svizzera, Orianda, goletta a vele di taglio lunga 26 metri, realizzata in Danimarca e successivamente adibita a crociere charter tra i Caraibi e il Mediterraneo. Festeggerà invece 70 anni il ketch di 23 metri Capitan Lipari, costruito a Genova nel 1947 e ceduto recentemente a un nuovo armatore dopo essere appartenuto per un quarto di secolo al noto scenografo internazionale Lorenzo Ghiglia. Tra gli scafi più ‘giovani’ il 5.50 Metri Stazza Internazionale Artemis II che ne festeggia 60. Mezzo secolo dal varo per Namib, già vincitore di un Trofeo Panerai, spesso condotto in regata dal campione di vela Mauro Pelaschier, e per Colibrì, uno Sparkman & Stephens costruito dal famoso cantiere Carlini di Rimini. LE BARCHE DELLA MARINA MILITARE La Marina Militare porterà al raduno viareggino alcune importanti imbarcazioni tra cui il 16 metri Chaplin del 1974, un progetto del famoso yacht designer triestino Carlo Sciarrelli donato nel 2008 dalla famiglia Novi alla Marina Militare. Nel 2009 Chaplin si è aggiudicata il Trofeo Panerai nella Categoria ‘Yacht Classici’. Presente anche il 21 metri Corsaro II del 1961, una barca che in passato ha partecipato alle più importanti regate internazionali da Los Angeles a Honolulu e Newport, al Fastnet, alla Buenos Aires-Rio de Janeiro e alla Sydney-Hobart. Grifone, un 5.50 Metri Stazza Internazionale costruito in Svezia nel 1963, ha invece regatato alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 e nel 1965 ha vinto il Campionato del Mondo di Classe a Napoli con al timone l’eroe della vela Ammiraglio Agostino Straulino. LE MOSTRE E LE INIZIATIVE Numerose le mostre e iniziative organizzate in occasione della XIII edizione del Raduno Vele Storiche Viareggio. Tra queste “Benvenuti a bordo” (visite aperte al pubblico delle imbarcazioni), la Mostra di acquerelli di mare della pittrice genovese Emanuela Tenti, la mostra del fotografo di barche Marco Trainotti, l’esposizione di auto storiche a cura del CAMET (Club Auto Moto d’Epoca Toscano), l’esibizione del modello dinamico e navigante della goletta Zaca realizzato dagli yacht designer Giulia Rebora e Roberto Massino. A queste si aggiungono le dimostrazioni di arte marinaresca del ligure Andrea Maggiori “L’uomo dei Nodi”, membro dell’IGKT (International Guild of Knot Tyers), massima espressione mondiale nel settore dei nodi. A bordo della goletta Pandora, replica di un antico postale dell’Ottocento, si potrà invece assistere alla realizzazione della nuova polena in legno ad opera dell’intagliatore Davide Holzknecht. In occasione della manifestazione il Rotary Club Viareggio Versilia si propone di presentare i suoi progetti a partire dal più importante, End Polio - che in poco più di 25 anni di impegno rotariano globale ha consentito la quasi completa eradicazione della malattia - fino a quelli pensati a favore del territorio. Conferenza della Commissione coordinata dal consigliere Giacinti, composta da Raffaello Napoleone, Massimo Ruffilli, Marco Paoletti e Chicco Zaccagni, che relazionerà sui criteri per assegnare il Trofeo di Eleganza alle auto ed alle imbarcazioni d’epoca. GLI SPONSOR La tredicesima edizione del raduno Vele Storiche Viareggio si realizzerà grazie al contributo delle aziende Il Bisonte, Cioni, Leopolda Manifatture Artigiane, Mediterranean Yacht Maintenance, Veleria Be1, Azimut Wealth Management, Tera Energy, Locman e degli sponsor tecnici Ubi Maior, Prosciutto Toscano, Giornale della Vela, Acqua dell’Elba, Caffè New York, Cantine di Soffiano, Castelli del Grevepesa, Marina Militare, Porto di Pisa, Rotary Club Viareggio Versilia, Europromo. Per fare posto alle barche d’epoca l’Approdo Calafati di Viareggio, gestito da LenciSub, ospiterà gli scafi temporaneamente trasferiti dalla Darsena Europa. L’ASSOCIAZIONE VELE STORICHE VIAREGGIO L’Associazione Vele Storiche Viareggio riunisce armatori, navigatori e appassionati ed è stata fondata l’8 Ottobre 2005 presso l’omonima città toscana con l’obiettivo di valorizzare e promuovere lo spirito e la tradizione dello yachting d’epoca e storico e del patrimonio culturale che queste imbarcazioni rappresentano. Attualmente il suo consiglio direttivo è guidato da Gianni Fernandes, presidente dal 2015, Enrico Zaccagni, commodoro e responsabile dell’archivio storico dell’associazione, Riccardo Valeriani, vice-presidente e responsabile della logistica e dal segretario Andrea Viggiano. L’Associazione Vele Storiche Viareggio ha sede presso il Club Nautico Versilia di Viareggio. Click to Post
