#irragionevole
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“Per qualche motivo che ignoro
mi piaci moltissimo.
Molto, niente di irragionevole,
direi quel poco che basta a far si
che di notte, da solo,
mi svegli e non riuscendo
a riaddormentarmi,
inizi a sognarti.”
— Franz Kafka
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PRIMA PAGINA Secolo Italia di Oggi giovedì, 24 ottobre 2024
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L'odio per i 'diversi' su Twitter corre veloce e incontrastato.
Navigo e scrivo su Twitter da circa due anni e trovo che sia davvero irragionevole e deleterio il modo in cui si esplichi: pur segnalando, anche in massa, contenuti di odio verso donne e omossessuali da parte di politici, religiosi e utenti apparentemente comuni, non si riesce a farli sparire e a frenare, pertanto, tale ondata.
Twitter è un social orribile, dove vengono diffusi disvalori misogini e omofobi e si compiono atti persecutori verso 'diversi': NON doveva essere aperto a personalità politiche e religiose misogine, omofobe, razziste, perché si piazzano lì solo per diffondere odio.
#Twitter#irragionevole#deleterio#odio#donne#omosessuali#politici#religiosi#utenti#ondata di odio sui social#social#disvalori#misoginia#omofobia#politica#razzismo#apologia dell'odio
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e comunque io l’originalismo ancora non me lo spiego
#è un sacco di tempo che ci penso ma non riesco a venire a una quadra#devo chiedere delucidazioni#mi pare davvero irragionevole che degli originalisti puri e intransigenti circolino a piede libero#soprattutto se devi essere originalista in merito alla cost usa che dico okay!#eppure è un tema incredibilmente intrigante perché l’opposto offerto dal living constitutionalism è a sua volta da prendere con le pinze#MA TANT’È#e ovviamente ciò ci intreccia col tema delle revisioni (in)#volevo dire (in)costituzionali my beloveds
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Vi svelo un segreto:
la necessità di inasprire le sanzioni al codice della strada non ha nulla a che fare con la sicurezza stradale, è infatti arcinoto che non è la durezza bensì la certezza della pena a ridurre i reati, o infrazioni che siano.
L’unica vera ragione di una tale e irragionevole riforma della normativa è consentire ai Comuni - da quasi due decenni privati di qualunque reale disponibilità finanziaria - di aumentare le entrate (e quindi sopravvivere) continuando a fare strage di multe. Tanto per capirci, solo nel 2024 le entrate per le amministrazioni locali sono state pari a 1,3 miliardi €, con incrementi variabili tra 20 e 45% su base annua nelle grandi città. Senza che vi sia, tra l’altro, alcuna trasparenza circa l’utilizzo di tali risorse da parte delle amministrazioni.
Detto in altre parole, quindi, la riforma del #NuovoCodiceDellaStrada altro non è che un provvedimento di austerità in purezza. Che scarica sui cittadini/automobilisti - specialmente quelli costretti a utilizzare spesso l’autoveicolo e/o residenti in città con trasporto pubblico da terzo mondo - i costi di mantenimento (rectius sopravvivenza) di enti locali sempre più poveri. Impoveriti cioè da politiche di tagli lineari e spending review che ne impediscono un funzionamento non dico efficiente, ma pure minimamente accettabile. Un compito che spetterebbe, almeno in teoria, allo Stato. Ma dal momento in cui vi siete bevuti la storiella che “non ci sono soldi” il resto è solo una logica conseguenza. Buon proseguimento.
Antonio Di Siena
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Dieta
Devo perdere peso.
E non mi riferisco al solo grasso corporeo.
Devo anche perdere il peso che il mio prossimo elargisce in abbondanza.
Il peso delle polemiche a ogni costo.
La pesantezza delle opinioni altrui.
L'insostenibile pesantezza dei radical chic, quella irragionevole dei conservatori ad hoc.
Devo liberarmi del peso specifico dell'ansia, che comincia a essere simile a quella del piombo.
Rimuovere il peso che grava sul cuore dimenticando, ove necessario, per vivere in forma cardiaca accettabile.
La gravosità di chi, da sempre, mi opprime come se fosse una cosa buona e giusta.
La difficoltà che viene imposta dalla mente limitata di chi continua a far parte della mia vita.
Confido in una dieta sana e spietata, perché a un certo punto o ti alleggerisci o affondi.
Un primo passo sarà quello di non sentirsi in colpa quando chi da sempre pretende, a senso unico, ti rinfaccerà ogni cosa.
La leggerezza dell'anima e della mente sono essenziali, per mantenere un equilibrio e un metabolismo cerebrale sano.
La chiamerò la dieta dissociale.
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Dappertutto vedo trionfare, sopravvivere coloro che compromettono la vita e il suo valore. L’errore di Darwin è per me un problema: come si può essere così ciechi? Che le specie rappresentino un progresso è l’affermazione più irragionevole del mondo.
-F.Nietzsche -Frammenti postumi
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“Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo…
Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizio a sognarti…”
F. Kafka
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Lei aveva paura di amare.
