#Stop al bullismo
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La risposta di Jolanda Renga, figlia di Ambra Angiolini e di Francesco Renga, a tutti quegli hater che ogni giorno la offendono. Riflettiamo perché è davvero triste che una ragazza debba affrontare tutto questo. Davvero inaccettabile. Jolanda sei una meravigliosa guerriera.
"Ciao, sono Jolanda, la figlia brutta. ‘Sei brutta' è una cosa che mi dico sempre, da quando sono piccola e mi vedo allo specchio, da quando mi vedo nelle foto. 'Sei brutta, hai il naso brutto, il sorriso brutto, il neo brutto, le gambe brutte, tutto brutto’.
Devo dire che all'inizio ci sono rimasta male, molto male, quindi oggi, al posto di dirmi così, ho deciso di chiedermi scusa. Scusa perché ho dato importanza alle parole di queste persone. Il mio sogno per fortuna non è essere bella e neanche essere la sosia dei miei genitori. Il mio desiderio nella vita è fare cose che contano. Mi piacerebbe migliorare il mondo, quindi sono felice di me stessa perché ogni giorno cerco di fare qualcosa, dando il massimo. Ho sempre pensato che le cose più importanti sono quelle che non si possono vedere, quindi tengo molto di più alla mia anima anziché alla mia faccia, perché non resterà per sempre, invece il mio cuore e la mia anima sì e dovranno restare belli e puliti.
Penso che, se la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla. Di certo non si può dire di me che sono cattiva o egoista. Io vorrei dire a tutti quelli che si sentono come me che, finché avranno cura e rispetto di se stessi e degli altri, brilleranno sempre di una luce diversa. Le persone gentili sono belle per davvero. Non permettete agli altri di cambiare questa parte speciale e unica di voi, anzi rendetela un punto di forza".
#Respect #piuamore #donnefelici
#frasi forza#coraggio#tumblr#amarsi#amore tumblr#resilienza#frasi tumblr#stop al bullismo#bullismo#cyberbullismo
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È da apprezzare la lotta al bullismo, la censura ai commenti dispregiativi, al razzismo, al classismo. Poi però, queste sono le stesse persone che, al vivaio, alla domanda "quale di queste vorrebbe?" non si fanno problemi a rispondere "quella in basso, quella pianta grassa".
E senza neanche simulare un po'di sensibilità, anzi, indicando proprio quale tra le piante sia quella grassa. Non si fermano neanche un momento a pensare che forse quella pianta attraversa un momento particolare e forse ha esagerato con la fotosintesi.
Per di più, ciò viene detto davanti a tutte le altre piante, orchidee che sghignazzano, rose che arrosiscono.
C'è ancora molto da fare, stop al bullismo vegetale.
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STANCO DELLA VIOLENZA GRATUITA...
SOLUZIONI INSOLITE AL BULLISMO E AL CYBER BULLISMO? STOP VIOLENZA PER SOLO UOMINI MANESCHI COME ELIMINARE LA VIOLENZA GRATUITA E NON? IL SEGRETO PER NON ESSERE VIOLENTI? COME SMETTERE DI ESSERE BULLO? NON SONO PIU’ VIOLENTO E SONO LIBERO DALLE CATENE…DA SOLO… COME DISINTOSSICARSI DALLA VIOLENZA CON I FATTI? SE NON RIESCI A DISINTOSSICARTI DALLA VIOLENZA PERCHE’ TI VERGOGNI… COME ELIMINARE…
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#condottacomportamentoscuolabullobullismocyberbullismoviolenzaadolescentifigligenitori#stressnervosopressionetensionetesorabbiarabbiosonerviincazzatostaffeperderelestaffenervosismoperderelapazienzaburberobrontolo#violenzasulledonnedonnefemminicidionoallaviolenzanoviolenzaviolenzadomesticaviolenzadonnestopviolenzasulledonnedignitaabusoincoppi
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-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko / 26.03.21)
#umi-no-onnanoko#disegnare#disegno#draw#drawing#stop bullying#bullying#bullismo#stop al bullismo#26.03.21#messaggio#message#lotta#fight#life#vita#you are beautiful#you are perfect#you are loved#sei bellissima#sei bellissimo#sei perfetta#sei perfetto#sei amata#sei amato
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A breve andrò dal dottore per prendere appuntamento per le analisi del sangue.
Sarà la prima volta che le faccio in 20 anni.
Ciò mi mette un po' ansia, non solo perché ho paura che trovino tracce di THC perché ancora l'Italia ha una mentalità chiusa a riguardo, ma queste analisi mi serviranno per scoprire possibili sbalzi ormonali.
