#argento vivo
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japanesecarssince1947 · 30 days ago
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1995 Honda Argento Vivo Concept
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www.tumblr.com/germancarssince1946 & www.tumblr.com/frenchcarssince1946 & www.tumblr.com/englishcarssince1946 & www.tumblr.com/italiancarssince1946 & www.tumblr.com/japanesecarssince1947 & www.tumblr.com/uscarssince1935
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andreapasson · 2 years ago
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Argento Vivo - from the series Dichotomy - © Andrea Passon / www.andreapasson.it
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italiancarssince1946 · 4 months ago
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1995 Pininfarina Honda Argento Vivo
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Corriere Dello Sport di Oggi giovedì, 01 agosto 2024
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microfeelings · 1 year ago
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Congelen a milei
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laplupludetuvida · 1 year ago
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Piñon Fijo is not only alive but STILL PERFORMING??? How old is he???
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princeofyorkshire · 2 years ago
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WE SI cuando descubrí lo que era eurovision quedé como ???? pq no tenemos algo asi en latam imaginate el quilombo q se armaría entre todos noo q buen entretenimiento locoo pero bue
yo sé que argentina serviría concha xq es el país más trolo de latinoamérica LO NECESITO !!!!!! por qué no nos podemos divertir como ellos !!!!!!
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missdiana69 · 9 months ago
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Argento vivo 👠! Buona giornata 💋
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yomersapiens · 1 year ago
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Unica regola del buon vicinato: ignorarsi.
Certe cose è meglio non saperle, penso. Cioè, nel mio palazzo io vivo quasi come un'ombra. Non credo che la gente si ricordi di me e quando si ricordano è sempre qualcosa tipo "l'italiano che ci guarda disgustati quando sente l'odore del nostro caffè". È vero, non mi sono fatto tanti amici ma perché lo so quanto è brutto conoscere sul serio i propri vicini.
C'era la vicina piccina che mi guardava in casa (c'è ancora, non è morta), un'anziana signora che monitorava lo spostamento delle visite nel mio appartamento e mi chiedeva perché non avessi una fidanzata fissa. Ecco, lei. Per descriverla, sembra una piccola prugna secca con labbra e occhi che parla gracidando e ti chiede di aiutarla a portare su e giù la spesa. L'altro giorno mi ha persino bussato per chiedermi di accompagnarla alla fermata del bus. L'ho fatto, perché comunque a me i vecchietti piacciono, anche quando sono spioni. A me non serve installare delle videocamere di sicurezza io ho lei che mi guarda in casa e mi avvisa se entrano i ladri per rubarsi quel ciccione di Ernesto. Mentre la accompagnavo ho notato che il sacchetto era pieno di viveri, così le ho chiesto dove stesse andando con tutto quel cibo. Mi ha risposto che c'era un'offerta al discount locale e che aveva fatto scorta da portare al figlio e i nipoti. Perché il costo della vita a Vienna adesso è insostenibile e quindi è il suo ruolo di nonna provvedere al benessere della famiglia. L'ho ammirata molto, mentre si spiegava in un tedesco scalcinato. Poi però siamo stati in contatto per più di due minuti e dopo due minuti le persone rovinano sempre tutto. Infatti al 2:01 ha aggiunto "E poi in questa città non funziona nulla! Ci sono troppi immigrati! Si stava meglio una volta!" allora io mi sono incupito. Mi stava simpatica accidenti. Le ho detto "Questi immigrati sono insopportabili, i peggiori sono quelli che la aiutano a portare la spesa e la accompagnano alla fermata del bus! Vero?". Lei ha sorriso e ha detto che no, io ero diverso. Forse perché sono bianco. Poi le ho chiesto "Ma mi tolga una curiosità, lei da dove viene?" e vai a scoprire che è mezza serba, mezza sinti, mezza puffo date le ridotte dimensioni. Mai parlare per più di due minuti con nessuno. Io non voglio sapere.
