#fame di illusioni
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thecatcherinthemind · 1 year ago
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Virgi ha portato le brioches (che qui al nord non sono quelle col tuppo ovviamente, ma sono cornetti e saccottini, quindi se siete siciliani non fatevi illusioni perché noi piemontesi vi deludiamo) e le ha lasciate alla mia scrivania dicendo "Tienile in custodia fino alla pausa", ma con questo odore di croissant sto impazzendo e mi sta venendo fame. Non abbiamo mai pausa in contemporanea e sto diventando famelica. Impazzisco.
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alephsblog · 1 month ago
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Nei circoli intellettuali dell’Occidente, però, persiste un aggrapparsi al mito di Cuba come baluardo di resistenza contro l’imperialismo, come ultimo rifugio di una purezza ideologica che non è mai esistita. Questo romanticismo cinico è forgiato in illusioni da salotto, lontano dalla realtà delle pentole vuote battute dalle mani stanche dei cubani. Non è protesta politica, ma un grido disperato di fame e di sopravvivenza. Come affermava lo scrittore cubano Reinaldo Arenas: «Io racconto la verità come un ebreo che ha sofferto il razzismo o un russo imprigionato in un gulag, come qualsiasi essere umano che ha avuto occhi per vedere le cose così come sono. Grido, dunque sono». Le idee, quando si manifestano con forza, hanno il potere di cambiare il mondo, ma se bloccate in dogmi rigidi, si trasformano in strumenti di oppressione. Non esiste nulla di eroico nel silenzio forzato di un popolo; non c’è niente di sublime nel sacrificio imposto.
Se l’Occidente avesse il coraggio di guardare realmente Cuba, scoprirebbe non un faro di resistenza, ma un monumento alla menzogna. Gli intellettuali che difendono questa farsa come esempio di resilienza non fanno altro che perpetuare un’illusione pericolosa. Cuba, come la mia Albania sotto il pugno di ferro di Enver Hoxha, è il simbolo di ciò che il comunismo realmente produce: non l’emancipazione delle masse, ma la loro repressione sistematica. Non il progresso, ma il degrado. Il comunismo, come il fascismo, è una forma di malattia totalitaria, una negazione della libertà.
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madeintumbl · 2 months ago
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"Sai cosa? Penso che.."
"No, alt!"
"Cosa?"
"Perché?"
"Cosa 'perché?'"
"Perché 'pensi?'"
"Madonna, oh! Non cominciare con le tue domande del cazzo, eh!"
"Ok, se è del cazzo rispondimi"
"Eh, figa, sarà naturale pensare no?"
"No! Lascia stare quello che è naturale.. Naturale, poi.. È naturale pure scoreggiare, ma mica scoreggi sempre, no?"
"Ma che c'entra! No che non scoreggio"
"Sicuro? Perché c'è un odorino.."
"NON HO SCOREGGIATO! Arriva al punto!"
"Vabeh, vabeh! Assodato che una cosa 'naturale' mica è detto che la devi per forza fare, poniamo anche che tu VOGLIA farlo, ti chiedo: perché? Da dove arriva tutta 'sta voglia? Ne trai qualche giovamento? Stai meglio a pensare? Dopo che hai pensato, cos'è? Ti senti più leggero?"
"Ma no, cazzo! Ma che discorso è! Leggo cose, mi raccontano cose, succedono cose, ci rimugino e poi..."
"Bravo, poi...?"
"Eh.. Niente.."
"ECCO! Vedi? Il più delle volte pensi ed è comunque un esercizio fine a se stesso, come tagliare la pasta. Lo mangi un piatto di pasta con forchetta e coltello? No! Potresti? Sì! Ma 'poter fare' qualcosa e 'farlo' son due cose diverse!"
"Ma dai! Ovvio che stai perculando, il tuo è solo un esercizio di logica, che non porta a niente!"
"Dici? Va bene, mettiamola così, quanti dei grandi, preziosissimi pensieri che fai, risultano in una sensazione positiva, e quanti invece ti lasciano con qualcosa di negativo"
"Sì dai, ma se la metti così vinci facile, è ovvio che la maggior parte son pensieri negativi: le bollette, la salute, Salvini, il Milan.. È istintivo dare priorità ai problemi!"
"Ho capito, quindi facciamo pure finta che sia NORMALE sprecare energie su qualcosa che NON ci fa stare BENE, che già mi pare una cazzata, vogliamo pur ammettere che a volte i pensieri possono essere positivi?"
"Oooooh! Ecco, vedi che ci siamo?"
"Eh no! È che ci caschi come un coglione! Dimmi in totale onestà, ma devi essere onesto eh! Al 100%! Quanti bei pensieri positivi, poco dopo, non si rivelano altro che illusioni?"
"..."
"Ecco! Ma allora, se devi pensare per preoccuparti e star male, o se devi pensare solo per illuderti, cazzo pensi a fare?"
"Sì, però, figa... Stronzo pessimista, io volevo solo dirti che pensavo di portarti a mangiare dal Burger King"
"Mi pare un'ottima idea"
"Eh, ma mi hai fatto passare la fame, però! Ma, senti, Raggio-di-sole: a 'sto punto, che si campa a fare"
"Per l'amore, coglione! Per l'amore"
"Eh, bravo! Perché non è illusione quella!"
"Nah, l'amore degli altri, forse, spesso, ma il tuo, quello che parte da te, è sempre vero!"
"Eh.. Sarà.. Va a finire che lo stronzo pessimista adesso sono io"
"Ma va! Piuttosto, pensi di portami a bere, prima o poi?"
"No, ho smesso"
"Oh! Ma allora lo vedi che pensi cazzate?"
