#lago di Como poesia
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pier-carlo-universe · 28 days ago
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Transizione: Una lirica sulla metamorfosi dei sentimenti e della memoria. La poesia di Lucio Zaniboni esplora l'intreccio tra ricordi, emozioni e il continuo fluire del tempo. Recensione di Alessandria today
In "Transizione," Lucio Zaniboni ci invita a un viaggio intimo che risuona come un delicato spartito delle emozioni.
In “Transizione,” Lucio Zaniboni ci invita a un viaggio intimo che risuona come un delicato spartito delle emozioni. La poesia si articola in una serie di immagini poetiche vivide che raccontano di un amore che si svela lentamente e della profonda connessione con una persona inizialmente difficile da avvicinare. Con un uso sapiente delle parole, Zaniboni dipinge il ritratto di un’anima complessa…
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lapolani · 1 year ago
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“L’Infinito” di Giacomo Leopardi Idillio introdotto, letto e commentato da Lapo Lani
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Museo Casa Rurale di Carcente
Comune di San Siro (CO)
Sabato 1 luglio, ore 21:00
(In caso di maltempo la lettura verrà rinviata a sabato 8 luglio, ore 21:00)
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«Dicono i poeti che la disperazione ha sempre nella bocca un sorriso» [1]. Il linguaggio della poesia si muove attraverso l’immaginazione [2], esprimendosi con un linguaggio vago, incerto, indeterminato, servendosi di metafore, metonimie, paragoni, catacresi, figure di dizione. Il poeta fa fatica a esprimere la bellezza e la forza della natura, e non può farlo se non con parole quasi accidentali. Il 18 luglio del 1821, Leopardi scrive nei “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura” [3]: «Il principio delle cose, e Dio stesso, è il nulla. Giacché nessuna cosa è assolutamente necessaria, cioè non v’è ragione assoluta perch’ella non possa non essere, o non essere in quel tal modo» [4]. Solo l’immaginazione, portando il pensiero dell’uomo verso l’indeterminato e l’infinito, dà conforto e sollievo. «Hanno questo di proprio le opere di genio, che quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l’inevitabile infelicità della vita, quando anche esprimano le più terribili disperazioni, tuttavia ad un’anima grande che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, disinganno, nullità, noia e scoraggiamento della vita, o nelle più acerbe e mortifere disgrazie (sia che appartengano alle alte e forti passioni, sia a qualunque altra cosa); servono sempre di consolazione, raccendono l’entusiasmo, e non trattando né rappresentando altro che la morte, le rendono, almeno momentaneamente, quella vita che aveva perduta. E così quello che veduto nella realtà delle cose, accora e uccide l’anima, veduto nell’imitazione o in qualunque altro modo nelle opere di genio, apre il cuore e ravviva» [5]. Credere che le cose siano nulla, significa credere che il divenire, ovvero ciò che appare esistente, sia niente. Questo pensiero – fondamento del nichilismo, l’essenza della modernità – segna il confine più estremo mai raggiunto dalla filosofia dell’Occidente. Leopardi apre la strada che verrà percorsa dalla cultura contemporanea nell’ultimo suo atto. La scienza e la tecnica sono i due maggiori interpreti di questo orizzonte, in cui il divenire è un processo che esclude la relazione tra le cause e gli effetti degli accadimenti: ogni cosa nasce dal nulla e ritorna nel nulla. La tecnica ha come scopo l’incremento indefinito degli scopi, senza poterli prevedere né conoscere; la scienza procede con metodi statistici, probabilistici, considerando presunto e ipotetico l’evento che accadrà. In ambedue i casi si opera all’interno del concetto di soggettività, profondamente radicato nel pensiero moderno: il “sistema” [6] delle cose che noi conosciamo è la loro relazione, il loro co-esistere. Questa convinzione ha sostituito quella per cui il sistema delle cose che noi conosciamo è epistème [7], ovvero lo scenario in cui è possibile giudicare e conoscere le cose al di là del puro fatto reale. L’epistème è la conoscenza “vera” di ciò che sta sopra l’accadimento dei fatti. Per un lungo periodo l’oggetto dell’epistème si è chiamato Dio: quell’Essere immutabile ed eterno che comprende e giustifica il divenire, ed è “sempre salvo” dal nulla. Come scrive Leopardi, la modernità è l’era del disincanto, in cui la ragione, nella sua forma più radicale, mostra l’impossibilità di sperare: «Il tempo delle grandi illusioni è finito» [8]; «Questa vita è una carneficina senza immaginazione» [9]. Se l’indeterminatezza e l’incertezza sono, per natura, le maggiori fonti della felicità, la scienza, avendo definito i confini delle cose, avendo quindi oltrepassato l’indefinito, limita la speranza, le illusioni, la vita. La scienza distrugge l’indeterminatezza, quindi porta all’infelicità e alla noia. Questa è la vita nell’èra moderna, nell’èra della matematica: «Che piacere o felicità o conforto ci può somministrare il vero, cioè il nulla?». Poi Leopardi prosegue, con un tono tanto inquietante quanto profetico: «Le quali cose [la ragione e il pensiero matematico, che rendono evidente la nullità di tutte le