C'era un ratto nel palazzo. Si aggira da qualche giorno senza essere stato fermato. Io mi sentivo al sicuro, Ernesto ha bisogno di un amico e tanto mica riesce a fargli del male, al massimo lo abbraccia e ci dorme assieme. Ernesto odia solo me. Un po' ho sperato che bussasse alla mia porta, chiedendo ospitalità. Invece era la vicina prugna secca di nuovo a chiedermi di aiutarla a prendere un barattolo messo troppo in alto nella sua cucina. Questi immigrati alti più di 1.80, quanto sono fastidiosi eh?
Un altro vicino sta traslocando. Un tipo strambo, ma divertente. Sicuramente ha più di sessantanni ma non ha voglia di dimostrarli. Sembra in forma, nonostante la pancia pronunciata e i capelli grigio argento. Quelli che abitano dall'altro lato del palazzo hanno il bagno fuori dall'appartamento e quindi per usare la tazza devono uscire di casa, camminare nel giroscale e giungere nella loro toilette. Inutile dire che si sente tutto e molto spesso, quando escono, sono mezzi nudi. Il vicino in questione era il re del catarro mattutino. Si svegliava presto e andava a raschiare i fondali della gola tenendo la porta del bagno esterno aperta, non sia mai che non mi rendeva partecipe dei suoi ritrovamenti. Quindi quando ho capito che si stava trasferendo, non mi sono preoccupato più di tanto. Ho pensato "Dai, magari il ratto che sta girando nel palazzo può andare a vivere a casa sua!". Lui era un tipo atletico, durante la pandemia aveva costruito una palestra nella stanza adiacente al deposito bici e lo aveva fatto per tutto il palazzo! Non solo per lui, cioè ok principalmente per lui, ma era passato porta a porta per invitare tutti a usarla. Io c'ero stato una volta e vedendo le condizioni igieniche dei manubri ho optato per tornare a fare il mio sport preferito: piangere sul divano. Però qualcosa di buono l'aveva fatta, per questo quando ieri l'ho incontrato casualmente sul bus ho pensato di andare a salutarlo e chiedergli i programmi per il futuro.
Ma quindi te ne vai?
Sì, mi trasferisco, non so ancora dove di preciso, o in Ungheria o negli USA.
Beh dai, non male!
Sì! Ho bisogno di libertà! Qua mi hanno tolto tutto.
In che senso?
Durante il Covid, quando hanno chiuso le palestre!
Senti sono passati appena dieci secondi, questi discorsi dovresti iniziare a farli dopo due minuti.
Cosa?
No non ti preoccupare, una roba mia.
Ah ok. Dicevo, hanno chiuso le palestre, a noi sani! Capito? Io ero sano e non potevo andare a fare sport! Assurdo! I malati non vanno in palestra, non hanno le forze, guarda me, io sono pieno di forza! Non sono malato! Però io dovevo stare in casa!
Ma avevi costruito la palestra per tutti, abbiamo apprezzato.
Io voglio la mia libertà!
Vabbè ma è passato tanto tempo dai...
Non abbastanza, torneranno a prendersi tutto, vedrai.
Ok, come dici tu, va bene, fai buon viaggio.
Guardo fuori dal bus, non era la mia fermata ma sapevo che sarei dovuto scendere e invece no, pioveva e ha vinto la pigrizia, errore terribile. Così sono rimasto su e l'attempato vicino negazionista ha deciso di proseguire.
Tu sei italiano, vero?
Sì, dalla nascita più o meno...
Bene bene, mi piace la tua nazione, e quella vostra presidente. Come si chiama?
Ma come, ti piace la Meloni?
Certo! È una grande!
Ma è una cazzo di fascista.
Dice le cose come stanno, non si nasconde dietro a nulla!
Ok questo glielo posso riconoscere. Era fascista da giovane e lo è ancora oggi, non lo ha mai nascosto. Almeno è coerente. Se l'hanno eletta sapevano a cosa andavano incontro. Mica come quel deficiente di Salvini, lui era un cazzo di idiota completo.