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daimonclub · 1 year ago
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Aforismi sul Natale
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Aforismi e citazioni sul Natale Natale è la festa dell'infanzia. Abbiamo il diritto di domandarci se ci saranno ancora per lungo tempo notti di Natale, con i loro angeli e pastori, per questo mondo feroce, così lontano dall'infanzia, così estraneo allo spirito d'infanzia. Georges Bernanos Non c'è niente di più triste in questo mondo che svegliarsi la mattina di Natale e non essere un bambino. Erma Bombeck A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese. Charles Bukowski Buon Natale per diletto, Buon Natale con affetto, Buon Natale con amore, buon natale con tutto il cuore, e quando il Natale passerà, auguri per l'anno che verrà! Anonimo Tante persone sono come gli alberi di Natale. Hanno le palle solo per decorazione. Anonimo Anno del Signore 2023, questo è il primo Natale senza mia mamma che è venuta a mancare lo scorso ottobre, e posso assicurarvi che sono affranto, desolato, angosciato, triste, malinconico, ansioso, arrabbiato, timoroso e senza molta voglia né di festeggiare, né di vivere. Carl William Brown Disponiamoci al Natale con animo indulgente, affettuoso. I nostri denti, che troppo spesso stridono di rabbia, abbiano pace almeno in questi giorni. Fruttero e Lucentini Natale: giorno speciale consacrato allo scambio di doni, all'ingordigia, all'ubriachezza, al sentimentalismo più melenso, alla noia generale e a domestiche virtù. Ambrose Bierce Il Natale, bambini, non è una data. È uno stato d'animo. Mary Ellen Chase Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi, e a quelli che hanno una famiglia del cazzo che hanno una famiglia del cazzo! Charles Bukowski Pensiero natalizio farcito con un aforisma biblico. Polvere eravate, e polvere ritornerete. Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris. Per adesso accontentatevi della merda, e del panettone! Carl William Brown Dopo le feste di Natale mia moglie mi mette sempre a dieta, ma quest'anno non ho voglia di farla, e per protesta ho iniziato lo sciopero della fame! Bilbo Baggins Avevo letto da qualche parte che la vigilia e il giorno di Natale c'erano più suicidi che in qualunque altro giorno dell'anno. Evidentemente la vacanza non aveva niente a che fare con la Nascita di Cristo. Charles Bukowski Le feste costituiscono l'aspetto concettuale più importante di qualsiasi religione, e per i cristiani il Natale riveste ovviamente una somma importanza. Carl William Brown Vorrei poter mettere lo spirito del Natale all’interno di un barattolo e poterlo tirare fuori mese per mese, poco alla volta.. Harlan Miller
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Massime, citazioni e aforismi sul Natale Nel corso del nostro anno triste e razionale, sopravvive una sola festività tra le antiche e allegre ricorrenze un tempo diffuse in tutto il mondo. Il Natale. Gilbert Keith Chesterton Il Papa: l’unico burocrate che non vede mai il proprio boss, nemmeno a Natale. Anonimo Caro, caro Natale, che hai il potere di ricondurci alle illusioni della fanciullezza, che ricordi al vecchio i piaceri della sua giovent��, che riconduci da mille miglia lontano il viaggiatore e il navigante al suo focolare, fra le pareti tranquille della sua casa! Charles Dickens Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Carl William Brown Dove sono i bambini che non hanno l’albero di Natale con la neve d’argento, i lumini e i frutti di cioccolata? Presto, presto, adunata, si va nel pianeta degli alberi di Natale, io so dove sta. Gianni Rodari Era prossimo il Natale, in tutta la sua onestà cordiale e gioconda era la stagione dell'ospitalità, dell'allegria, della franchezza di cuore. L'anno vecchio s'andava preparando, come un filosofo dell'antichità, a chiamarsi intorno gli amici, e a morire dolcemente fra il suono delle feste e dei conviti. Charles Dickens E' Natale. Sono indeciso se sentire un grande senso di fratellanza o andare a sciare a Cortina. Altan Un'idea originale per Natale, un bel giubbetto esplosivo. Io li venderei liberamente nei negozi di regali e di articoli sportivi, e negli stores dei cinesi; quelli più potenti invece solo nelle armerie, e lì per acquistarli dovresti avere il porto d'armi! Carl William Brown Colui che ha una grande ricchezza in sé stesso è come una stanza pronta per la festa di Natale, luminosa, calda e gaia in mezzo alla neve e al ghiaccio della notte di dicembre. Arthur Schopenhauer Nietzsche diceva che senza crudeltà non c’è festa, e voi lo sapete bene che i potenti amano le feste, ma anche la gente comune non scherza, vedi l'entusiasmo che coglie più o meno tutti durante il Natale! Carl William Brown Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria, poi rientrava in casa e diceva: sono molto amareggiato, ma Babbo Natale si è suicidato. Jack La Motta E così è Natale, per i deboli e i forti, per i ricchi e i poveri, il mondo è così sbagliato. E così è Natale, per i neri e i bianchi, per i gialli e i rossi, smettiamola di combattere. Buon Natale e felice anno nuovo. Speriamo sia un buon anno senza timori né paure. John Lennon, Yoko Ono Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento). Carl William Brown Odio il Natale! Soffro di Santa klaus-trofobia... Ciaci Kinder Se Natale è la festa della nascita, Pasqua è quella della rinascita. La promessa e la speranza affiorate di tra lo squallore della bruma invernale si compiono luminose nel rigoglio del verde e dei fiori di cui si veste la primavera nascente. G. Levi Della Vida Ho smesso di credere a Babbo Natale quando avevo sei anni. Mia madre mi portò a vederlo in un grande magazzino e lui mi chiese l’autografo. Shirley Temple Io ho sempre ritenuto il giorno di Natale come un bel giorno, un giorno in cui ci si vuol bene, si fa la carità, si perdona e ci si diverte: il solo giorno del calendario, in cui uomini e donne per mutuo accordo pare che aprano il cuore e pensino alla povera gente come a compagni di viaggio verso la tomba e non già come a un'altra razza di creature avviata per altri sentieri. Charles Dickens Le feste di natale servono soltanto a ricordarmi che non sopporto i miei parenti. Però, bisogna tenerseli buoni; altrimenti, quando muori, loro come foto sulla tomba mettono quella in cui stai facendo i gargarismi. Daniele Luttazzi Non desidero una rosa a Natale più di quanto possa desiderar la neve a maggio: d’ogni cosa mi piace che maturi quand'è la sua stagione. William Shakespeare Babbo Natale è una creatura con la forte vocazione all’azione clandestina. Già soltanto per il fatto che arriva quando noi dormiamo, non c’è alcun modo di vederlo al lavoro. L. Compagnone
