#Elena Boschi
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marcogiovenale · 1 year ago
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online i numeri 35 e 36 di 'utsanga'
www.utsanga.it (utsanga.it) – online i numeri 35 e 36 (marzo/giugno 2023) con: Francesco Aprile, Cristiano Caggiula, Texas Fontanella, Michael Betancourt, Leah Singer, Silvio De Gracia, Ana Montenegro, Viviane Houle, James Falzone, Sylvain Darrifourcq, Lina Allemano, James Meger, Sissel Vera Pettersen, GAP – Global Art Project, Carl Heyward, Wellington Amancio, Gianluigi Balsebre, Fabio…
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handsg0ld · 2 years ago
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Is she a replicant?
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palmiz · 2 years ago
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"Prima furono gli orsi, perché la gente ormai aveva paura di passeggiare liberamente nei boschi.
Poi furono i lupi, perché è notorio che i lupi mangiano i bambini, oltre al vostro amatissimo cane.
A seguire sterminarono i cinghiali, che sono grossi e pericolosissimi, e se ne prendi uno con la macchina ciao, tu la macchina e il cinghiale (ma del cinghiale chissenefrega).
Poi venne il turno delle vipere, perché è ingiusto che non si possa fare un picnic in santa pace senza essere morsi. Però, per essere sicuri sicuri, non uccisero solo quelle, ma proprio tutti i serpenti, perché comunque fanno schifo, e nessuno ne avrebbe sentito la mancanza.
Quindi uccisero i cervi, che erano sì carini, ma con quei palchi si sa mai, è un attimo che ti sventrano se gli gira male. E uno che fa motocross tranquillo nel bosco non può pensare pure ai cervi, santo cielo.
Poi toccò a volpi e faine, perché beh, c'è il discorso della rabbia...
Ammazzarono quindi tutti i tassi, i ricci e gli scoiattoli, perché sono sporchi e portano malattie.
Fu poi il turno di vespe ed api, con quei pungiglioni cattivi, delle zecche fetentissime, e dei ragni, perché "mio cuggino mi ha detto che c'è il ragno violino che ti morde e muori".
Poi un giorno si accorsero che sui monti c'era il pericolo dei fulmini: e così coprirono tutti i boschi con reti metalliche, per prevenire che qualche turista ne fosse colpito a morte mentre si godeva il fresco del temporale, che è un diritto riconosciuto anche dall'ONU. Mettere le reti non fu nemmeno troppo complicato, tanto gli uccelli li avevano già ammazzati tutti da tempo, perché avevano quella mania di cagare dove capita, e non è asettico per niente.
E gli alberi? Via tutti quelli troppo alti e pericolosi, quelli con pollini potenzialmente mortali per gli allergici, quelli con le spine, e già che ci siamo pure quelli brutti e storti, che anche l'occhio vuole la sua parte.
Chiusero poi tutte le sorgenti, perché l'acqua non era stata analizzata e poteva contenere dei patogeni, e sistemarono bene massi e sassi, per prevenire frane e slogature.
Ovunque misero cartelli: "non gettatevi dai burroni". Siccome però la gente continuava a cadere nei burroni, perché non si può fare un selfie senza sporgersi per bene, decisero di livellare tutto con grandi ruspe, e chiudere così la questione. Al posto dei burroni veri misero dei poster, e dietro i poster dei chioschetti per fare l'aperitivo prima di riprendere la strada per la città, con un grande orso di plastica all'ingresso, così che la gente potesse ricordarsi che cos'era la vera natura, e magari fare due foto.
E fu così che alla fine nel bosco rimase solo una specie: l'uomo, che finalmente si sentiva sicuro.
Ma il bosco, non era più un bosco da molto tempo."
(Dedicato a Jj4) di Elena Baruzzi
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orotrasparente · 10 months ago
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ho visto un video in cui la boschi in pratica elenca i fallimenti del governo meloni (come hanno fatto prima di lei conte e la schlein) e mai nella mia vita avrei pensato di poter essere d’accordo con maria elena boschi
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libriaco · 1 year ago
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Oggi come ieri
ELENA ANDREEVNA: […] voi tutti irragionevolmente rovinate i boschi, e presto sulla terra non resterà più nulla. Con la stessa irragionevolezza rovinate l'uomo, e presto, grazie a voi, sulla terra non resteranno né fedeltà, né purezza, né spirito di sacrificio. Perché non riuscite a vedere con indifferenza una donna, se ella non è vostra? Perché, e in questo ha ragione il dottore, in tutti voi si annida il demone della distruzione. Non avete pietà né del boschi, né degli uccelli, né delle donne, né l'uno dell'altro…
A. Čechov, [Дядя Ваня - Djadja Vanja, 1899], Zio Vanja in A. Čechov, Teatro, Milano, Garzanti, 2013 [Trad. G. P. Piretto]
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occhietti · 2 years ago
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Il mondo sta reclutando
anime ribelli.
