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ilgiacomosolitario · 1 year
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Rappresentazione grafica di me stesso, quando vedo le persone che vivono la loro vita al di fuori del mio colle
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ilgiacomosolitario · 1 year
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Se sei felice non gridarlo troppo. La tristezza ha il sonno leggero.
-Io stesso prima di dormire; sempre dalla mia raccolta "Zibaldone di pensieri"
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ilgiacomosolitario · 1 year
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D'ora in poi no foto!
In questo periodo mi sento più pessimista del solito, quindi ho deciso di non pubblicare più foto, che contengono quei colori accesi di felicità. Può sembrare una decisione impulsiva ma ci ho ragionato veramente tanto.
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ilgiacomosolitario · 1 year
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La felicità è impossibile a chi la desidera.
-Me medesimo; dalla mia raccolta "Zibaldone di pensieri"
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ilgiacomosolitario · 1 year
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Questa è una ginestra che ho trovato passeggiando sul Vesuvio! A voi piacciono? Io le amo da quando le ho scoperte.
Mi ha anche ispirato questi versi:
Qui su l’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo, la qual null’altro allegra arbor né fiore, tuoi cespi solitari intorno spargi, odorata ginestra, contenta dei deserti. Anco ti vidi de’ tuoi steli abbellir l’erme contrade che cingon la cittade la qual fu donna de’ mortali un tempo, e del perduto impero par che col grave e taciturno aspetto faccian fede e ricordo al passeggero. Or ti riveggo in questo suol, di tristi lochi e dal mondo abbandonati amante
Penso di doverla continuare, quando lo farò ve lo farò sapere!
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ilgiacomosolitario · 1 year
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Oggi nella bellissima città di Napoli grazie all'invito del mio grande amico Antonio Ranieri! Ho visto un cespuglio di ginestre che mi ha proprio lasciato senza parole: non conoscevo, prima di ora, le ginestre! Che meraviglioso fiore!
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ilgiacomosolitario · 1 year
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Nella mia nichilista era!
Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quïete io nel pensier mi fingo, ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l'eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.
Che ne pensate? Ho cercato di rimandare alla sensazione che mi dà la vista oltre la siepe di cui parlavo l'altro giorno: una sensazione di porto sicuro ed eterno.
Se avete piacere datemi dei consigli, ne sarei veramente grato!
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ilgiacomosolitario · 1 year
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L'infinita vista oltre la mia siepe preferita!
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