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Riflessioni, pensieri e provocazioni sul natale Vi sono molti atteggiamenti riguardo al Natale e alcuni il possiamo trascurare: il torpido, il sociale, quello sfacciatamente commerciale, il rumoroso (essendo il bar aperto fino a mezzanotte), e l’infantile. Ben diverso è quello del bimbo che crede ogni candela una stella, e l’angelo dorato spieganti l’ale alla cima dell’albero non solo una decorazione, ma anche un angelo. Thomas Stearns Eliot L'hai fatto per me! Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba. Woody Allen S’io fossi il mago del Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento! Gianni Rodari Il compito di Babbo Natale è quello di alleviare ai bambini il peso della riconoscenza. Non c’è bisogno di ringraziare nessuno se è il Babbo Natale che fa i regali. B. Bettelheim E’ bene tornar bambini qualche volta e non vi è miglior tempo che il Natale, allorché il suo onnipotente fondatore era egli stesso un bambino. Charkes Dickens A volte penso che ci aspettiamo troppo dal giorno di Natale. Cerchiamo recuperare in quel giorno i lunghi arretrati di bontà e di umanità di tutto l'anno. A me piace prendere il Natale un po' per volta, lungo tutto l'anno, e così mi lascio andare alla deriva fino al periodo delle feste ? lasciando che mi colgano di sorpresa? svegliandomi un bel giorno dicendomi all'improvviso: "Caspita, questo è il giorno di Natale!". David Grayson E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare un altro. Madre Teresa di Calcutta Se fossi un filosofo, scriverei una filosofia dei giocattoli per dimostrare che nella vita nient'altro bisogna prendere sul serio, e che il giorno di Natale in compagnia dei bambini è una delle poche occasioni in cui le persone diventano davvero vive. Robert Lynd Da un punto di vista commerciale, se il Natale non esistesse bisognerebbe inventarlo. Katharine Whitehorn Per fare un albero di Natale ci vogliono tre cose: gli ornamenti, l’albero e la fede nel futuro. Proverbio armeno Chi non gioca a Natale, chi non balla a Carnevale, chi non beve a san Martino è un amico malandrino. Proverbio https://www.youtube.com/watch?v=PZqmkNKDOps Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Mercatini di Natale in Italia Mercatini di Natale in Germania Barzellette sul Natale La favola del pupazzo di neve Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Un buon libro per Natale Numeri sul Natale Un Natale surreale Odio il natale (Umorismo) Storielle divertenti sul Natale A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Read the full article
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[ad_1] Introduzione: scopri il Rio All-Suite Hotel and Casino IL Rio All-Suite Hotel and Casino ti dà il benvenuto nel centro di Las Vegas, Nevada. Il Rio All-Suite Hotel and Casino è una destinazione popolare sia per i vacanzieri che per gli uomini d'affari grazie al suo ambiente eccitante, all'intrattenimento di prim'ordine e alle strutture di lusso. Gli ospiti alla ricerca di un'esperienza davvero indimenticabile a Las Vegas la troveranno in questo resort famoso in tutto il mondo, convenientemente situato a pochi minuti dalla Strip. Clicca per qui Notizie sul casinò. Rio All-Suite Hotel and Casino Rooms rio hotel di sole suite e casinò Il Rio All-Suite Hotel and Casino offre ai suoi ospiti i più alti standard di lusso e convenienza. Le suite del resort sono ampie e ben arredate in stile moderno. Con più di 2.500 camere tra cui scegliere, comprese le sontuose camere Carioca e le stravaganti Masquerade Suites, l'hotel ha qualcosa da offrire a ogni tipo di viaggiatore. Godetevi il vostro soggiorno sullo splendido sfondo dello skyline di Las Vegas, visibile dalle suite. L'eccitante vita notturna del Rio All-Suite Hotel and Casino Il divertimento al Rio All-Suite Hotel and Casino non finisce. Questo resort offre di tutto, dagli spettacoli emozionanti alla musica dal vivo e una vivace vita notturna. Al Rio, l'iconico duo di maghi Penn & Teller offre la loro miscela distintiva di commedia e illusioni che li ha resi famosi in tutto il mondo. The Comedy Cellar è il posto giusto se vuoi divertirti a ridere tutta la notte, dato che solo i migliori comici si esibiscono lì. Ottieni la tua dose di musica dal vivo al leggendario VooDoo Rooftop Nightclub di Rio. Questa arena all'aperto al 51° piano offre viste mozzafiato sulla Strip di Las Vegas e ospita DJ e artisti di fama mondiale. I ricordi fatti ballando tutta la notte sotto le stelle dureranno una vita. Numerosi ristoranti per soddisfare ogni gusto [embed]https://www.youtube.com/watch?v=5zo5z9r5IWM[/embed]Il Rio All-Suite Hotel and Casino ha una grande varietà di ristoranti tra cui scegliere, quindi gli ospiti non soffrono mai la fame. Il resort dispone di un'ampia varietà di ristoranti tra cui scegliere, sia di lusso che informali. Cenate con stile al pluripremiato Martorano's, dove i tradizionali piatti italo-americani vengono rivisitati in chiave moderna. La VooDoo Steakhouse a Rio de Janeiro, in Brasile, è il posto dove andare per un vero sapore del Brasile in un ambiente divertente ed eccitante. Se hai voglia di un buffet, il Carnival World Buffet offre un'ampia varietà di piatti provenienti da tutto il mondo, quindi ce n'è per tutti i gusti. Rio All-Suite Hotel and Casino offre entusiasmanti giochi e scommesse Le entusiasmanti possibilità di gioco e l'atmosfera vivace del casinò del Rio All-Suite Hotel and Casino sono ben note. Quando si entra in un casinò, la prima cosa che si nota è il brusio della folla e il ronzio delle slot machine. Le opzioni di gioco del Rio sono praticamente illimitate, con oltre 1.100 slot machine e diversi giochi da tavolo come blackjack, roulette e poker. Le World Series of Poker si tengono ogni anno a Rio per coloro che amano giocare per grandi somme di denaro. Senti la scarica di adrenalina mentre gareggi contro i migliori giocatori del mondo per una fetta del piatto multimilionario. Che tu sia un professionista esperto o un principiante, la sala da poker del Rio ti regalerà un'esperienza entusiasmante e autentica. Strutture e attrazioni che ti entusiasmeranno rio hotel di sole suite e casinò Il Rio All-Suite Hotel and Casino offre una varietà di nuove attrazioni e servizi per completare la sua già impressionante selezione di camere, intrattenimento, ristoranti e opzioni di gioco. Trascorri un po' di tempo rilassandoti in una delle quattro scintillanti piscine circondate da una lussureggiante vegetazione tropicale e da una cascata. Rilassati e rinfrescati al Rio Spa and Salon, dove è disponibile un'ampia gamma di servizi terapeutici.