cose] se ridurranno finalmente gli uomini a perder tutte le illusioni, e le dimenticanze, a perderle per sempre, ed avere davanti agli occhi continuamente e senza intervallo la pura e nuda verità, di questa razza umana non resteranno altro che le ossa, come di altri animali di cui si parlò nel secolo addietro. Tanto è possibile che l’uomo viva staccato affatto dalla natura, dalla quale sempre più ci andiamo allontanando, quanto che un albero tagliato dalla radice fiorisca e fruttifichi. Sogni e visioni. A riparlarci di qui a cent’anni. Non abbiamo ancora esempio nelle passate età, dei progressi di un incivilimento smisurato, e di uno snaturamento senza limiti. Ma se non torneremo indietro, i nostri discendenti lasceranno questo esempio ai loro posteri, se avranno posteri» [10]. E ancora: «Si dice con ragione che al mondo si rappresenta una Commedia dove tutti gli uomini fanno la loro parte. Ma non era così nell’uomo in natura, perché le sue operazioni non avevano in vista gli spettatori e i circostanti, ma erano reali e vere» [11]. «Così tra questa / immensità s’annega il pensier mio: / e il naufragar m’è dolce in questo mare» [12]; ovvero: «Sunt lacrimae rerum: et mentem mortalia tangunt» [13]. («Sono le lacrime delle cose, e le cose mortali toccano i cuori».) Lapo Lani Milano, febbraio 2023
Note: [1] Giacomo Leopardi, “Dialogo di Timandro e di Eleandro", scritto nel 1824. Il dialogo fu pubblicato come epilogo della 1ª edizione di "Operette morali"; editore Antonio Fortunato Stella, 1827. [2] Dal latino imaginatio -onis, forma di pensiero che, senza seguire regole predeterminate o nessi logici, si esprime attraverso l’elaborazione di immagini in grado di rappresentare una realtà affettiva. [3] “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, altrimenti conosciuto come “Zibaldone” o “Zibaldone di pensieri”, scritto da Giacomo Leopardi tra il 1817 e il 1832. La numerazione relativa ai pensieri citati, riportata tra parentesi a termine delle note di seguito elencate, fa riferimento all’edizione Feltrinelli del 2019: “Zibaldone di pensieri. Nuova edizione tematica condotta sugli indici leopardiani”. [4] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, pensiero scritto il 18 luglio 1821 (1341,1). [5] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, pensiero scritto il 4 ottobre 1820 (259,1). [6] La parola deriva dal greco ed è composta dalla preposizione sýn- (“con”, “insieme”) e dal verbo histemi (“stare”); quindi “stare insieme”. [7] La parola epistème deriva dal greco (ἐπιστήμη) ed è composta dalla preposizione epì- (“su”) e dal verbo histemi (“stare”); quindi “stare sopra”. L'epistème designa la conoscenza certa e incontrovertibile delle cause e degli effetti del divenire, ovvero quel sapere che intende porsi “al di sopra” di ogni possibilità di dubbio attorno alle ragioni degli accadimenti. [8] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, (83,3). [9] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, pensiero scritto il 26 giugno 2020 (137,1). [10] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, pensiero scritto tra il 18 e il 20 agosto del 1820. [11] Giacomo Leopardi, “Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura”, pensiero scritto il 21 agosto del 1820. [12] Giacomo Leopardi, epilogo dell’idillio “L’Infinito”, 1818-1819. [13] Virgilio, “Eneide”, Libro I, verso 465.
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Copertina: "L’infinito”.
Disegno di Lapo Lani, realizzato con colori acrilici su carta bianca, e successivamente elaborato con processi digitali. Dimensioni: cm 26x34. Anno: febbraio 2023. Collezione privata.
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adachiarasblog1 · 2 months ago
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Oggi è un anno da quando mio nonno ha lasciato questa vita, mi ricordo l’ultima volta che vide me e mia sorella, prima di partire per Roma, dicendoci: “quando ci rivediamo di nuovo?”, perché a lui brillavano gli occhi di felicità e contentezza, ogni volta che gli stavamo davanti, era come se solo le sue nipote gli ridessero quel briciolo di allegria giovanile, come se tornasse indietro nel tempo lui stesso quando stava con noi. A volte esordiva, in alcuni momenti della giornata, con “quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno”, perché lui purtroppo gli studi non aveva potuto continuarli, ma era sempre stato comunque appassionato di letteratura e poesia, quindi so che ogni volta dovrò trovarmi a studiare “I promessi sposi”, cercherò di farlo al meglio anche per lui, perché so che l’avrebbe voluto, e anche perché a prescindere teneva molto allo studio. Mi manchi nonno, e spero che tu stia bene dovunque tu sia
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nsk-13 · 2 years ago
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Nunca Quise
cuando era un niño era y sigue siendo un titulo de una cancion de uno de los artistas que mas marco las letras que llamaban mi atencion quiza tendria que volver a escuchar esa cancion pero si de algo estoy seguro es que en esos tiempos aun no tenia la edad suficiente como para dimensionar el significado de la palabra amor abarca tantas cosas hay historias, anecdotas, personas que aman con locura y algunos hasta se mueren sin haber podido experimentar lo que es.