Lui anche mi piaceva!
Ovviamente ti piaceva.
Certo! Lui. Non sento più parlare di lui.
E meno male, prima odiava noi terroni, poi l'hanno eletto ed era tutto Italia Italia Italia e se la prendeva con chi immigrava. Sempre a parlare alla pancia delle gente, a cercare nuovi nemici, a bere cocktail in discoteca e mangiare alla sagra della porchetta.
Un grande!
Ma proprio no. Sai una cosa, ti dirò questo, paragonato a questi suoi scarsi derivati, ecco, mi manca quasi Berlusconi. Lui al confronto era un genio.
E poi lui si scopava le quattordicenni! Io pure mi vorrei scopare le quattordicenni!
Scendo dal bus senza nemmeno salutare. Non avevamo parlato per dieci anni di vicinato, perché ho rovinato tutto alla fine? Non potevo farmi gli affari miei? No. Dieci stupendi anni di reciproco ignorarsi gettati nella spazzatura dopo due minuti di conversazione.
Apro il portone del palazzo, visibilmente afflitto. Davanti a me, per terra, giace il cadavere del ratto che girovagava da qualche giorno. Lo guardo e gli dico: "Ti capisco amico mio, ti capisco davvero. Non sai quanto ti capisco". Salgo in casa, prendo la paletta che uso per travasare le piante e torno giù. Vado a seppellirlo nel retro del cortile. Canto "Amazing grace". Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno, perché purtroppo i peggiori traslocano solamente.
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very-best-vivosaur · 8 months ago
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Very Best Vivosaur: Round 1
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Propaganda under the cut!
Argento (Frontier) Propaganda:
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A good translation of a Champions vivo into the Frontier style.
Ampelo Propaganda:
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Oh I LOOOOOVE green and pink together
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wakeuptony · 1 year ago
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infine vorrei
capire cosa mi merito e cosa non mi merito
perché sto dando tutto me stesso
tutte le mie energie
per essere migliore
ma vivo nel grigio
e questo grigio è stato nero
e se il grigio non diventasse un vivace colore
spero almeno diventi argento
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demonstars · 1 year ago
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leyendo el socmed q publicaste pq a los 15 taba obsesionado con los socmed (específicamente argentos), also:
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q real
SON MUY BUENOSSSS a mi me encantan realmente encuentro que son fascinantes cuando no se toman tan en serio pero es difícil d encontrar este me re fascinó. me dan risa los que tienen modismos qué puedo entender aka chilenos y argentinos vivo por ellos ESA FOTO ES RE GEORGE
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gcorvetti · 1 year ago
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Modalità Goblin.
Ieri sera ho accidentalmente acceso la tv dopo mesi e mi si è presentato uno spettacolo a dir poco horror, c'erano Vespa e La Russa che discutevano dell'attacco ad Israele, sembrava una gara a chi strisciava di più, disgustorama, faccio un giro e la cosa più masticabile era il torneo di snooker, spengo e vado a mangiare in cucina come al solito. Veniamo al titolo, oggi leggo un articolo incuriosito dal titolo appunto "Modalità Goblin", che per me sono la band progressive autrice delle colonne sonore di alcuni film di Dario Argento, invece scopro che è un termine relativamente nuovo che la famosa università di Oxford inserisce nel vocabolario, ma cosa significa? Mi chiedo, nell'articolo leggo che dalla pandemia molte persone si sono come lasciate andare e vivono in uno stato semi comatoso spesso passando le giornate sotto il piumone o come dice l'articolo usando un termine desueto (che va bè i termini cambiano ma il vocabolario è sempre li) poltrire. Poi leggo che molte di queste persone "rifiutano di tornare alla vita normale", quando entrerà in disuso la parola normale?, naturalmente ci stanno di mezzo anche i social, perché non c'è umano 'normale' che non posti la sua vita ad immagini online, ma non tutti giustamente, c'è chi scrive 😉​.