Visita la VooDoo Zip Line di Rio se stai cercando un'esperienza unica mentre ammiri viste spettacolari della Strip di Las Vegas dall'alto. E se desideri organizzare una conferenza o un altro evento speciale, le moderne aree per riunioni ed eventi del Rio sono l'ideale. Pro e contro Professionisti Contro Spaziose suite con zone soggiorno separate Al largo della Strip di Las Vegas, richiede il trasporto per raggiungere altre attrazioni Ampia gamma di opzioni per la ristorazione, tra cui una cucina raffinata Alcune aree dell'hotel potrebbero sembrare obsolete o necessitano di ristrutturazione Opzioni di intrattenimento di livello mondiale, inclusi spettacoli dal vivo e concerti Può essere affollato e rumoroso, specialmente durante le ore di punta Una varietà di piscine e attività ricreative, inclusa una spiaggia sabbiosa La tassa di soggiorno e altri costi aggiuntivi possono sommarsi rapidamente Strutture termali e benessere in loco, che offrono una vasta gamma di trattamenti Il casinò può essere travolgente per coloro che preferiscono un'atmosfera più tranquilla Comodo accesso al Las Vegas Convention Center e ad altri luoghi nelle vicinanze Opzioni di acquisto limitate all'interno dei locali dell'hotel Considerazioni finali: il Rio All-Suite Hotel and Casino offre una vasta gamma di opportunità irripetibili In conclusione, il Rio All-Suite Hotel and Casino è una tappa obbligata per tutti i visitatori di Las Vegas che vogliono vivere con stile. Il resort offre un'abbondanza di opportunità di intrattenimento, ristorazione e gioco di fascia alta oltre alle sue sistemazioni spaziose e raffinate. Il Rio All-Suite Hotel and Casino è pronto a superare le vostre aspettative grazie alla sua comoda posizione e ai servizi di lusso. Inizia oggi i preparativi per il tuo viaggio e sperimenta qualcosa che rimarrà con te per sempre. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. Preoccupazioni comuni e risposte Per rispondere alla tua domanda, il Rio All-Suite Hotel & Casino offre la connessione Wi-Fi gratuita a tutti gli ospiti. Il parcheggio self-service e il parcheggio custodito sono entrambi disponibili presso il resort. Ad eccezione degli animali di assistenza, gli animali non sono ammessi al Rio All-Suite Hotel and Casino. C'è un centro fitness completamente attrezzato presso il resort, quindi gli ospiti possono tenere il passo con i loro normali programmi di allenamento anche mentre sono via. Gli ospiti del Rio possono raggiungere facilmente le fontane del Bellagio, la ruota panoramica High Roller ei negozi del Forum al Caesars Palace grazie alla posizione dell'hotel appena fuori dalla Strip di Las Vegas. [ad_2] Source link
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thesteamer · 1 year ago
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Pescato
“Se vedi qualcuno che ha fame, non regalargli un pesce: insegnagli a pescare”No Confucioooo, grosso erroreeee!
Se un affamato non ha avuto da sé l'iniziativa di mettersi a pescare - e magari tu lo stimoli e lo coinvolgi, anziché assisterlo per l'inetto qual è - costui pescherà un giorno, due al massimo... Poi si stancherà e farà di tutto per entrare in qualche carrozzone statale.
Grazie al suo ottimo curriculum nel settore ittico, te lo ritroverai tosto dietro una scrivania a chiederti quanti pesci hai preso, quali specie, la lunghezza media del pescato, la provenienza, l’etichetta di tracciabilità.
Quindi, oltre a mangiarsi in ogni caso i tuoi pesci, ti romperà pure i coglioni!
Se vedi qualcuno che ha fame ignoralo, pensa ai fatti tuoi e lascialo al suo destino. 
Se la tua coscienza te lo impedisce, non ti fare illusioni e preparati a mantenerlo a fare nulla finché campa, giacché l’alternativa "formativa" è peggio. Molto peggio.
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risingvibrations · 2 years ago
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CREARE LA PROPRIA VIBRAZIONE PERSONALE
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L'importanza di creare una propria vibrazione, un proprio pensiero ed estrappolarsi dal pensiero collettivo in questi tempi e' molto elevato. Normalmente ogni individuo tende a connettersi al campo quantico del pensiero collettivo, percio' se il pensiero collettivo e' generato da avidita', egoismo ed illusioni della mente rivolti all'inganno, ogni individuo generera' una vibrazione che attrarrara' queste situazioni. Se l'individuo si collega al campo quantico del pensiero collettivo in cui, in quel momento, riportano messaggi Angelici canalizzati al fine di aumentare la vibrazione del pianeta terra, si generera' una vibrazione atta a questo proposito in cui ogni messaggio appare palesemente "copiato". L'individuo pero' dovrebbe imparare a generare il proprio pensiero, alzare le vibrazioni individualmente alla frequenza del pensiero attivato e generare un'onda magnetica tale da poter alimentare ed attrarre quel pensiero, quell'obbiettivo. Solitamente l'individuo preferisce collegarsi al pensiero collettivo perche' eroneamente si pensa d'avere piu' forza e generare cosi' una legge di attrazione maggiore, niente di piu' sbagliato! Ecco