creo que la vida tiene guardadas muchas cosas para mi, se que suena egosita pero yo siempre fui por lo mas deseado, por lo prohibido, por lo que pocos tienen acceso y cuando descubri esa parte de mi me callo la ficha de que el amor realmente esta en todos lados y en ninguno.
como me di cuenta de eso? como dije recien creo que la vida tiene algo mas para mi y en una charla me di cuenta que aunque hayan millones de dolares o cualquier cosa material yo te la regalo si no es con ella. quien es ella? quizas una de las poesias mas gratificantes que escuche en toda mi vida, es una de las personas mas fuertes del mundo, es todo lo que quiero en mi vida.
hace falta que lo diga? claro que si, mi vida ultimamente no es lo que solia ser, quizas todo el tiempo que malgaste en mi vida hoy me volvio y me hizo no tenerlo cuando quiero saber de vos, las noches son eternas cuando venis a visitarme, aveces apareces en un sueño donde es posible lo que vos te imagines, una casa en el campo, un lago donde te prometo ser tuyo hasta la ultima luna que me toque prescenciar. se que no alcanza con intentar, las cosas se logran y las cosas bien hechas bien parecen, una frase que me ayuda a cuidar mis pasos y mis pensamientos aunque aveces siento que me limita.
quiero ir corriendo a que me contengan tus brazos, hace tiempo mi corazon tuvo que transformase en un caballo el cual no podia ser domado por nadie nunca, jugandome el nunca volver a sentir el amor verdadero grabe tu nombre en el y me trague la llave, escondi el brillo de mis ojos en una caja de zapatos y volvi al nido de donde sali, espectante de tu llegada, sin saber lo que me esperaba una cantidad de aleteadas me indicaba que no era tu llegada sino tu despedida, actue como si fuera la mia, la piel se oxidaba y se carcomia en una situcion ensordecedora junte pedazo por pedazo lo que quedaba de ese tonto corazon.
transforme ese dolor en comprension, aprendi del arte renacentista que mas que reprecentarme su historia fue su razon a la hora de renacer y darme cuenta que valia mucho mas ese amor que alguna vez me hizo pasar mas noches que un año biciesto contando cuantas veces cortaba la misma cebolla (lloraba como un puto, pa lo amigo)
un dia la encontre y tambien habias vuelto a tu nido esperando las 11 y 12 para que una paloma con su mensaje te muestre que aun estando vos con los tuyos y yo con los mios vos estas conmigo estas en mi mente en mi corazon yo te llevo conmigo, seria el primer fiel en la religion donde vos seas mi dios y aunque la poesia cuyana de la rioja se va conmigo yo aun quiero ser tu calor en las noches de frio, no olvido la primera vez que nos volvimos oro fundido y me dormi en tu regazo y aun durmiendo en un pedazo de piso estaba feliz de estar contigo.
espero que la vida te cruze una y mil veces mas en mi camino no es facil alejarte de alguien cuando fui contigo lo que no fui conmigo, la noche y las luces de la cuidad fueron testigo y te juro que nunca me olvido esos ojos lindos no los pienso olvidar jamas.
ahora dejando un poco de lado lo literario y poetico
creo que pasaron tantas cosas que no me quiero ni acordar pero hasta donde me acuerdo desde que nos alejamos todo lo que en mi vida sentia que iba en subida cayo de una forma tan brusca que nos obligo a buscar cariño aunque sea mentira, ambos sabemos que en la vida el amor pasajero existe pero cuando en la misma horacion pongo tu nombre y el mio siento que es diferente, la vida nos llevo por lugares diferentes y si hubiera sabido que estar tantas veces cerca de la muerte me iba a llevar a volver a verte me hubiera golpeado mas fuerte(alta rima)
ultimamente mi vida es triste si no se nada de vos, pueden hablarme 30 mil personas y invitarme a lo que sea pero yo quiero comprar con vos, no importa si tengo que viajar arriba de un cajon de naranjas 850 km y no importa si gasto todo la guita que me llevo, no me importa si no tengo como volver,ni me importa lo que vayan a decir
mi unico deseo es encontrarme de nuevo con esos ojitos lindos y de ahi lo que salga no importa, yo quiza tenga mucho mas para decir pero quiero que sepas que no te olvide y que todo eso que sentis por dentro a mi me pasa igual o hasta mas fuerte, y que aunque la suerte no nos mostro la buena cara voy a buscarla aunque eso me cueste, salgo todos los dias con una cosa en la mente, los malos necesitan siempre de la suerte y los buenos una sola vez, eso me ayuda a sentirme fuerte y ese grabado en el corazon con tu nombre hace que al menos despues de tanto trabajo en mis sueños te pueda ver.
