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Vi immaginate un futuro?
Dove per vivere bene non è necessario cambiare stato.
Dove ci si rispetta a vicenda.
E magari c'è spazio per tutti.
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Ed eccomi qui
Di nuovo, a scrivere a un pubblico invisibile.
Ma quanto è bello il Jazz? In questo periodo ho riscoperto la magia di Charlie Parker, Ellington e Coltrane: avevo dimenticato quanta gioia mi regalassero questi artisti; di tanto in tanto sembra quasi mi parlino.
Beh, che dire, sto attraversando un periodo di confusione piuttosto difficile ma sto cercando di venirne a capo. Stasera dovrò chiamare per prenotare una seduta dallo psicologo, dopo tanti anni. Pensavo di farcela da solo, di essere abbastanza forte, ma mi sbagliavo: non c’è niente di male a chiedere aiuto.
Ho deciso che d’ora in poi farò più affidamento sui consigli altrui, sui loro punti di vista, sulle loro parole. Ho appena finito di parlare con quella che potremmo definire una nuova amica e anche lei ha passato -e sta passando- la sua bella serie di problemi, pertanto mi capisce ed è stato bello intavolare un discorso sul benessere con lei.
Ho accettato la sua amicizia su Facebook, e ho notato che è la prima amicizia che accetto dal 2017. Strano vedere i dati del proprio isolamento su un Social Network.
Il lavoro procede male, o per meglio dire, non procede affatto. Sono bloccato e a stento riesco a scrivere le email ai potenziali clienti, mail che non stanno ricevendo risposta alcuna.
Questa settimana ho fatto dei progressi, ovvero: ho ammesso a me stesso di aver bisogno di aiuto, ne ho parlato con i miei cari e ho iniziato a cercare un lavoro. L’idea di lavorare come dipendente mi spaventa, però l’unico modo per superare una paura è affrontarla, pertanto così farò.
Andrà tutto bene, col tempo.
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Nonostante tutto
Devo andare avanti.
Abbattermi non migliorerà la situazione, non cambierà nulla. Sono l’unico responsabile della mia felicità, devo ricordarmelo.
Sto affrontando un periodo pesante ma riuscirò a superarlo come sempre. Dove è finita tutta la risoluzione di qualche mese fa? Temporeggiare mi sta danneggiando, devo continuare a muovermi. Un mese brutto non cancella un’estate intera.
Voglio riprendermi, voglio farlo subito.
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E invece
Il mese non è stato affatto turbo. Al contrario.
Ho perso un affare da $3k, ho avuto problemi con la mia ragazza e sono decisamente frustrato. Mancano i soldi, le soddisfazioni, la voglia di continuare ad andare avanti.
Ieri mattina ho deciso che se entro Gennaio non avrò ancora concluso niente metterò da parte ogni singolo spicciolo per partire in un altro Paese Europeo, in cerca di fortuna mentre limito la mia passione a lavoro part-time.
Fa male ammettere di star sbagliando, però è necessario di tanto in tanto.
Tenere dei ritmi troppo serrati mi ha consumato ed ora son stanco, ho difficoltà a concentrarmi e anche fisicamente sono piuttosto provato; sembra che il mio corpo si accorga della frustrazione nella mia mente.
E dire che c’è stato un tempo in cui tutto andava bene e in cui dovevo partire.
Le visite al mio sito continuano a essere bloccate verso le 600 al mese, non riesco a contattare stabilmente i potenziali clienti perchè perdo il focus e non riesco a scrivere nuovi articoli.
Ahi ahi.
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Fare l’impossibile
O almeno provarci.
Rimanere fermi ad ascoltare la noia, a grattare via il tempo dagli occhi, aspettando che il freddo passi. Con questi 30 gradi che seccano anche le lacrime più umide.
Cadere leggeri in balia delle onde torbide.
Come sarà il pianeta tra una vita intera? Nessuna certezza.
I colpi persi e i colpi presi in una vita finta che si spezza.
Difficile stare a galla senza l’aria nei polmoni, difficile affondare senza un peso rilevante. Come puoi scendere se non sei mai salito?
La ricorrenza delle scommesse perse, delle sconfitte che bruciano e delle vittorie di plastica bruciata.
L’odore del caffè appena fatto, il sale sulle guance e il fuoco nella testa.
L’insostenibile fretta nei miei pensieri. Frustranti rintocchi.
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Non avere soldi
Mai, per niente e per nessuno. Bello quando poi provi a mettere qualcosa da parte e finisci per spendere male comunque. Fanculo.