La sua mente percepiva come una minaccia l’imprevedibile, l’ignoto, perché ciò che lei non conosceva lo vedeva come incontrollabile.
Ad incuterle paura era uno scenario che all’apparenza non possedeva nulla di minaccioso, aveva una grossa difficoltà a spiegarsene le motivazioni.
Lei aveva paura di innamorarsi, paura di instaurare una relazione alla cui base ci fosse un vero innamoramento.
L'amore per lei non era come un qualcosa di positivo, qualcosa di benefico, era una cosa da evitare.
Eppure ricercava dall’altra parte vicinanza, affetto comprensione e stabilità, come tutti.
Viveva emozioni molto intense che percepiva come incontrollabili e pericolose, perché prendevano il sopravvento sul proprio modo abituale di fare e di pensare.
Cercava si un amore, vivere una relazione seria, ma ne era altresì spaventata e non riusciva a lasciarsi andare a causa delle sue resistenze mentali, che la bloccavano e non le permettevano di vivere serenamente una storia d’amore.
Era la sua "anoressia sentimentale" , non riusciva ad amare davvero per il timore di soffrire, ipercontrollando i propri sentimenti e esasperando il proprio bisogno di indipendenza e invulnerabilità.
Arrivava a manifestare veri e propri sintomi di ansia e paura sconsiderata e irragionevole, che la spingevano a evitare tutte quelle situazioni, o persone, che potevano portarla ad un coinvolgimento sentimentale.
Le vedeva come un pericolo alla propria stabilità emotiva, fino a portarla a sperimentare dei veri e propri attacchi di panico.
Rifiutava di impegnarsi, la paura d’amare nascondeva in lei il timore della perdita della libertà.
Aveva sempre creduto nell'amore, ma era incapace di amare.
Cit. Smokingago (liberamente tratto)
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Per qualche motivo che ignoro, mi piaci moltissimo.
Molto, niente di irragionevole,direi quel poco che basta a far si che di notte,da solo, mi svegli e,non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti.
Franz Kafka
Art: Henri de Toulouse-Lautrec, "Le corset rouge" 1896
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"Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti".
(Da Franz Kafka a Milena Jesenskà)
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Per qualche motivo che ignoro,mi piaci moltissimo.
Niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da sola, io mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizio a sognarti.
Franz Kafka
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[ E così sprechi la vita.]
In qualche lontana città che non conosci e dove forse non ti accadrà di andare mai, c’è uno che ti aspetta… là dove si nascondono gli ultimi segreti della vita, giorno e notte resta aperta per te la porta del suo palazzo favoloso… Tu stenti qui la vita, vai vestito di grigio, perdi già i capelli, i conti alla metà del mese sono penosi. Sei uno dei tanti. Di anno in anno ambizioni e speranze si rattrappiscono. Quando incontri le belle donne, non hai più neanche il coraggio di fissarle. Ma laggiù, nella città di cui ignori il nome, un potente signore ti aspetta per toglierti ogni pena: per liberarti dalla fatica, dall’odio, dagli spaventi della notte… In qualche lontana terra, ma potrebbe darsi invece che sia molto più vicino. Forse il signore potente ti aspetta in una delle nostre città che tu conosci. Ma forse potrebbe essere più vicino ancora, a non più di cento chilometri, in una cittadina di provincia. Ci sono qui delle piazzette fuori mano dove i camion non passano: e ai lati sorgono certe anziane case piene di dignità con festoni di rampicanti…Ma può essere anche molto più vicino, veramente a due passi, tra le mura della tua stessa casa. Sulla scala, al terzo piano, hai mai notato, a destra del pianerottolo, quella porta senza campanello né etichetta? Qui forse, per agevolarti al massimo, ti attende colui che vorrebbe renderti felice: ma non ti può avvertire. Perciò prova, la prossima volta che ci passi davanti, prova a spingere l’uscio senza nome. Vedrai come cede. Dolcemente ruoterà sui cardini, un impulso irragionevole ti indurrà ad entrare, resterai sbalordito… Ma tu non provi ad aprire, indifferente ci passi davanti, su e giù per le scale mattina e sera, estate ed inverno, quest’anno e l’anno prossimo, trascurando l’occasione… Tra le mura della tua stessa casa. Ma come escludere che sia ancora più vicino colui che ti vuole bene? Mentre tu leggi queste righe egli forse è di là dalla porta, bada, nella stanza accanto; se ne sta quieto ad aspettarti, non parla, non tossisce, non si muove, non fa nulla per richiamare l’attenzione. A te scoprirlo. Ma tu, uomo, non ti alzi nemmeno, non apri la porta, non accendi la luce, non guardi. Oppure, se vai, non lo vedi. Egli siede in un angolo, tenendo nella destra un piccolo scettro di cristallo, e ti sorride. Però tu non lo vedi. Deluso, spegni, sbatti la porta, torni di là, scuoti il capo infastidito da queste nostre assurde insinuazioni: fra poco avrai dimenticato tutto. E così sprechi la vita.