perche' la guerra non riesce a cessare, ecco perche' la fame nel mondo, la poverta', i debiti non riescono a cessare. Purtroppo se il pensiero collettivo e' rivolto alla scarsita', alla mancanza e al desiderio di dominare, tutto il genere umano continuera' a rivolgere l'attenzione a quest'obbiettivo. E' molto importante lavorare su se' stessi al fine di scollegarsi dal pensiero collettivo e generare cosi' un proprio pensiero, una propria realta', una propria vibrazione personale e divulgare queste caratteristiche affinche' si possa davvero attrarre cio' che e' veramente giusto per quell'individuo in quel momento! Lasciarsi distrarre dal pensiero collettivo generato verso la poverta' non portera' all'evoluzione individuale del genere umano. Coltivare maggior consapevolezza di questi atti, invece, condurra' ogni individuo ad elevare le proprie vibrazioni e portare in essere le proprie qualita', le proprie caratteristiche rivolte veramente al massimo bene di tutto il pianeta terra. Coltivare nuove realta', nuovi propositi, ci aiutera' ad entrare anche in maggior connessione con la parte piu' autentica di noi stessi esprimendo una nuova realta' legata maggiormente all' Anima e non all' Ego umano. Servendoci della nostra connessione con i piu' elevati piani Divini potremmo portare maggior conforto a tutto il pianeta terra, ad ogni cosa e ad ogni persona. Ecco perche' migliorare il proprio pensiero portera' maggiori benefici, senza lasciarci travolgere dal pensiero collettivo. Lavorando con il pendolo Ptah voglio proprio andare a lavorare su queste tematiche, ripulendo l'energia dell'individuo e sciogliendo tutti quei pensieri connessi al pensiero collettivo e che generano malessere, disarmonie, squilibri, dolori fisici ecc...... Ringrazio il creatore, ma anche il costruttore di questo pendolo, perche' mi ha donato un potente strumento per armonizzare su tutto il pianeta terra cio' che e' tempo di lasciar andare e che ormai appartiene a vecchi vibrazioni ormai anomale e obsolete. Un grazie sentito lo rivolgo anche a tutti gli Esseri che attraverso le mie meditazioni mi stanno aiutando a generare la mia vibrazione, il mio pensiero, le mie realta', perche' voglio con tutto il cuore portare armonia dove ci sono squilibri, voglio portare luce dove sono presenti angoli oscuri e determinare tutti quei desideri di cui la mia Anima e' insaziabile di conoscenza e anche di insegnamenti. Grazie a tutti i lettori che mi seguono ormai da tempo.
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scogito · 3 years ago
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Eccola qui, la scalata del successo in tutta la sua illusione.
Opera di  Nikola Miljkovic⁠.
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inesistenzadellio · 2 years ago
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Negli ultimi quattro anni ho pensato più volte, felicemente, di essere progredito a livello interiore, di aver raggiunto alcuni punti chiave di una certa evoluzione e di essere su una strada che da qualche parte avrebbe portato. Mi sono ingannato che alcune situazioni esteriori, alcuni eventi, fossero degli indizi di star percorrendo il sentiero desiderato ma, ora, mi ritrovo esattamente nella stessa situazione di 4 anni fa, sullo stesso letto, nella stessa casa, con la stessa fame di qualcosa che neanche so cos'è e di cui sento una mancanza sorda.
Sono la stessa persona, niente di sostanziale si è modificato in me; ho solo esperito alcune vicende alquanto anomale, girando intorno freneticamente ad un centro che non esisteva, acquisendo forse un po' più di consapevolezza, e di conoscenza, che però mi abbandona appena mi distraggo un attimo. Mi sono sforzato di cambiare schemi mentali, di addomesticare un ego ingordo, di acquisire un certo distacco dai sensi, di guardare con occhi attenti il mondo e l'unica cosa ricavata è che mi sono perso in mezzo a mille vie, tra illusioni e bramosie d'amore.
Mi rendo conto che mi sarei dovuto ascoltare di più, capire chi davvero "io" sia, quali siano i miei bisogni, e dove tendono i miei desideri, insomma comprendermi al fine di vivificare la mia esistenza, invece che reprimere e negare ogni realtà che non si accordasse con ciò che credevo di volere.
Ora sono essenzialmente un deserto, in cui ogni scintilla emozionale è soffocata dell'eco di un vuoto così grande che ogni volta che chiudo gli occhi per cercarmi non vedo altro che il nero di un cielo notturno senza stelle che sovrasta una distesa di sabbia fredda.
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occhietti · 3 years ago
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[ Dicono che ognuno corre dietro a certe illusioni e nessuno può farne a meno, perché tutto fa parte d'uno stesso incantesimo.]
Dicono che alcuni miraggi sono mortali o procurano guai, altri danno l'impressione di soddisfare la fame o la sete, le voglie carnali o i sogni di gloria.
E i miraggi del deserto
sono particolari solo per questo:
perché mostrano che inseguendo le illusioni ci si sbaglia sempre, e non c'è modo di non sbagliarsi, e la vita non è che un perdersi in mezzo ad allucinazioni varie.