Questa potrebbe essere una svolta nella mia vita, potrebbe essere la mia rivincita verso coloro che mi hanno sempre preso in giro per il mio fisico, potrebbe essere la volta buona che impari ad amare me stessa ed il mio corpo al 100%, per me che, nonostante abbia fatto passi da gigante, ancora mi guardo allo specchio e c'è ancora qualcosa che non va.
#Ansia#Analisi del sangue#barlyroccher#THC#Testo#love yourself#Amarsi#mine love#love your life#Ago#Puntura#Prelievo#Rivincita#Revenge#Bullismo#Stop al bullismo#Bullo#Autostima#ormoni#Ripartire da capo#Ripartire#nuovo inizio
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“E continuo a non comprendere come mai se un cibo è diverso, lo apprezziamo e litighiamo pur di averlo. Mentre se una persona è diversa la discriminiamo.”
-Una piccola me di 10 anni
#disprezzare#amare#cibo#piccola#10anni#litigare#non#capisco#tumblr#bambina#frasi#diversità#uguaglianza#discriminazione#bullismo#stop al bullismo#cyberbullismo#allontanare#frasi tumblr#averla#grassa#grossa#essere unici#strani
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"Si trascina
Il giovane guerriero
Occhi stanchi
Sorriso spento
Graffi e cicatrici
Sul corpo
Sul cuore
Urla silenziose
Intorno solo voci
Solo voci
Che graffiano
Che colpiscono
Più di coltelli
Più di pallottole
Ma il giovane guerriero
Ha un solo desiderio
Di pace
Ma esso è vestito
Da sonno eterno
E questi anni felici
Sono tormento per lui
Che combatte da solo
Non sapendo che in realtà
Basterebbe soltanto
Combattere insieme
Basterebbe soltanto
Un grido di aiuto
Perchè non è mai
Mai sprecato
Ecco
Il giovane guerriero
Dovrebbe solo
Gridare
"Aiuto"
#citazioni#poesia#poetry#parole#e parole#frasi belle#frasi di vita#no al bullismo#stop al bullismo#combatti#reagisci#chiedi aiuto#se da solo non ce la fai chiedi aiuto#no bullying#snap out of it#puoi farcela#you can do it#you're not alone#believe in yourself#you're beutiful
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Un anno fa misi questa foto...ci scrissi sopra "ossessionati dalla paura degli altri, quando poi gli altri sono uguali a te". La misi per una ragione ben precisa: poco prima, dissi a mia madre del bullismo. La misi piangendo, mi ero sfogata e mi avevo tolto un peso che portavo da ormai un anno. Ed oggi la rimetto, la rimetto con la consapevolezza di non portare più un peso tanto grande, con la consapevolezza di non essere più come prima, con la consapevolezza di rispondere, con la consapevolezza di farmi aiutare e di chiedere aiuto. ☘ #3giugno2016 #3giugno2017
#lovely#stop al bullismo#bullismo#bullyng#stop#basta#scuola#school#collegio#amor#amore a distanza#amore mio#hug#voglio un abbraccio#piangere#soffrire#amare#urlare#ti amo#eyes#tumblarians#Tumblr#poets on tumblr#artists on tumblr#writers
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Non sarei sopravvissuto all’adolescenza senza Roberto[…]non ricordo un giorno della mia vita senza le prese in giro…così impari, siccome tu sei troppo sensibile, troppo grasso… siccome non vai forte con le ragazze allora meriti di sentire quelle cattiverie. I bulli sono tutti dei vigliacchi, appena togli loro l’attenzione loro non sono più niente.
