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Il 9 marzo a Matera è di scena “Mon Amour”
Sabato prossimo, 9 marzo 2024, la rassegna “Matera InScena” propone al Teatro Guerrieri di Matera “Mon Amour”, di e con Amedeo De Paolis, con Anna Rita del Piano, Eleonora Vanni, Alessandra Romano, Annachiara Canario e Gianni Iorio (inizio ore 20:30). “Mon Amour” racconta di “Storie di donne, testimonianze sulla violenza e gli abusi. Un ricordo per non dimenticare. Racconti di persone che ci accompagnano dietro le quinte a teatro e in prima linea nella lotta continua contro la violenza sulle donne”.
Lo spettacolo sarà la conclusione di una giornata dedicata all’iniziativa “Basta violenza sulle donne” che sarà accompagnata da un convegno sul tema della violenza insieme all’associazione antiviolenza “CAI” di Matera.
È importante evidenziare perché la violenza sulle donne incida sullo sviluppo sostenibile della società. Scopo inoltre sarà quello di promuovere azioni di sensibilizzazione organizzate dal mondo del volontariato o da altre istituzioni.
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Attentato al perito assicurativo di Foggia, inflitti 6 anni a mandante ed esecutore materiale
Attentato al perito assicurativo di Foggia, inflitti 6 anni a mandante ed esecutore materiale
Sono stati condannati a tre anni e quattro mesi e due anni e otto mesi di reclusione, i due foggiani ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore materiale dell’attentato dell’18 Novembre scorso a Foggia è questo l’esito della sentenza del processo con rito abbreviato che si è celebrato presso il tribunale di Foggia. I due imputati erano accusati di danneggiamento aggravato e di detenzione…
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#amedeo matera#Antonio#antonio sicuranza#attentato#Carabinieri#consalvo#De stefano#esplosivo#foggia#Francesco#gup#molfetta#perito
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GIORNO 1: 13-11 SABATO MATTINA CATANIA– BARI
Sveglia alle 06.10 per partire alle 07.00 per Catania parcheggio. Arrivo alle 08.05 al park e alle 08.28 sono in fila al gate senza passare dal check in. Imbarco alle 09.25 e partenza alle 09.36 per Bari. A bordo, Ryanair, ha ripreso la sua routine: bevande e snack; profumi e gadget; lotterie. Atterraggio alle 10.21 (previsto 09.20-10.30). Dalle mie info cerco lo Shuttle Bus Tempesta Autoservizi che porta a Bari Stazione che però parte solo alle 11.30. (€4.00) Ne approfitto per carpire informazioni per Matera dall'autista. Arrivo alle 12.00 e in pochi passi sono già in hotel. Preso possesso della camera esco alle 12.35 per la prima visita di Bari con una mappa fornita dall'albergo e una copia A4 stampata prima di partire. Faccio giusto una sosta per pranzare con una Focaccia al Pomodorino (€1,00). Visto che sono vicino alla stazione parto proprio da li, da Piazza Aldo Moro e la sua bella fontana che si illumina di sera. Imbocco la pedonale Via Sparano che porta direttamente a Bari Vecchia. Passo Piazza Umberto I con l'omonima Statua. Da Via Principe Amedeo raggiungo il Teatro Petruzzelli “il quarto teatro più grande d'Italia. Costruito nel 1898 e inaugurato nel 1903, il teatro venne distrutto nel 1991 a causa di un incendio che divampò dopo lo spettacolo "Norma di Bellini" e i lavori di ricostruzione durarono fino al 2009, quando venne restituito alla città.” Passo dalla Banca d'Italia e da Corso Cavour per arrivare al Teatro Margherita “Questo teatro è stato costruito all'inizio XX secolo in onore della visita della Regina Margherita di Savoia a Bari. La sua particolarità è che si trova praticamente sul mare. Dopo circa 40 anni di inattività, il Teatro è stato ristrutturato e restituito all'uso della città. Il piano più alto è utilizzato per l'esposizione di mostre di interesse internazionale, soprattutto