Gianni Celati, Fata Morgana
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gregor-samsung · 3 years ago
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“ Dolores Gomez Ibarruri nacque il 9 dicembre 1895 a Gallarta, una piccola città mineraria nella provincia basca di Vizcaya, nel nord della Spagna. Era l'ottava di undici figli: suo padre Antonio, detto l'Artigliere, lavorava in miniera. Sua madre, come facevano tante donne povere, aveva lavorato in miniera sino al matrimonio. Il nonno materno era morto in miniera, schiacciato da un blocco di minerale. I suoi fratelli erano minatori, l'uomo che sposò, a 20 anni, era minatore. « Io non ho dimenticato niente » dice Dolores nelle sue memorie. « E fra i ricordi dolorosi di una infanzia triste e di una adolescenza senza illusioni vive quello di mio padre anziano che lavorava nella miniera Justa alla raccolta e pulizia delle scorie trascinate dalle piogge dei terrapieni e dall'acqua delle laverie del minerale ». Per gli uomini anziani come suo padre non c'era altra scelta, o la mendicità o un lavoro mostruoso, immerso tutto il giorno nell'acqua putrida. La condizione operaia, di schiavi di un padrone potente e inumano era questa, in quegli anni terribili di una monarchia inetta, con Alfonso XIII, e di una dittatura durissima, come quella di Miguel Primo de Rivera. « Come un deposito amaro si andava sedimentando nella mia anima di adolescente un sentimento di rabbia disperata, istintiva, contro tutto e contro tutti (a casa mia mi consideravano indomabile), sentimento di ribellione che più tardi si sarebbe fatto consapevolezza ». A 15 anni, Dolores deve interrompere, con dolore, gli studi, va a imparare cucito, a fare la cameriera in case benestanti, vende per strada sardine (e infatti la chiameranno anche « la sardinera »). A 20 anni conosce una vita peggiore di quella di figlia di minatore, diventa cioè moglie di minatore. Il marito entra e esce di prigione per ragioni politiche, spesso lei e i bambini mangiano quello che qualche caritatevole vicina dà loro. Nasce e muore Ester, la primogenita, sopravvive l'unico maschio Rubén, nascono tre gemelle e sopravvive solo Amaya, nasce e muore un'altra bambina: sei figli, quattro piccole bare fatte con scatole usate. Dolores si allontana a poco a poco dalla sua fede cattolica, legge Marx e Engels, con grande fatica e grande passione: « Fu per me come una finestra aperta nella mia coscienza verso la vita... E quanto più procedevo nella conoscenza del socialismo, più mi riconciliavo con la vita, che, non vedevo più come un pantano nel quale gli uomini sprofondano senza remissione, ma come un campo di battaglia, nel quale ogni giorno l'immenso esercito del lavoro guadagnava posizioni... ». [...] Ma non è la fortuna politica a rendere la Pasionaria un personaggio che suscita amore e paura. Sono gli episodi della sua indomabilità a farne una leggenda. Eccola, nel 1927, guidare un gruppo di donne comuniste, mogli di carcerati politici, sino nell'ufficio di un governatore particolarmente duro, e piegarlo; eccola guidare gli scioperi dei minatori e incitarli alla resistenza; eccola organizzare nel '31 un comizio a Bilbao, resistere alle guardie a cavallo, afferrare una bandiera e condurre i compagni per le vie della città, in un corteo di protesta; eccola, nel settembre del '31, arrestata per la prima volta a Madrid, messa in carcere insieme alle delinquenti comuni e capace, anche qui, di imporre il suo imperio e la sua dignità. È lei che dà il via, in carcere, allo sciopero della fame per ottenere la libertà dei detenuti politici, è lei che, in seguito a un altro arresto, fa cantare l'Internazionale nel parlatorio e nel cortile, incita le recluse a rifiutare il lavoro miseramente pagato; è lei che verso la fine del 1934, in piena repressione restauratrice, va nelle Asturie, con due repubblicane, per prendere più di un centinaio di bambini, figli di operai in sciopero, che muoiono letteralmente di fame e portarli a Madrid in famiglie disposte ad accoglierli. È lei, dopo che il Fronte Popolare è salito al potere, che riesce a far liberare i prigionieri politici di sinistra e, come deputato comunista al parlamento, è lei che convince i minatori delle Asturie a sospendere uno sciopero. Il 16 giugno del 1936, in un parlamento acceso dal furore reazionario delle destre, assopito dal presidente Casares Quiroga, che si ostina a non credere al pericolo fascista, Dolores in uno dei suoi celebri appassionati discorsi denuncia apertamente la preparazione di un colpo di Stato. « Per mettere fine allo stato di inquietudine che esiste in Spagna... bisogna cominciare a mettere in galera i padroni che si rifiutano di accettare le disposizioni del governo. Bisogna mettere in galera i proprietari terrieri che gettano nella fame e nella miseria i contadini; bisogna gettare in carcere coloro che, con cinismo senza uguali, ancora macchiati del sangue della repressione di ottobre, vengono qui ad accusare per quel che non si è fatto ». E un mese dopo, infatti, scoppia la rivolta militare che parte dal Marocco, guidata da un gruppo di generali tra cui Francisco Franco. Alle dieci di sera, dalla radio, la Pasionaria si rivolge al popolo spagnolo, incitandolo alla resistenza, con un grido che diventerà celebre: « Meglio morire in piedi che vivere in ginocchio! No pasaràn! » Il nemico non passerà. “
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Brano tratto dall’articolo La regina rossa della guerra di Spagna scritto da Natalia Aspesi per:
AA. VV., Le donne che hanno vissuto la storia, Istituto Geografico De Agostini (collana I grandi nomi del XX secolo, n° 14), 1974; pp. 19-20 e 22-23.
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neroinchiostro · 3 years ago
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Dicono che ognuno corre dietro a certe illusioni e nessuno può farne a meno, perché tutto fa parte d'uno stesso incantesimo. Dicono che alcuni miraggi sono mortali o procurano guai, altri danno l'impressione di soddisfare la fame o la sete, le voglie carnali o i sogni di gloria. E i miraggi del deserto sono particolari solo per questo: perché mostrano che inseguendo le illusioni ci si sbaglia sempre, e non c'è modo di non sbagliarsi, e la vita non è che un perdersi in mezzo ad allucinazioni varie.
— Gianni Celati da Fata morgana, Feltrinelli, 2005
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qualbuonvento · 3 years ago
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Posso occuparmi dei fiori in giardino, preparare una torta al profumo di limone, lasciare che il gatto strusci il morbido muso contro le caviglie. Posso ascoltare il mare e stropicciare le orecchie del cane. Posso curare i graffi sulle braccia e un cuore amico, posso coccolare illusioni di bontà, posso nutrire la fame di conoscenza e di bellezza. Posso solo piccole cose nella speranza che sia abbastanza.
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decadence-brain · 2 years ago
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Ieri 00:12
In questa notte
densa di desiderio,
di sogni, di illusioni.
Vorrei sedermi su una panchina
e raccontarti tutte le cose
che non ti ho mai detto;
vorrei eliminare
tutte le lacrime ed i silenzi;
vorrei guardarti negli occhi
vorrei raggiungerti ovunque tu sia;
cercarti in ogni luogo
fino agli estremi del mondo.
Ancora si sciolgono i miei occhi
in lacrime taglienti come lame
senza fiori, carezze, sospiri, baci.
Come sempre resterò qui
abbracciato a questa notte
sfoglierò le pagine di un libro
in attesa di sognarti
e nel sogno ti chiederò
di toccami l'anima,
di sfiorami il viso,
senti le mie lacrime?
sono tue, le piango per te,
piangerò tutte quelle
che non voglio pianga tu.
Da sempre mi nutro di pane
e lacrime, per togliere la fame
che ho di te, notte e giorno.