Tiziano Ferro
#coraggio#amarsi#tumblr#resilienza#frasi forza#frasi tumblr#amore tumblr#bullismo#stop al bullismo#tiziano ferro#adolescenza#dolore#fragilità#verissimo#canale5
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Dodicenne disabile picchiata da un gruppo di bulle: la violenza in diretta Instagram Una giovane disabile di dodici anni è stata picchiata da un gruppo di ragazze più grandi di lei in un parco pubblico di Roma nord. Il tutto è stato filmato e trasmesso in una diretta su Instagram. Secondo quanto ricostruito dal Messaggero, la drammatica vicenda si è consumata agli inizi di aprile, ma i motivi del pestaggio non sono ancora chiari. I genitori della vittima, sconvolti da quanto accaduto, si sono rivolti al Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop. Lunedì 26 aprile l'associazione, tramite l'avvocato Eugenio Pini, presenterà una denuncia alla Procura dei minori per lesioni volontarie e stalking. Il video del pestaggio è stato trasmesso in una diretta Instagram e in pochi minuti ha fatto il giro del web. Nel filmato è visibile l'intera scena: la dodicenne viene spinta, colpita in volto da un pugno e strattonata per i capelli. Intorno a lei si forma un cerchio di ragazzini che riprendono con i propri telefonini l'aggressione. La violenza non è ancora finita perché la vittima, ormai a terra, viene raggiunta da altri colpi. La situazione si fa confusa e alla fine sembra che altri giovani intervengano per allontanare le bulle. La dodicenne, sfiancata dalle botte ricevute, rimane inerte sul prato. Ed è li che viene trovata dalla madre. A seguito dell'aggressione la giovane viene soccorsa dal genitore e portata al pronto soccorso. In ospedale vengono eseguiti una serie di esami. La piccola non ha subito lesioni tali da richiederne il ricovero ma viene comunque dimessa con 21 giorni di prognosi e un trauma cranico. Nei prossimi giorni dovrà sottoporsi ad altri accertamenti. Intanto i genitori decidono di denunciare e chiedono il supporto del Centro nazionale contro il bullismo – Bulli Stop. Si attende lunedì prossimo, quando l'avvocato dell'associazione, Eugenio Pini, presenterà una denuncia al Tribunale dei minori per il pestaggio subito dalla dodicenne disabile. Paola Palazzo
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Bulli bambini? A New York pagano i genitori. Intanto a Roma affonda il Titanic
#Bullismo: cari genitori, o date il buon esempio o pagate i danni dei vostri figli #bulli
Nello Stato di New York, c’è una piccola città, North Tonawanda, in cui sorpresa sorpresa: sono i genitori che hanno preso provvedimento per fermare i bambini bulli.
Un provvedimento che è persino diventato legge: se in 90 giorni un ragazzino commette due volte atti di bullismo a scuola, i genitori sono condannati al posto suo. La pena consiste in due settimane di galera e una multa di 250…
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Non sapevo come difendermi dal mondo. Così mi creai un armatura fatta di ossa,nessuno poteva avvicinarsi a me,ma nemmeno io potevo uscire.. Ma oggi sono libera e porto avanti il mio messaggio di speranza. Mai giudicare una persona se non si conosce il suo percorso. Esistono dei dolori che non si riescono ad esprimere,così si decide di farsi del male..invece di infierire,impariamo a dare ascolto e accoglienza . Stop al bullismo e cyberbullismo #MentalIllnessTruth https://www.instagram.com/p/B3KEGOEIYn-/?igshid=anrppo8k5ft6
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Niente fatto da questo governo fascio-razzista-sessista, con a "capo" un Ministro, Salvini che vomita squallide offese sessiste contro le donne che si ribellano e lottano, può essere utile contro la violenza sessuale, i femminicidi delle donne.
Il Codice Rosso (in calce riportiamo una breve scheda) - "per il contrasto alla violenza contro le donne", approvato mercoledì scorso in Senato - non deve far ingannare. Esso non è altra cosa della politica da moderno medioevo, alla Pillon, alla Fontana, ecc.; è l'altra faccia della stessa medaglia.
Meno diritti alle donne, cercando di strappare anche quelli conquistati da anni con le lotte (divorzio, aborto, ecc.), più famiglia (come base di conservazione, oppressione, portatrice di ideologie reazionarie), più repressione, più pene vanno di pari passo.
Non possono essere proprio i responsabili del potenziamento dell'oppressione e peggioramento delle condizioni di vita delle donne, a difendere le donne dalle violenze sessuali. Coloro che sdoganano e danno piena legittimità ai fascisti; chi, Salvini, alimenta, con frasi sessiste su fb, la pancia razzista del suo "popolo" che incita a stuprare Carola (un ministro dei Caraibi si è dimesso per offese sessiste, qui niente di niente); coloro che spargono dai loro social, dai convegni, dalle Tv, una concezione aberrante sulle donne, sono i primi e più pericolosi violentatori.
GLI ASSASSINI DOVREBBERO PROTEGGERCI DAGLI ASSASSINI?
"Il moderno fascismo è l'edificazione a sistema di tutto ciò che è reazionario, maschilista... Le violenze sessuali oggi sono interne ad un clima politico, ad un humus sessista-razzista, sono quasi sempre spinte dalla reazione degli uomini alle donne che vogliono ribellarsi, rompere legami familiari oppressivi..." (Da "Uccisioni delle donne, oggi").