sull'arte contemporanea, mentre il piano al di sotto della platea è del Circolo della Vela di Bari.” A Piazza del Ferrarese trovo altre info per Matera e Lecce presso l'Ufficio Informazione Turistiche. Proseguo da Via Venezia fino al Fortino di Sant'Antonio (chiuso). “Questo fortino fu costruito per scopi difensivi, serviva infatti per contrastare gli attacchi nemici. Oggi è un punto di ritrovo per i baresi, non che sede di numerosi eventi.” Sempre Via Venezia mi porta a Santa Scolastica e Piazza S. Pietro passando dal retro della Basilica di S. Nicola. Da qui mi infilo nei vicoli di Bari Vecchia. Sosto ai Ruderi di Santa Maria del Buon Consiglio e arrivo tra strette stradine alla Basilica di San Nicola che visito insieme alla cripta e alle reliquie del santo. “La basilica è dedicata all'omonimo santo patrono della città, fu costruita tra il 1087 e il 1197 e ha uno stile architettonico tipico romano; ad oggi al suo interno è conservata la cripta con il corpo del santo . Secondo la leggenda, fu proprio lui a dare origine alla storia di Santa Claus, da noi conosciuto come Babbo Natale.” Poco distante la Basilica Cattedrale Metropolitana di San Sabino con l'alta torre campanaria e la cappella a base rotonda “Questa basilica, in stile romanico-pugliese, sede vescovile dell'arcidiocesi cattolica di Bari, fu costruita intorno al XII e il XIII secolo per volere dell'arcivescovo Rainaldo sulle macerie del duomo bizantino.” Passo al Castello Svevo-Normanno con il suo fossato. “Questo castello è un'imponente fortezza che fu costruita nel 1131 per volere di Ruggero il Normanno. In parte distrutto nel 1156 dagli stessi Baresi, fu ricostruito nel 1223 sotto Federico II di Svevia.” Taglio per Via Francesco d'Assisi e passo da Palazzo Fizzarotti in stile eclettico; da Piazza Garibaldi fino al Palazzo di Giustizia con fontana e statua omonima. Torno indietro imboccando Corso Vittorio Emanuele II fino al Palazzo del Governo rosso e lungo e al Teatro Comunale Piccinni in rosa. Rientro per mezz'ora in hotel, alle 17.00, perché piove. Riesco e ceno con Orecchiette con Cime di Rapa (€9,00). A fine cena rifaccio un giro di Bari Vecchia entrando dal passaggio su Via Benedetto Petrono. Entro nella Cattedrale si San Savino e nella cripta, la Basilica di San Nicola illuminata e Piazza A. Moro con fontana notturna. Percorsi 8 km.
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Attentato via Molfetta, la solidarietà dell’on. Giuliano (M5S)
“Attendiamo di capire le dinamiche di quanto accaduto in via Molfetta. Non sappiamo se esiste o meno una correlazione di natura criminale con altri precedenti attentati che negli ultimi mesi hanno colpito diverse attività commerciali del capoluogo dauno.
Lo Stato ha vinto tante importantissime battaglie all’interno di una serrata e costante guerra contro la criminalità ed il sopruso delinquenziale che prosegue senza sosta.
Non bisogna cedere alla rassegnazione perché anche in questo caso la risposta dello Stato non si farà attendere.
Nell’esprimere piena e totale solidarietà ad Amedeo Matera sottolineo che lo Stato è al fianco dei cittadini onesti del nostro territorio e fa sentire ogni giorno la sua autorevole presenza nella nostra terra, come dimostrato da ultimo con la importantissima operazione contro la criminalità organizzata #decimabis” compiuta qualche giorno fa.
Queste le dichiarazioni dell’On. Carla Giuliano, parlamentare del M5S di San Severo, in relazione al presunto attentato dinamitardo di ieri sera in Via Molfetta a Foggia.
“Siamo certi che in tempi rapidissimi le Forze dell’Ordine faranno chiarezza sull’accaduto. Non dobbiamo lasciare il passo alla paura, ma dobbiamo, ciascuno per la sua parte, combattere uniti e a testa alta contro la violenza criminale”, conclude la parlamentare del M5S di San Severo.