Ora sono in corso i più difficili allenamenti.
Verranno scelte solo le persone in grado di affrontare con creatività le faticose prove.
Saranno loro gli eletti. I guerrieri pacifici in grado di far partire una delle più grandi rivoluzioni della storia.
Si stanno armando di poesia, di strumenti musicali, di menti libere, di braccia forti, di intuizione. Per poter affrontare la battaglia più ostica. Quella con la dipendenza.
Da notizie, da cibo, da persone.
Si sono isolate dal mondo per poterlo vedere senza filtri esterni.
Preferiscono stare nei boschi per non essere schiacciate dal peso del cemento.
Di solito nuotano nelle acque profonde di mari e laghi per cercare il mistero. Non fuggono mai da esso.
Sono le anime che rifiutano di essere ingabbiate in pensieri che non appartengono a loro. E scavano dentro se stesse per cercare il proprio di sentire.
Si possono riconoscere dagli occhi. Sono come infuocati di vita.
É in corso una grande chiamata universale. Una chiamata per ognuno di noi.
Perché il fuoco che accende la sana e creativa ribellione è dentro ad ogni individuo.
Basta solo destare questa esplosione di vita. A volte serve una carezza, a volte occorre uno schiaffo in faccia.
Siamo noi a muovere la nostra mano in una direzione o in un'altra. Basta solo non lasciare fermo questo arto magico. O le prove della vita ci imprigioneranno invece di liberarci.
Ora sono in corso i più difficili allenamenti.
Se li scambiamo per problemi siamo già fuori da questa selezione.
Sono opportunità.
Rimbocchiamoci le maniche.
- Elena Bernabè
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babau15-blog-blog · 10 days ago
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Fondazione Open, Matteo Renzi non si fa interrogare all'udienza preliminare. Il suo avvocato: "Normale scelta difensiva" - Il Fatto Quotidiano
Il fatto non si rassegna. In questo caso i magistrati hanno collezionato decine di errori e dovrebbero finirla, giusto o sbagliato che sia. Arrampicarsi sugli specchi è tipico di chi non sa perdere e chi non sa perdere o è coglione o è fascista
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confrontodemocratico · 7 months ago
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Maria Elena Boschi: «Il Fatto di Travaglio salvato dalla Rai con soldi pubblici?»
La vicepresidente della Vigilanza contro il giornale per l’acquisto del format di Loft La capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi, vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai, va all’attacco del Fatto Quotidiano, di Marco Travaglio e di Giuseppe Conte. Ieri, 9 maggio, durante la seduta ha chiesto chiarimenti su La Confessione, il talk condotto da Peter Gomez, ovvero il…
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delectablywaywardbeard-blog · 8 months ago
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Fnsi: "Par condicio per i giornalisti? Limite alla libertà"
La Fnsi (Federazione nazionale stampa italiana) definisce “surreale” la proposta avanzata da Maria Elena Boschi sull’estensione della par condicio anche ai giornalisti. “I giornalisti non hanno quote politiche, non hanno sulla maglietta il simbolo di un partito e non sono tifosi. Confondere i politici con i giornalisti, e limitare la libertà di stampa utilizzando le regole della par condicio, è…
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pettirosso1959 · 1 year ago
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Lollobrigida scende dal treno a Ciampino, facendolo fermare apposta per lui, visto il ritardo accumulato per andare in visita a Caivano, e a la 7 ieri sera si sono scatenate le Guardie del Libretto Rosso Maoista di Lilli La Rossa in una durissima reprimenda morale, blaterando di dimissioni.
Lollobrigida ha sbagliato ?
Cazzo che lo fotte, se ha sbagliato, coglione d'un coglione.
Non tanto per il gesto in sé , a conseguenza pratica zero, ma perché il povero pesce di cannuccia doveva sapere che la sinistra e i suoi megafoni l'avrebbero messo in croce, a lui e alla povera cognatina, che ne sta passando di tutti i colori a causa della sua famiglia Addams.
Fin qui , i fatti , con annessi commenti miei.
La riflessione vera è che TUTTI possiamo lanciare reprimende a Lollobrigida, TUTTI.
TRANNE il PD e i suoi scagnozzi leccapiedi però.
Non era Renzi che volava a piacimento , per puri cazzi suoi, su aerei di Stato ?
E non è del PD il piglia-mazzette beduine al Parlamento europeo ?