Siamo alle solite, le etichette, se molti (me compreso) si sono resi conto durante questi ultimi 3 anni che la società in cui viviamo è malata di egoismo, di protagonismo, di eccellenza, di denigrazione ecc ecc e non si vuole più interfacciare socialmente con individui sempre meno propensi al dialogo come mezzo per conoscersi ma soltanto per dire al prossimo come son bello e come son bravo, io lo trovo un mezzo per salvaguardare la nostra integrità mentale ed evitare problemi esistenziali indotti da un modus operandi anti sociale, almeno io la vedo così. Poi bisognerebbe prendere caso per caso e fare un pro e contro dell'ambiente dove si vive, io per esempio vivo in Estonia a Tartu, in una società che ha per modello quella americana degli stati uniti (pensate che merda), dove la socialità non esiste per come la intendiamo noi, esempio : a tutti capita di uscire la sera e andare in un bar a bere (io non bevo più) e capita che si parla con estranei, giusto per socializzare o anche per conoscere qualcuno, se si vive da poco in un posto (com'è capitato a me), nei primi tempi che vivevo qua ero in cerca di musicisti non solo per formare una band ma anche per capire com'è l'andazzo musicale qua, spesso l'interlocutore mi diceva "Dai, scambiamoci i numeri magari ci sentiamo e facciamo una jam session", perché no. Ma sempre, ogni volta, era una cosa del momento o una cosa dettata dalla barriera caduta temporaneamente dovuta all'alcol, infatti quando li contattavo per proporre la famosa jam mi veniva sempre negato l'incontro, come se stessi parlando con un'altra persona diversa da quella che avevo incontrato qualche sera prima, l'entusiasmo e la voglia di suonare del prossimo si riduceva ad una voce smorzata e a monosillabi.
Poi c'è il fattore classismo, loro sono più bravi in tutto e di tutti, il razzismo che è esplicito nei comportamenti ma non nelle parole, una sorta di mobbing per farti capire che qua sei a casa loro e che non puoi fare niente ed è meglio che vai via, e tante altre belle cose di una società chiusa e con la mentalità atavica. Non tutti sono così ma diciamo che il 90% è più o meno su questa linea, che sia istruito o meno non ha importanza, il negro qua è lo straniero in generale. Quindi perché mi devo mescolare con chi non vuole mescolarsi? Non sono il tipo che ha la faccia come il culo e va avanti scrollandosi di dosso gli avvenimenti disastrosi con cui viene a contatto giornalmente, perché se le fai passare alcune volte pensando che non è affar tuo se loro sono così, a lungo andare ti rendi conto che è devastante vivere in una società che non ha nulla di sociale se non è alticcia, perché la loro socialità finisce quando l'alcol va via e spesso (direi sempre) non ti salutano neanche per strada quando ti incontrano. Ricordo che due tizi volevano fare su una band con me, e abbiamo fatto una jam (dopo più di 10 anni che vivevo qua, l'unica), ma niente di fatto, musicalmente sono lontano anni luce da sti qua che sono legati allo stile, si ok adesso sono lontano da tutti musicalmente ma questo è un altro discorso, alla fine non ci siamo più sentiti, il famoso ghosting che qua è l'arma principale di sti individui, poi mesi fa quando sono andato dal liutaio a fare impiantare il pickup alla chitarra acustica, ho incontrato il batterista, di solito ho sempre un approccio allegro e cerco il sorriso, invece mi sono trovato davanti un orso serio e anche un pò indispettito dal fatto che gli parlavo, quattro frasi di convenienza e ciao, meno male che non abbiamo fatto la band chissà che situazione mi sarebbe capitata.