E a volte salta su l’idea di fottersene di tutti e puntare solo ai soldi davvero. No regrets. No limits.
Ma alla fine ti ricordi che sei cambiato, che adesso hai una parvenza di coscienza e fuck, cosa vuoi che sia essere un morto di fame per qualche altro mese.
Bello, buono così.
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Ancora qui, nulla è cambiato.
Sono passati 6 mesi dall’inizio della mia attività e non è cambiato granchè. Sono ancora a casa dei miei genitori, non ho chiuso neanche un contratto e la frustrazione si fa sentire. Pesante.
In questi giorni ho ricevuto una risposta da una potenziale cliente dopo mesi di silenzio totale. C’è speranza? Chissà.
Le visite al sito continuano ad aumentare lentamente ma nessumo mi sta contattando, quelli che contatto io ignorano le mie mail come fossero moscerini.
Intanto la tensione in casa cresce costantemente. L’ansia del fallimento dietro il collo, consuma ogni giorno la mia stamina. Mi sento stanco ma devo tirare dritto, sempre e comunque.
Sto scrivendo articoli per far salire il sito nei risultati di ricerca di Google ma prende tanto tempo e sinceramente mi scazza da morire.
Approfitto del tempo libero per esercitarmi col disegno anatomico e lo studio del marketing. Sto diventando più bravo, almeno questo lo riconosco.
Con la mia ragazza va ancora tutto bene. Tra pochi mesi saranno già 4 gli anni passati insieme a lei. Paura fottuta.
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Passa il tempo
Curioso come le stagioni passino veloci, di fianco a me, fuori dalla finestra. Chiuso in una stanza resto, in silenzio, a fissare le nuvole viaggiare oltre l’orizzonte; dirigersi lontano è il nostro sogno comune.
Quieto sento il gatto stiracchiarsi, desideroso di affetto come me. Caro, dovresti darmi un minuto, poi tranquillo che sono subito da te.
Imperterrito continuo a produrre materiale lavorativo a titolo di portfolio, senza l’ombra di una commessa sulla scrivania, senza un boss che mi strizzi l’occhio e consegni un assegno a fine mese.
Mio e solo mio l’ingrato compito di pagarmi da vivere.
Ultimamente sogno spesso di andare alle Canarie, dove esistono spazi di coworking a prezzi onesti e le tasse non sono l’incubo scoraggiante dell’Italia, specchio della tristezza di questo Paese.
Ma è davvero necessaria, per me, la fuga? D’altronde non ho clienti al momento, come mai potrebbe giovarmi un trasferimento? Appunto.
Sento che dovrei impegnarmi di più. Sempre. Di più.
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Quanto tempo
Alla fine ho fatto il grande passo: ho aperto la Partita IVA. Cosa è cambiato? Beh, ancora non sono entrati dei lavori quindi non poi tanto. Però sto bene. Con la mia ragazza tutto fila liscio e i potenziali clienti stanno rispondendo alle mie mail, quindi riesco a tenere il sorriso per buona parte del mio tempo. Sono un po’ impaziente se devo essere sincero, non vedo l’ora di poter aiutare qualcuno con il mio lavoro e sono sicuro che pian piano i risultati arriveranno se continuerò a impegnarmi come sto facendo. Qui il freddo si ritira poco a poco e le temperature minime finalmente si rialzano: quando vivi in un’Isola sempre baciata dal sole è sempre strano l’inverno. Ferma tutto. Ma non me. Dai che ci si riprende. Voi come ve la passate? Vi ricordo che potete sempre scrivermi un messaggio per scambiare due parole su quello che volete, anche in anonimo :)
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Realizzazioni
Giovedì 13 Dicembre 09:53 Dieci giorni son passati dall’ultimo post. Mi sto concentrando sullo studio della Tipografia e sto uscendo veramente poco di casa, i progressi però si vedono e ne sono lieto. Ieri sono andato a cena da un mio vecchio amico e mentre aspettavo il pullman mi è balenato un pensiero per la testa: ho 23 anni. E allora? Beh, sono passati 5 anni dal mio diploma e da allora ho lavorato solo saltuariamente. Ho passato i primi 2 anni post-diploma ad andare a concerti, ubriacarmi e- ironicamente- a fare un bel mucchio di soldi traducendo articoli e storie brevi per scrittori americani. Tuttavia ho sempre visto quei lavori come uno svago, non come un impiego serio, pertanto ho lasciato morire l’attività tra grasse risate e una birretta di troppo al pub. Credo di essermi comportato da vero irresponsabile, e adesso ne sto pagando le conseguenze. A 23 anni sono indistinguibile da un sedicenne qualunque: non ho un lavoro stabile, non studio all’università, non ho la patente e vivo con i miei e ho bisogno del loro aiuto economico per qualsiasi cosa. Non sono minimamente indipendente. La mia ragazza, al contrario, si è data un gran da fare e vive da sola, ha un lavoro stabile e una macchina. Sarò sincero: da un lato la invidio. La sua forza di volontà, la sua costanza e il suo coraggio sono degli aspetti che mi hanno fatto innamorare ancora di più di lei. Ma perchè sto facendo questo discorso? Beh, Gennaio sta per arrivare e con esso l’apertura della mia attività. Ho bisogno di farmi forza e impegnarmi al massimo per raggiungere i miei obiettivi- prenderò esempio dalla mia ragazza e farò ciò che devo per avere ciò che desidero. Ora vi lascio: i Kansas in sottofondo suonano malinconici e ho bisogno di zittirli mettendomi al lavoro. Grazie per aver letto queste parole. A.