O mi sbaglio, o aveva cambiato casacca ?
E la Statalissima Monte dei Paschi di Siena, chi è stato , se non il PD, ad averla trasformata in Monte dei Paschi Propri S.p.A. ? e con annesso suicidio ?
Sbaglio , o era la MINISTRA Maria Elena Boschi, all'epoca PD, ad aver piazzato tutta la sacra parentela in Banca Etruria, Babbuccio compreso, e poi sappiamo TUTTI che fine ha fatto , quella Banca ? Un bel buco che, in parte, abbiamo dovuto coprire NOI contribuenti, trasformando così le vicende nepotistiche "private" di una banca in vicende "pubbliche".
Potrei andare avanti fino a domani mattina, ma mi taccio.
Cos'è tutta questa merda, se non un fottutissimo abuso di potere che , al cospetto, quello di Lollobrigida impallidisce, pare roba per pidocchiosi pezzenti che non contano una minchia ?
Peccato però che ieri, in quel fottuto studio della 7 , io non c'ero.
E così come io non c'ero, non c'era nessun altro come me che potesse saltare addosso alla Rossa e prenderla a sediate sul labbrone urlandole in faccia queste parole.
E quindi la sinistra ha vinto, vince sempre , in televisione.
Perchè l'avversario non si presenta in campo e perde a tavolino.
[Giuseppe Sabatino]
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marcogiovenale · 1 year ago
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online i numeri 35 e 36 di 'utsanga'
www.utsanga.it (utsanga.it) – online i numeri 35 e 36 (marzo/giugno 2023) con: Francesco Aprile, Cristiano Caggiula, Texas Fontanella, Michael Betancourt, Leah Singer, Silvio De Gracia, Ana Montenegro, Viviane Houle, James Falzone, Sylvain Darrifourcq, Lina Allemano, James Meger, Sissel Vera Pettersen, GAP – Global Art Project, Carl Heyward, Wellington Amancio, Gianluigi Balsebre, Fabio…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Manovra 2024 in arrivo, Meloni: "Ora prova di compattezza"
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(Adnkronos) - Un passo avanti e due indietro, in una rincorsa senza fine ad aggiustamenti della Manovra 2024, limature e modifiche che consentano di mettere d'accordo tutti e non incrinare quell'immagine di "compattezza" che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni vuole dare al suo governo. Da Bruxelles, in un punto stampa organizzato prima che la presidente del Consiglio lasci la sede del Consiglio europeo, puntella la legge di bilancio, smentendo con foga ricostruzioni che raccontano di fratture, sfuriate, incomprensioni. Meloni: "Ora prova di compattezza" "Non ho problemi né con Salvini, né con Tajani, né con Mediaset. I rapporti del governo con Mediaset sono quelli che si hanno con una grande azienda". Lo stesso vale per la presidente del Biscione: "Ho letto delle ricostruzioni secondo cui non sarei soddisfatta di quello che Marina Berlusconi avrebbe detto di me. Una cosa è raccontare se ci sono problemi, altra cosa è crearli", 'bacchetta' la stampa. Smentisce con durezza un cronista di Repubblica, il battibecco tra i due sotto gli occhi delle telecamere: "Nessuna sfuriata con Salvini". Intanto, poco prima, dal Mef arriva la comunicazione che la manovra è arrivata a Palazzo Chigi, "non sono lì - conferma la premier - ma direi che presto sarà in Parlamento, siamo in dirittura d'arrivo". Anche sui tempi, però, nella giornata si consuma un piccolo 'cortocircuito'. A tagliare per primo il traguardo dell'annuncio ad effetto è, ancora una volta, Matteo Salvini: "Sono giornate complicate. Proprio tra stanotte e stamattina abbiamo chiuso la legge di bilancio", dice. Il vicepremier Tajani Peccato che solo un'ora dopo l'altro vicepremier, Antonio Tajani, puntualizzi via X che la manovra no, non è ancora chiusa, salvo correggere il tiro qualche ora dopo annunciando che il testo sarà in Parlamento tra lunedì e martedì. Intanto le opposizioni salgono sulle barricate: per Maria Elena Boschi il governo "è una maionese impazzita", Giuseppe Conte torna ad attaccare quella che ormai etichetta puntualmente come 'lady tax', Carlo Calenda punge sulle pensioni e quota 104, che, stando ai rumors interni al governo, tornerà nelle prossime ore a segnare 103. Che la coperta sia corta è cosa nota, altrettanto note le elezioni europee all'orizzonte: anche per questo il tentativo di approdare a un testo 'blindato' appare a tratti una mission impossible. In cui Meloni, però, dimostra di