-nacho parte 1
https://www.youtube.com/watch?v=ybhNZqEnkYQ
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paoloferrario · 21 days ago
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Fogliaresi Mauro, immagini di Giuseppe Pagano, prefazione di Davide Van De Sfroos, LAGODI LUNA, Dominioni editore, 2024
scheda dell’editore: LagoDiLuna Vecchie immagini consumate dal tempo, nuove fotografie digitali, disegni: le visioni di Giuseppe Pagano dialogano con la poesia di Mauro Fogliaresi. Un gioco di sponde tra percorsi che ora si intrecciano, ora si dividono, sullo sfondo del lago di Como che ha visto i due autori nascere e crescere, accomunati dalla passione per le sue atmosfere invernali, i suoi…
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kiki-de-la-petite-flaque · 1 year ago
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A Milano è apparso un uomo in bronzo su una panchina in via Verziere. Ma qual è la storia di questo personaggio? -
Il 28 ottobre 2019, anno del 140esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra Bulgaria e Italia, il Consolato di Bulgaria di Milano ha donato al Comune una scultura che riproduce il poeta Pencho Slaveykov seduto su una panchina.
Il monumento è stato realizzato dall’artista bulgaro Adrian Novakov che ha costruito la panchina in ghisa e acciaio, mentre la figura del poeta in bronzo. La statua è stata collocata all’interno dei giardini di via Brolo e via Verziere e la sua manutenzione, che ha un valore di circa 15mila euro, sarà a carico del donante, il Governo Bulgaro, per vent’anni.
Pencho Slaveykov è uno dei più celebri poeti bulgari. Nato nel 1866 a Trayavna, un piccolo paese della Bulgaria, morì piuttosto precocemente nel 1912 proprio in Italia, a Brunate, sul Lago di Como.
Ad appena 18 anni ebbe un terribile incidente che lo segnò per sempre. Venne ritrovato svenuto e assiderato sulle rive ghiacciate del fiume dove era andato a pattinare. Sopravvisse, ma si ritrovò paralizzato e, nonostante le continue cure, ne patì le conseguenze per tutta la vita: si doveva muovere con l’aiuto di un bastone, scriveva sforzandosi e parlava con difficoltà.
Questa sofferenza, non solo fisica, ma anche psicologica, lo ossessionò per diverso tempo e fu proprio nella poesia e nelle opere letterarie che trovò un po’ di conforto. La poesia, infatti, espressione artistica raffinata e forma linguistica più elevata, gli permise di esprimere al meglio tutto il suo dolore.
Chiara Barone
Ph Franco Brandazzi
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reginadeinisseni · 1 year ago
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Malombra 1/4
Miranda si compone di tre parti: La lettera, Il libro di Miranda e Il libro di Enrico svolgendo la vicenda di un amore irrealizzato: in Enrico, Fogazzaro avrebbe voluto rappresentare la figura di un giovane poeta estetizzante e troppo egoista per amare altri fuori di sé stesso, un figlio del suo tempo visto nel lato più negativo, mentre in Miranda è raffigurata una ragazza – come scrive il Gallarati Scotti (Vita di A. F.) - «nata tutta dal sogno, anima e corpo, e dei sogni ha perciò il pallore e l'inconsistenza. I suoi piedi non toccano terra e il suo cuore, in fondo, non batte con violenza, come chi ami in questo mondo reale un uomo reale [...] essa ci commuove per quel tanto del mondo interiore che del suo poeta che si accende in lei. Ma non appena essa si muove come un personaggio che è centro di un piccolo intreccio di avvenimenti [...] noi sentiamo che essa non ha mai avuto vita vera».
Se non ai critici e ai letterati, quella poesia piacque però al pubblico dei lettori dei quali solleticava l'allora dominante spirito sentimentale e Fogazzaro ne trasse incoraggiamento per proseguire nella via intrapresa della scrittura letteraria.
Malombra. Protagonista è Marina di Malombra, bella e psicotica nipote del conte Cesare d'Ormengo, nel cui palazzo vive dopo la morte dei genitori. Qui trova casualmente un biglietto scritto nei primi anni dell'Ottocento da un'antenata – moglie infelice del padre del conte d'Ormengo e amante di un certo Renato – Cecilia Varrega, che invitava chi avesse trovato il suo messaggio a vendicarla contro i discendenti del marito.