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sparviero44 · 3 years ago
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Bradley Cooper and Clint Eastwood
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Bradley Cooper reveals that Clint Eastwood saved him from unemployment: "I convinced him to shoot American Sniper" Long unemployed, it was Bradley Cooper himself who asked Eastwood to direct American Sniper
Bradley Cooper is one of the actors (and, after A star is born, the directors) who is most riding the crest of the wave. In these days he is at the cinema with The fair of illusions - Nightmare Alley by Guillermo del Toro, in a few weeks he will appear in Licorice's Pizza by Paul Thomas Anderson (an experience that has proved fundamental for his future as an actor) and in recent months he is also working on the third chapter of Guardians of the Galaxy, in which he will once again lend his voice to the Rocket raccoon. Yet it hasn't always been all plain sailing for him. If today, as the actor himself admits, he hardly needs to audition for a role anymore, there was a period dating back to about ten years ago when Hollywood seemed to have forgotten about him. Until the arrival of Clint Eastwood and American Sniper.
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He tells Mahershala Ali about it during an episode of Variety's Actors on Actors series. “I'm in this position, actually I put myself in this position [of not having to audition again] after American Sniper, when I was trying to do something of my own. With American Sniper, I took the book [the autobiography from which the film is based] and started working on it, asking Clint Eastwood to direct it; we spent time together and made the script, taking an idea and working on it until it was realized. And with A star is born even more. A lot of this is related to the fact that [at the time] the directors I admired weren't hiring me because they already knew in their heads whether or not you were suitable for a role. So you don't have to audition anymore, but then something like: 'Sure, I know Mahershala [Ali]'. Do you understand what I mean? ".
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Bradley Cooper alludes to the light actor fame that accompanied him for a time during and after the Hangover trilogy. A fame that, according to him, would have helped to classify him in a certain actor category and to push some directors not to consider him suitable for one of their films. Apparently the actor managed to overcome the problem very well
Bradley Cooper e Clint Eastwood
Bradley Cooper rivela che Clint Eastwood l'ha salvato dalla disoccupazione: "L'ho convinto a girare American Sniper"Rimasto a lungo disoccupato è stato lo stesso Bradley Cooper a chiedere a Eastwood di dirigere American Sniper
Bradley Cooper è uno degli attori (e, dopo A star is born, dei registi) che sta maggiormente cavalcando la cresta dell'onda. In questi giorni è al cinema con La fiera delle illusioni – Nightmare Alley di Guillermo del Toro, tra qualche settimana comparirà in Licorice's Pizza di Paul Thomas Anderson (esperienza che si è rivelata fondamentale per il suo futuro d'attore) e in questi mesi sta anche lavorando al terzo capitolo di Guardiani della Galassia, nel quale presterà ancora una volta la voce al procione Rocket. Eppure non è sempre stato tutto rose e fiori per lui. Se oggi, come lo stesso attore ammettere, non ha quasi più bisogno di fare provini per un ruolo, c'è stato un periodo risalente a circa dieci anni fa in cui Hollywood sembrava dimenticata di lui. Fino all'arrivo di Clint Eastwood e di American Sniper.
Lo racconta a Mahershala Alì durante un episodio della serie Actors on Actors di Variety. “Sono in questa posizione, anzi mi sono messo in questa posizione [di non dover fare più provini] dopo American Sniper, quando stavo cercando di fare qualcosa di mio. Con American Sniper ho preso il libro [l'autobiografia da cui è tratto il film] e ho iniziato a lavorarci, chiedendo a Clint Eastwood di dirigerlo; abbiamo trascorso del tempo assieme e realizzato la sceneggiatura, prendendo un'idea e lavorandoci finché non fosse realizzata. E con Nasce una stella anche di più. Molto di tutto questo è legato al fatto che [in quel periodo] i registi che ammiravo non mi assumevano perché sapevano già nella loro testa se tu eri adatto oppure no per un ruolo. Quindi tu non devi più fare audizioni, ma poi capita una cosa del tipo: ‘Certo, conosco Mahershala [Alì]’. Capisci a che cosa mi riferisco?“.
Bradley Cooper allude alla fama di attore leggero che lo ha accompagnato per un certo periodo durante e dopo la trilogia di Una notte da leoni. Una fama che, a suo dire, avrebbe contribuito a incasellarlo in una categoria attoriale e a spingere alcuni registi a non ritenerlo adatto per un loro film. A quanto pare l'attore è riuscito a superare egregiamente il problema
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jordi-pilskog · 3 years ago
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Capitolo Quattro.
Mi svegliai. Piccoli rumori dalla strada, il mondo che riprendeva vita senza di me. Quel giorno era domenica ed ero a casa mia nel mio letto e di sotto, in cucina, mi aspettava un mega cornetto farcito per colazione.
Ero sveglio.
Nessuno in cui rispecchiarmi. Mi mancavano le forze. Non sarei riuscito né a seguire le cure né a ribellarmi, figurarsi alzarsi. Fissavo l’oscurità, come fosse un baratro nero, pregandolo di divorarmi in quel momento, era uno dei tanti baratri neri a cui mi affacciavo durante la giornata e in cui avrei voluto gettarmi, e mi sentivo stizzito perché, cazzo, ero sveglio, e non potevo andare a parare da nessuna parte neanche quel giorno.
La sveglia del mio cellulare suonò
“E’ un altro giorno!
porco Dio!...”
Una canzone dei NeroOrgasmo che quando la mia ex ragazza me li fece sentire la prima volta le dissi che non mi piacevano giusto per provare a farla arrabbiare. Ma Angus non si arrabbiava mai.
Avevo una ragazza che chiamavo Angus con affetto, ma poco dopo essere stato ricoverato, la lasciai. Ero già malato di anoressia quando ci mettemmo insieme, ma a lei poco importava.
Era una ragazza minuta e magra, anzi magrissima, indossava felpe della Drop Dead e ascoltava musica rock alternativa. Aveva i capelli rossi che le arrivavano alle spalle, sembrava un piccolo fiammifero pronto ad incendiare il mondo, ma in realtà era timida e taciturna. Mi piacque da subito.
Uscivamo insieme a due altri miei amici, Lindsay e Daniel, con i quali avevo frequentato le scuole medie ed erano i miei unici amici e la mia unica ancora ai tempi di una gioventù costellata di bullismo e frustrazioni. Dopo le medie, presi strade diverse dai due, iscrivendomi al liceo Artistico per realizzare il mio sogno di diventare fumettista, mentre Angus era in classe con loro, al liceo Scientifico.