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Episode 269
Top 20 September sales, DC Solicits
Comics Reviews:
Rorschach 1 by Tom King, Jorge Fornes, Dave Stewart
DC: The Doomed and the Damned by John Arcudi, Brandon Thomas, Kenny Porter, Amanda Deibert, Garth Ennis, Marv Wolfman, Amedeo Turturro, Saladin Ahmed, Travis Moore, Riley Rossmo, PJ Holden, Tom Mandra, Mike Perkins, Daniel Sampere, Leonardo Manco, Max Fiumara, Dominike Stanton, Baldemar Rivas, John Kalisz, Andy Troy, Adriano Lucas, Ivan Plascencia, Marissa Louise, Sian Mandrake, Mike Spicer, Alejandro Sanchez
Swamp Thing: Twin Branches by Maggie Stiefvater, Morgan Beem
Amazing Spider-Man 50 by Matthew Rosenberg, Nick Spencer, Federico Vicentini
Warhammer 40,000: Marneus Calgar 1 by Kieron Gillen, Jacen Burrows, Java Tartaglia
Commanders in Crisis 1 by Steve Orlando, Davide Tinto
Die!Namite 1 by Declan Shalvey, Fred Van Lente, Justin Mason, Vincenzo Carratu
True Lives of the Fabulous Killjoys: National Anthem 1 by Shaun Simon, Gerard Way, Leonardo Romero, Jordie Bellaire
We Live 1 by Roy Miranda, Inaki Miranda
Vain 1 by Eliot Rahal, Emily Pearson, Stresing
Devil's Red Bride 1 by Sebastian Girner, John Bivens, Monahan, Powell
Villainous 1 by Stonie Williams, Jeferson Sadzinski, Lafuente, Birch
Dracula Mother Fucker by Alex de Campi, Erica Henderson
Concrete Jungle 1 by Sheldon Allen, Karl Mostert
Dragon Prince: Through the Moon by Peter Wartman, Xanthe Bouma
Lumberjanes: True Colors by Lilah Sturges, polterink
Avatar: Katara and the Pirate's Silver by Faith Erin Hicks, Peter Wartman, Adele Matera
Additional Reviews: Bly Manor, Breeders s1, Kipo final season, Last Kids on Earth s3, Discovery s3 ep1, Manapul Detective, Politician s2
News: Future State, Jason Aaron writing Valkyrie King in Black tie-in, Gwenom returns, Thunderbolts King in Black mini, Crossover #1 image book since 1998, Sarah Shahi playing Isis in Black Adam, return of Dexter, new series from creative team behind Ice Cream Man, Batman: Adventures Continue renewed, Xochitl Gomez cast in Doctor Strange 2, Michael B. Jordan producing Static Shock film, DC minimum order decree, Ms. Marvel ending in January, Willow sequel coming to Disney+, Larry Hama Iron Fist, Marvel Unlimited changes, new Lemire and Jock series coming soon
Trailers: Mank, Stand, Invincible, Empty Man, Soul
Comics Countdown:
Seven Secrets 3 by Tom Taylor, Daniele Di Nicuolo, Walter Baiamonte
Redneck 28 by Donny Cates, Dee Cunniffe, Lisandro Estherren
Usagi Yojimbo 13 by Stan Sakai
Strange Adventures 6 by Tom King, Mitch Gerads, Evan Shaner
Immortal Hulk 38 by Al Ewing, Joe Bennett, Ruy Jose, Paul Mounts, Brabo
Rorschach 1 by Tom King, Jorge Fornes, Dave Stewart
Avengers 37 by Jason Aaron, Javier Garron, Jason Keith
Wonder Woman 764 by Mariko Tamaki, Steve Pugh, Romulo Fajardo Jr
Once & Future 12 by Kieron Gillen, Dan Mora, Tamra Bonvillain
Dark Nights: Death Metal 4 by Scott Snyder, Greg Capullo, Jonathan Glapion, Ivan Plascencia
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CASTORANO – Dopo il successo del cartellone estivo, conclude il suo programma 2019, a Castorano, il tradizionale appuntamento con il Festival “Scrivere per la Musica”, in questo caso in versione natalizia, con appuntamento sabato 28 dicembre.
L’evento, voluto e promosso dal comune di Castorano, sarà supportato – come ormai da tradizione consolidata – dagli artigiani della Cna di Ascoli con le eccellenze del settore agroalimentare del Piceno.
Il Festival Scrivere per la Musica, giunto alla XV edizione, quest’anno è partito nel mese di agosto ed ha visto la presenza di due artisti di fama, il 24 agosto a San Silvestro in compagnia di Marco Passiglia e della sua comicità con lo spettacolo “Basta Poco”, mentre il 25 agosto è stata la volta di Dario Faini, il pianista compositore e produttore ascolano, tra i migliori talenti italiani, che con Il suo tour “Lost in Space”, oltre che a Castorano, si è esibito a Matera, Milano, Firenze e Roma. E’ iniziato poi il percorso che ha visto la partecipazione delle scuole, con laboratori di musica e poesia con la partecipazione di Reno Cicconi, Valentina Illuminati e Federico D’Annunzio.