Comunque, non sono incline a perdere tempo con chi non ha la mente aperta e fin ora non ho conosciuto una persona una che sia aperta mentalmente al prossimo, quindi mi sto per i cazzi miei, cosa c'è di male? Ho parecchio da fare in casa e molte note da suonare, dimenticavo che questa cosa si ripercuote pure sul lavoro, sono uno di 50 anni il che per loro vuol dire uno che non riesce ad imparare nuove cose e sono convinto che pensano che sia alcolizzato, cosa errata, ma quelli della mia età qua sono dei derelitti con problemi comunicativi e alcolici, beh ci credo hanno passato il periodo sovietico male. Come sempre vado avanti e tenendo alta la bandiera che raffigura me stesso per quello che sono e non per quello che la società 'normale' vuole che io sia.
Per chiudere vi posto l'album che sto ascoltando mentre scrivo, molto rilassante.
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jazzluca · 1 year ago
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AIRAZOR ( Deluxe ) Rise of the Beasts
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Apparso ufficiosamente in anticipo in rete come il primo modellino "serio" della linea di giocattoli, quello di AIRAZOR ha depistato solo un po' i fan sull'aspetto della Maximal al cinema, rispetto a quello del collega Cheetor, dato che alla fine anche questo della linea principale di Rise of the Beasts è sì basato sun concept iniziale, ma TECNICAMENTE non si dovrebbe discostare troppo dalla Transformer cinematografica, se solo ce l'avrebbero fatta vedere lì nella MODALITA' ROBOTICA! ^^''
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Ma vabbè, almeno questa non è affatto male ed è evocativa del look classico del personaggio, con il casco a forma di testa di falco, la testa effettiva del volatile cui si trasforma come parte centrale del torso, più le spalline "piumate", altre piume dietro i polpacci ed i piedi dalla forma quasi artigliata, così come sulla schiena trova posto la coda ed un accenno di ali ripiegabili.
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Ma a valorizzare ulteriormente questo stampo ci pensa la colorazione, abbastanza variopinta nel suo cercare di essere "realistica" come accade spesso ai vari giocattoli basati su personaggi che compaiono dei film dal vivo, ed abbiamo quindi un marroncino chiaro generale di braccia e cosce che sfuma in uno più scuro ma brillante su stinchi ed ali, così come il grigio di piedi, torso e spalline è graziato da tocchi di un argento ramato, mentre dell'oro adorna il casco attorno alla faccia argento.
( e sarebbe un buon punto rispetto alla "migliore" ma bicromatica versione Studio Series, va detto... )
Sarebbe carino il dettaglio sul petto / testa del falco con una parte dorata messa apposta per risaltare il simbolo dei Maximal, fosse che PURE QUELLO è dipinto d'oro e quindi non risalta un cavolo!! ^^'''
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Anche le armi sono colorate, con l'argento che risalta le lame delle due spadine marroncine, armi inedite per il personaggio, a differenza di quelle del summenzionato collega Cheetor Deluxe che erano più simile a quelle del classico Beast Wars, laddove poi trovare le due lance nel fedelissimo Voyager Studio Series, mentre di riflesso sappiamo che la Airazor SS è invece praticamente un retool della Kingdom con pure le stesse armi ( quindi i classici missili sugli avambracci ).
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Ed a differenza di questi, purtroppo l'unico punto a sfavore di questa altrimenti bella versione alternativadi Falcon Lady è la posabilità, a causa anche o proprio della trasformazione, dato che manca la rotazione dei pugni ( e vabbè, si sa che salta in parecchi Deluxe e pure talvolta nei Voyager... ) ma sopratutto la possibilità di ruotare il bacino e quella di inclinare lateralmente le caviglie.
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Certo, è vero che questa è "solo" della mainline e non una blasonata Generations o SS, ma appunto il collega Ghepard della stessa linea ha tutte le cacchio di sacrosante articolazioni, ed il paragone fra i due non è il massimo per la nostra seppure affascinante Airazor, ma, ancora, "almeno" è colpa di una TRASFORMAZIONE perlomeno originale.