La mia infanzia l’avevo trascorsa disegnando. Non sopportavo le ragazze con le loro bambole e i loro pettegolezzi e e loro non sopportavano me, e in assenza di amichetti della mia età con cui giocare a pallone o scambiare figurine, disegnavo storie.
Erano tutte storie molto tristi. Mia madre, quando gliele mostravo orgoglioso, me lo faceva sempre notare e ci rimanevo sempre un po' male, come mi avesse fatto una bruttissima critica.
Mi sentivo molto solo e diverso già da quell’età.
Angus era stata la mia prima ragazza e le tenevo la mano con orgoglio per strada, ma anche con paura di essere scoperto da mia madre o da mio padre, che non sapevano nulla del mio orientamento sessuale.
Ci mettemmo insieme in autunno, io e i nostri amici ci incontravamo sulla Villa Rossa vicino a casa di Daniel e ricevetti la chiamata di mio padre che mi diceva che si era fatto tardi e di tornare a casa.
Mi stavo incamminando ed ero già piuttosto lontano, Lindsay, Daniel e Angus già non si vedevano più, quando ricevetti un messaggio da lei:
“Ilaria, tu mi piaci”
le risposi subito
“Anche tu mi piaci” senza pensarci troppo e ci mettemmo insieme.
Rimpiansi quella sera, fantasticavo sul tornare indietro correndo da lei come nei film romantici e abbracciarla, baciarla, quando invece continuai semplicemente per la mia strada con un lieve sorriso sulle labbra.
Daniel diceva che eravamo una bella coppia. Lindsay che era preoccupata per me.
A poco a poco, iniziai ad invidiare la magrezza di Angus e a sentirmi a disagio con me stesso.
Quando le raccontavo dei miei digiuni, Angus faceva sempre una faccia triste.
Uscivamo insieme ai suoi amici a volte. Aveva tantissimi amici, così tanti che non riuscivo neanche a contarli. A loro mi presentavo come Andrea, un nome generalmente maschile ma in realtà unisex. Quelli facevano una faccia stranissima e indecifrabile perché quel nome, per le ragazze, dalle nostre parti non era molto usato. Un giorno Angus mi chiese perché mi presentassi così. Io le risposi che era così, per scherzo, senza un motivo in particolare. Avevo paura di essere giudicato e ignorato, se gliene avessi parlato.
A volte mi capitava di guardarla e pensare che lei fosse solo un’altra illusione d’amore, una di quelle illusioni dove ti capita di pensare d’amare veramente quando, in realtà, non è così. Ma altre volte la guardavo pensando “Come potrei mai dirti addio?”.
Fatemi iniziare con come lei fosse una bellissima persona con me, e finire con che tipo di storia tragica siamo stati.
L’amore a volte è tragico. E’ decidere di dare un pezzo di te ad una persona, quando non hai nessuna idea se quella persona ti lascerà o ti amerà. E la cosa peggiore è, non saprai mai quando smettere di dare te stesso alla persona che speri t’amerà, ma ti lascerà, invece.
Decidere di amarmi, per Angus, venne con la consapevolezza di dover dire al suo cuore di prepararsi a rompersi, ne sono consapevole.
Quella mattina dopo essermi alzato con fatica, svenni in bagno. In quel periodo, quando andavo in bagno, i miei erano sempre dietro la porta proprio per paura che accadesse. Era estate e faceva un gran caldo. Ai miei prese un gran spavento e chiamarono l’ambulanza e mi fecero bere succo di frutta per farmi riprendere. Litri e litri di succo di frutta. All’arrivo dell’ambulanza, ero già in cucina, seduto sul tavolo, a mangiare il mio cornetto tranquillamente.
I miei genitori mi impedirono di andare in bicicletta a trovare Angus, che abitava piuttosto lontano da casa mia, così lei venne a trovarmi la sera. Suonò il campanello e i miei le dissero che mi avrebbero concesso di fare solo un giro dell’angolo. Mi sentivo oppresso e arrabbiato.
Svoltato l’angolo, Angus mi disse piangendo che dovevo guarire, che anche lei avrebbe tentato di mangiare di più, se mi metteva a disagio il suo corpo. Non avevamo mai fatto l’amore.
Continuò a parlare e parlare e a pregarmi.
Tentate solo di immaginare il mio livello di irritazione quando la mia ragazza mi disse che dovevo mangiare, e che da quel giorno in poi glielo avrei dovuto dimostrare.
E si, magari prima di cadere in anoressia, vedendo coppie come la nostra pensavo “Questo è estremamente carino” ma odiavo invece quel sentimento, quella consapevolezza di avere qualcuno che ci tiene a te, non volevo persone che ci tenessero a me o parlassero di me, o delle mie malate abitudini alimentari. Sotto sotto amavo che lei ci tenesse a me, ma “per favore” pensavo, mentre la rabbia saliva “ti prego letteralmente di non aiutarmi. Lasciami vivere la mia vita e non commentare su di me che mangio o non mangio, di me che muoio di fame, semplicemente non commentare su di me che esisto.” la rabbia salì e le diedi uno schiaffo. Angus scoppiò in lacrime. Scioccato e inorridito da me stesso, scappai tremando.
Non mi scusai mai. Non per orgoglio, ma perché, probabilmente, non riuscivo a perdonarmi neanche da solo. La lasciai invece, con uno stupido messaggino. Lei meritava di meglio.
Recentemente, a distanza d’anni, abbiamo provato a riallacciare i rapporti, come amici. Andò tutto bene per un po' e siamo addirittura andati ad un concerto degli Slipknot insieme ma ci siamo allontanati di nuovo, come fosse la cosa più naturale del mondo, e inizialmente non ce ne siamo neanche accorti. Certe cose non si possono emulare a distanza d’anni. Parlo di cose come la sintonia che avevamo, il bisogno l’uno dell’altra, l’amicizia vera. Ora sarebbe tutto troppo forzato.
Le auguro il meglio, perché si merita meglio di me, Angus ora è un fiore in fioritura, quando era con me, per colpa della mia malattia, la sua corona rossa era sempre bassa e perdeva i petali uno alla volta. La facevo appassire.
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