L’appuntamento per la serata finale e la premiazione del Festival Scrivere per la Musica è per domani sabato 28 dicembre alle ore 18 al teatrino parrocchiale in via Roma a Castorano. Nello stesso giorno, alle ore 16.30 nella Sala Polifunzionale, si terrà il convegno “Versi da bere e note di sapore”, seconda edizione.
“Siamo alla 15a edizione di Scrivere per la Musica – afferma il sindaco Graziano Fanesi – anche quest’anno, proseguendo il percorso tracciato nella passata edizione, continua la collaborazione con la Cna di Ascoli Piceno che vedrà la promozione dei nostri prodotti tipici.
Nella serata conclusiva del 28 dicembre saranno premiate le prime tre poesie delle 250 arrivate da tutta Italia e sono stati invitati gli autori delle prime venti opere in classifica. Il concorso, diventato ormai di rilevanza nazionale, vede ogni anno la partecipazione di numerosi componimenti provenienti da tutte le Regioni d’Italia.
I ringraziamenti, oltre che alla Cna, vanno alla Camera di Commercio che ha dato un fondamentale contributo per la realizzazione del Festival. Oltre a loro, i ringraziamenti vanno a all’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, alla Fondazione Carisap, alla Parrocchia di Castorano e don Amedeo per aver messo a disposizione la sala per la premiazione finale.
“Confermiamo questa importante sinergia con il comune di Castorano – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – come impegno dell’Associazione per sostenere produzioni tipiche e turismo del territorio. Un’azione importantissima in questo momento che, come confermato dai dati del nostro Centro studi regionali, per il settore agroalimentare e della ristorazione ci fornisce dati, relativi al 2019, con poche luci e molte ombre. Il settore e le imprese vanno quindi più che mai sostenute, cogliendo tutte le occasioni di promozione e sviluppo”.
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Corruzione, Montante condannato a 14 anni di reclusione
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/corruzione-%e2%80%8bmontante-condannato-a-14-anni-di-reclusione/
Corruzione, Montante condannato a 14 anni di reclusione
Corruzione, Montante condannato a 14 anni di reclusione
Il gup ha condannato con rito abbreviato Antonello Montante a 14 anni di reclusione. L’ex presidente di Sicindustria, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico.
Sarebbe stato al centro del cosiddetto “Sistema Montante” che consisteva in una rete spionistica utilizzata per essere alla guida di un governo parallelo in Sicilia. Il procuratore di Caltanissetta, Amedeo Bertone, dopo la sentenza, ha dichiarato: “Il dispositivo certifica il buon lavoro svolto dal nostro ufficio e la solidità dell’impianto accusatorio da noi portato in aula, poi bisognerà attendere le motivazioni per una valutazione più approfondita”.
Il pm per Antonello Montante aveva chiesto dieci anni e sei mesi e infatti l’ex presidente di Confindustria siciliana parlando con uno dei suoi legali si è detto molto amareggiato per “una sentenza che si commenta da sé”. “Una condanna a 14 anni in abbreviato significa che la pena base è di 21 anni di reclusione, siamo quasi all’omicidio”, ha spiegato il penalista di Montante, annunciando il ricorso in appello.
Condannati anche gli altri imputati, a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, al favoreggiamento. Si tratta del colonnello Gianfranco Ardizzone, ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta a tre anni; del sostituto commissario Marco De Angelis a quattro anni; del capo della security di Confindustria Diego Di Simone a sei anni; il questore Andrea Grassi è stato assolto da due capi d’imputazione ma condannato a un anno e quattro mesi per un altro; assolto invece il dirigente regionale Alessandro Ferrara.
Prosegue col rito ordinario il processo ad altri 13 imputati tra cui l’ex presidente del Senato Renato Schifani, l’ex capo dei servizi segreti Arturo Esposito, il tributarista Angelo Cuva. Il Gup Grazia Luparello nel dispositivo di sentenza ha disposto anche il risarcimento alle parti civili, compresa la Regione Siciliana per 5.000 euro. La stessa cifra, a ciascuno, è stata riconosciuta a Graziella Lombardo, Attilio Bolzoni, Gioacchino Genchi, Salvatore Petrotto, Antonino Grippaldi, Gaetano Rabbito, Vladimiro Crisafulli, Pasquale Carlo Tornatore, Marco Benanti, Monica Marino, Fabio Marino, Gildo Matera, Umberto Cortese, e Vincenzo Basso.