Il lago del Segrino, dove s'immagina ambientata la vicenda del romanzo Malombra
Puntualmente Marina, che si considera una reincarnazione della disgraziata Cecilia, consumerà la vendetta, facendo morire lo zio Cesare e uccidendo lo scrittore Corrado Silla, a sua volta considerato come la reincarnazione dell'amante di Cecilia. In una notte tempestosa, Marina scomparirà nelle oscure acque del lago.
I protagonisti del romanzo, Marina e Corrado, sono figure che Fogazzaro riprenderà pressoché in tutti i suoi romanzi successivi: Marina è la donna bella, aristocratica, sensuale ma inafferrabile, inquieta e nevrotica; Corrado Silla è l'intellettuale ispirato da importanti ideali che vorrebbe realizzare, ma ne è impedito dalle lusinghe del mondo e dall'inettitudine che lui stesso sente come fondamento del proprio essere.
Nel romanzo, percorso da un'atmosfera morbosa di occultismo, sensualità e morte, Fogazzaro introduce personaggi umoristici e generosi (il segretario del conte e sua figlia Edith, di casta purezza) o macchiettistici, come la contessa Fosca e il figlio Nepo. L'utilizzo del dialetto nei dialoghi di alcuni personaggi e il cogliere l'umana cordialità della provincia lombarda attenua la tensione di mistero e d'imminente tragedia che agita la vicenda.
Il libro, che mostra anche gli interessi spiritisti dello scrittore, suscitò reazioni contrastanti. Criticato da Salvatore Farina e da Enrico Panzacchi, fu parzialmente lodato da Giovanni Verga, che lo definì «una delle più alte e delle più artistiche concezioni romantiche che siano comparse ai nostri giorni in Italia». Anche Giuseppe Giacosa lo descrisse come «il più bel libro che siasi pubblicato in Italia dopo I promessi sposi», ma le maggiori riviste letterarie non lo citarono nemmeno.[1]
La vicenda è ambientata sulle rive del lago del Segrino, un piccolo lago della Brianza comasca. Il palazzo, invece, è l'antica villa Pliniana sul Lago di Como, che Fogazzaro visitò e che con la sua lugubre atmosfera costituì una delle principali fonti di ispirazione del romanzo. La versione cinematografica di Mario Soldati (1942), uno dei capolavori del cinema italiano, venne girata nella stessa villa Pliniana.
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Lecco: Riapre al pubblico la Casa Museo Villa Monastero
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Lecco: Riapre al pubblico la Casa Museo Villa Monastero. Sono state completate le operazioni di smontaggio del ponteggio a Villa Monastero al termine dei lavori di restauro conservativo delle facciate e dell’area del balconcino: domenica 28 maggio la Casa Museo riaprirà al pubblico, dopo le operazioni di riordino e pulizia degli spazi interni. I visitatori potranno così ammirare la Villa nella sua facciata splendidamente rinnovata, mentre i lavori di riqualificazione del Giardino botanico continueranno seguendo un cronoprogramma che tiene in considerazione l’andamento naturale delle stagioni, con la delimitazione solo delle aree interessate dai lavori nei diversi periodi. Sabato 3 giugno dalle 15.00 alle 17.00 e domenica 4 giugno dalle 10.00 alle 12.00 il Giardino botanico di Villa Monastero accoglierà i bambini dai 6 ai 14 anni e le loro famiglie per l’iniziativa Appuntamento in Giardino, proposta dall’Apgi - Associazione Parchi e Giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura. I bambini saranno accompagnati da esperti della Fondazione Minoprio, che descriveranno i diversi ambienti e i caratteri botanici, individuando gli esemplari di maggiore importanza. Quest’anno la visita si concentrerà sul legame del Giardino con l’acqua, proprio per il dialogo continuo e diretto che la Villa ha con il lago e la presenza di diverse fontane. A conclusione del percorso di visita, ci sarà un laboratorio pratico per realizzare un dry garden con l’utilizzo di piante succulente e altri materiali che i partecipanti potranno portare a casa. Ingresso gratuito per i bambini fino ai 14 anni compiuti, ingresso a pagamento per gli accompagnatori. Posti limitati, con prenotazione obbligatoria entro le 12.00 di giovedì 1 giugno solo per la partecipazione dei bambini all’iniziativa Appuntamento in giardino – percorsi d’acqua e fontane, accedendo al seguente link: Sabato 3 giugno dalle 15.00 alle 17.00 Domenica 4 giugno dalle 10.00 alle 12.00 Per dare la possibilità ai numerosi visitatori di godere della bellezza delle prime serate estive, sabato 3 giugno Villa Monastero ha programmato un’apertura straordinaria serale fino alle 21.00 (ultimo accesso alle 20.15). In occasione delle celebrazioni per il Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (2023-2024), fondatore del mito del Lario come paesaggio culturale assieme al nipote Plinio il Giovane, la Provincia di Lecco propone tre passeggiate culturali tra giugno e settembre 2023 alla scoperta di Villa Monastero, del Giardino botanico e dei dintorni. L’iniziativa rientra tra le attività del progetto Valorizzazione dell’identità del giardino storico di Villa Monastero finanziato con il Pnrr