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Tutte le idee per il weekend
Tutte le idee per il weekend
Alessandria News Tutti gli appuntamenti del fine settimana partendo dalla Festa della birra a Novi Ligure, alla sagra del bollito misto a Mantovana fino alla mostra di Pietro Annigoni e alla rassegna Agri movie e tanto ancora
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ilariaberenice · 7 years ago
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One of my paintings in exhibition at Giordano Arredamenti showroom in the center of Novi Ligure. Uno dei miei quadri in mostra da Giordano Arredamenti nel centro di Novi Ligure. #noviligure #painting #interiordesign #showroom #furniture #blue #tribal #modern #interior #serravallescrivia #elegance
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A Novi una mostra di pittura e scultura casualista
Il gruppo artistico CASUALISTA, in collaborazione con la città di Novi Ligure, inaugura una interessante mostra di pittura e scultura presso la locale biblioteca civica di via Marconi,66. Il vernissage per gli appassionati ed i curiosi è fissato per venerdì 31 marzo h 17,30. Le opere dei numerosi autori che compongono questo nuovo, vivace e poliedrico gruppo artistico della provincia di Alessandria saranno visibili per tutto il mese di aprile nei consueti orari di apertura al pubblico ed offriranno ai visitatori l'opportunità di verificare sia le nuove tendenze dell'arte contemporanea, sia le più sperimentate composizioni paesaggistiche e figurative. Casualismo. Una eterogeneo innovativo e numeroso movimento costituito da pittori e scultori che ha il pregio di sapere coinvolgere, oltre a diverse personalità già affermate nel campo delle arti visive, anche numerosi giovani ed appassionati, che insieme propongono con circa 150 opere una offerta assai diversificata che sicuramente saprà andare incontro ai gusti del pubblico http://dlvr.it/NkZqZN
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pier-carlo-universe · 1 day ago
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“Sculture di luce” di Marco Lodola: un viaggio tra arte, luce e cultura pop
Al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure un'esplosione di energia e creatività dal 30 novembre 2024 al 2 marzo 2025
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pier-carlo-universe · 1 day ago
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Arte e Pittori Novesi, Oggi: Pietro Matteo Gallo tra i protagonisti della prima edizione della mostra collettiva
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pier-carlo-universe · 14 days ago
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Marco Lodola: Sculture di Luce al Museo dei Campionissimi di Novi LigureUn’esplosione di energia e colori in un’esposizione unica
Dal 30 novembre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ospiterà la mostra Marco Lodola. Sculture di Luce, un’esposizione che promette di affascinare il pubblico con opere caratterizzate da vivaci colori e un’energia inconfondibile
L’arte di Marco Lodola illumina Novi LigureDal 30 novembre 2024 al 2 marzo 2025, il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure ospiterà la mostra Marco Lodola. Sculture di Luce, un’esposizione che promette di affascinare il pubblico con opere caratterizzate da vivaci colori e un’energia inconfondibile. Le sculture di Lodola, realizzate con neon, LED e resine, trasformano gli spazi del museo in un…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Oltre l'Orizzonte: Inaugurazione della Mostra di Pietro Matteo Gallo. Il primo evento pittorico dell’artista presso la Biblioteca Comunale di Novi Ligure. Di Alessandria today
L’artista Pietro Matteo Gallo invita il pubblico all’inaugurazione della sua mostra personale "Oltre l'Orizzonte".
L’artista Pietro Matteo Gallo invita il pubblico all’inaugurazione della sua mostra personale “Oltre l’Orizzonte”. L’evento si terrà martedì 29 ottobre alle ore 17:30 presso la Biblioteca Comunale di Novi Ligure. L’esposizione sarà un viaggio attraverso la sensibilità artistica dell’autore, esplorando paesaggi naturali e atmosfere intense.
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il Novi Musica Festival continua a sorprendere con la sua capacità di accogliere e promuovere non solo musica ma anche le arti visive.
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