continuare a credere: "Io penso che sia una buona idea dimostrare che l'elemento che qualifica la capacità di una maggioranza e di un governo di fare il proprio lavoro è la tempistica delle decisioni". Dunque "se" sulla manovra "diamo un segnale che lavoriamo velocemente e compatti, a livello di maggioranza, facciamo una cosa bella e interessante", esorta i suoi. Evitare emendamenti L'auspicio di evitare emendamenti -espresso il giorno del via libera in Cdm, lo scorso 16 ottobre- raccoglie i primi distinguo sul campo. "Gli emendamenti saranno presentati: non c'è nulla di male, non si tratta di sabotare la manovra", mette le mani avanti l'azzurro Giorgio Mulé. Intanto cresce l'attesa per il testo definitivo, mentre Meloni torna a chiedere di diffidare delle bozze messe in giro. Soffermandosi, naturalmente, sul caso del prelievo dai conti correnti: misura presente sin dalle prime bozze, ieri ha registrato il secco altolà di Meloni, con fonti di governo a chiarire che sarebbe stata lei a chiedere venisse sbianchettarla dal testo. Tornando su tormentone che ha tenuto banco negli ultimi giorni, Meloni si toglie un sassolino dalla scarpa: "è già previsto che l'Agenzia delle Entrate possa pignorare i conti correnti, l'ha fatto il precedente governo", puntualizza. Poi mette in chiaro: "nella legge di bilancio non è stata prevista alcuna norma che prevede di poter prelevare direttamente dai conti correnti. Ho chiarito che, rispetto a una polemica che era diventata oggetto di dibattito, questa misura non è prevista. Non è all'ordine del giorno", dice. Quota 104 Ora c'è da vedere che ne sarà dell'aumento della cedolare secca sugli affitti, di quota 104 e degli altri capitoli che agitano maggioranza, opposizioni e sindacati. Ma ancor prima di attraversare la palude parlamentare con la manovra, il governo dovrà saltare un altro ostacolo: la ratifica del Mes, da decidere al più tardi a novembre. Oggi se ne è parlato all'Eurogruppo, ma l'Italia non è stata messa in mezzo, la premier, giocoforza, sul tema è rimasta silente. A margine dei lavori del summit, però, il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe è tornato a ribadire che continuerà a chiedere il disco verde di Roma. Meloni, tuttavia, conferma ai cronisti di non aver cambiato idea riguardo al Meccanismo europeo di stabilità. "Io la penso allo stesso modo in cui la pensavo mesi fa - dice - penso che dobbiamo stare alla posizione che la maggioranza ha espresso. Continuo a ritenere che, indipendente da cosa si pensi sullo strumento in sé, non sia utile per nessuno porre la questione adesso". "Quando abbiamo chiaro il quadro, faremo le valutazioni più pertinenti", ha aggiunto, precisando che su un eventuale nuovo rinvio della discussione in Aula, si pronuncerà "il Parlamento, non sta a me deciderlo". Meloni all'estero Sugli altri temi in agenda del summit europeo -a margine del quale Meloni ha avuto anche un incontro con la numero 1 della Bce Christine Lagarde- la premier si dice "soddisfatta" delle conclusioni del Consiglio europeo sulla crisi in Medio Oriente, oggetto di un confronto "serio e maturo"; torna a ribadire l'importanza di "non abbassare la guardia" nel sostegno a Kiev; si sofferma sulla trattativa "non facile" sulla nuova governance europea, che, a suo dire, ha registrato "passi avanti anche grazie all'Italia", e incassa "l'accordo di tutti sul fatto che nuove risorse" del bilancio pluriennale "devono essere destinate a questo capitolo". La premier si allontana dalla 'lanterna' dell'Europa Building a passo spedito, destinazione Roma, dove -nella 'due giorni' a Bruxelles- ha tenuto lo sguardo sempre vigile, gli occhi puntati sulla manovra. Un cronista urla un'ultima domanda richiamando il 'caso Sgarbi', lei si ferma e torna sui suoi passi: "obiettivamente non ho avuto modo di approfondire la vicenda - dice - so che il ministro Sangiuliano ha attivato l'Antitrust, aspettiamo le risposte dell'Antitrust e poi valuteremo nel merito". La lente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato deciderà del futuro di governo del critico e sottosegretario alla Cultura: "Giorgia non ha dubbi - dice chi gli è vicino - se ha sbagliato davvero, Sgarbi è fuori. E anche con un certo sollievo...".   [email protected] (Web Info) Read the full article
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persephoneflouwers · 1 year ago