M1C3 Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici. L’associazione di promozione sociale Sentiero dei Sogni, specializzata nella narrazione dei territori e ideatrice del format Passeggiate creative, accompagnerà i partecipanti in un percorso di narrazione e scoperta del territorio di Varenna con tre passeggiate d’autore che attraverseranno altrettante epoche: quella romana, il Medioevo e il periodo del Grand Tour. Durante il cammino saranno proposte letture di autori che hanno trovato ispirazione in questo tratto di Lago: dai Plinii al poema epico sulla guerra decennale tra Como e Milano (1118-1127), prodromica alla distruzione dell’Isola Comacina, i cui abitanti in fuga fondarono l’odierna Varenna; da Leonardo da Vinci ai compilatori delle prime “guide turistiche” del Lario, Paolo Giovio (1537) e Sigismondo Boldoni (1616); da celebri viaggiatori dell’Ottocento, quali Mary Shelley, Henry James, Edward Lear, Fanny Mendelssohn e Friedrich Nietzsche, fino ai contemporanei, come Leonardo Sinisgalli, che nel 1978 nella poesia “Varenna” colse l’eccezionalità dei congressi scientifici tenuti a Villa Monastero e dei loro partecipanti, tra cui Fermi e Dirac. Il primo appuntamento L’Ottocento – Varenna Grand Tour sarà domenica 4 giugno alle 14.30, una passeggiata romantica accompagnata da letture di poeti, scrittori e musicisti dell’Ottocento e del Novecento, da Villa Monastero al lungolago di Varenna, passando per le chiese del centro storico. Seguirà sabato 22 luglio alle 14.30 il secondo appuntamento dal titolo L’età romana – La natura e la storia: a Varenna sulle tracce dei Plinii, una passeggiata dal Giardino botanico di Villa Monastero alle sorgenti di Fiumelatte seguendo le tracce di Plinio il Vecchio, di Plinio il Giovane e di autori successivi. Sabato 30 settembre alle 14.30 si terrà l’ultima passeggiata d’autore Il Medievo – Varenna anno mille, che condurrà dal Giardino botanico di Villa Monastero fino al Castello di Vezio per rievocare con letture d’autore la “fondazione” di Varenna. Per partecipare è obbligatoria la prenotazione. I partecipanti all’evento il giorno della visita potranno accedere a Villa Monastero dalle 9.30 fino a 15 minuti prima dell’inizio dell’attività, pagando direttamente l’ingresso a tariffa ridotta presso la biglietteria. Il ritrovo per ciascuna passeggiata sarà presso la loggia di Villa Monastero. La visita al Castello di Vezio del 30 settembre prevede un biglietto ridotto di 3 euro a persona da pagare al momento all’associazione Sentiero dei Sogni.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 2 years ago
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Europa in Versi 2023 a Como
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Dal 19 al 21 maggio ci sarà Europa in versi,  il Festival internazionale di poesia organizzato dalla Casa della Poesia di Como e diretto da Laura Garavaglia, che festeggia la tredicesima edizione con la partecipazione di poeti di rilevanza nazionale ed internazionale nella cornice di Villa Gallia a Como e, per la prima volta, a Villa Sormani Marzorati Uva. La felicità poetica è il tema portante di questa edizione in arrivo dato che “Proprio in relazione a questo momento drammatico e complesso, la poesia come massima espressione della creatività e sublimazione delle migliori energie dell’essere umano, ma anche come luogo privilegiato di una felicità interiore raramente raggiungibile con altri mezzi”, dice Laura Garavaglia. Grazie alle poesie e testimonianze degli autori che parteciperanno, provenienti non solo dall’Europa, ma da vari Paesi del mondo, il pubblico sarà sensibilizzato a riflettere sulle ipotesi di una felicità che sembra essere sempre più lontana e che può essere ricercata su piani diversi. Dopo l’incontro con gli studenti dell’Università dell’Insubria di venerdì 19 maggio, nell’affascinante scenario di Villa Gallia affacciata sul primo bacino del lago di Como, il Festival debutterà ufficialmente sabato 20 maggio con l’incontro con i poeti internazionali e italiani, mentre l’introduzione sarà a cura di Roberto Galaverni del Corriere della Sera. Gli ospiti arriveranno da vari paesi, con dal Vietnam Kieu Bich Hau,  poetessa, narratrice e giornalista, che difende nelle sue opere i diritti delle donne in Vietnam; redattore della rivista Neuma della Romania e vincitrice di numerosi premi di letteratura a livello nazionale e internazionale, dalla Corea del Sud Kooseul Kim, professoressa emerita di Letteratura inglese all’Università di Hyupsung, Presidente del Premio letterario internazionale Changwon KC e del Comitato organizzatore del KC & KS World Poetry Festival,  Dongho Choi, critico letterario, studioso di letterature orientale e occidentale e Presidente della Society of Korean Poets,  Ko  Doohyun, giornalista della principale testata nazionale di Seoul e ad accoglierli a Villa Gallia ci sarà anche il Console Generale della Repubblica di Corea sig. Kang Hyung Shik. Dagli Stati Uniti arriverà William Wolak, fotografo, artista del collage, le