Dino Buzzati - "boutique del mistero"
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Il wokenismo cambia le persone psicologicamente in peggio, perché fa vedere loro, enfatizzandola, l’imperfezione del mondo reale rispetto ad un mondo sognato ma totalmente irreale, addirittura irragionevole, generando frustrazione. Il mondo non è perfetto, ma scegliere il modo in cui guardarlo è uno dei poteri che abbiamo: vedere il mondo occidentale (...) come razzista, omofobo, classista ecc. è giustificabile, se si guarda un’istantanea. Ma se si guarda il film della sua evoluzione, la prospettiva cambia, perché è indubbio che quella occidentale sia la cultura che ha fatto più progressi sotto il profilo dell’uguaglianza, della libertà, del rispetto, e che ancora molti progressi potranno essere ottenuti ma questo richiede tempo, generazioni. Il principio del “tutto e subito” tipico del woke è irrazionale e distruttivo (...).
via https://twitter.com/maurorizzi_mr/status/1699381715448279492
"Cosa ti fa più paura della purezza, Guglielmo?", "La fretta, Adso".
Andrebbe aggiunto che il mondo occidentale vien visto in modo ancor più problematico ma all'opposto dai "non woke", più silenziosi ma molti di più: intriso di autodistruzione, degrado, inciviltà montante, mancanza di rispetto, eccessivo appeasement codardo verso chi non rispetta la nostra civiltà, come detto sopra senza dirlo LA PIU' AVANZATA DI TUTTE sul piano delle libertà e del progresso.
E' proprio questo il punto: il woke non crede a questo punto evidente ed essenziale ma si relaziona e paragona non con la realtà ma con l'ideal. E viene USATO come testa di legno da chi è interessato a predarci e sottometterci, noi e loro. Una volta si chiamavano bolscevichi, poi brigatisti: nulla di nuovo sotto il sole.
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Le dichiarazioni d’amore più belle della letteratura:
1. «Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.»
Dino Buzzati - La boutique del mistero
2. «Non sono sicuro di averti dentro di me, né di essere dentro di te, e neppure di possederti. E in ogni caso, non è al possesso che aspiro. Credo invece che siamo entrambi dentro un altro essere, che abbiamo creato e che si chiama Noi.»
Robert James Waller - I ponti di Madison County
3. «Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. A volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. Allora m’immagino di fare le due cose insieme, e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola.»
Cesare Pavese a Bianca Garufi
4. «E senza di te io sono lontana
non so dire da cosa ma lontana, scomoda un poco perduta, come malata, un po’ sporco il mondo lontano da te, più nemico, che punge, che graffia, sta fuori misura.»
Mariangela Gualtieri - Il mondo che graffia, se non sei accanto a me
5. «Scese, evitando di guardarla a lungo, come si fa col sole, ma vedeva lei, come si vede il sole, anche senza guardare.»
Lev Tolstoj - Anna Karenina
6. «Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.»
Jane Austen - Orgoglio e pregiudizio
7. «Se tu ti ricordi di me, allora non importa se tutto il mondo mi dimentica.»
Haruki Murakami - Kafka sulla spiaggia
8. «Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.»
Gabriele D’Annunzio
9. «Ti amo, cara Connie, di questa parola so tutto il peso – l’orrore e la meraviglia – eppure te la dico, quasi con tranquillità. L’ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.»
Cesare Pavese a Constance Dowling
10. «Per qualche motivo che ignoro mi piaci moltissimo. Molto, niente di irragionevole, direi quel poco che basta a far si che di notte, da solo, mi svegli e non riuscendo a riaddormentarmi, inizi a sognarti.»
Franz Kafka - Lettere a Milena
11. «Sei entrata per caso in una vita di cui non andavo fiero, e da quel giorno qualcosa ha cominciato a cambiare. Prima di te, fuori di te, non aderivo a nulla. Quella forza per cui ogni tanto mi prendevi in giro è sempre stata solo una forza solitaria, una forza di rifiuto. Con te ho accettato più cose. Ho imparato a vivere, in un certo senso. Per questo forse il mio amore è sempre stato pervaso da una gratitudine immensa.»
Albert Camus a Maria Casarès
12. «Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.»
Eugenio Montale
- https://x.com/poesiaitalia/status/1692772938200539376?s=46&t=34dYe_n2Br4FRHOah3j69Q -
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Ci sono voluti 2 anni e l’intervento di un giudice federale particolarmente scrupoloso ed equo, ma alla fine la giustizia canadese ha usato contro il premier Trudeau lo stesso pugno di ferro che lui aveva sventolato contro i no-green pass del Freedom Convoy: il giudice federale Richard Mosley ha stabilito che l'uso da parte del Canada dei poteri di emergenza per porre fine alle proteste è stato “irragionevole” e “ingiustificato”. Mosley ha anche dichiarato di essere “preoccupato” per il modo in cui il governo ha congelato i conti bancari di alcuni manifestanti senza preoccuparsi degli effetti collaterali, ossia le conseguenze subite dai familiari e dai titolari di conti congiunti. “Le misure - ha concluso - hanno violato il loro diritto di essere al sicuro da perquisizioni e sequestri irragionevoli”.
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