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Come passa il tempo
Lunedì 3 Dicembre 09:35 Non scrivo dal 30 Ottobre su questo blog e mi dispiace, ma finalmente sto riuscendo a impegnarmi tanto sull’avvio della mia attività e non volevo rischiare di perdere il ritmo. Beh, che dire di Novembre? Il tempo è volato senza quasi che io me ne accorgessi, eppure sono successe un po’ di cose. La persona a me cara di cui vi ho già parlato sta affrontando la Chemioterapia con forza e positività, e ciò mi rende veramente fiero di lei; spero che la sua energia venga ripagata in salute- se la merita tutta. Con la mia ragazza la cose vanno a gonfie vele nonostante la mia povertà costante e il magico fiato delle tasse future sul collo; è una ragazza splendida e vederla mi rende le forze anche nei momenti più bui, pieni di dubbi e insicurezze- vi auguro a tutt* di trovare un partner così, che vi capisca e vi stia accanto anche conoscendo il peggio di voi. Amatevi con forza, amatevi con costanza e armatevi di pazienza- il risultato è un cielo che non si annuvola mai, dove la luce ammaliante del tramonto vi riscalda a ogni ora del giorno, così calda e avvolgente. Ho ripreso a suonare la chitarra con maggior frequenza per tenere alto lo spirito e la carica quando sento la stanchezza avvicinarsi: è un rimedio quasi magico, ve lo consiglio. Urlate le note più cattive che sentite dentro, svuotate i polmoni e fate vibrare le corde più forte che potete- il malessere si disperderà come il fumo delle sigarette quando la finestra è aperta, ve lo garantisco. Oltre alla musica, mi sta aiutando anche l’esercizio fisico. Ho ricominciato ad allenarmi dopo un periodo di pausa e devo dire che i risultati sono piacevoli- mi sento più in forze e anche allo specchio non sembro dispiacere troppo. Ma basta parlare di me, oggi vorrei sentire la vostra voce- per quanto sotto forma di un messaggio testuale. Come state? A.
#ripresa#rinascita#italian blog#blogger#ask me anything#freelance#designer#graphic design#art#cancro#chemioterapia#amore#partner#coppia
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Cereali, call center e ripartenze.