Un risarcimento di 15 mila euro ciascuno è stato riconosciuto a Gianpiero Casagni, Nicolò Marino e Pietro Di Vincenzo. Risarcimento da 10 mila euro per Alfonso Maria Cicero e 30 mila euro per l’Ordine dei giornalisti di Sicilia e la Camera di commercio di Caltanissetta. Il risarcimento più alto è stato riconosciuto al Comune di Caltanissetta: 70mila euro.
Il gup ha condannato con rito abbreviato Antonello Montante a 14 anni di reclusione. L’ex presidente di Sicindustria, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Sarebbe stato al centro del cosiddetto “Sistema Montante̶…
Simona Mastropaolo
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12 luglio 2018: Va in scena “Miss Italia”, per la 22esima volta consecutiva a Foggia in piazza Cesare Battisti
12 luglio 2018: Va in scena “Miss Italia”, per la 22esima volta consecutiva a Foggia in piazza Cesare Battisti
La storia si ripete ormai da 22 anni consecutivi dal palco foggiano di Miss Italia, dove hanno preso il volo nel mondo dello spettacolo Manila Nazzaro, Barbara Matera, Pio e Amedeo, Ottavio De Stefano, modelle, attrici, cantanti, ballerini e presentatori. Anche quest’anno il tour estivo pugliese della 79 esima Edizione Nazionale di Miss Italia, il più longevo e rinomato concorso di bellezza della…
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Botte all’ascensorista, arrestato ex gioielliere
Botte all’ascensorista, arrestato ex gioielliere
MATERA – Arrestato dalla Polizia per tentata violenza privata e lesioni personali aggravate un ex gioielliere che, insoddisfatto dei lavori all’ascensore condominiale, avrebbe preso a calci, schiaffi e pugni il responsabile della ditta di manutenzione minacciandolo anche di morte. L’uomo, Amedeo Conterosito, 57 anni, abbastanza conosciuto a Matera per la sua precedente attività commerciale, si…
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Il girone C della Lega Pro è ormai alla stretta finale. Dopo un serrato testa a testa tutto pugliese fra Foggia e Lecce, i rossoneri – reduci da 9 vittorie consecutive – guidano con 6 punti di vantaggio quando mancano 4 giornate al termine. Ospite allo “Zaccheria” è la Reggina, squadra che galleggia poco sopra la zona playout ed è forse la migliore delle avversarie possibili. A differenza del Lecce impegnato in un incontro molto più ostico in casa del Matera, terza forza del campionato. Se come i più ottimisti tifosi foggiani si augurano, si dovesse verificare l’allungo a +9, il campionato sarebbe di fatto chiuso, in virtù del vantaggio negli scontri diretti.
Si gioca alla vigilia di Pasqua, ma più delle ferie pasquali che mi portano in zona, a determinare la scelta di questa gara è la presenza di Sebastien, un amico francese, collaboratore a tempo perduto della nostra rivista e nostro stalker a tempo pieno. Della gara sarà anche Lillo, vecchio corrispondente di Reggio Calabria, per cui mi faccio allettare principalmente dall’idea di vedere due persone care in una sola partita.
Le contingenze storico-calcistiche-sociali le metto colpevolmente in subordine in un primo momento, ma verranno a prendermi per il bavero non appena metto piede in città. Alle 13, quando raggiungo Seba in centro e a piedi ci dirigiamo verso lo stadio. C’è una calura più estiva che primaverile. Le strade son deserte, sembrano tutti addormentati nella pigra ora di pranzo. Quei pochi come noi che vagano orfani degli impegnativi pranzi pasquali, hanno in realtà tutti la stessa ideale direttrice. I riflettori dello stadio sono la cometa che indica il cammino agli occhi, che aspettano di vederli spuntare, da un momento all’altro, nel labirinto di palazzi dai mattoncini rossi di via Amicangelo Ricci. Man mano che i metri avanzano, le arterie cittadine diventano grondanti di vita. Colore del sangue e colore della notte fonda che sembra lì per essere messa definitivamente alle spalle, dopo quasi vent’anni di buio.
Recuperato l’accredito senza difficoltà quasi mi illudo, contrariamente alle mie abitudini dell’ultimo periodo, di arrivare anzitempo allo stadio e godermi nella sua interezza l’atmosfera di questa giornata che potrebbe rivelarsi storica. Ma anziché puntare verso il verde del terreno di gioco, devo sventolare il pass “Stampa” per convincere gli steward a farci entrare in Curva Nord, sciorinando assurde scuse di improbabili interviste affinché il noto stalker francese di cui sopra possa rimpinguare la sua collezione di adesivi e sciarpe. Per par condicio, in mattinata aveva già molestato i ragazzi che nella Sud stavano montando gli striscioni, sempre per ottenere adesivi e sciarpe: ogni volta che lo incontro, mi stupisco sempre che non sia rimasto vittima ed eroe romantico di un qualche omicidio pasoliniano.