Noi sappiamo bene che la violenza sulle donne non fa che proseguire la discriminazione, il
doppio sfruttamento e oppressione, l'ingiustizia che subiscono le donne nella società capitalista, e mai come in questo periodo la condizione delle donne sta facendo passi indietro su lavoro, salario, sfruttamento del lavoro domestico, di assistenza, ecc.
Ma su questo non ci sono leggi...
E c'è un altro aspetto.
Il Codice rosso serve anche alla campagna di autopropaganda di Salvini e della Lega; è una legge da spendere nella competizione all'interno della compagine governativa e verso l'"opposizione", nella perenne campagna elettorale in corso. Si tratta quindi, ancora una volta, di bassa strumentalizzazione di vite, del dolore delle donne.
Nello stesso tempo, anche con il "Codice rosso" i fondi delle polizie andranno in gestione al ministro dell’Interno, mentre il governo non mette in campo un euro e non accoglie nessuna delle richieste dei centri anti-violenza.
Fondi in più a Salvini = potere in più a Salvini.
Le obiezioni a questa legge sono venute da più parti. Alcuni hanno scritto: "Non si chiarisce il fatto che se ci sono violenze non c’è affido condiviso che tenga, altrimenti mi si spieghi qual è il senso di questa legge se poi la proposta Pillon obbliga le donne denuncianti ad avere a che fare con gli ex mariti per non incorrere in accuse e sanzioni sul mancato adempimento delle regole di affido".
"E’ pura ipocrisia dirsi dalla parte delle donne e poi dare in pasto le donne ai fan dei social in cui le donne vengono minacciate o insultate. E’ ipocrita dirsi dalla parte delle donne e poi condannare quelle che dicono di No a un ministro, al bullismo politico, al mobbing istituzionale".
"Questa legge è solo frutto di una visione paternalista che solletica l’ego dell’eroe che arriva dopo, sempre e solo dopo, che la donna è già stata vittima di violenza. E prima? Durante?".
"Manca in questa legge qualunque attenzione alla prevenzione del fenomeno".
Le donne, il grande movimento di lotta delle donne, espressosi in particolare quest'anno, non si lascerà certo ingannare!
Dietro ogni provvedimento, dietro l'apparenza vedrà la sostanza, vedrà il mostro violento di Salvini e del suo governo che è pervicacemente contro le donne.
UNA SCHEDA DEL "CODICE ROSSO"
Questa legge impone tempi più rapidi e pene più severe, codice rosso in Pronto soccorso e intervento del Magistrato entro tre giorni dalla denuncia, una corsia preferenziale per denunce e indagini sul colpevole, l'aumento delle pene per i colpevoli di reati sessuali, compreso lo stalking.
Maltrattamenti e minacce in famiglia: previsti 7 anni di carcere.
Botte in famiglia: la pena passa a 7 anni di carcere e aumenta se la violenza è stata fatto su un minore, una donna in gravidanza, un disabile o se l’aggressione è armata.
Stalking: pena massima 6 anni e sei mesi.
Violenza sessuale: se commessi da un convivente o coniuge la pena è l’ergastolo, se non esiste rapporto affettivo la pena prevista è di 12 anni di carcere.
Violenza sessuale di gruppo: pena prevista 14 anni
Revenge porn: è stato introdotto un nuovo articolo nel codice penale il 613 ter, inserito dopo il reato di Stalking. Per revenge porn si intende la “diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti”. Questo reato è punito con la reclusione da 1 a 6 anni e il pagamento di una multa che va da 5 mila a 15 mila euro. Aumenta la pena se il colpevole è coniuge o convivente della vittima o se la vittima è una persona di inferiorità fisica o psichica o una donna in stato di gravidanza.
Sfregio al volto: anche il reato di sfregio del volto è stato introdotto nel codice penale. Chiunque provochi danni e lesioni dalle quali ne derivino deformazioni o ferite permanenti del viso, viene punito con 8-14 anni di carcere. Se lo sfregio provoca la morte della vittima è previsto l’ergastolo.
Stop alle nozze forzate e alle spose bambine: è stato inoltre introdotto l’emendamento che punisce chi, per motivazione religiosa o non, obbliga con violenza reale o psicologica di unirsi in matrimonio, anche civile, contro la propria volontà. Per questa violenza è prevista la pena da 1 a 5 anni e sale a 6 anni se la vittima è minorenne.
Il fattore tempo e l’inasprimento delle pene sono aspetti ritenuti determinanti per arginare questa piaga sociale che in Italia provoca ogni 72 ore, la morte di una donna.
