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Come cade la neve
Voglio vederla cadere, come cadono i miei sogni, come cadono le mie aspirazioni
Voglio vederla diventare una cosa sola, come la mia tristezza, come la mia solitudine
Voglio vederla coprire il mondo, come le mie lacrime, come il mio buio
Voglio vederla scogliersi, come i miei desideri, come la mia felicità
Voglio toccarla e tenerla stretta a me, come nessun altra cosa nella mia vita.
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Mi sono svegliato oggi notando qualcosa di strano, la mia camera è la stessa di sempre, ma c'è qualcosa di diverso al suo interno. Una presenza che prima non avevo mai notatato, probabilmente perché non c'era mai stata, ma non lo posso dare per certo.
Una ragazza si trova in questo momento dall'altro lato della stanza, è seduta abbracciando le sue ginocchia, quasi come se le volesse proteggere. Ha forse paura? Paura di me o di qualcos'altro?
Non riesco a fare una stima del tempo passato da quando mi sono svegliato ad adesso, ma sento che un po' di tempo è passato, nonostante questo però non ho ancora avuto alcun contatto con la persona che si trova nella mia camera da questa mattina. Sono rimasto bloccato nella mia testa, come spesso accade, ma non riesco a decidermi su come interagire con lei, ho paura di sbagliare, e finire per fare casino.
Ma non posso restare qua tutto il giorno a riflettere su come potrei parlarci, dovrei farlo e basta. Ho deciso al posto di farle una domanda troppo diretta come chiederle chi sia o cosa ci faccia qua, per evitare di spaventarla potrei farle qualche domanda più leggera magari parlando della mia camera o dei suoi vestiti.
Dei suoi vestiti eh? I suoi vestiti non mi dicono assolutamente niente, sono comuni, sono quelli che quasi tutte le ragazze della mia età vestono. Non riesco a pensare a qualcosa che potrebbe coinvolgerla, ogni volta in queste circostanze la mia mente si svuota, e mi abbandona a me stesso proprio quando ne avrei più bisogno. Certe volte mi chiedo come facciano gli altri a parlare così liberamente, senza filtri e preoccupazioni, cosa c'è di male in me?
Bene, l'idea dei vestiti non ha portato da nessuna parte, magari parlare della mia camera potrebbe essere la decisione migliore. Come potrei aprire il discorso? Magari scusandomi per il disordine che si trova nella mia camera? Però non so se scusarsi subito possa essere una buona apertura per un discorso, inoltre non gli darei troppe possibilità di risposta, il rischio che finisca anche solo dopo un intervento ciascuno in questo caso sarebbe molto alto.
Cazzo! Sto ancora facendo quello che mi ero rimproverato di non fare poco fa', continuo a perdere tempo pensando a cose che alla fine non farò mai, a eventi che accadono esclusivamente nella mia immaginazione, non riesco a fuggire dalla prigione in cui io stesso mi sono rinchiuso.
Ho trovato! Dovrei chiederle cosa ne pensa della mia camera? Sarebbe una domanda aperta quindi potrebbe rispondere in molti modi diversi e magari si sentirebbe più invogliata ad interagire, inoltre non le chiederei niente di personale, di conseguenza eviterei di spaventarla costringendola a rispondere a domande sulla sua persona. È perfetta! Ora ci provo.
"Cco..." non può essere, non è più seduta li dove l'avevo lasciata prima. Eccola! Si é alzata, ma ora mi sta guardando con curiosità, deve avermi sentito balbettare. Come faccio ora? Non posso più scappare ora, sa che voglio dire qualcosa, non mi posso più tirare indietro ora. Ma cosa penserà di me? Del mio improvviso balbettare, penserà che sono strano?
Basta!! Questo è successo perché mi sono ancora perso nella mia testa, perdendo di vista ciò che mi stava attorno, come ho pututo non accorgermi che si era spostata, ero forse convinto che il mondo si fermi come me quando mi metto a pensare?
"Ccosa ne pensi della mia.. sstanza?" avrà sicuramente sentito tutta la mia insicurezza, potrebbe ridere di me.
- "Ah è la tua stanza questa?" - "S..sì." - "È piccola, ma accolgliente. Mi piace." Lo starà dicendo solo per farmi piacere o lo penserà davvero? - "Lo pensi veramente?" - "Si certo! Perché dovrei mentire?" Ecco ho sbagliato! Ora le ho dato della bugiarda. Sono sempre il solito. Devo trovare un modo di rimediare ma cosa posso dirl- - "Hey a cosa stai pensando?" No l'ho fatto ancora cazzo! - "Io? Nniente di che." - "Sicuro? Ti vedevo parecchio preso." Allora l'ha notato anche lei, sto facendo trasparire solo le cose brutte di me, sento di non riuscire a controllarmi. - "È che mi ritrovo spesso perso nei mei pensieri."
Non risponde più, l'avrò probabilmente allontanata, anche quando sono solo con una ragazza non sono capace di interagirci, sono incapace di portare avanti un discorso, finisco sempre annoiare le ragazze. Probabilmente dovrei semplicemente smettere di cercare di avere un contatto con loro, magari non mi odierei così tanto se non pensassi costantemente a loro, magari soffrirei di meno, magari la mia vita sarebbe più spensierata.
La ragazza non c'è più, eppure non mi è sembrato che la porta si sia mossa minimamente. Sarà semplicemente scomparsa nel nulla? Che ciò sia possibile? Magari me la sono immaginata, sì, questa è l'unica possibilità.
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