Finalmente, quando manca mezz’ora al calcio d’inizio, siamo dentro. Abbracci, saluti e chiacchiere con l’amico Lillo, ma il fiato del tifo comincia a pesare anche sul nostro collo, per cui scatti e emozioni finiscono per condizionare anche noi che siamo spettatori del tutto neutrali.
Lo “Zaccheria” veste il suo abito dei giorni migliori. Le gradinate son piene come non le vedevo da tempo immemore e la passione ed il colore traboccano da ogni dove. Oltre alla Gradinata Est, anche la Tribuna mostra striscioni e bandiere. Ma ovviamente sono la Curva Sud e la Nord a recitare la parte del leone. Il rosso e il nero dominano la scena visiva, inframezzati in mille combinazioni cromatiche e geometriche. Bandiere, bandieroni, striscioni, due aste, di tutto e di più.
Saltando a piedi pari stucchevoli discorsi sugli occasionali, anche i più fedeli credo abbiano sognato di rivedere lo stadio così, al netto delle difficoltà di reperimento dei biglietti o di coordinamento del tifo. L’amore vorrebbe essere sempre esclusivo ed egoista, ma in fondo la felicità è totale solo quando largamente condivisa.
La partecipazione collettiva e i primi ruggiti che si alzano nel prepartita sono a dir poco impressionanti, da pelle d’oca oserei dire. Anche io ho ceduto, nel passato recente, alla tentazione di andare a riprendere fiato all’estero, in quell’Est Europa particolarmente sugli scudi di questi tempi. Immergendomi però con tutti i sensi in questo pre-partita, mi sono accorto che negli occhi di tutte le altre donne cercavo sempre lei: quell’Italia ultras perduta nel tempo, la cui essenza è stata dimenticata a vantaggio della (sfilata di) moda, schiacciata da questa attualità barbara in cui l’isteria repressiva viene spacciata per sicurezza.
Girando all’estero puoi pure trovare eccellenze assolute, picchi sublimi, esempi di grande forma mentale e fisica. Altrettanto immancabilmente ti capiterà però di incrociare amanti di tifo stranieri che ti diranno poi: “gli ultras italiani restano i numeri uno”. Lo ammetto, ho sempre scambiato queste dichiarazioni per ruffianeria o – nella migliore delle ipotesi – per mancanza di senso critico, a fronte del triste scenario attuale di casa nostra. Vivendo invece prepartita intensi come questo mi rendo conto di quanto sia vero, di quanto ricca sia la varietà di tifo italiana, di quanto alta sia la qualità ad ogni latitudine, calcistica o geografica.
Parliamoci chiaro, il “Veciti Derbi” di Belgrado è un condensato di emozioni uniche, ma qui come in altre nazioni, a parte quel paio di tifoserie c’è poi il nulla. Un Bratstvo Prigrevica-Omladinac per la promozione in Prva Liga, la Serie B Serba, è capace di offrire lo stesso pathos di Foggia? Nella III Liga polacca ci trovi le stesse tifoserie dei gironi centro-meridionali di Serie D? La risposta è sempre e in ogni caso: no. Il calcio italiano avrebbe un patrimonio di valore inestimabile, se solo le istituzioni davvero volessero riportare la gente allo stadio come dicono. Peccato che lorsignori mentano sapendo di mentire, vista la mole di divieti, multe, barriere e burocratismi assurdi.
Quando i ventidue protagonisti scendono in campo, perdo letteralmente l’orientamento e il continuo spettacolo dei due settori mi costringe a ruotare il mio obiettivo da una parte all’altra, cogliendo spesso elementi di interesse anche in altri settori, ma perdendomi irrimediabilmente qualcosa. Fortuna che con tre fotografi, la copertura finale è risultata ugualmente uniforme e dettagliata.
La Curva Nord si presenta con un tappeto fitto di sciarpe e bandiere da sotto al quale spuntano volute di fumo di torce sporadiche. Simile ma molto più ricca e composta è la coreografia della Sud: nel primo anello del settore c’è un lungo copricurva, nel secondo anello un pari stuolo di sciarpe e bandiere, il tutto arricchito da una fumogenata molto intensa e da torce ad intermittenza. Peccato solo che la direzione del vento non permetta al fumo di salire e addensarsi, ma finisca per disperderlo diminuendone l’impatto.