cui poesie, il cui tema principale è l’eros,  sono apparse in oltre cento riviste, dalla Colombia Carlos Velasquez Torres, nato a Bogotà, traduttore, musicista e accademico, che oggi lavora a New York, dove è co-direttore dell’Americas Poetry Festival,  dall’Ungheria Attila Balazs, le cui opere sono state tradotte in 20 lingue e dal Kosovo Jeton Kelmendi, professore presso l’AAB University College e membro dell’Accademia europea delle scienze e delle arti di Salisburgo, in Austria. Tra i poeti italiani al festival ci saranno  Emilio Coco, Giuseppe Bova, Deborah Zingariello e   Laura Capra. La giornata si concluderà con la premiazione dei vincitori del premio Europa in versi e in Prosa, con presidente di giuria il poeta Milo De Angelis e il professor Gianmarco Gaspari, docente all’università dell’Insubria e critico letterario. Domenica 21 maggio alla mattina si terrà una passeggiata con reading con i poeti ospiti del festival e con la partecipazione del pubblico, nei luoghi poetici di interesse storico e in occasione del bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, davanti al Duomo, nella cui facciata spicca la statua del grande scrittore, saranno letti brani dalla Naturalis Historia in collaborazione con Sentiero dei Sogni e la guida di Pietro Berra. Nel pomeriggio la giornata terminerà con un reading dei poeti nel parco della Villa Sormani Marzorati Uva, a Missaglia. Read the full article
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lecieldansmachambre · 5 years ago
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Lago di Como
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elenascrive · 3 years ago
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Dopo due anni torno a riabbracciarti
e non mi sembra per niente vero
Che bello rivederti di nuovo
Dall’ultima volta tante cose sono cambiate
ora sono costretta a girovagare
con una mascherina,
ad esempio,
eppure ciò non m’impedisce
di provare la stessa identica emozione
di quando i Miei occhi T’incontrarono
per la prima volta,
tra le acque mosse ed incantate
del Tuo Sfavillante Lago
Forse Io non sono più la stessa
e forse neanche Tu
Ti assicuro che però
mi fai sempre lo stesso straordinario effetto
Ti adoro Como Immenso! ❤️
@elenascrive
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irisbyirinatirdea · 3 years ago
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Invito alla ‘Gala di Primavera lecchese 2022 by Irina Tirdea @irinatirdea (Fashion Designer IRIS & Giornalista televisiva internazionale) Domenica 10 Aprile ore 19:00 presso ‘Orsa Maggiore’ @omaggiore Evento dedicato ‘Contro la violenza sulle Donne’ 👠 @associazione_iris_irina_tirdea Invitati Speciali Anna Forlin Miss Italia 🇮🇹 @annaforlinn Il Club MotoGuzzi - esposizione di motto vintage @_club_motoguzzi Il Soprano Elena Martemianova in diretta da IRIS Dubai @elenamartemianova_soprano_real Chiara Sironi Fashion Shoes 🥿 ‘Le ciabattine’ @chiara.sironi @leciabattine @susy_anne @florinahodisan Dance AnnaS Dance & Salvatore De Gennaro Art Performer @anninazumba Main Sponsor Dino Parrucchiere Lecco @dinoparrucchiere @dinoparrucchiere_2.0 Academia dello Stile IRIS www.irisbyirinatirdea.com @iris_by_irina_tirdea @blackandwhitelife___ Partner Media IRIS Magazine & IRIS TV 📺 @irispresstv https://www.irisbyirinatirdea.com/single-post/gala-di-primavera-lecchese In partnership con la Scuola di Ballo Llamada Latina Lecco @llamada_latina www.llamadalatina.it Domenica 10 Aprile dalle ore 19:00 nella magnifica città della poesia & l’amore di Manzoni ‘Promessi Sposi’ Renzo & Lucia’ , nella incantevole cornice del lago di Lecco presso la prestigiosa location ‘Orsa Maggiore’ https://www.orsamaggiorediscoclub.it/spiaggia.html un evento mondano sul Lago di Como all’ insegna dello Stile & Moda & Arte & Belezza & Benessere & Musica & Ballo & Sport & Cucina italiana tutto Made in Italy Casting aperti per il ‘Ballo delle Debuttanti 2022’ Accrediti & Sponsorizzazioni [email protected] Info 3292133715 Ingresso solo con l’accredito https://www.eventbrite.com/e/301404798867 Dress code: Fashion Programma dell’evento Apertura Spettacolo con Sfilata di Moda dalle ore 19:00 Cena ristorante 20:30 ( Menu alla carta /pizza) (prenotazione ristorante) Proseguimento della serata dalle 21:30 Spettacolo & Moda & Arte & Divertimento & Ballo latino https://youtu.be/kYsOXN3vJ5s (presso Lecco) https://www.instagram.com/p/CcILMyLMiUK/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lapolani · 1 year ago
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Carcente, frazione del Comune di San Siro (CO), 1 luglio 2023
"L’Infinito" di Giacomo Leopardi Idillio introdotto, letto e commentato da Lapo Lani
Ringrazio ciascuna persona del pubblico per la calorosa partecipazione e l'affetto dimostrato; l'intero gruppo del Museo Casa Rurale di Carcente per l'eccellente organizzazione e la generosa ospitalità; Daniela Bruni per la sensibile introduzione; Ciro Paolo Belvedere per l’elegante locandina; Ernesto Blotto per le intense fotografie.