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Infatti, a differenza dell'originale del 1996 e delle sue epigone, questa Airazor ha le ali formate sia da quelle accennate sulle spalle ma anche dalle gambe cui vi si uniscono ribaltando col bacino verso la schiena, mentre la coda si ribalta sopra la testa, e si abbassa e ruota il muso del volatile, con le braccia che vanno a fiancheggiare il capo del robot diventando le zampe posteriori.
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Il primo pensiero che ho fatto vedendo le foto del giocattolo ed intuendo questa trasformazione è stato verso il Divebomb Basic di Energon, ma in realtà il primo vero volatile che usò questa modalità strutturale è stato invece il Silverbolt di Beast Machines ( e quindi chissà che non riprendano lo stampo per rilanciare pure questa versione di Grifo )!
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Il FALCO cyborg è davvero bello e pure abbastanza realistico come proporzioni ( magari le ali dovevano essere più grandi, vabbè ), e ben variopinto nella colorazione già accennata nel robot, così come le gambe sono fuse nelle ali e non si notano molto.
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L'aspetto è ottimo, ed anche le zampe posteriori sono rese bene, ma il confronto giocoforza va fatto con la versione Kingdom E il suo retool per Studio Series, e se qui abbiamo una posabilità accettabile per le zampine, le ali aperte che possono solo sbattere su e giù ma la testa fissa ( anche se volendo, grazie alla trasformazione, la si può ruotare un pochino senza farla risultare troppo innaturale ), "purtroppo" con gli stampi summenzionati si era già raggiunto il massimo per un volatile Deluxe, snodatissimo  IN TUTTO, con tanto di testa che ruota, si abbassa, apre il becco e non vi dico le ali ( anzi, ve l'ho già detto un paio d'anni fa nella recensione di Kingdom Airazor, appunto ^^' )!
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Insomma, ari-purtroppo per questa Falcon Lady, l'asticella è stata già alzata di parecchio, anche se bisogna fare dei signori distinguo, ovvero appunto la trasformazione, che qui buona parte delle ali diventa appunto le gambe del robot, laddove nello stampo della Kingdom ed affini le ali, già come nell'originale, per carità, restano degli orpelli sulle spalle, e da qui la possibilità di averci dato tutta quella snodabilità.
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Probabilmente se le gambe fossero state TUTTE le ali, come per Divebomb Energon, avremmo avuto la possibilità di poterle piegare, almeno, ma quegli avanzi di ali forse servono proprio perchè compaiano poi nel robot, che storicamente ha sempre, appunto, un accenno di ali sulla schiena.
Però dai, una articolazione in più della Generations ce l'ha, ovvero quella sulla coda, che può alzarsi ed abbassarsi... ehm... ^^'''
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No dai, seriamente, va sottolineato come, ALMENO, come falco sia più verosimile nelle forme, dato che lo stampo di Kingdom e cugini soffriva un po' nella parte posteriore, con bacino e gambe del robot rannicchiate alla bell'e meglio.
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Infine, le due spadine possono sistermarsi sotto le ali attaccandosi tramite due pernini rettangolari: l'attacco è sulle parti di ali che poi finiscono sulla schiena, così poi anche nel robot possono sistemarsi lì a riposo, e l'aggangiamento non è male, ma forse avrei preferito uno classico rotondo da 5 mm, in modo da poter essere più versatile anche per altre armi, e / o magari che le spade si fondessero del tutto con le ali, magari nella parte frontale un po' vuota, ma vabbè, senza dover essere troppo pretenziosi, alla fine sono ben nascoste e tanto basta. ^^
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Insomma, una dignitosissima ed apprezzabile versione di Airazor, davvero bella a vedersi e con una trasformazione interessante, anche se a livello di posabilità pare vecchia di 10 anni, bisogna ammetterlo, ma resta una bella aggiunta alla collezione dei fan del personaggio ed buona alternativa a chi magari può trovare ridondante la Studio Series basata sulla Kingdom, che tanto per il momento una versione fedelissima a com'è apparsa nel film ancora manca.