Se c’è una cosa che a prima vista non m’è piaciuta della Sud è il lungo striscione in pvc e stampato: a mio personale gusto, sempre meglio striscioni di fattura artigianale, meno perfetti, ma più umani e “veri” da un certo punto di vista.
Onestà per onestà, nemmeno lo striscione dedicato dalla Nord al duo comico Pio e Amedeo l’ho particolarmente apprezzato. Ma questo forse è un limite tutto mio, che fin dall’inizio non li ho mai trovati divertenti nella loro gag degli “Ultras dei Vip”. La messa in scena, per quanto non ne voglia e possa discutere la buona fede, è per me enfatizzante proprio di tutti quei luoghi comuni che il mondo esterno coltiva sugli ultras, considerati indistintamente ignoranti, volgari e stupidi. Ma ripeto, è un mio punto di vista e se la Nord ha inteso omaggiare questi due ragazzi, applaudendoli e abbracciandoli idealmente sotto il settore prima dell’avvio, immagino ne riconosca la veracità e la bontà che a me da esterno sfuggono.
Oltre a striscioni e fumogeni, il campionario del tifo è amplificato dalla presenza di tamburi e megafoni. Visto che mi sono già esposto, confesserò anche che personalmente, e da un po’ di tempo, le mie preferenze vanno tutte alla Nord, che risponde molto di più alla mia idea (estetica ed etica) di ultras. Nella prima parte di gara però, la bilancia del tifo pende tutta dalla parte opposta dello stadio: per continuità, potenza e varietà dei cori, la Sud è molto più convincente, anche se poi alla lunga le cose si equilibrano un po’. La Nord forse soffre la posta in palio o avrà subito maggiormente l’invasione degli occasionali, ma per quanto corista e zoccolo centrale si dannino l’anima (e lo fanno senza sosta!), il sostegno non decollerà mai del tutto.
Decisamente più equilibrata la ripresa, ma più in generale bisogna dire che il tifo subisce un totale ridimensionamento rispetto all’inizio e non poteva essere diversamente, perché sennò staremmo qui a parlare di una tifoseria extra-terrestre. Che non si equivochi: le manate sono da stropicciarsi gli occhi, i numeri davvero impressionanti visto che parliamo di terza serie, la qualità senz’altro degna di questa ormai prossima Serie B, solo che i primi minuti avevano dimostrato che proporzionalmente alla quantità, ci si poteva permettere una qualità di gran lunga superiore, ma va bene così.
Giusto per la cronaca, ci sono anche una quindicina di tifosi reggini, visibilmente non ultras. La parte ultras, solitamente riconoscibile dalla pezza “Dignità”, non ha preso parte all’incontro: anch’essa contraria alla tessera del tifoso, riesce però di quanto in quanto a far capolino nei settori ospiti, ma non questa volta. Forse il livello di guardia delle autorità era più alto del solito o forse il Foggia affida il ticketing online a qualche compagnia più scrupolosa, fatto sta che allo “Zaccheria” non si vedranno.
Per concludere con le note di cronaca, in campo la tensione psicologica si taglia a fette e nonostante l’evidente superiorità tecnica dei rossoneri di Stroppa, il risultato s’è lungamente trascinato senza variazioni, oltre che senza particolari sussulti che ne facessero temere un ribaltamento. Al 55′ però Loiacono si alza in volo e con un bellissimo colpo di testa libera lo stadio in un urlo di gioia incontenibile, irrefrenabile, atteso da due decenni e che rimbomba nel petto per la sua potenza.
Bello, davvero bello. Meno bello il nome del marcatore scandito su richiesta dello speaker, idem per le musiche che accompagnano questo momento e per la musica a inizio e fine gara: posso capire queste scelte in stadi semi-deserti e senza partecipazione, ma con un pubblico così è davvero penalizzante per il pubblico stesso, i cui slanci sonori in questi frangenti sono stati a dir poco incredibili e coprirli è stato davvero un peccato.
Sul campo del Matera, i lucani passano in vantaggio già al 28′ così che i sogni dei Foggiani possono viaggiare a briglia sciolta dopo il goal di Loiacono. Gioia effimera, durata dieci minuti, visto che al 65′, sul campo del destino parallelo, il Lecce raggiunge il pareggio con Costa Ferreira. Al triplice fischio finale, bando ad ogni scaramanzia, ad ogni calcolo e ad ogni remora, la festa scoppia come se la matematica avesse davvero suffragato la promozione: torce, cori, selfie dei giocatori sotto i settori, scene di giubilo di ogni tipo che poi si riversano pari pari per strada. Mancano tre giornate e al Foggia un solo punto per riprendersi ciò che le spetta, sportivamente parlando ma soprattutto come piazza, che senza dubbio può confrontarsi e dire la sua in cadetteria.