Il ddl prevede anche corsi di formazione specifici per gli agenti di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria affinché siano in grado di affrontare il problema, come il sostegno agli orfani.
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L’omofobia più difficile da combattere non è il ragazzino pestato in un angolo buio o schernito dai bulli, ma quella più piccola, che rimane latente nei gesti quotidiani. Quella che diventa normale, perdonabile, quasi ovvia. L’omofobia è la tua migliore amica che ti ride in faccia, imbarazzata, quando fai coming out. L’omofobia è dover fare coming out. Quasi come se dovessi confessare qualcosa di losco e oscuro, che prima o poi deve venire a galla. È il parlare con gli sconosciuti della persona con cui stai senza definirne il sesso, perché non si ha voglia dello stupore, delle classiche domande. Non perché siano per forza dettate da malizia o cattiveria, ma perché a volte non si ha proprio la voglia di essere al centro dell’attenzione. È passare per quella che vuole farsi vedere quando invece ne parli apertamente. L’omofobia è sentirsi allo zoo, dall’altra parte del recinto. È percepire gli sguardi dei passanti quando si è con lei e sapere che dovresti avere la forza di fregartene. Sono le risatine degli adolescenti e i commenti quando ormai sei lontana. L’omofobia sono i ragazzi in discoteca che ti circondano e iniziano a darsi gomitate quando la baci. «Posso unirmi?» e quando rispondi di no quasi non capiscono il tuo sdegno. In fondo le lesbiche sono solo una categoria di film porno, perché te la prendi tanto? Lo sanno tutti che due ragazze che stanno insieme bramano soltanto la presenza di un pene. L’omofobia è scegliere allora di andare nei locali gay, avere amici gay, sentirsi leggeri e non soggetti a tutto questo. E poi sentirsi dire che ti ghettizzi. L’omofobia è tua madre che ti dice che forse è colpa sua perché non è stata abbastanza presente quando eri piccola. Oppure che stai con lei solo perché sei stata delusa dagli uomini. L’omofobia è l’amica che non vuole sapere com’è stata la prima volta, quella che ti spiega che non puoi pensare davvero di essere gay fin quando non provi ad andare con un uomo. O che lo fai solo perché va di moda, perché sei un po’ alternativa. «È una fase, sei giovane, è giusto che tu ti diverta e faccia le tue esperienze». Sono dei ragazzi che per insultarsi si dicono ma sei un frocio. L’omofobia è: «Quanto vorrei avere un amico gay per andare a fare shopping insieme». È pensare che ogni lesbica abbia i capelli corti e ami il calcio, che ogni gay la voce acuta e un isterismo innato, è pensare che ogni transessuale si prostituisca. L’omofobia è: «Chi fa l’uomo della coppia?», come se si dovesse capire chi sia la sottomessa, chi cucini e chi invece offra cena. L’omofobia è non poter donare il sangue perché sei di sicuro una persona dalla sessualità promiscua. È il “non ho niente contro i gay, però…”. Però mi dà fastidio che si bacino in pubblico. Pumba, non davanti ai bambini! Però ho paura che poi la gente pensi che lo sia anche io. Però basta che non ci provi con me. Ma chi ti vuole, scusa! L’omofobia è cercare di rendere felice la persona che ami e sapere che i suoi genitori non le parlano perché sta con te. Meglio un assassino, un drogato. Sono tutte le bugie dette perché non si ha più voglia di litigare. L’omofobia è il nascondersi, chissà cosa si penserà in giro. È il non rispondere ogni volta che la nonna ti chiede del tuo fidanzatino. L’omofobia sono due giovani amanti che affittano una stanza di un hotel anche solo per baciarsi, perché a casa non si può. L’omofobia è pensare a volte di essere davvero il problema. Iniziare a sentirsi a disagio anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Anche quando negli occhi degli altri non leggi l’omofobia. È rendersi conto di averla proprio nei tuoi, di occhi. L’omofobia è pensare che basta, non se ne può davvero più, cambiamo argomento senza capire che è esattamente ciò che vorremmo tutti.”
-web
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Convy School: stop al bullismo nelle scuole con un'app - Mi-Tomorrow
Convy School: stop al bullismo nelle scuole con un’app – Mi-Tomorrow
#Cloudcity | #ITNews | @SilvioTorre https://www.mitomorrow.it/in-cattedra/convy-school-stop-bullismo/ Convy School: stop al bullismo nelle scuole con un’app Mi-Tomorrow
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