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analpalmma · 1 year ago
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Gente porfavor sean más vivos y no tan arrebatados como la herrerona
Si yo después de la historia del Bauti Herrera empezé a poner tamblers contando a las fiestas que estoy yendo acá en Tulum y subiendo historias después de esa historia pedorra del Bauti Herrera de su junglita fake NO DE TULUM
Entonces NO ESTOY CON EL BAUTI HERRERA
Tengo historias hace 2 días en fiestas y el Bauti Herrera esa hace 4 días
Daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Y bueno ahora subió la publicidad de Runner al fin piso tierra este
Yo estoy enojada porque me cagó las vacaciones con ese letrero como hizo con lo del piso tablón argento
Por eso estoy enojada pero espero que destaqué una foto después en Runner para que crean que no está conmigo porfavor es lo que quiero porque yo a este tipo me lo quiero sacar de encima
Ay Dios mío tengo ganas de llorar porque me hace enojar porque la herrerona pensó algo que no es por culpa de él
Él se cree que está conmigo todo el tiempo
Que tipo enfermo
Si estás viendo que estoy subiendo historias después de esa historia PARA QUE LA DESTACAS
Para que me cagas las vacaciones
Si no estás acá
Yo me desaparezco por las fiestas que estoy yendo no porque ando con el Bauti Herrera culiando por México con el Bauti Herrera
Las destacadas lo dicen todo mi gente
Miren mis destacadas de la tercera parte de México porque me va a dar algo enserio
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monsieur-egg · 1 year ago
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6:19 del mattino.
Cat siede su un piccolo divano in lino bianco che odora pesantemente di polvere, di vecchio, anche se, a dir la verità, tutto lì pare avere quell'odore; si trova in quello che è un corridoio adibito a stanza che collega il salotto ad un vasto terrazzo e, dalla porta a vetro che dà su quest'ultimo, si vede la mattina: pioviggina, il cielo nuvoloso sfuma tra bianco e grigio chiaro. Davanti al divanetto su cui Cat è seduto ve ne è un altro uguale, posto sotto a un paio di finestre coperte da tende di un celeste notevolmente scolorito, mentre nello spazio che separa i divani c'è un tavolino quadrato di vetro con sopra un centrino bianco, rotondo. Piante verdi e un paio di mobiletti bianchi insieme a qualche mensola in legno chiaro, con su insulsi oggetti quali statuine di gatti e sorprese trovate nelle merendine, decorano quel posto del cazzo. A decorare i divani, invece, anonimi cuscini bianchi e pupazzi di animali di seconda mano. (!!) Oltre a questi, sul divanetto non occupato dal misericordioso, c'è un.. gatto? Un piccolo cane? Un capretto? Non si capisce. In ogni caso, non ha più la pelle (e sicuramente non è vivo..?).
Cat è madido di sudore nel suo bel frac (nota ora una macchia biancastra di non si sa cosa sulla manica destra), la cera sui biondi capelli è secca, il kajal sugli occhi sciolto e appiccicoso, ed è lì, seduto in mezzo a peluches storti e altre cose maleodoranti che aspetta che lo scellerato porti la colazione. Quand'ecco che lo scellerato, chiamato Tabi, arriva; indossa una vestaglia blu notte, lunga fino ai piedi, e a quest'ultimi pantofole tartan grigie. I suoi capelli bianchi sono visibilmente puliti ed in generale emana un buon odore, probabilmente si è fatto una doccia non molto prima. Poggia sul tavolino un grande vassoio ovale in argento su cui regnano due candide tazzine di espresso, una piccola zuccheriera color crema, e un paio di piattini rosa pallido colmi di biscotti di vario tipo. Prima di sedersi, lo scellerato sposta malamente quell'animaletto spellato facendolo cadere dal divano, e al suo posto rimane così una grande chiazza, rossa ed umidiccia. Tabi, noncurante della cosa, si siede. La colazione ha inizio.
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