Bentornati Satanelli. Bentornate Curva Nord e Curva Sud.
Testo di Matteo Falcone. Foto di Matteo Falcone, Lillo D’Ascola, Sebastien Louis.
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Galleria Louis:
Negli occhi di tutti cercavo lei: Foggia-Reggina, Lega Pro Il girone C della Lega Pro è ormai alla stretta finale. Dopo un serrato testa a testa tutto pugliese fra Foggia e Lecce, i rossoneri - reduci da 9 vittorie consecutive - guidano con 6 punti di vantaggio quando mancano 4 giornate al termine.
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Amedeo modigliani, italiano una vida muy complicada por su estilo bohemio fue un referente para apropiarnos de las formas que manejaba en sus esculturas y plasmar nuestras materas biodegradables 🥬🥬 #materas #colombia🇨🇴 #design #designinterior #decoracion #print #3dsculpting #3dbogota #3dmodeling @lauraguerrero_m 📸 (en Bogotá, D.c.) https://www.instagram.com/p/CLetlfvljdL/?igshid=14aj7mfc8xmxi
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CASTORANO – Dopo il successo del cartellone estivo, conclude il suo programma 2019, a Castorano, il tradizionale appuntamento con il Festival “Scrivere per la Musica”, in questo caso in versione natalizia, con appuntamento sabato 28 dicembre. L’evento, voluto e promosso dal comune di Castorano, sarà supportato – come ormai da tradizione consolidata – dagli artigiani della Cna di Ascoli con le eccellenze del settore agroalimentare del Piceno.
Il Festival Scrivere per la Musica, giunto alla XV edizione, quest’anno è partito nel mese di agosto ed ha visto la presenza di due artisti di fama, il 24 agosto a San Silvestro in compagnia di Marco Passiglia e della sua comicità con lo spettacolo “Basta Poco”, mentre il 25 agosto è stata la volta di Dario Faini, il pianista compositore e produttore ascolano, tra i migliori talenti italiani, che con Il suo tour “Lost in Space”, oltre che a Castorano, si è esibito a Matera, Milano, Firenze e Roma. E’ iniziato poi il percorso che ha visto la partecipazione delle scuole, con laboratori di musica e poesia con la partecipazione di Reno Cicconi, Valentina Illuminati e Federico D’Annunzio.
L’appuntamento per la serata finale e la premiazione del Festival Scrivere per la Musica è per sabato 28 dicembre alle ore 18 al teatrino parrocchiale in via Roma a Castorano. Nello stesso giorno, alle ore 16.30 nella Sala Polifunzionale, si terrà il convegno “Versi da bere e note di sapore”, seconda edizione.
Siamo alla 15a edizione di Scrivere per la Musica – afferma il sindaco, Graziano Fanesi – anche quest’anno, proseguendo il percorso tracciato nella passata edizione, continua la collaborazione con la Cna di Ascoli Piceno che vedrà la promozione dei nostri prodotti tipici.
Nella serata conclusiva del 28 dicembre saranno premiate le prime tre poesie delle 250 arrivate da tutta Italia e sono stati invitati gli autori delle prime venti opere in classifica. Il concorso, diventato ormai di rilevanza nazionale, vede ogni anno la partecipazione di numerosi componimenti provenienti da tutte le Regioni d’Italia.
I ringraziamenti, oltre che alla Cna, vanno alla Camera di Commercio che ha dato un fondamentale contributo per la realizzazione del Festival. Oltre a loro, i ringraziamenti vanno a all’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, alla Fondazione Carisap, alla Parrocchia di Castorano e don Amedeo per aver messo a disposizione la sala per la premiazione finale.
“Confermiamo questa importante sinergia con il comune di Castorano – spiega Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – come impegno dell’Associazione per sostenere produzioni tipiche e turismo del territorio. Un’azione importantissima in questo momento che, come confermato dai dati del nostro Centro studi regionali, per il settore agroalimentare e della ristorazione ci fornisce dati, relativi al 2019, con poche luci e molte ombre. Il settore e le imprese vanno quindi più che mai sostenute, cogliendo tutte le occasioni di promozione e sviluppo”.
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