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io comunque se penso a harry a cena o che gioca a bocce con crepet e veltroni mi sento male, nella bingo card non ce l’avrei mai messa questa
Strano che non sia stato visto insieme a Renzi, Berlusconi o Elena Boschi. Sembrano il corrispettivo italiano della gente che frequenta di solito
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Su Canale 5 torna "Verissimo" condotto da Silvia Toffanin
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Su Canale 5 torna "Verissimo" condotto da Silvia Toffanin. Sabato 23 e domenica 24 settembre, alle ore 16.30 su Canale 5 ci sarà l'appuntamento con “Verissimo”, condotto da Silvia Toffanin. Nel sabato di Verissimo: A poche ore dalla nuova attesissima edizione di “Tù sì que vales”, saranno ospiti i conduttori Alessio Sakara, Martin Castrogiovanni e Giulia Stabile. Per tutte le fan di “Terra Amara” torna l’attore Uğur Güneş, per parlare della drammatica uscita di scena del suo personaggio – Ylmaz – e dei suoi progetti per il futuro. Inoltre, a Verissimo: Federica Panicucci, da lunedì su Canale 5 con “Mattino Cinque News”, il percorso di Annalisa Minetti e il recente matrimonio da fiaba di Gessica Notaro e Filippo Bologni. Quest’estate la tormentata storia d’amore tra Gabriela e Giuseppe ha appassionato il pubblico di “Temptation Island” ed è culminata settimana scorsa negli studi di “Uomini e donne” con una meravigliosa proposta di matrimonio. A Verissimo la coppia racconterà tutte le emozioni vissute in questo momento. Nella domenica di Verissimo: L’onorevole Maria Elena Boschi e l’attore Giulio Berruti saranno per la prima volta insieme in tv per parlare della loro storia d’amore. Quarant’anni di carriera tv e tantissimi progetti di cui parlare. Silvia Toffanin accoglierà Gerry Scotti, uno dei conduttori più amati della tv, prossimamente su Canale 5 con “Io Canto Generation”. E sarà in studio, con la sua storia e il suo talento, anche Anna Tatangelo. Inoltre, ospite a Verissimo l’ironia di Luciana Littizzetto, entrata nell’irresistibile squadra di “Tù sì que vales”. Infine, Paola Caruso racconterà al pubblico di Verissimo, che in questi mesi ha seguito con apprensione e affetto la storia del suo piccolo Michele, come sono oggi le condizioni di salute di suo figlio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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kritere · 1 year ago
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Maria Elena Boschi e l’amore con Giulio Berruti: “Vorremmo dei figli. Nozze? Aspetto me lo chieda”
DIRETTA TV 9 Agosto 2023 Intervistati dal settimanale Chi, Maria Elena Boschi e Giulio Berruti raccontano per la prima volta la loro storia d’amore. Fidanzati da tre anni, hanno ricordato il primo momento in cui si sono visti e pensano al futuro sognando le nozze e una famiglia insieme. 0 CONDIVISIONI Foto dal settimanale Chi Maria Elena Boschi e Giulio Berruti raccontano per la prima volta…
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giancarlonicoli · 1 year ago
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1 ago 2023 20:01
“RENZI E’ ANDATO SU TUTTE LE FURIE” - “IL FOGLIO” RIVELA: “RACCONTANO CHE MATTEO RENZI SI SIA PIÙ CHE ADIRATO PER L'IMPROVVISAZIONE USCITA SERALE DEL TRIO MARIA ELENA BOSCHI, FRANCESCO BONIFAZI E LUCIANO NOBILI, CHE HANNO DECISO DI PASSARE UNA SERATA AL TWIGA PROPRIO IN QUESTO PERIODO E CHE, STANDO LÀ, NON HANNO POTUTO DECLINARE L'INVITO DI DANIELA SANTANCHÈ DI UNIRE I TAVOLI E CENARE INSIEME. CASO HA VOLUTO CHE IL ‘CORRIERE’ LI ABBIA PIZZICATI E LA SERATINA ‘TRASVERSALE’ SIA FINITA SUL QUOTIDIANO…” -
Da "Il Foglio"
Raccontano che Matteo Renzi si sia più che adirato per l'improvvisazione uscita serale del trio Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi e Luciano Nobili, che hanno deciso di passare una serata al Twiga proprio in questo periodo e che, stando là, non hanno potuto declinare l'invito di Daniela Santanchè di unire i tavoli e cenare insieme. Caso ha voluto che il Corriere della Sera li abbia pizzicati e la seratina “trasversale” sia finita sul quotidiano milanese. La cosa, come era del resto abbastanza prevedibile, ha mandato su tutte le furie il leader di Italia viva.
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