Lapo Lani
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Proprietà della fotografia di copertina: Ernesto Blotto.
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dalessandroph · 4 years ago
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P o e s i a. Le poesia ha no bisogno di cuori immensi, menti che sanno vedere e anime che sanno sentire, altrimenti sono solo poesie. @ig_monza_brianza @ig_italia @ig_lombardia_ #lago #lake #italy #nature #italia #travel #landscape #photography #picoftheday #mountains #lagodigarda #naturephotography #natura #photooftheday #sky #love #instagood #summer #relax #sun #lagodicomo #igersitalia #beautiful #photo #montagna #mountain #sunset #como #water #lombardia (presso Parco di Monza) https://www.instagram.com/p/CLttqtNhT7N/?igshid=1ahaaalsvpz7z
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paoloferrario · 4 years ago
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In un lago infinite promesse. I poeti di Europa in versi e il lago di Como, a cura di Laura Garavaglia, La Casa della poesia di Como, 2020 (prima edizione 2014)
In un lago infinite promesse. I poeti di Europa in versi e il lago di Como, a cura di Laura Garavaglia, La Casa della poesia di Como, 2020 (prima edizione 2014)
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collezionistadicieli · 4 years ago
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Una persona speciale ha pensato di regalarmi questo libro, ed è stato un regalo splendido... altrimenti, che persona speciale sarebbe? "Regalami l'ultimo sorriso dell'anno" è la seconda opera della giovane e promettente Roberta Marziota. La sua prima storia - Quanti giorni servono all'amore - mi aveva trasmesso tanta grinta ed entusiasmo. Questo racconto invece mi ha intenerito e - non lo nascondo - commosso veramente tanto. La protagonista è una ragazza di nome Gioia molto devota alla famiglia, che cresce con il timore di deluderla, rischiando di soffocare la propria identità e offuscare le proprie ambizioni. Con uno slancio inaspettato di personalità trama un'improvvisa ribellione, presentando alla cena di Natale il peggior fidanzato che il parentame possa digerire: Edoardo, un tipaccio rude, buzzurro e scimmione, dal pessimo carattere e dalle maniere discutibili... o almeno questa è l'identità che in paese pare gli abbiano costruito. E accade. Accade che a raschiare bene sotto alla coltre delle apparenze e dei pregiudizi spesso si scoprano particolari inediti. Accade che spontaneamente ci si affezioni. Accade che quel desiderio profondo e innato che la nostra persona speciale riesca a ricucire le ferite dell'anima, a darsi una possibilità e a convincersi di meritare tutta l'affetto questo mondo, col nostro aiuto e senza volere nulla in cambio, a un certo punto si riveli amore, sincero e disinteressato. E accade che a volte il coraggio di mettersi in gioco ti porti a un lieto fine... anzi, a un lieto inizio, senza fine! Ah... comunque non ho versato solo lacrime di commozione... ho dovuto per forza anche ridere, e tanto! 🛷💨 . . . #libri #leggere #libridaleggere #bookstagram #books #book #libro #booklover #librichepassione #lettura #instabook #frasi #reading #instalibri #citazioni #libribelli #amore #scrivere #leggeresempre #poesia #letteratura #consiglidilettura #love #romanzo #aforismi #leggerechepassione #letture #librisulibri #libriconsigliati #regalamilultimosorrisodellanno (presso Nesso, Lago Di Como) https://www.instagram.com/p/CJl4lDCssK4/?igshid=wul466ddcj5b
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