Martedì 30 Ottobre 07:55 Sono fuori rotta di nuovo. Come al solito la mia determinazione è scemata col tempo e ciò che resta della mia disciplina sono le sveglie alle 7:30 ogni giorno, niente più. Non so perchè mi riesca così difficile rimanere su un tracciato predeterminato, per quanto io stesso l’abbia delineato secondo i miei desideri e le mie aspettative. Diventare un Logo Designer Freelance, libero, felice, soddisfatto e in salute è il mio obbiettivo, e per raggiungerlo ho composto una lista di step da fare. Seguire la scaletta si sta rivelando veramente difficile. Sto scrivendo questo post mentre faccio colazione e in sottofondo ascolto i suoni della natura per rilassarmi; nel petto è tornato un groppo pesante che associo alla paura di star sbagliando strada e alla fretta di trovare quella giusta. Sto seriamente valutando l’idea di tornare a lavorare al Call-Center per racimolare qualche spicciolo e avere due soldi in tasca per togliermi qualche sfizio e poter spendere qualcosa quando esco con la mia ragazza- sono sicuro che anche a lei pesa l’impossibilità di uscire la sera dovuta alla mia mancanza di soldi e me ne dispiaccio. Non mi va di lavorare in quel posto: è avvilente, ripetitivo e malpagato. Tuttavia credo che sia la scelta giusta per me in questo momento. Avere un lavoro- per quanto part-time e poco remunerante- mi farebbe bene sotto più punti di vista, in quanto mi farebbe uscire di casa, abituare a una routine e al lavoro sotto stress. Chiaramente sto tralasciando il già citato fattore economico. Se davvero a Gennaio voglio aprire la Partita IVA e lanciarmi nel mondo del freelancing, nulla me lo impedirà, di certo non un lavoro part time con basse responsabilità. Molti Freelancer di cui ho letto hanno iniziato avendo già un lavoro, sia part che full time, e sono riusciti comunque a sviluppare la loro carriera Freelance senza problemi, arrivando a poter lasciare il lavoro principale addirittura nell’arco di 6 mesi in alcuni casi, pertanto la mancanza di tempo di cui ho paura è soltanto una sciocca scusa del mio subconscio per non mettermi alla prova, per rimanere nel caldo della mia abitazione senza provare. Voglio sconfiggere le mie paure, le mie ansie e questa tetra maschera di nullafacenza e solitudine che si è impossessata di me da due anni a questa parte. Tornerò a vivere come e meglio di prima. Sentirmi forte, soddisfatto di me, leggero e inarrestabile. Farò ritorno sotto ai palchi a pogare ai concerti, alle feste allo studentato a bere vino e parlare con gente nuova ogni sera, alla spensieratezza di una vita libera da depressione e corvi sulle spalle. Mi sono rotto il cazzo della tristezza, della noia quotidiana, della mia vita sedentaria e solitaria, della paura di viaggiare. Io non sono così, sono meglio. Può sembrare un pappone motivazionale senza senso come quelli che si leggono spesso nei commenti sotto ai video su You Tube ma vi assicuro che parte da dei fondamenti solidi e reali, e vi racconterò qualche aneddoto nei prossimi giorni- qualche piccolo stralcio della mia vita prima della depressione, così che voi possiate leggere del vero me e capire. La depressione è una malattia e come tale va trattata e sconfitta. Siamo più forti di lei- tutti quanti, nessuno escluso- e possiamo vincere. Non abbiate paura, nei momenti bui c’è sempre una luce che non va mai via. Per qualunque cosa non abbiate timore a scrivermi- anzi, anche solo per scambiare due parole, per sfogarvi o chiedermi qualcosa, io ci sono. Buona giornata ragazzi e ragazze, dateci dentro anche oggi, siate felici.
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Mostre d’arte in montagna
Sabato 20 Ottobre 2018 10:00 Oggi sono stanco ma contento, nonostante i dolori muscolari e la nebbia fuori dalla finestra. Ieri io e la mia ragazza siamo andati a vedere una mostra sui Litografi del 1800, tra cui Henri de Toulouse-Lautrec. Magnifica e sorprendente. Vedere quelle opere dal vivo è stato entusiasmante e di grande ispirazione, vorrei che occasioni del genere capitassero più spesso ma è difficile fare più di 400km in giornata per poter assistere a una mostra, per quanto bella possa essere. Abbiamo visitato Nuoro, una cittadina Sarda piuttosto curiosa sulle montagne. Siamo saliti sul monte Ortobene, dove abbiamo visto una delle nove statue del Redentore costruite nel 1901 da Papa Leone XIII per commemorare i secoli della redenzione; si tratta di una scultura alta 7 metri realizzata da uno scultore Calabrese. Io non sono un tipo religioso, anzi, però non potevo non essere colpito da un’opera così imponente. L’aria di montagna era gelida ad alta quota, però camminare ci ha tenuti caldi. Al ritorno abbiamo fatto una sosta all’Autogrill per tenerci svegli e attivi, ci siamo rifocillati e abbiamo terminato il viaggio a casa mia. Una bella esperienza che mi porterò dietro per un bel po’. Domani saranno passati 3 anni. 3 anni insieme e ancora non ci credo che stiamo così bene. Sto bene.
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Domenica 14 Ottobre 2018 16:28 In questi giorni sto aggiungendo dei prodotti al mio nuovo shop su @redbubble . So che ancora non è tanta roba, però mi piacerebbe se ci deste un’occhiata e magari mi diceste cosa ne pensate. Con il codice YOUGOT20 avreste il 20% di sconto su tutto. Vi ringrazio.
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